G7 Parlamenti a Verona, apertura con Mattarella e Fontana giovedì 5 settembre a Castelvecchio
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni venerdì a palazzo del Podestà
Il G7 dei Parlamenti a Verona inizierà con la cerimonia di apertura al Museo di Castelvecchio di Verona, alle 19 di giovedì 5 settembre. È previsto l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, che presiederà il vertice.
Alle 10 del giorno seguente - venerdì 6 settembre - Fontana aprirà i lavori nella sala consiliare di palazzo del Podestà. Alla sessione inaugurale parteciperà anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni e interverranno anche il Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola e il Presidente della Verkhovna Rada ucraina, Ruslan Stefančuk.
Seguiranno tre sessioni di lavori a porte chiuse. La prima, dalle 10,30 alle 11,45, sarà dedicata a 'Sicurezza e sviluppo, nuovi equilibri geopolitici e accesso alle risorse strategiche', con relatori lo Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Mike Johnson e Fukushiro Nukaga, Speaker della Camera dei Rappresentanti del Giappone.
La seconda, dalle 11,45 alle 13, avrà come tema 'Il G7 per l'Africa e il Mediterraneo, le sfide comuni della stabilità e della crescita'. Interverranno: Yaël Braun-Pivet, Presidente dell’Assemblea nazionale francese, Greg Fergus, Speaker della Camera dei Comuni del Canada e Tulia Ackson, Presidente dell’Assemblea nazionale della Tanzania e Presidente dell’Unione interparlamentare. Alle 13 è in programma la family photo.
Dalle 15 alle 16,30 è previsto l’inizio della terza sessione, dedicata a 'Intelligenza artificiale, Cybersicurezza e tutela degli interessi nazionali: il ruolo dei Parlamenti nella transizione digitale'. Ne parleranno: Bärbel Bas, Presidente del Bundestag tedesco e Lindsay Hoyle, Speaker della Camera dei Comuni del Regno Unito.
Al termine sarà adottata la dichiarazione finale e il Presidente Fontana, con un discorso conclusivo, procederà anche al passaggio di consegne della Presidenza del G7. In serata le delegazioni saranno all’Arena, per la partecipazione alla rappresentazione de 'Il Barbiere di Siviglia'.
Il sito del G7 dei Parlamenti è online a questo indirizzo https://comunicazione.camera.it/eventi/g7verona e contiene anche una sezione dei 'luoghi del G7' con la descrizione di alcuni dei principali punti di interesse del territorio.
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega:...
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra l'ex premier e la presidente del Consiglio a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".