Il signore degli anelli, Ian McKellen vuole tornare a interpretare Gandalf: “Non lascerò il ruolo a nessun altro”
Il nuovo film ambientato nell'universo fantasy di Tolkien, 'Lord of the Rings: The Hunt for Gollum', arriverà in sala nel 2026
Ottantacinque anni, una caduta dal palco lo scorso giugno mentre recitava a teatro a Londra, ma parlando alla BBC Ian McKellen è stato chiarissimo: non ha alcuna intenzione di ritirarsi e se gli offriranno ancora il ruolo di Gandalf ne 'Il signore degli anelli' lo accetterà di certo. Anzi, farà di tutto per non essere sostituito da un altro attore nel ruolo iconico dello stregone nato dalla fantasia di Tolkien.
La caduta e il periodo di riposo
A giugno, durante una scena di combattimento in 'Player Kings', spettacolo che stava interpretando al Noel Coward Theatre di Londra, Ian McKellen è inciampato ed è caduto dal palco. A causa dell'incidente si è rotto un polso e incrinato una vertebra, che gli provocano tuttora dolore.
A teatro è stato sostituito e da allora si è preso una pausa. "Mi prenderò il resto dell'anno di riposo, non perché ne ho bisogno ma perché voglio così", ha spiegato l'attore durante un intervento a BBC Breakfast. Poi però ha chiarito che si tratta soltanto di un momento di riposo e che non vuole smettere di recitare. "Continuerò - ha dichiarato - finché le gambe e i polmoni e la testa continueranno a lavorare".
Ancora Gandalf
Considerato uno dei più importanti interpreti shakespeariani, con sette Laurence Olivier Award vinti alle spalle, Ian McKellen ha anche una lunghissima carriera cinematografica e dal grande pubblico è noto soprattutto per i ruoli di Magneto nella saga di 'X-Men' e di Gandalf, a cui ha dato vita dal 2001 al 2003 nella trilogia de 'Il signore degli anelli' e dal 2012 al 2014 in quella de 'Lo Hobbit". Ruolo quest'ultimo che ha tutta intenzione di tornare a interpretare nel nuovo film ambientato nell'universo di Tolkien, 'Lord of the Rings: The Hunt for Gollum', la cui uscita è prevista per il 2026.
"Non lascerò che nessun altro indossi cappello appuntito e barba se posso impedirlo", ha dichiarato l'attore britannico alla BBC. "Non posso dire di più. Mi è stato detto - ha spiegato - che ci saranno altri film, che Gandalf sarà coinvolto e che sperano che lo interpreti io. Non so quando, la sceneggiatura non è stata ancora scritta quindi direi che devono darsi una mossa".
A dirigere il nuovo film non sarà Peter Jackson, regista di tutti e sei i film precedenti, ma Andy Serkis che Ian McKellen conosce benissimo in quanto ha già interpretato Gollum in tutti i film della saga.
Spettacolo
È morto Jacques Breuer, noto volto tv: da ‘Il...
L'attore tedesco aveva 67 anni
L'attore tedesco Jacques Breuer, volto popolare della tv in Germania, interprete di numerosi telefilm polizieschi, è morto a Monaco di Baviera all'età di 67 anni in seguito ad un ictus. L'annuncio della scomparsa è stato dato a funerali avvenuti dall'agenzia che lo rappresentava.
Breuer è stato il 'cattivo' più giovane nella serie 'L'ispettore Derrick', in cui è comparso in dieci episodi, apparendo per la prima volta nel 1975. Ha recitato in seguito nelle serie gialle 'Il commissario Köster', 'Il commissario Kress', 'Il commissario Herzog', 'Tatort', 'Wolff - Un poliziotto a Berlino', 'Il commissario Rex' e 'Un caso per due'.
A teatro ha recitato in opere di Bertolt Brecht, William Shakespeare e Arthur Schnitzler. Come doppiatore, al cinema ha prestato la voce a numerosi attori.
Spettacolo
“Portobello”, Bellocchio batte il ciak sulla...
Il regista: "Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui"
Marco Bellocchio batte il ciak su 'Portobello', la serie in 6 episodi che racconta la vicenda di Enzo Tortora, qui interpretato da Fabrizio Gifuni: il celebre conduttore del programma televisivo 'Portobello' - in onda dal 1977 per sette edizioni - accusato da alcuni collaboratori di giustizia di essere parte di un’associazione camorristica dedita al traffico di stupefacenti. Tortora fu recluso in carcere e processato per anni prima di essere definitivamente assolto da ogni accusa.
“Tortora subì una grande ingiustizia: arrestato, processato e condannato, fu completamente assolto solo dopo una lunga odissea giudiziaria. Era un lottatore, ma la lotta lo fece ammalare e morire. Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui in una serie perché un film non può contenerlo”, dichiara il regista Marco Bellocchio. Le riprese della serie - la prima prodotta da Our Films insieme a Kavac Film, in coproduzione con Arte France e in collaborazione con The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle - sono appena iniziate a Roma e avranno luogo anche in Sardegna, in Campania e in Lombardia.
Nel cast anche Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi. La serie è stata scritta da Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. La serie 'Portobello' uscirà prossimamente al cinema e in televisione.
Spettacolo
“Perso” Festival festeggia 10 anni e torna a...
Il Perugia Social Film Festival, dal 27 settembre al 9 ottobre, è una rassegna cinematografica sulla salute mentale ma anche un esperimento sociale e il ritratto di una comunità senza etichette. Il direttore artistico Giovanni Piperno "C'è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente 'pazzi' e noi che ufficialmente non lo siamo".
Cinema, inclusione, comunità. Questi gli ingredienti di 'Perso', il Perugia Social Film Festival, in programma nel capoluogo umbro dal 27 settembre al 9 ottobre, che dedica questa edizione al tema della pace: si parlerà, tra gli altri, del conflitto israelo-palestinese e la guerra in Ucraina attraverso incontri, film internazionali e focus per invitare alla riflessione. Questa è un’edizione speciale: il festival taglia il traguardo dei 10 anni.
"Non è stato facile sopravvivere - racconta all'Adnkronos il direttore artistico di 'Perso', Giovanni Piperno - ma siamo una squadra davvero motivata. Non solo. E' la città stessa che ci ha aiutato a tenere vivo, negli anni, il nostro festival: una comunità aperta ai linguaggi sperimentali e ai film internazionali, anche quelli in bianco e nero che durano due ore e mezza", ironizza. "E non è un caso che nel centro della città ci siano sei sale d’essai”. La manifestazione è stata presentata a ‘casadante’, un locale romano nel ‘cuore’ dell’Esquilino. Ed è proprio lì, nel quartiere simbolo di inclusività e multiculturalità, che Piperno ha illustrato la rassegna cinematografica sulla salute mentale - aperta tutti e gratuita - che quest’anno celebrerà anche i 100 anni della legge Basaglia con uno spettacolo al Teatro Morlacchi di Perugia, dal titolo ‘(Tra parentesi) la vera storia di un’impensabile liberazione’, di e con Peppe Dell’Acqua, un collaboratore di Franco Basaglia, e Massimo Cirri. Ma anche con proiezioni e spettacoli dedicati alla salute mentale.
Un festival che è molto di più: un esperimento sociale e ritratto di una comunità senza etichette, a partire dalla giuria dei cortometraggi composta dalle detenute della Casa circondariale di Perugia-Capanne, dal ristorante in cui lavorano persone con disabilità cognitiva e dai volontari che danno il loro contributo durante i giorni della kermesse. "C’è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente 'pazzi' e noi che ufficialmente non lo siamo. Insomma, come diceva Basaglia, ‘visto da vicino nessuno è normale’”, sottolinea Piperno. Questa vocazione e la continuità di questi 10 anni “sono rappresentate dalla speciale attività di formazione sul cinema svolta nel carcere di Perugia e raccontato nel libro ‘Colmare le distanze’, curato da Maurizio Giacobbe, che presentiamo il 2 ottobre”, illustra ancora il direttore artistico.
Tra gli highlights di questa edizione anche una retrospettiva dedicata al regista Leonardo Di Costanzo per la “densità, profondità e calore che mette nel suo cinema” e il restauro del film di finzione girato a Perugia ‘I corpi presentano tracce di violenza carnale’ (1973) di Sergio Martino con Luc Merenda, entrambi ospiti del festival. “È il thriller all'italiana più amato dal regista Quentin Tarantino”, ricorda Piperno. E ancora, nei giorni di 'Perso' non mancheranno tour in bici attraverso i luoghi più significativi del cinema a Perugia e una selezione di documentari, che animano la kermesse fin dalla prima edizione.