"The white olive tree” esposto a Conegliano da oggi al 15, messo a disposizione per raccolta fondi
Sarà esposto da oggi 3 al 15 settembre a Conegliano: si chiama The White Olive Tree, un' opera d'arte unica al mondo, messa a disposizione a favore della raccolta fondi per le malattie rare organizzata per Associazione Agito (Associazione Genitori Insieme Tumori Ossei) nei 50 Anni di Breda Gioielli. L'opera d'arte presentata da World Diamond Group viene esposta per la prima volta nel trevigiano: una scultura unica, dal valore difficilmente calcolabile, commissionata su volontà e convinzione del ceo di World Diamond Group Giuliano Castrenze.
Il sindaco di Conegliano Fabio Chies sottolinea come “questo evento rappresenta il senso di comunità, la voglia di fare del bene e, qui a Conegliano, il volontariato collegato agli eventi in città è una risposta molto forte che cerchiamo sempre di dare".
“Per noi è un’occasione preziosa per portare i sarcomi ossei all’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza e per lanciare un disperato appello affinché l’impegno per la ricerca per questi tumori rari aumenti. Abbiamo bisogno di ricerca, i ragazzi lo meritano”, ha sottolineato Sabrina Bergonzoni, Presidente di Agito. Agito ha sede a Bologna e fa riferimento all’Ospedale Rizzoli. Daniela Breda, con la sorella Marzia in passato colpita da un timore osseo, e’ l’organizzatrice dell’evento e sottolinea l’importanza e “la voglia di sensibilizzare sempre più nell’aiutare la ricerca anche con questo progetto”.
Il tronco dell'opera è in marmo di Carrara e poggia su una base in legno d'olivo invecchiato. L'opera in passato ha toccato selezionate sedi espositive: Vicenzaoro e poi Milano, Shanghai, Pechino, Hong Kong fino a Doha e anche una premiere alla Mostra del Cinema di Venezia: “quest'opera rappresenta un simbolo di amicizia tra i popoli: un ulivo i cui frutti sono impreziositi da 3003 diamanti, incastonati su rami e foglie in platino, per un totale di oltre 366 carati" sottolinea Castrenze. La scultura ora sarà visibile, tra le altre cose in coincidenza proprio con la settimana della principale manifestazione orafa italiana (Vicenzaoro, dove fu esposta per la prima volta in assoluto), dal 3 al 15 settembre. Appuntamento presso lo spazio Breda Gioielli di via Carducci 1 a Conegliano (Treviso) con orario 9/12:30 e 16/19.30; nei giorni di visita sarà possibile sostenere direttamente l'associazione Agito al conto corrente IT41 E070 7237 1300 0000 0441 070.
Cultura
MitiCu! Festival del Mito e della Cultura Greca, dal 27 al...
Ecco il programma della rassegna
Dal 27 al 29 settembre il Palazzo della Cultura di Locri (Reggio Calabria) ospiterà “MitiCu! Festival del Mito e della Cultura Greca”. Ad aprire l’evento venerdì 27 alle ore 17 la presentazione del progetto “Santi, briganti e…” e alle 19,30 lo spettacolo teatrale “Di me ricorderai il telaio” di e con Maria Pia Battaglia. Sabato 28 alle 9,30 si terrà il convegno “Antigone, tra mito e attualità”, alle 18 “Il filo di Arianna. Poesia e mito da Saffo ai giorni nostri” con testo e voce recitante di Roberto Mussapi. Alle 19,30 lo spettacolo teatrale “Antigone il sogno della farfalla”, a cura di Officine Jonike Arti. Domenica 29 alle 17,30 ci sarà l’apertura degli stand di prodotti identitari e dei mercatini artigianali con pietanze del mondo greco. Alle ore 18 l’evento “Il cibo e il gusto in Magna Grecia”. Alle 19 lo spettacolo teatrale “La verità di Medea” a cura della Compagnia Teatro del Carro.
Questo il programma dettagliato del convegno “Antigone, tra mito e attualità”. Alle 9,30 l’apertura dei lavori con i saluti istituzionali di Giuseppe Fontana (sindaco di Locri), Francesco Macrì (presidente del Gal Terre Locridee) e Guido Mignolli (direttore del Gal Terre Locridee).
Alle 10 intervento introduttivo, da remoto, di Luciano Canfora (Università di Bari) “Storicità dell’Iliade”. Alle 10,20 Raffaella Viccei (Università Cattolica di Brescia) “Baccante dei morti. Immagini ellenistiche di Antigone”. Alle 10,40 Maurizio Paoletti (Università della Calabria) “L’attualità di Antigone: le rappresentazioni di un mito controverso”.
Alle 11 don Nicola Commisso Meleca (Scuola di Formazione Teologica-Pastorale della Diocesi di Locri-Gerace) “La critica religiosa al potere regale, consonanze e provocazioni dal profetismo biblico e dal racconto di Antigone”. Dopo un dibattito si riprende alle 12 con Sotera Fornaro (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”) “Antigone per esempio: percorsi nella ricezione di un mito nel XX e XXI secolo”.
Alle 12,20 Cristina Pace (Università Tor Vergata) “Antigone ha parlato: il mito nella complessità del carcere”. Alle 12,40 Carlo Fanelli (Università della Calabria) “Antigone figlia di partigiano, tra Elsa Morante e Ascanio Celestini”.
A seguire discussione moderata da Laura Bigoni e Giulia Fiore (Università di Bologna Alma Mater Studiorum). In apertura del convegno saranno consegnate tre targhe commemorative in ricordo dei professori Paolo Guarneri, Raffaele Speziale e Teseo Tavernese.
Cultura
‘Scrivere al tempo di chatgpt’, il manuale di...
L’intelligenza artificiale, spiega l'autrice, non avrà mai la forza e la fantasia dell’individuo. La capacità di scrivere e comunicare è una competenza sempre più richiesta nel mondo del lavoro
L'intelligenza artificiale sarà in grado di sostituire la creatività umana nel campo della scrittura? In un prossimo futuro non sarà più necessario imparare a scrivere correttamente? I romanzieri spariranno? Domande che, con l'avvento sempre più massiccio della Ia, sono oramai all'ordine del giorno. Questioni aperte alle quali risponde la giornalista Angela Padrone nel suo ultimo saggio 'Scrivere al tempo di chatgpt' pubblicato da Rubbettino.
"È difficile - osserva nelle prime pagine del suo libro la Padrone, un vero e proprio manuale di sopravvivenza all'Ia, come si legge nella copertina - per noi non immaginare che 'dall’altra parte' di una frase scritta non ci sia 'qualcuno', una mente. Quelle sue frasi ci toccano. Ci toccano in qualche punto del cervello che non siamo abituati a difendere. Sappiamo che per ChatGPT le parole sono solo numeri, non 'significano' assolutamente niente. Ma siamo sicuri? Ci crediamo nel nostro intimo? È difficile convincerci. Per noi le parole sono potenti". Parole che, argomenta l'autrice, continueranno ad essere elaborate dagli uomini. Una riflessione che nasce dal fatto che, dopo anni di declino, iniziato con l’avvento della televisione, oggi c’è una rinascita della scrittura.
La capacità di scrivere e comunicare - sottolinea la Padrone - è una competenza sempre più richiesta nel mondo del lavoro: le conoscenze tecniche diventano rapidamente obsolete, mentre le aziende cercano persone che sappiano organizzare un testo, condividere le emozioni, raccontare un’esperienza, motivare gli altri. E che riescano a imparare cose nuove. L’intelligenza artificiale, che all’inizio ha stupito e spaventato il mondo per la sua capacità di scrivere, tutte queste cose non le sa fare. E non solo perché è banale o perché sbaglia: quello migliorerà. Ma perché è nata proprio per essere prevedibile. Non avrà mai la forza e la fantasia dell’individuo.
Su fronte della scrittura, riflette la Padrone, "possiamo provare a resistere. Dobbiamo resistere, e rilanciare. Dobbiamo continuare a coltivare una tecnica di pensiero che ha smentito il pessimismo che provava Socrate nei suoi confronti, e che ha dimostrato di poter dare frutti formidabili". Questo perché "la scrittura non serve solo a fare i temi a scuola. Non serve solo ai giornalisti, dei quali comunque non dobbiamo fare a meno, perché, anche con i loro grandissimi limiti, fanno argine al potere dei più forti".
Angela Padrone, giornalista, è laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma. All’università, dopo la laurea, si è dedicata soprattutto allo studio della Storia Contemporanea e all’Antropologia Culturale. Poi, dopo un Master in Giornalismo alla Luiss, è entrata al 'Messaggero', dove è rimasta una vita: ha cominciato come cronista alla fine degli anni ’80, ha lavorato per quasi vent’anni nell’ufficio dei Caporedattori, ed è stata per sette anni vice-Caporedattore Centrale. Nel 2022 ha iniziato a collaborare come docente a contratto con l’Università della Tuscia, dove ha insegnato Storia del Giornalismo e dove tiene un Laboratorio di Scrittura giornalistica. Ha pubblicato 'Precari e Contenti' (Marsilio 2007), 'La sfida degli Outsider' (2009), 'Imprese da Favola' (2011). Ha contribuito al volume 'C’era una volta il Welfare State' (Rubbettino 2009).
Cultura
Osho: “Dispiaciuto per ‘ritiro’ da corsa...
"Le sue condizioni di salute come presidente Usa, con tutto il rispetto per l'essere umano, facevano preoccupare"
"Sono dispiaciuto che" Biden "si sia ritirato dalla corsa alla Casa Bianca, avrebbe dato sicuramente altri spunti". Parola di Federico Palmaroli, in arte Osho, tra i protagonisti della manifestazione 'Capri d'Autore'. "Mi sono appassionato molto questo anno alle vicende dell'ex presidente degli Stati Uniti Biden. Le sue condizioni di salute .... con tutto il rispetto per l'essere umano, essendo il presidente degli Stati Uniti, facevano preoccupare tutti. E' stato un filone interessante.