Santilli, mercato premia full hybrid Toyota, possibile target 2024 a quota 120 mila
L'ad di TMI, 'Manteniamo strategia multi-tecnologica, Plug-in soluzione da incentivare'
In un mercato italiano che ha chiuso agosto a -13,3% "ci inorgogliscono i risultati di Toyota" che termina il mese a +24% e una quota sopra il 9%, "risultati frutto di una nostra strategia che ha al centro il full hybrid, che copre l'80% delle nostre vendite, e che nasce da una scelta fatta 27 anni fa con la prima Prius e che vede 27 milioni di clienti nel mondo guidare le nostre soluzioni elettrificate". Lo sottolinea all'Adnkronos Alberto Santilli, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia, a margine dell'evento in TMI di presentazione della rinnovata partnership con la Federazione Ciclistica Italiana. E alla luce dei primi 8 mesi che vedono il gruppo giapponese a 85.873 unità vendute (+35,2%), Santilli sottolinea come "per l'intero 2024 puntiamo a superare le 120 mila immatricolazioni, un volume importante che vorremmo addirittura superare il prossimo anno".
Ma per raggiungere questi obiettivi - ricorda - "al centro dobbiamo sempre mettere il cliente, con le sue esigenze, un cliente al quale offriamo un approccio multi-tecnologico". Infatti pur essendo pionere delle motorizzazioni ibride, oggi il gruppo Toyota continua ad offrire proposte differenziate sui diversi mercati e, in attesa delle svolte in arrivo intorno al 2028 con le batterie a stato solido, mostra di credere nella 'soluzione di transizione' verso l'elettrico puro, e cioè il plug-in. Una soluzione proposta in uno dei bestseller, la C-hr di cui ha da poco debuttato proprio la versione 'alla spina': una vettura "che - osserva l'ad di TMI - è stata accolta molto positivamente, con un tasso di riacquisto vecchi clienti assolutamente importante, non solo è un modello di rottura dal punto di vista di design ma crediamo che il plug-in sia una soluzione che ci accompagnerà nella transizione verso il 100% elettrico". "Per questo - aggiunge - mi piacerebbe che ci fossero maggiori sostegni sulle vetture plug-in".
E' un discorso, quello della trasformazione del parco circolante, che inevitabilmente si accompagna a quello degli incentivi: "A noi hanno dato una spinta marginale, ma bisogna riconoscere che non stanno andando 'veloci' in termini di vendite come il mercato si aspettava: noi siamo 'neutrali' dal punto di vista tecnologico, ogni casa deve correre sapendo di contare in primis sulle proprie soluzioni: gli incentivi possono facilitare" la proposta dei brand ma - conclude Santilli - non sono l'elemento sui cui basare una strategia".
Motori
In EICMA una mostra storica di moto storiche e moderne
Si tratta di una rassegna per celebrare i 110 anni della manifestazione e chiamata “Eicma: 110 anni di design a due ruote”. La mostra è allestita alla Porta Sud di Rho Fiera Milano e porta in scena le 36 moto che hanno lasciato il segno per l’originalità e il primato con le loro forme, le proporzioni e i materiali.
Durante l’anteprima alla stampa di stamane, il presidente di EICMA Pietro Meda ha sottolineato “che questa mostra vuole essere un tributo alla ricerca di bellezza, che non racconta solo la storia EICMA e dell’industria delle due ruote, ma che ci porta dentro anche quella del nostro Paese, della società e della mobilità. È un percorso che affonda le radici nel saper fare italiano e che si arricchisce del contributo internazionale di tanti altri costruttori”.
Per l’ad Paolo Magri la mostra Eicma i 110 anni di design a due ruote “non ha l’ambizione di rappresentare un classifica delle moto più belle o semplicemente di metter in fila le moto in ordine temporale, ma è una proposta culturale, che ambisce a diffondere conoscenza e che accompagna i visitatori dentro l’affascinante percorso creativo e progettuale che compiono i designer: dal foglio bianco alla realizzazione finale”.
Tra le due ruote esposte si notano la muscolosa Moto Guzzi otto cilindri 500 del 1957, il Ciao 50 di Piaggio, l'eleganza della Laverda RGS 1000, ma anche ad altre regine indiscusse di tecnica e bellezza come la rara Honda NR 750 del 1991, la Bimota Tesi 1D SR e la Ducati Superleggera V4.
Motori
Lambretta J Starwave 125-200 svelata in anteprima mondiale
Debutta in anteprima mondiale ad EICMA 2024 la nuova Lambretta J, ovvero Junior. Si tratta di uno scooter leggero, di piccole-medie dimensioni che richiama il concetto della stessa J lanciata nel lontano 1964.
La nuova Lambretta J nasce ispirandosi al mondo del surf ed alla “beach culture”. Da qui il suo nickname Starwave.
Anche dal punto di vista tecnico, la nuova Lambretta J presenta tutte le caratteristiche distintive del brand, a partire dal potente quanto funzionale reparto sospensioni, con all’avantreno due ammortizzatori entrambi montati su un link detto “a ruota tirata”, mentre al posteriore spiccano due ammortizzatori su entrambi i lati.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, Lambretta J è disponibile in due versioni, J125 (124,6 cc) e J200 (174,5 cc), entrambe con un evoluto motore termico a 4 tempi.
La nuova Lambretta J Starvawe 125-200 sarà disponibile da giugno 2025
Continua anche lo studio anche della Lambretta Elettra che si contraddistingue per la sua propulsione elettrica di grandi prestazioni, nello specifico arriva ad una velocità massima di circa 110 km/h, grazie ad una potenza continua e di picco rispettivamente di 4 kW ed 11 kW, ed una coppia di 258 Nm.
Elettra assicura un’autonomia di percorrenza molto rassicurante, che varia dai 127 km (a velocità costante di 40 km/h) sino agli oltre 60 km (velocità costante di 80 km/h).
Tre le mobilità di guida: Eco - Ride e Sport
Motori
Brembo presenta la nuova pinza motoGP ad EICMA 2024
Brembo è fornitore di tutti i 22 i piloti della massima serie delle moto GP, Oggi in EICMA 2025 ha presentato una nuova pinza racing che potrà potrà essere utilizzata dai piloti della MotoGP a partire dalla stagione 2025.
Si tratta di una pastiglia maggiorata, in grado di resistere a temperature elevatissime, in grado di assicurare una frenata costante e potente anche nelle situazioni più critiche. La superficie di scambio è stata maggiorata e favorisce ora un rapido smaltimento del calore, migliorando l’usura della pastiglia e garantendo prestazioni costanti nel tempo.
Il disco del freno è invece in carbonio ed è in grado di resistere a temperature fino ai 1.000° gradi.
La novità più importante della GP4 è stata rappresentata dalle alette di raffreddamento che migliorano significativamente l'efficienza termica dell'intero impianto frenante.