Allarme antiaereo in tutto il paese. Esplosioni anche a Kiev, Sumy, Lutsk e Rivne. Salgono a 53 le vittime della strage a Poltava
Nuovo massiccio attacco delle Russia in Ucraina. E' salito ad almeno sette civili uccisi, tra cui tre minori, e 38 feriti il bilancio del raid russo che nella notte ha colpito Leopoli, città dell'Ucraina occidentale. Lo hanno riferito il governatore Maksym Kozytskyi ed il sindaco Andrii Sadovyi, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Le persone che hanno perso la vita a Leopoli sono due giovani ragazze di 9 e 14 anni, un altro minore, un'infermiera di 50 anni di una clinica ed un uomo. Presi di mira e danneggiati edifici residenziali, scuole e strutture mediche
Droni e missili sono stati lanciati in tutto il paese, dove è scattato l'allarme antiaereo. Esplosioni sono state udite a Kiev, Sumy, Lutsk e Rivne. Attaccata anche la città di Kryvyi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, dove almeno cinque civili sono rimasti feriti. Le vittime includono donne di 62, 83 e 84 anni, un uomo di 70 anni e una bambina di 10 anni ricoverata in ospedale, secondo le autorità. Secondo il governatore Serhii Lysak, un albergo in città è stato danneggiato e diversi grattacieli hanno le finestre rotte.
"I nostri servizi di emergenza sono sul posto e stanno facendo tutto il necessario per eliminare le conseguenze dell'attacco. Tutti i feriti stanno ricevendo l'assistenza richiesta", ha scritto il presidente, Volodymyr Zelensky, sul social X, che ha quindi ribadito l'appello ai suoi alleati affinché consegnino all'Ucraina ulteriori armi a lungo raggio per "rispondere al terrore" e "prevenire tali attacchi terroristici russi sulle città ucraine".
Strage a Poltava, 53 morti e quasi 300 feriti secondo nuovo bilancio
E' di 53 morti e quasi 300 feriti l'ultimo bilancio della strage di ieri nella città ucraina di Poltava, colpita da un attacco russo. Lo rende noto il Servizio statale per le emergenze, come riporta Ukrinform, precisando che "271 persone sono rimaste ferite, 25 sono state tratte in salvo" e cinque persone potrebbero essere ancora intrappolate sotto le macerie.
Biden condanna attacco 'deplorevole' su Poltava
"Condanno questo attacco deplorevole nei termini più forti possibili". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando il raid russo che ha colpito un centro di addestramento militare e un ospedale a Poltava. "Questo attacco è un tragico promemoria dei continui e oltraggiosi tentativi di Putin di spezzare la volontà di un popolo libero. Ma per due anni e mezzo il popolo ucraino è rimasto indomito. E gli Stati Uniti continueranno a stare al suo fianco, anche fornendo i sistemi di difesa aerea e le capacità di cui ha bisogno per proteggere il Paese", ha proseguito Biden in una nota.
Il presidente americano ha infine ribadito che "la Russia non prevarrà in questa guerra. Il popolo ucraino prevarrà. E in questo giorno tragico, e ogni giorno, gli Stati Uniti sono al suo fianco".
Esteri
Musk: “Se vince Kamala Harris non andiamo su...
Il numero 1 di Space X: "La burocrazia crescerà se vince lei"
"Non raggiungeremo mai Marte se vince Kamala" Harris alle prossime elezioni americane di novembre. Elon Musk, fondatore di Space X e ceo di X, ha da tempo espresso il proprio sostegno a Donald Trump in vista del voto negli Stati Uniti. Il magnate ha ''promesso di portare chiunque su Marte'', ma allo stesso tempo ha espresso ''molte preoccupazioni su un potenziale regime di Kamala'' se la vicepresidente dovesse imporsi il 5 novembre. Perché ''il mio ostacolo principale è che la burocrazia che attualmente sta soffocando l'America a morte è destinata a crescere sotto un'amministrazione del Partito Democratico'', ha aggiunto.
''Space X ha in programma di lanciare cinque astronavi senza equipaggio su Marte in due anni. Se tutte queste atterrano in sicurezza, allora le missioni con equipaggio saranno possibili in quattro anni. Se dovessimo incontrare delle difficoltà, allora le missioni con equipaggio saranno posticipate di altri due anni'', ha scritto Musk su 'X' dicendo che ''vogliamo consentire a chiunque voglia diventare un viaggiatore spaziale di andare su Marte!''. Musk che punta a lanciare nel 2026 l'astronave Starship verso Marte e ha in programma l'invio dei primi equipaggi sul pianeta rosso nel 2028.
Esteri
Israele, ondata di raid in Libano contro Hezbollah: è...
Gli attacchhi nella Valle della Beqaa. L'esercito chiede alla popolazione di abbandonare zone vicine a obiettivi Hezbollah
Sale la tensione tra Israele e Libano. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver condotto "diffusi" raid aerei nel sud del Paese contro obiettivi di Hezbollah. I media libanesi hanno riferito di attacchi israeliani nella Valle della Beqaa.
Il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha lanciato per la prima volta un ampio avvertimento alla popolazione chiedendo di lasciare le loro case e presagendo così nuovi attacchi. ''Se i cittadini non si sono già allontanati dalle case e dagli altri edifici civili in cui vivono e risiedono, ma dove Hezbollah ha immagazzinato razzi o intrapreso altre azioni, ora devono abbandonare quelle aree'', ha dichiarato Hagari.
Si tratta del primo avviso di evacuazione di massa rivolto ai cittadini del Libano meridionale, in merito alle aree in cui opera Hezbollah. Non si è parlata di una possibile invasione di terra, come quella nella Striscia di Gaza, ma Hagari ha mostrato come esempio una struttura civile che, alcune settimane fa, Hezbollah ha trasformato in una struttura dalla quale lanciare verso Israele missili di fabbricazione russa.
Gruppo filo Iran in Iraq rivendica attacco a base nel nord di Israele
La Resistenza islamica in Iraq, vicina all'Iran, ha annunciato questa mattina di aver colpito la base di osservazione Golani delle Idf nel nord di Israele. L'attacco ''è finito'', ha spiegato un funzionario israeliano citato dal Times of Israel. Al momento non si hanno notizie di danni o vittime, ma sono suonate le sirene di allarme in tre città nelle zone meridionali delle Alture del Golan.
Le Idf hanno riferito che è stato intercettato e abbattuto un drone lanciato durante la notte dall'Iraq verso Israele passando per la Siria. In diverse comunità del Golan sono stati lanciati gli allarmi e che non si sono registrate vittime, ha aggiunto l'esercito israeliano.
Esteri
Russia, il super missile di Putin fa flop: nuovo test...
Il Sarmat esplode durante il collaudo: quarto tentativo senza successo
Il super missile di Vladimir Putin fa flop, un'altra volta. La Russia ha effettuato un nuovo test per il missile intercontinentale RS-28 Sarmat e anche questo collaudo, il quarto, si è trasformato in un fallimento. Il test è stato effettuato sabato 21 settembre nel Cosmodromo di Plesetsk, nel nordovest della Russia: secondo gli elementi raccolti da analisti e esperti, il Sarmat è esploso nel silo di lancio creando un enorme cratere sul terreno e provocando danni significativi al sito.
Il test flop
Media ucraini e statunitensi, compreso Newsweek, evidenziano le informazioni fornite da un profilo su X (@MeNMyRC), il primo a riferire dell'incidente. "Secondo quanto risulta, il test del Sarmat è stato un fallimento totale. Il missile è esploso nel sito lasciando un cratere notevole e distruggendo il sito del test", si legge nel post a cui sono abbinate immagini satellitari fornite da Planet Labs.
Le ipotesi fanno riferimento ad un'esplosione durante le operazioni di rifornimento e non durante il lancio vero e proprio. Nei post si osserva l'assenza di aerei 'Cobra Ball' della Nato durante l'evento. Tali velivoli sono attivi per monitorare lanci di missili e test come quello programmato dalla Russia. L'assenza del 'Cobra Ball' tenderebbe ad avvalorare la tesi di un lancio totalmente abortito.
My thanks to @MT_Anderson for providing this Planet Labs imagery and allowing me to publish it with comments.
As is readily apparent, the RS-28 Sarmat test was a complete failure. The missile detonated in the silo leaving a massive crater and destroying the test site. The… https://t.co/FuKIaTNFVs pic.twitter.com/AuIpQRrDLa
— MeNMyRC (@MeNMyRC1) September 21, 2024
Il Sarmat ha debuttato nell'aprile 2022 con il primo test, effettuato sempre a Plesetsk. Nell'occasione, Putin ha affermato che i nemici della Russia avrebbero "riflettuto due volte" prima di intraprendere azioni. "Questa arma davvero unica costringerà tutti coloro che stanno cercando di minacciare il nostro Paese, nel fervore di una retorica frenetica e aggressiva, a pensarci due volte", le parole del presidente russo. Da allora, però, il programma si è arenato.
Come dovrebbe funzionare il Sarmat
Un anno fa il ministero della Difesa ha annunciato che il missile sarebbe stato dispiegato per operazioni combattimento "nel prossimo futuro" e avrebbe debuttato nella guerra in corso con l'Ucraina. I missili sono prodotti dalla Krasmash, compagnia industriale militare, sussidiaria delll'agenzia spaziale di stato Roscomos. All'epoca, nell'autunno 2023, Putin assicurava che erano stati completati i test per il missili balistico intercontinentale Sarmat: per la fumata bianca mancavano solo procedure burocratiche. Evidentemente, la situazione è nettamente diversa.
I Sarmat dovrebbero essere in grado di trasportare 10 o più testate nucleari, come ha reso noto in passato l'agenzia spaziale Roscosmos. Il sistema basato in silos è in grado di essere armato con testate nucleari multiple. Nei programmi della Russia dovrebbe sostituire gli R-36M2 Voyevoda, dispiegato dal 1988.