MISS TRANS EUROPA 2024, L’8 E IL 9 SETTEMBRE AL TEATRO TROISI DI NAPOLI
Si scaldano i motori per la dodicesima edizione di Miss Trans Europa, il concorso di bellezza e portamento con risvolti sociali, ideato ed organizzato da Stefania Zambrano, attricecinematografica e teatrale, produttrice, influencer, icona del movimento Lgbtqi italiano (gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming e intersessuali), con la fattiva collaborazione di Luigi Papacciuoli, Fabio Cappelli, Marika De Martino e il contributo di Federica Abate. Due le serate previste presso il Teatro Troisi di Napoli (via Leopardi, 192), nei giorni 8 e 9settembre, a partire dalle ore 20,30: un’occasione per trascorrere due giorni in totale allegria e divertimento, ma anche un valido pretesto per discutere e riflettere sui diritti del mondo LGBT. Ventotto le concorrenti in gara, provenienti da tutta l’Europa, che dovranno aggiudicarsi la corona e lo scettro della Trans più bella d’Europa. La manifestazione vedrà la partecipazione di ospiti,personaggi del mondo dello spettacolo, della musica, della politica, di Tik Tok, una giuria composta da giornalisti, bloggerinfluencer, personalità del mondo della cultura e un parterre di tutto rispetto. “Sono molto delusa e amareggiata dal comportamento del Comune di Napoli, che prima ha promesso il suo appoggio e il suo apporto, e che, poi, alla resa dei conti, ha detto di non avere i fondi necessari e disponibili e di non poterci garantire nulla, inoltre ho preso atto della loro inesperienza e della loro superficialità” – dichiara, delusa, la Zambrano. “Invece voglio ringraziare i miei sponsor, tutte le persone che mi sostengono da sempre, soprattutto i signori Antonio e Margherita di Piccole Magazine e Piccole Trasgressioni, con mia grande soddisfazioneho voluto confermare alla conduzione la vulcanica, briosa ed esplosiva Sofia Mehiel la Papessa, mentre la nostra madrina sarà ancora una volta Stephany De Castro. Ho scelto Floriana Rodriguez come valletta della manifestazione per portare alla ribalta un fatto di cronaca di cui è stata protagonista, che trovo inaccettabile e che porteremo alla ribalta proprio nei giorni del Miss Trans Europa. Per quest’edizione saranno con noi anche Regina Satariano, referente per la Toscana del Mit-Movimento Identità Transessuale, e il prof. Paolo Valerio, Presidentedell’ONIG – l’Osservatorio Nazionale sulle Identità di Genere – e della Fondazione Genere, Identità e Cultura”. Nel corso della due giorni si affronteranno anche delle tematiche scottanti, trattate, però, con leggerezza e buonsenso tra cui il clima di guerra e di distruzione che si respira attualmente, basti pensare agli scontri in Ucraina e i contrasti tra l’Iran e Israele, un messaggio di solidarietà e di comprensione per quello che è successo alla Vela Celeste di Scampia, un plauso per i numerosi gesti di solidarietà del rapper Geolier, che si sta dimostrando un artista dal grande cuore, inoltre si parlerà del caso scoppiato durante le recente Olimpiadi in Francia a proposito della campionessa olimpica di pugilato Imane Khelif, fatta passare per giorni e giorni come una transgender, e si farà un focus sulle unioni civili e sul diritto alle adozioni da parte di coppie gay. “Sono contenta e soddisfatta di questa mia creatura, che rappresenta anche un’occasione per lanciare dei messaggi sociali molto validi e per parlare dei nostri diritti, dell’omofobia, della trans fobia e delle tante cattiverie fatte nei nostri confronti. Vorrei che tutta la comunità Lgbt potesse stare in un Paese accogliente, in cui vivere in modo sereno, senza sentirsi condannati, umiliati o rifiutati non solo dalla società, ma anche dai propri familiari. Durante la manifestazione presenterò in anteprima Semplicemente Stefania – La mia vita è una sfida, un libro scritto a quattro mani con Enzo Morzillo, in cui si conoscerà il vero volto di Stefania, con le sue gioie, i suoi dolori, il suo passato, il suo presente, il suo futuro, i suoi amori, le sue battaglie a favore dei diritti sociali e la sua bella e numerosa famiglia. Ma non solo, si annuncerà anche l’uscita nelle sale cinematografichede La Cultura non è Camorra”, un docufilm per la regia di Ciro Grieco con le riprese del fotografo Leandro Felicioni e prodotto dalla sottoscritta. Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, si propone l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di legalità e vuole sensibilizzare i giovani che la camorra non è cultura. Un messaggio molto difficile e delicato, ma, purtroppo, sempre attuale e problematica, sono anni che penso a questo progetto, mi auguro di aver fatto un buon lavoro. Voglio far comprendere ai giovani che la camorra non rappresenta la nostra cultura. È un onore portare storie drammatiche e significative sul grande schermo, sperando di fare la differenza” – ha affermato la Zambrano.
Spettacolo
‘Le Iene’ in viaggio nella sanità italiana tra...
Giovedì 28 novembre in onda 'La Cura', spin off del programma di Italia 1
Un viaggio nel sistema sanitario del nostro Paese a caccia dei punti di eccellenza e delle criticità più preoccupanti. Ma anche una guida in più per capire lo stato di salute degli italiani e per conoscere meglio le diverse opzioni di cura a disposizioni dei pazienti. Questo il filo conduttore de 'La cura. Tutto ciò che devi sapere per stare meglio', il nuovo spin-off de 'Le Iene' ideato da Davide Parenti, in onda giovedì 28 novembre, in prima serata, su Italia 1. Il reportage, condotto da Gaetano Pecoraro, scritto da Riccardo Festinese e Alessandra Frigo, si addentrerà negli abissi delle infinite liste d’attesa, scoprendo le strutture 'da incubo'. Allo stesso tempo, però, verranno messe in mostra anche le eccellenze del nostro Servizio sanitario, dal Centro Trapianti di Padova - dove si sta cercando una cura definitiva contro il diabete di tipo uno - al Policlinico Gemelli di Roma dove si lavora per scoprire il microbiota.
La particolarità del programma, dice Pecoraro all'Adnkronos "è che lo studio televisivo da dove condurrò è una sala dello Ieo, l'Istituto Europeo Oncologico di Milano". Il racconto, infatti, si svilupperà direttamente dalle sale operatorie dell’ospedale e Pecoraro sarà accompagnato dall’oncologo e direttore del programma di Senologia allo Ieo, Paolo Veronesi, e dallo psichiatra dell’Istituto Auxologico, Leonardo Mendolicchio.
"Il reportage - spiega Pecoraro - nasce per rispondere a due domande cruciali per tutti noi: la prima è come sta il nostro sistema sanitario. Per rispondere a questo quesito faremo un viaggio attraverso le criticità più importanti del nostro Ssn. Parleremo del fenomeno dei medici a gettone, scoprendo situazioni veramente incancrenite. Parleremo anche dei nostri camici bianchi che sempre più spesso vanno all'estero per lavorare". Per questo, dice Pecoraro, "siamo andati negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi. Perché i nostri sanitari si trasferiscono lì? Perché vengono pagati di più e perché il bilanciamento casa-lavoro è molto migliore del nostro". Questo significa che i sanitari non hanno "turni massacranti e possono godere di un'organizzazione perfetta. Il fenomeno dei medici che vanno via è sempre più preoccupante", osserva a questo proposito il conduttore.
Una volta delineata la situazione del nostro modello sanitario, continua il giornalista, "entreremo nel cuore del programma che ruota intorno alla domanda: come stiamo noi?". Un tema caldo, che suscita l'interesse di un numero sempre più vasto di cittadini, affrontato innanzitutto andando in "giro per il mondo, negli Stati Uniti, in Europa e soprattutto in Italia. L'obiettivo è stato quello di raccontare quali sono le ricerche più innovative e migliori messe in campo dalla scienza medica per alcune delle malattie più importanti che più ci riguardano", sottolinea. Ricerche e cure che, per molte patologie, offrono soluzioni diverse. Il fatto è, puntualizza Pecoraro, che "ciò che oggi la medicina ti mette a disposizione, in termini di cura, è molto ampio. Sta quindi anche al paziente capire qual è il miglior percorso da seguire, in caso di malattia, a seconda di quanto e come conosce sé stesso. Questo programma può essere un passo in più per accrescere la consapevolezza di noi stessi che nasce da una maggiore conoscenza su come funziona il mondo delle cure in vari campi", conclude Pecoraro.
Spettacolo
Ultimo, fuori il brano ‘La parte migliore di...
Il singolo uscito a mezzanotte
È uscito 'La parte migliore di me', il nuovo brano di Ultimo. Pubblicato a mezzanotte, è una dedica a cuore aperto, intima, profonda e più che mai sentita a una nuova vita che sta per iniziare: il figlio Enea.
'La parte migliore di me'
Il brano è caratterizzato da una melodia che intreccia il suono del pianoforte con l’intensità degli archi. Il cantautore romano, in attesa del primogenito, gioca a immaginare, ancor prima di poterlo abbracciare, i tratti del piccolo e tra affettuosi contrasti si interroga su chi diventerà. Con 'La parte migliore di me' Ultimo consegna ancora una volta il cuore in mano al pubblico e aggiunge un nuovo importante tassello al suo percorso artistico.
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Prima della pubblicazione del brano, Ultimo ha condiviso su Instagram un piccolo trailer e a corredo ha scritto: "Quando tra poco arriverai in questa gabbia di matti chiamata mondo, voglio che ci sia già questa canzone per te e che tu sappia per sempre che solo dentro una canzone sono in grado di lasciarti la parte migliore di me. È qualcosa di davvero importante. Trattatela bene", ha detto il cantautore romano dedicando il brano al figlio in arrivo, Enea.
Il 2025 sarà per Ultimo la quarta estate di seguito da protagonista dell’ennesimo tour negli stadi: 'Ultimo stadi 2025 - la favola continua', prodotto e organizzato da Vivo Concerti, partirà il prossimo 29 giugno da Lignano Sabbiadoro, passando da Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari, fino al 23 luglio 2025.
Spettacolo
Treccani ricorda Puccini, amava le ragazze emancipate
Con una voce del Libro dell'Anno 2024 scritta da Sandro Cappelletto
Giacomo Puccini ebbe la capacità di portare in scena personaggi del tutto originali: niente re e imperatori, niente figure aristocratiche consegnate dalla storia, niente corti e palazzi, ma ragazze che si mantengono da sole e sono troppo povere per permettersi delle cure adeguate, giovani donne che intendono vivere liberamente la propria sessualità in una società che può soltanto reprimerla o adolescenti sedotte. Una capacità unica di esprimere in musica gli aspetti eversivi che può racchiudere l'anelito a raggiungere una libera condizione femminile, che rende ancora oggi profondamente attuale il suo teatro musicale. E' quanto sottolinea il musicologo e critico musicale Sandro Cappelletto in un saggio che compare nel Libro dell'Anno Treccani 2024 che celebra il grande compositore a cento anni dalla scomparsa, avvenuta il 29 novembre 1924 a Bruxelles, dove si era recato il precedente 4 novembre per tentare con una terapia radiologica considerata d'avanguardia di combattere il tumore alla gola.
Le giovani donne raccontate da Puccini intendono vivere liberamente la propria sessualità in una società che può soltanto reprimerla, spiega Cappelletto: Manon in Manon Lescaut o Butterfly sedotta da un ufficiale americano di passaggio a Nagasaki che la sposa per finta, la mette incinta, la abbandona, mentre lei lo ama, per questo motivo rompendo con la sua famiglia d’origine e schiudendo davanti a sé un inevitabile destino di morte. Come Cio-Cio-San, anche Suor Angelica si uccide, dopo che la Zia Principessa è venuta a trovarla nel convento dove per punizione è stata rinchiusa: non è tollerabile, per il buon nome della sua aristocratica famiglia, che la ragazza abbia avuto un bambino fuori dal matrimonio. Anche Tosca muore gettandosi dagli spalti di Castel Sant'Angelo.
Ansia di libertà, amore, sesso, sopraffazione formano la materia densissima di un’opera che, con avvincente tensione musicale, racconta quanto il potere possa significare sopraffazione, umiliazione dei perdenti. Nell’opera Turandot, che il Maestro non riuscì a terminare, due sono i personaggi femminili: Liù, la schiava devota al suo principe-padrone fino al sacrificio di sé, e Turandot, la principessa di ghiaccio che non intende dare eredi al trono della Cina e rivendica la scelta di rimanere sola. Due caratteri di donna troppo opposti per essere compresi e risolti entrambi, perfino dal musicista che, come nessuno, ha saputo esprimere l’anelito a raggiungere una libera condizione femminile.
Il Libro dell'Anno Treccani 2024, diretto da Marcello Sorgi, ricostruisce i 365 giorni appena trascorsi - cronaca e politica, ma anche molto altro: dalle conquiste della scienza e della tecnologia ai Nobel assegnati, dagli appuntamenti dell’arte, della musica e del cinema a tutti i protagonisti dello scenario nazionale e internazionale, sino al nuovo presidente degli Stati Uniti - attraverso 1040 approfondimenti, 90 articoli di grandi firme del giornalismo, della cultura e dell’economia , 74 box redazionali, 100 grafici e mappe e 487 immagini.