Farmaceutica: BeiGene Italia, Ilaria Piuzzi direttore Public Affairs, Comunicazione e Patient Advocacy
Sarà responsabile di guidare le strategie di comunicazione dell'azienda, rafforzare le relazioni con le istituzioni e promuovere la collaborazione con le associazioni pazienti
Ilaria Piuzzi è il nuovo direttore Public Affairs, Comunicazione e Patient Advocacy di BeiGene Italia. In questo ruolo, in linea con la visione strategica disegnata a livello europeo e internazionale, con la volontà di incidere positivamente in ambito onco-ematologico - riporta una nota - sarà responsabile di guidare le strategie di comunicazione dell'azienda, rafforzare le relazioni con le istituzioni e promuovere la collaborazione con le associazioni pazienti.
Piuzzi è una professionista della comunicazione sanitaria con oltre 15 anni di esperienza nel settore farmaceutico. Ha iniziato la sua carriera nel 2008 in Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson&Johnson, dove in pochi anni ha ricoperto il ruolo di Public Affairs and Communication Manager Europe, Middle East e Africa. Dal 2017 al 2024 è stata Head of external communication e Patient Advocacy di AstraZeneca Italia, dove ha maturato una profonda conoscenza del settore. "Sono onorata di unirmi al leadership team di BeiGene Italia e di poter offrire il mio contributo in una realtà così innovativa, dinamica e con una delle pipeline più ricche del settore", dichiara. "Sono certo che la solida esperienza di Ilaria, la sua genuina passione e il suo stile di leadership determinato e autentico - sottolinea Marco Sartori, Ad di BeiGene Italia - contribuiranno ad accelerare il percorso evolutivo di BeiGene Italia rafforzando ulteriormente il nostro posizionamento".
Con 40 sedi in 5 continenti, ricorda la nota, BeiGene nasce nel 2010 e si affaccia in Europa nel 2017 con la sede di Basilea in Svizzera. E' un'azienda farmaceutica globale nata per fornire ai pazienti oncologici di tutto il mondo accesso ai farmaci, frutto della propria ricerca, in modo equo e sostenibile. Ha introdotto nella pratica clinica 17 nuove molecole in 10 anni. Con una delle pipeline più ricche del settore, BeiGene sta attualmente lavorando allo sviluppo di nuove piccole molecole orali e di anticorpi monoclonali, nell'intento di rispondere all'80% delle patologie oncologiche. L'azienda continua ad investire in nuove piattaforme terapeutiche: anticorpi bispecifici, trispecifici, anticorpi farmaco-coniugati, composti chimerici attivanti la degradazione proteica (Cdac, Chimeric Degradation Activating Compound); tutte terapie innovative, con l'obiettivo di portare ai pazienti, di tutto il mondo, innovative opzioni terapeutiche.
BeiGene ha reso disponibile ai pazienti in Italia zanubrutinib, una molecola di nuova generazione basata sull'impiego di un inibitore della tirosino-chinasi di Bruton (Btk) per la leucemia linfatica cronica, macroglobulinemia di Waldenstrom e linfoma della zona marginale. Zanubrutinib ha ottenuto a livello europeo l'approvazione di una quarta indicazione per il trattamento di pazienti affetti da linfoma follicolare. In meno di 5 anni, zanubrutinib è stato reso disponibile in 70 Paesi nel mondo. BeiGene è entrata anche nel mondo dell'oncologia solida con l'approvazione europea di tislelizumab, anticorpo monoclonale indicato per i pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule, indicato anche per i pazienti affetti da carcinoma esofageo a cellule squamose.
Salute e Benessere
Life Science, Pelissero su filiera lombarda: “Driver...
"Cluster lombardo scienze della vita con Regione e cittadini per rispondere a esigenze di salute"
"La filiera delle scienze della vita, mai come oggi, si dimostra un driver fondamentale per guidare la nostra Regione in un percorso di sostenibilità sanitaria e capacità di garantire una risposta ai bisogni di salute della popolazione, facendo leva su componenti pubbliche e private che caratterizzano il nostro modello economico e sanitario". Lo ha detto Gabriele Pelissero, presidente Cluster lombardo scienze della vita, commentando i dati del report presentato oggi al 'Milano Life Science Forum 2024', evento annuale dedicato alle scienze della vita promosso dall'associazione in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita.
"Oggi in Lombardia la percentuale di cittadini con cronicità che vive in buona salute è più elevata rispetto alla media nazionale: il 50,9% in regione vs il 44,7% a livello nazionale - sottolinea Pelissero - La Lombardia oggi si trova davanti ad un'importante sfida. Da un lato quella di garantire sostenibilità e risorse al Servizio sanitario regionale per rispondere a bisogni di salute sempre più emergenti, anche alla luce del cambiamento demografico, e dall'altro la capacità di competere con le regioni d'Europa sulla capacità di attrarre fondi europei, investimenti privati, competenze e sviluppare brevetti e tecnologie avanzate. Il cluster, rinnovato nella sua mission, intende rafforzare la sua capacità di raccogliere esigenze e trend di sistema, sostenendo Regione nel costruire una nuova visione per la ricerca, la salute e le scienze della vita. Un obiettivo chiaro, ma molto ambizioso, che richiede un lavoro congiunto tra Regione, cluster, cittadini ed ecosistema della salute”.
Salute e Benessere
Farmaceutica, Life Science, Dompé: “Filiera lombarda...
"Asse pubblico-privato e sinergia tra università ospedalità e imprese modello per intero sistema"
"L'innovazione della filiera, documentata dalla ricerca presentata oggi, ha generato benefici in termini di salute e benessere per i nostri cittadini. E' diventata un asset per il nostro Ssn, pur impiegando risorse inferiori rispetto ad altre realtà europee. La spesa sanitaria complessiva per cittadino in Italia sfiora i 2.947,1 euro, mentre in Germania raggiunge quasi 5.316,9 euro e in Francia oltre 4.309,8 euro. Eppure, nonostante questi gap, la nostra aspettativa di vita risulta più elevata rispetto ai benchmark e la mortalità infantile più bassa". Così Sergio Dompé, vicepresidente Assolombarda con delega alle Life Sciences, commenta i risultati del report presentato oggi al 'Milano Life Science Forum 2024', evento annuale dedicato alle scienze della vita, promosso dall'associazione in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita.
"In questo scenario i dati indicano la Lombardia come un modello per l'intero sistema - sottolinea Dompé - Il merito è dell'asse pubblico-privato, ma anche della sinergia tra università, ospedalità e imprese, che collocano la nostra regione al primo posto per addetti, brevetti e ricerche cliniche. Dobbiamo continuare a sostenere innovazione e ricerca per sviluppare ancora prodotti farmaceutici e dispositivi ad alto contenuto innovativo. Per farlo, è necessario incrementare gli investimenti e traguardare la digitalizzazione del sistema sanitario: i dati, infatti, sono fondamentali per promuovere nuove cure e per adottare tecnologie innovative".
Salute e Benessere
Balsamo (Zambon): “Da 10 anni nel Parkinson per...
‘Sostegno a Campagna Confederazione in linea con impegno che ci auguriamo di continuare’
“Come azienda sono ormai 10 anni che Zambon concentra i propri sforzi nelle neuroscienze, soprattutto in termini di ricerca e, nell'ambito delle neuroscienze, appunto, nella malattia di Parkinson con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Lo ha detto Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory Zambon Italia e Svizzera, all’Adnkronos Salute, per la presentazione della nuova campagna Confederazione Parkinson Italia lanciata in occasione della Giornata nazionale, che si celebra il 30 novembre, con il supporto non condizionante della farmaceutica.
“La malattia di Parkinson - continua Balsamo - ha dei numeri che sono veramente allarmanti poiché mostrano quella che è l'urgenza di dare risposte concrete all'impatto che questa patologia ha sul paziente, sul caregiver e sulla socialità che circonda il paziente”. La prevalenza è “raddoppiata negli ultimi vent'anni è quello che è l'indicatore della gravità globale di malattia è cresciuto di circa l'81% in soli vent'anni. Ci rendiamo conto che è una malattia appunto fortissima e debilitante e quindi è importante trovare delle soluzioni che supportino la convivenza quotidiana del paziente con la malattia. Quindi, oltre alle terapie, e quindi all'impegno di Zambon in termini di innovazione nella ricerca scientifica”, l’azienda “fornisce anche il supporto e gli strumenti a servizi utili per i pazienti”.
È importante “contribuire” a ridurre “l'impatto di una malattia così complessa come il Parkinson che, ancora oggi, si accompagna purtroppo a delle false convinzioni che minimizzano quali sono le reali difficoltà della patologia - sottolinea Balsamo - La campagna della Confederazione Parkinson Italia va perfettamente in questa direzione e da qui parte quindi il nostro impegno a supportarli in questo viaggio. Questo è un primo passo importante di un percorso sinergico di comunicazione tra Zambon e Confederazione Parkinson Italia che, mi auguro - conclude - possa continuare anche nei prossimi anni”.