Una situazione incredibile, ma dovuta alla generosa tassazione delle multinazionali
Mentre in Europa molti ministri non dormono la notte pensando a come reperire le risorse per la prossima Finanziaria, a Dublino il governo ha un grattacapo in apparenza invidiabile: cosa fare di un surplus nei conti pubblici che nel 2024 dovrebbe attestarsi di 8,6 miliardi di euro (era di 'soli' 8,3 miliardi lo scorso anno), frutto - anche ma non solo - di un'economia che nel 2023 è cresciuta a un ritmo cinque volte superiore alle stime. Una situazione incredibile se si pensa che poco più di dieci anni fa Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale dovettero varare un piano di emergenza da 67,5 miliardi di euro per salvare l'economia dell'isola, colpita più di altre dalla grande crisi finanziaria.
In realtà questa 'abbondanza' ha una origine ben precisa, e cioè la generosa tassazione alle multinazionali (fino a poco fa appena al 12,5%, oggi rialzata al 15%, praticamente la metà della corporate tax italiana) che ne ha fatto un paradiso fiscale per i colossi del web e farmaceutici e non solo. Con Dublino che è diventato l'hub europeo di molte multinazionali (senza contare storie di successo come Ryanair) il Pil irlandese dal 2010 al 2022 è aumentato di quasi il 150%, passando da 221 a 533 miliardi di dollari, mentre il Pil procapite è quasi il triplo dell'Italia, a quota 102 mila dollari.
Il risultato - ricorda il Financial Times - è che le entrate fiscali legate alla tassazione delle imprese nel 2023 hanno portato nelle casse dello stato 23,8 miliardi di euro e quest'anno il bottino potrebbe essere di 24,5 miliardi: ma sono entrate che lo stesso governo di Dublino giudica volatili e temporanee, comunque difficilmente destinate a crescere al livello attuale. Non a caso l'esecutivo ha tagliato le sue previsioni di surplus di bilancio per gli anni a venire (aveva previsto 65 miliardi di euro per il 2023-26), ma si aspetta ancora un avanzo totale di 38 miliardi di euro per il 2024-2027.
Il fatto, come spiega l'economista Gerard Brady, è che "il problema dell'Irlanda non è che non ha abbastanza soldi, è che fatica a trovare modi per trasformarli in cose reali di cui le persone hanno bisogno". Come spiega il FT, una delle soluzioni potrebbe essere dedicare il surplus a risolvere problemi infrastrutturali che rischiano di strangolare il boom dell'Irland, dalla crisi immobiliare (che ha fatto schizzare in alto i prezzi delle abitazioni) ai problemi della rete elettrica, dell'approvvigionamento idrico, dei servizi sanitari e dei trasporti pubblici.
Per il momento - seguendo l'esempio di paesi come la Norvegia - Dublino ha scelto di investire entro il 2035 più di 100 miliardi di euro del surplus in due fondi sovrani 'per il futuro'. Il timore è quello - vista l'abbondanza di soldi - di eccedere con la spesa pubblica, surriscaldando l'economia e facendo ripartire l'inflazione.
Ma in vista delle elezioni generali previste per il 2025, non è esclusa una finanziaria 'generosa' a inizio ottobre con un aumento della spesa da 6,9 miliardi di euro e 1,4 miliardi di euro di misure fiscali supplementari. In questo benessere (almeno dei conti pubblici), c'è chi invita a spendere i soldi in eccesso per migliorare la vita dei cittadini, visto che le classifiche descrivono l'Irlanda come il paese più 'solitario' d'Europa, con quasi due terzi delle persone che soffrono di ansia o depressione. Incredibilmente poi, un bambino su sette vive in famiglie al di sotto della soglia di povertà, segno di una distribuzione della ricchezza piuttosto diseguale.
Economia
Salone Nautico Internazionale di Genova, al via la 64esima...
Ha preso il via oggi a Genova il 64° Salone Nautico Internazionale, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Numerose le istituzioni intervenute alla giornata d’apertura.
Economia
Ferrero, ok accordo premio legato ad obiettivi esercizio...
Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati
Il 19 settembre la Direzione Aziendale Ferrero si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale. L’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha consentito alle Parti di analizzare gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonché lo stato di applicazione del vigente Accordo Integrativo Aziendale. Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati.
Con riferimento al Premio legato ad obiettivi (Plo) che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di 2.450,00 euro lordi, le parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l'azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all'andamento specifico di ogni stabilimento/area. I premi risultano quindi differenti nelle varie sedi e precisamente: Alba 2.387,85 euro lordi, Aree e depositi 2.207,78 euro lordi, Balvano 2.379,28 euro lordi, Pozzuolo 2.416,44 euro lordi, S. Angelo 2.382,14 euro lordi, Staff 2.372,72 euro lordi. Le somme saranno erogate con le competenze del mese di ottobre 2024, come stabilito dall'Accordo Integrativo Aziendale attualmente in vigore.
Inoltre sarà possibile convertire una parte del Premio Legato agli Obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali.
Economia
Salone Nautico, Bucci: “Orgoglio, passione e visione,...
Il sindaco di Genova, alla giornata d’apertura del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova: “È un salone molto diverso rispetto a 10 anni fa”.
“Direi che è un Salone molto diverso rispetto a 10 anni fa. Questa mattina un cittadino genovese mi ha mandato quello che si leggeva sul giornale nel 2014. Si diceva che il Salone era in recessione, due anni prima la gente manifestava dicendo che era roba per ricchi. ”. Così Marco Bucci, sindaco di Genova, in occasione della prima giornata del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Il sindaco di Genova ha individuato tre parole chiave: “Orgoglio, passione e visione sono le tre parole del messaggio che vogliamo mandare. Passione per il mare, orgoglio di essere arrivati in cima come industria, come città, come Regione e visione perché dobbiamo guardare al futuro. Come i marinai che sanno gestire le onde bisogna abituarsi a quello che sarà il futuro. La tecnologia, il modo di fare business e la capacità imprenditoriale di intravedere il futuro e sapere come gestirlo. Il successo di questi anni è il successo di questo modo di pensare”.