Alessandro Giuli, dal giornalismo al Maxxi: il nuovo ministro della Cultura
La nomina oggi dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano, il giornalista lascia l'incarico di presidente della Fondazione Maxxi
Appassionato di vini pregiati, collezionista di sigari di cui è un grande cultore ed estimatore. Sono alcuni dettagli della personalità di Alessandro Giuli, il nuovo ministro della Cultura designato dal governo Meloni dopo le dimissioni rassegnate da Gennaro Sangiuliano.
Giuli, nato a Roma il 27 settembre 1975, lascia l'incarico di presidente della Fondazione Maxxi di Roma, conferitogli proprio da Sangiuliano il 23 novembre 2022. Dopo qualche anno di studi in Filosofia alla Sapienza di Roma, Giuli ha cominciato come cronista scrivendo inizialmente per quotidiani locali e poi passando al 'Foglio'. Nel 2004 diventa giornalista professionista, e sempre nella stessa testata diventa nel 2008 vicedirettore e poi condirettore fino al 2017.
Come giornalista, ha collaborato con l'Inkiesta, Il Tempo, Libero, il Corriere dell'Umbria. Poi la carriera televisiva, che lo vede fra 2019 e 2020 ospite fisso della trasmissione 'Patriae', condotto da Annalisa Bruchi su Rai 2, e nel 2020 affiancare Francesca Fagnani in 'Seconda linea', sempre su Rai 2. Il neoministro della Cultura del governo italiano è anche autore di diversi libri, tra cui 'Il passo delle oche. L'identità irrisolta dei postfascisti', edito da Einaudi, e 'Gramsci è vivo', edito da Rizzoli. E' sposato con Valeria Falcioni, una collega giornalista con cui ha avuto due figli, nati nel 2016 e nel 2019.
Politica
Space X, opposizione: “Governo riferisca su...
Il centrosinistra chiede al governo di riferire a proposito delle voci su possibili accordi per portare in Italia i sistemi della società dell'imprenditore Usa
Le indiscrezioni su possibili accordi per portare in Italia i sistemi di Elon Musk, e in particolare la rete satellitare Starlink, scatenano l'opposizione che chiede a gran voce al governo sulla questione dei rapporti con la società Space X. Palazzo Chigi da parte sua smentisce e bolla la notizia come "ridicola", mentre l'imprenditore Usa scrive su X: "Pronti a fornire all'Italia tecnologia sicura".
Schlein
"Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici" dice la segretaria del Pd Elly Schlein. "Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende".
"E’ notizia di queste ore la possibile conclusione di un contratto pluriennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Elon Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione a favore del Governo" aggiungono i presidenti dei gruppi del Pd Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti. "Parliamo di ingenti risorse pubbliche, pari a quelle impegnate negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, che regaleremmo a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Le notizie inoltre parlano di servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati. Sì tratta di servizi che a nostro parere possono essere offerti da imprese italiane ed europee. Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati".
“Se così fosse -continuano i capigruppo dem- in un colpo solo Giorgia Meloni, che solo due settimane fa negava l’ipotesi di accordo, regalerebbe i dati sensibili italiani a Musk, distruggerebbe aziende pubbliche e private del settore delle reti, continuando a svendere asset strategici del nostro Paese. Tutto questo senza alcuna strategia o visione d’insieme. Come Pd nelle scorse settimane abbiamo presentato interrogazioni al governo proprio per approfondire la conoscenza dei rapporti dell’esecutivo con l’azienda di Elon Musk. Oggi, alla luce delle ultime notizie, dopo il viaggio lampo della Presidente del Consiglio negli USA, vogliamo sapere quale sia lo stato delle cose. Come Pd ci impegneremo per tutelare gli investimenti e i finanziamenti pubblici, la concorrenza nel mercato telco, la cybersicurezza, la sovranità digitale dei dati. L’Italia non è in svendita e non può spendere fondi pubblici per regalare a monopolisti privati, amici della destra, la sicurezza nazionale".
Conte
"I 'patrioti' al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore" scrive sui social, Giuseppe Conte, leader del M5S. "Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza. E tante altre questioni che coinvolgono direttamente la qualità dei nostri processi democratici. Tutto questo può essere deciso sulla base di rapporti personali tra la nostra premier e uno degli aspiranti 'padroni del mondo'?".
Politica
Space X, Palazzo Chigi: “Nessun contratto firmato o...
La presidenza del Consiglio smentisce che il tema sia stato trattato durante l'incontro Meloni-Trump. Su X arriva, poi, il post del magnate
Nessun contratto firmato o accordo concluso tra il governo italiano e Space X, colosso di Elon Musk, per l'uso del sistema satellitare Starlink. "La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink", si legge oggi in una nota di Palazzo Chigi.
"Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati".
La stessa Presidenza del Consiglio "smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l'incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump ".
Musk: "Pronti a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata"
"Pronti a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata!", scrive su X Elon Musk. Il post del magnate arriva a commento del 'Vademecum nei giorni di miseria per giornalisti non faziosi', pubblicato dal suo referente in Italia, Andrea Stroppa, dove vengono date informazioni sulla sicurezza del sistema Starlink.
Politica
Elisabetta Belloni lascia il vertice dei servizi segreti:...
"Non c’è nessun altro incarico" dice l'ambasciatrice all'Adnkronos, smentendo le indiscrezioni che la vorrebbero a Bruxelles con la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen
Elisabetta Belloni conferma le dimissioni dalla guida del Dis. “Ho comunicato le mie dimissioni a partire dal 15 gennaio, è una mia decisione”, dice l’ambasciatrice all’Adnkronos dopo l’anticipazione di Repubblica. “Non c’è nessun altro incarico”, chiarisce Belloni riferendosi a indiscrezioni che la vorrebbero a Bruxelles con la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.
Chi è Elisabetta Belloni
Romana, classe '58, l'ambasciatrice Elisabetta Belloni, è direttore generale del Dis, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, dal 12 maggio del 2021, nominata dal governo Draghi al vertice dell'Intelligence, che si accinge a lasciare, dal prossimo 15 gennaio, dopo quasi 5 anni.
Studentessa al liceo Massimo di Roma, lo stesso dove ha studiato Mario Draghi, laureata in scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava. Nel 2004, prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell'Unità di crisi della Farnesina, gestendo, tra le varie emergenze, diversi rapimenti di connazionali in Iraq e in Afghanistan e lo Tsumani nel sudest asiatico.
Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l'innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell'allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dal 5 maggio 2016 è stata la prima donna segretario generale della Farnesina. Negli anni il suo nome era più volte circolato come ministro degli Esteri e anche come capo del Dis, nonché come possibile candidata al Colle, prima del bis di Mattarella nel 2022.