“I migranti mangiano i cani”, Trump copia i Simpson
Come spesso accade, è il cartoon - ambientato a Springfield - ad anticipare la realtà e in particolare a prevedere il futuro nella politica a stelle e strisce
“A Springfield, gli immigrati mangiano i cani delle persone”. Donald Trump come Homer Simpson. La frase pronunciata dal candidato repubblicano nel dibattito tv con Kamala Harris diventa una sorta di copertina per il confronto, a meno di 2 mesi dalle elezioni per la Casa Bianca in programma il 5 novembre. Le parole dell’ex presidente, corrette dal moderatore della Abc, David Muir, rimbalzano sui social e diventano lo spunto per decine di meme. L’affermazione paradossale, smentita dalle autorità della città dell’Ohio, non è una novità assoluta.
Esiste un precedente, anche se solo nel mondo dei cartoon. Come spesso accade, sono stati i Simpson - che vivono nella celeberrima Springfield - ad anticipare la realtà e in particolare a prevedere il futuro nella politica a stelle e strisce. Nell’episodio 'A tale of two cities', il secondo della 12esima stagione andato in onda il 5 novembre 2000 negli USA, Homer Simpson guida una rivolta nella città spaccata in due e per rassicurare la folla, alle prese con la carenza di cibo, vara un provvedimento straordinario: “D’ora in poi, sarà possibile mangiare queste razze di cani…”
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.