Liceo Made in Italy, Consiglio di Stato sospende parere. Il ministero: “Nessuno stop”
La nota del ministero dell'Istruzione, cosa dicono i giudici. Urso: "Andrà avanti. Si tratta comunque di un anno pilota in cui sperimenteremo come questi corsi saranno attuati"
Nessuno stop per il liceo del Made In Italy. Ad assicurarlo è il ministero dell'Istruzione in una nota, dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso il parere sul nuovo percorso liceale.
Valditara: "Da Consiglio di Stato nessuno stop a liceo Made in Italy"
"Sono rimasto basito, leggedo di uno stop, di una bocciatura da parte del Consiglio di Stato sul liceo del Made in Italy: in realtà è una fake news" ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara dopo il question time al Senato. "Il Consiglio di Stato attendeva il parere della conferenza Stato-Regioni, senza cui non si sarebbe potuto pronuciare. Parere che è arrivato oggi ed è ampiamente positivo".
Dopo il parere favorevole della conferenza Stato- Regioni, il Consiglio di Stato "ha fatto due osservazioni: una considerazione, rispettabilissima, ma meramente lessicale (invertire i termini "approfondire" e "sviluppare", ndr.) non è certo una bocciatura di un regolamento". Sull'altra osservazione, invece, "il Consiglio di Stato si è semplicemente limitato a voler contezza sulla sostenibilità finanziaria. E noi daremo una chiara spiegazione dal momento che l'organo deputato è la ragioneria dello Stato che ha bollinato il regolamento. Vi è piena compatibilità e sostenibilità finanziaria. Il Consiglio di Stato non ha messo in dubbio ma ha solo chiesto qualche ulteriore chiarimento". L'Iter, spiega il ministro Valditara, riprende: "Ci attendiamo un parere favorevole del Consiglio di Stato dopodiché proseguirà alle Commissioni parlamentari e poi ritornerà al governo come qualsiasi regolamento governativo".
Il ministero: "Nessuno stop, notizie allarmistiche senza fondamento"
"Sta girando la notizia di un presunto stop del Cds (riportata anche su siti importanti) ma la realtà non è questa. Il parere del Cds è interlocutorio e non definitivo. Nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, che è pienamente favorevole. Peraltro, nel parere del Cds non vengono poste osservazioni rilevanti e, dunque, non ci sarà alcuno 'stop'. Nell’interesse stesso della scuola italiana sarebbe sempre utile, prima di diffondere notizie allarmistiche, verificarne il fondamento", recita la nota del ministero.
Cosa dice il Consiglio di Stato, i dubbi dei giudici: parere sospeso
Nel provvedimento, depositato lo scorso 9 settembre i giudici del Consiglio di Stato evidenziano che "il Ministero non ha prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata", una "mancanza" che assume un rilievo "essenziale" e "rende impossibile a questa Sezione esprimere il proprio parere sulla base di una piena conoscenza del complesso degli elementi valutativi relativi al proposto intervento normativo".
Alcune "perplessità emergono in relazione al comma 1 dell’articolo 2, scrivono i giudici, suggerendo di ‘’invertire le parole ‘approfondire e sviluppare’ in quanto ‘le conoscenze e le abilità’ costituiscono dapprima oggetto di un’attività di sviluppo e solo successivamente di approfondimento". Altre difficoltà ‘’attengono all’espressione ‘assicura il supporto al potenziamento e all’ampliamento dell’offerta formativa’ in quanto non si comprende la misura in cui le parole ‘potenziamento’ e ‘ampliamento’ godano di significativi tratti differenziativi’’.
E ancora. ‘’L’articolo 2 infine interviene con il nuovo comma 5-bis, secondo il quale ‘nell’ambito del percorso del liceo del made in Italy è previsto l’insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un’altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata’. Al riguardo – sottolineano i giudici - in considerazione del considerevole numero di ore riservate a questo specifico insegnamento e della platea, necessariamente ampia, di professori che dovranno impartirlo, potrebbero emergere profili problematici in merito alla pratica attuazione di questo comma’’.
Il ministro Urso: "Andrà avanti"
Il liceo del Made in Italy "andrà avanti", assicura quindi il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, a margine degli Stati Generali della Space Economy organizzati a Milano.
"I primi corsi sono già iniziati in queste ore; la questione riguarda il piano triennale successivo. In ogni caso il liceo del Made in Italy andrà avanti", ha detto il ministro.
“I primi licei sono stati aperti o saranno aperti in queste ore e in questi giorni rispetto al calendario scolastico delle singole regioni -sottolinea Urso -. E’ stato fatto un lavoro straordinario nel nostro Paese che in così pochi mesi ha istituito un corso scolastico davvero importante. Si tratta comunque di un anno pilota in cui sperimenteremo come questi corsi saranno attuati”.
Dopodiché, “io sono convinto che nel prossimo anno ne saranno attivati molti di più e tanti più giovani potranno usufruirne. Il mio auspicio -conclude- è che tutti i corpi dello Stato lavorino insieme nell'interesse del Paese”.
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega:...
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra la presidente del Consiglio e l'ex premier a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".