Lagarde: “Critiche Italia? Bce indipendente, lontani da pressioni politiche”
La presidente della Banca centrale replica alle critiche rivoltele da esponenti di primo piano del governo italiano. Ma Tajani insiste: "Rivendico il diritto di commentare le sue scelte"
La Banca centrale europea "è un'istituzione indipendente. E' scritto molto chiaramente nei trattati che non siamo soggetti a pressioni politiche di alcun tipo. Che si tratti di apprezzamenti o di critiche, cerchiamo di stare assolutamente lontani da simili espressioni". Così la presidente della Bce Christine Lagarde rispondendo, in conferenza stampa a Budapest, a una domanda sulle critiche rivoltele da esponenti di primo piano del governo italiano, in particolare sulla "mancanza di coraggio" imputata da Antonio Tajani. "Lavoriamo davvero sulla base del mandato, che è la stabilità dei prezzi, e sulla base delle prospettive dell'inflazione", aggiunge.
Immediata la replica del ministro degli Esteri: "La Presidente della Bce ha detto che l'organismo è autonomo e indipendente e non è soggetto a critiche? La Banca Centrale è assolutamente indipendente, ma che non possa essere soggetto a critiche no, nessuno è esente dalle critiche, è un incoraggiamento, io non ho offeso nessuno, ma dire che ci vuole più coraggio è un incoraggiamento, non è un'offesa, continuo a rivendicare il mio diritto a fare osservazioni critiche sulle scelte della Banca Centrale, non voglio influenzarle, ma ho il diritto di commentarle come parlamentare, come ministro e come cittadino, quindi non vedo perché si criticano tutti e la Banca Centrale è esente da critiche".
"C''è chi critica il padre eterno, non possiamo criticare una scelta della Banca Centrale, credo che sia legittimo farlo, io ho sempre ribadito che c'è l'indipendenza, dico anzi che deve essere riformata la Banca Centrale europea. La Banca Centrale europea non può essere soltanto la guardiana della inflazione, ma deve trasformarsi in una vera Banca Centrale in grado di governare la moneta per sostenere l'economia reale, perché l'economia reale è quella che crea occupazione, soprattutto in Europa, siamo un continente manifatturiero, siamo un continente industriale, abbiamo bisogno di una moneta che sostenga l'economia reale, cioè l'industria e l'agricoltura, questo è quello che penso, sono libero di pensare. Rivendico il mio diritto di criticare e di essere una persona libera, perché nessuno mi può impedire di dare giudizi sulla Banca Centrale europea", ha sottolineato Tajani.
Cosa è successo
La Bce ieri ha tagliato i tassi di 25 punti. sulla decisione Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha detto: "Io sono abbastanza ottimista sulla situazione economica, una partita importante la si gioca a Francoforte, io mi aspettavo una scelta più coraggiosa da parte della Banca centrale, 0,25 è troppo poco, dobbiamo puntare sulla crescita, ormai l'inflazione è in calo, secondo me la Banca Centrale deve poter fare da più".
"La Banca centrale - ha proseguito - non può essere solo guardiana dell'inflazione, deve governare la moneta per sostenere la crescita e quindi sostenere l'economia reale, quindi da un punto di vista monetario si può e si deve fare di più per aiutare la crescita in questo momento, perché meno costa il denaro e più è facile per le imprese, ovviamente, accedere al credito e avviare i progetti".
"Ovvio la Banca centrale fa ciò che ritiene opportuno, ma non dobbiamo neanche cedere a capricci rigoristi che danneggiano l'economia di tutti, anche quella della Germania. La Germania ha bisogno di più industria, se sta vivendo un momento di stagnazione non è che risolvi il problema con tassi così alti, anche per l'industria tedesca, quindi credo che la Banca Centrale debba avere più coraggio", ha concluso.
Economia
Salone Nautico Internazionale di Genova, al via la 64esima...
Ha preso il via oggi a Genova il 64° Salone Nautico Internazionale, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Numerose le istituzioni intervenute alla giornata d’apertura.
Economia
Ferrero, ok accordo premio legato ad obiettivi esercizio...
Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati
Il 19 settembre la Direzione Aziendale Ferrero si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale. L’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha consentito alle Parti di analizzare gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonché lo stato di applicazione del vigente Accordo Integrativo Aziendale. Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati.
Con riferimento al Premio legato ad obiettivi (Plo) che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di 2.450,00 euro lordi, le parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l'azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all'andamento specifico di ogni stabilimento/area. I premi risultano quindi differenti nelle varie sedi e precisamente: Alba 2.387,85 euro lordi, Aree e depositi 2.207,78 euro lordi, Balvano 2.379,28 euro lordi, Pozzuolo 2.416,44 euro lordi, S. Angelo 2.382,14 euro lordi, Staff 2.372,72 euro lordi. Le somme saranno erogate con le competenze del mese di ottobre 2024, come stabilito dall'Accordo Integrativo Aziendale attualmente in vigore.
Inoltre sarà possibile convertire una parte del Premio Legato agli Obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali.
Economia
Salone Nautico, Bucci: “Orgoglio, passione e visione,...
Il sindaco di Genova, alla giornata d’apertura del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova: “È un salone molto diverso rispetto a 10 anni fa”.
“Direi che è un Salone molto diverso rispetto a 10 anni fa. Questa mattina un cittadino genovese mi ha mandato quello che si leggeva sul giornale nel 2014. Si diceva che il Salone era in recessione, due anni prima la gente manifestava dicendo che era roba per ricchi. ”. Così Marco Bucci, sindaco di Genova, in occasione della prima giornata del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Il sindaco di Genova ha individuato tre parole chiave: “Orgoglio, passione e visione sono le tre parole del messaggio che vogliamo mandare. Passione per il mare, orgoglio di essere arrivati in cima come industria, come città, come Regione e visione perché dobbiamo guardare al futuro. Come i marinai che sanno gestire le onde bisogna abituarsi a quello che sarà il futuro. La tecnologia, il modo di fare business e la capacità imprenditoriale di intravedere il futuro e sapere come gestirlo. Il successo di questi anni è il successo di questo modo di pensare”.