Morto Tito Jackson, fratello di Michael e membro dei Jackson 5: aveva 70 anni
Ha avuto un attacco di cuore durante un viaggio in auto. Era il terzo di nove fratelli
Morto Tito Jackson, che insieme ai fratelli Michael, Jermaine, Jackie e Marlon è stato uno dei membri fondatori dell'iconico gruppo familiare dei Jackson 5. Aveva 70 anni. La notizia della scomparsa è stata riportata per la prima volta da Entertainment Tonight, citando Steve Manning, un amico di lunga data e collaboratore della famiglia Jackson. Manning ha dichiarato che Tito ha avuto un attacco di cuore durante un viaggio in auto. La rivista "People" ha poi confermato la notizia con il nipote di Tito, Siggy Jackson.
Infine l'annuncio ufficiale è stato dato dai figli TJ, Taj e Taryll in una dichiarazione pubblicata su Instagram: "È con grande dolore che annunciamo che il nostro amato padre, membro del Rock & Roll Hall of Fame Tito Jackson, non è più con noi. Siamo scioccati, rattristati e con il cuore spezzato. Nostro padre era un uomo incredibile che si preoccupava di tutti e del loro benessere. Alcuni di voi lo conoscono come Tito Jackson dei leggendari Jackson 5, altri come 'Coach Tito' o altri ancora come 'Poppa T'. In ogni caso, ci mancherà moltissimo. Per noi sarà sempre 'Tito Time'. Ricordatevi di fare ciò che nostro padre ha sempre predicato: 'Amatevi l'un l'altro'. Ti vogliamo bene papà".
Recentemente Tito si era esibito con i fratelli Marlon e Jackie sotto la rinnovata egida dei Jacksons, compresa una data in Inghilterra una settimana fa. Il pubblico di Los Angeles ha assistito a un concerto dei Jacksons al Fool in Love Festival all'Hollywood Park il 31 agosto. Tito aveva anche registrato e fatto molti spettacoli come chitarrista blues negli ultimi 20 anni come solista o con la B.B. King Blues Band. Tito Jackson - terzo di nove fratelli - suonava la chitarra, cantava e ballava nelle case di tutto il mondo quando i Jackson 5 divennero una band internazionale tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, con una serie di successi che includevano quattro hit consecutive al numero 1, tra cui 'Want You Back' e 'I'll Be There'.
Dopo un cambio di etichetta dalla Motown alla Epic e un cambio di nome dai Jackson 5 ai Jacksons, il gruppo entrò ulteriormente nella top 10 della Billboard Hot 100 con 'Enjoy Yourself' nel 1976, 'Shake Your Body (Down to the Ground)' nel 1979 e infine, nel 1984, 'State of Shock', una collaborazione con Mick Jagger che era più un progetto solista di Michael che un vero lavoro di gruppo. Nel 1984 il Victory Tour del gruppo raggiunse gli stadi, offrendo ai fratelli un'ultima occasione per diventare una superstar, dopo che l'ascesa di 'Thriller' aveva fatto capire che il futuro di Michael era a tempo pieno come solista. Michael lasciò i Jacksons alla fine di quel tour, portando con sé la maggior parte dell'attenzione, ma in seguito diverse mutazioni del gruppo di famiglia continuarono a esibirsi e a registrare a intervalli.
Tito - nato come Toriano Adaryll Jackson a Gary, nello stato dell'Indiana, il 15 ottobre 1953 - è stato inserito con il resto dei Jackson 5 nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1997. Michael, morto nel 2009, è l'unico membro della formazione originale dei cinque fratelli ad aver preceduto Tito nell'aldilà. Tito ha pubblicato il suo primo album da solista solo nel 2016, 'Tito Time', che dimostra il suo interesse per il blues, genere musicale che ha ripreso ed enfatizzato nell'ultima parte della sua vita, come ricorda la rivista 'Variety'. Nel 2021 Tito ha pubblicato un altro album orientato al blues, 'Under Your Spell', ed è andato in tournée. La registrazione incideva ospiti come Stevie Wonder, George Benson, Joe Bonamassa e suo fratello Marlon.
Spettacolo
Non solo Fedez-Tony Effe: cos’è il dissing, i...
Come e quando nasce, i casi più famosi nel nostro Paese
La recente faida social tra Fedez e Tony Effe, costellata di frecciatine, attacchi personali e risposte al vetriolo, offre lo spunto per analizzare un fenomeno tipico della cultura hip hop: il dissing. Il termine 'dissing' deriva dalla contrazione dell'inglese 'disrespecting' (mancare di rispetto) e consiste in un botta e risposta a colpi di rime, spesso aggressivo e provocatorio, attraverso cui gli artisti si sfidano a suon di insulti e attacchi personali.
Nato negli Stati Uniti negli anni '80, il dissing si inserisce nel contesto delle 'battle rap', competizioni freestyle in cui i rapper si sfidano a colpi di rime improvvisate. In questo contesto, il dissing rappresentava uno strumento per affermare la propria superiorità artistica e sminuire l'avversario.
Con il tempo, il dissing ha travalicato i confini delle battle rap, diventando un vero e proprio genere musicale. Oggi, i dissing non si limitano alle canzoni, ma si consumano anche sui social media, amplificando la portata e la velocità di propagazione degli attacchi. Tra i dissing italiani più famosi ricordiamo: Kaos One vs Jovanotti (1996); Miss Simpatia vs Fabri Fibra (2007); Inoki vs Gué Pequeno (2012) e Vacca vs Fabri Fibra (2013), solo per citarne alcuni.
Spettacolo
Rai Radio1, Igor Righetti riparte con ‘Igorà’:...
In diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 per commentare il mondo dell’informazione e l’attualità in modo sagace
Una terapia radiofonica quotidiana politicamente scorretta per evitare di somatizzare le tante schifezze che ogni giorno siamo costretti a sentire e a vedere. Questo è 'Igorà-Tutti in piazza', l’innovativo e sagace format crossmediale intergenerazionale, ideato e condotto dal giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo voce storica di Radio Rai Igor Righetti, che riparte oggi su Rai Radio1 rigorosamente in diretta e che va in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30. Una trasmissione che a luglio scorso ha ricevuto il prestigioso premio 'Microfono d’oro' e che ha riportato a Rai Radio 1 anche tanti giovani e giovanissimi ascoltatori come auspicato dal direttore di rete Francesco Pionati. Come sempre, nella piazza di 'Igorà', c’è il bassotto pet influencer Byron con quasi 50 mila follower su Instagram (@byron.righetti) che esprime a modo suo dissenso o approvazione su ciò che viene detto.
“In base ai sondaggi - spiega Igor Righetti - la stragrande maggioranza degli italiani pensa che il linguaggio inclusivo sia solo una moda e si dichiara stanca del politicamente corretto. Questa forma di conformismo in cui il linguaggio viene edulcorato nel segno dell’inclusività ha perso credibilità e a ‘Igorà’ viene bandita. Nel programma, la sorpresa e l’imprevisto sono all’ordine del giorno. Le piazze sono storicamente il centro vitale delle città, un luogo di incontro, ma anche di scontro e di confronto con idee diverse, di condivisione, scambio e connessione, dove convivono entità differenti. Rappresentano il simbolo dell’identità di una comunità dove si incrociano esperienze e culture diverse".
"Come l’agorà greca era il cuore pulsante dell'antica Atene, l' 'Igorà’ che nasce dal mio nome in quanto rappresenta lo spazio pubblico che mi piacerebbe frequentare, non è uno sfogatoio né un condensato di improperi, volgarità o violenza verbale. Nell' 'Igorà’ tutti quelli che hanno qualcosa di utile, importante, di interesse comune o divertente da dire possano farlo liberamente”, conclude. Nella puntata di domani intervengono l’esperto di comunicazione, consigliere politico e politologo Marco Marrone e l’onorevole Fabrizio Santori, vice presidente della Commissione Roma Capitale.
Spettacolo
Tony Effe risponde a Fedez, in uscita il brano...
La canzone sarà disponibile da sabato 21 settembre
Prosegue il dissing tra Fedez e Tony Effe. Quest'ultimo annuncia sui social il brano 'Chiara': “Fuori sabato ovunque”, scrive il rapper. Barre che arrivano a seguito del dissing di Fedez - pubblicato in queste ore su Youtube e diventato subito virale sul web - in cui canta "scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi, quelli come te io li chiamo infami". Ma il rapper romano ha sempre smentito il presunto flirt con la Ferragni: "È solo un'amica".
'Rissa social' a colpi di rime e insulti
Dopo i primi scambi al veleno, il rapper milanese ha deciso di non usare più mezzi termini, dedicando al collega un brano dal titolo inequivocabile: 'Infanzia difficile di un benestante'. Il bersaglio è chiaro: la presunta 'street credibility' di Tony Effe, spesso criticato per le sue dichiarazioni. Durante un'intervista al podcast 'Passa dal Bsmt' aveva infatti raccontato "Sono un povero del centro". E parlando della sua adolescenza nel rione Monti, a Roma ha fatto indignare i social con: "Quando frequentavo il liceo, mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Nel senso, che ci dovevo fare?".
Fedez non si lascia sfuggire l'occasione e ironizza senza pietà: "Sei quello famoso per una borsetta/ Sono tuo padre, ti do la paghetta/ Una storia di strada davvero intrigante/L'infanzia difficile di un benestante (Ahahah)". E ancora: "Andavi a calcetto insieme a Damante/ Nel ruolo di infame, non di attaccante".
Ma le rime al vetriolo non finiscono qui e Fedez tira in ballo anche la moglie Chiara Ferragni. "Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi/ Quelli come te io li chiamo infami", canta Fedez, rievocando le voci di un presunto flirt tra i due che avevano infiammato il web.
Il dissing, pubblicato su YouTube, ha già superato 1,6 milioni di visualizzazioni, schizzando in cima alle tendenze.