Attacco hacker manda in tilt ‘pager’ Hezbollah in Libano, mille feriti
Colpito l'ambasciatore dell'Iran. Israele sarebbe riuscito a violare i sistemi di comunicazione dell'organizzazione sciita
Un attacco hacker attribuito a Israele ha provocato oggi l'esplosione simultanea di numerosi cercapersone appartenenti a miliziani di Hezbollah in Libano. Almeno 11 i morti e circa 4mila i feriti ricoverati in ospedale, 200 delle quali in condizioni critiche, secondo l'ultimo bilancio. Il ministero della Sanità libanese ha precisato che la maggior parte delle esplosioni hanno causato ferite alle mani e al volto.
Tra le vittime una bambina di nove anni, Fatima Jaafar Abdullah, e due "combattenti" di Hezbollah, uno dei quali sarebbe il figlio del deputato del gruppo, Ali Ammar. Lo ha reso noto l'organizzazione sciita libanese, precisando che sono in corso "indagini" per scoprire la causa delle esplosioni simultanee.
Ferito anche l'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani. Il diplomatico ha riportato "una ferita superficiale" ed è "attualmente sotto osservazione in ospedale", ha riferito una fonte informata citata dall'agenzia di stampa iraniana Fars. "Le sue condizioni generali sono buone", ha fatto sapere l'ambasciata iraniana a Beirut X.
Vittime anche in Siria. Secondo quanto riferito da Saberin News, affiliato ai Guardiani della rivoluzione iraniani, sette persone sono rimaste uccise a Damasco, nella roccaforte sciita di Seyedah Zeinab.
Axios: attacco approvato questa settimana da Netanyahu
Secondo quanto riferisce Axios, citando una fonte informata, l'attacco è stato approvato durante incontri avvenuti questa settimana tra il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ed esponenti del suo governo. Per la fonte lo Stato ebraico intende così portare la sua lotta contro Hezbollah a una nuova fase, cercando allo stesso tempo di evitare di arrivare a una guerra su larga scala.
Hezbollah promette "giusta punizione"
Hezbollah ha promesso che Israele riceverà la "giusta punizione" per le esplosioni. Nel secondo comunicato diffuso dopo l'attacco, l'organizzazione sciita libanese ha accusato lo Stato ebraico di essere "pienamente responsabile" dell' "aggressione criminale" che ha portato "al martirio di alcune persone e al ferimento di un gran numero di persone". "Questo nemico traditore e criminale riceverà sicuramente la sua giusta punizione per questa aggressione peccaminosa, da un luogo che non si aspetta, e Allah è testimone di ciò che diciamo", ha aggiunto Hezbollah.
Hamas: "In Libano escalation che porterà a sconfitta di Israele"
"Gli attentati in Libano rappresentano un'escalation che porterà solo al fallimento e alla sconfitta di Israele", dichiara Hamas, condannando l'esplosione. "L'operazione terroristica avvenuta in Libano rientra nel quadro dell'aggressione sionista globale contro la regione", ha aggiunto la fazione palestinese, indicando Israele come "totalmente responsabile delle ripercussioni del grave crimine".
Cosa è successo
Diversi media arabi, ma anche israeliani, spiegano che lo Stato ebraico sarebbe riuscito a violare i sistemi di comunicazione dell'organizzazione sciita, facendo esplodere contemporaneamente i numerosi 'pager' appartenenti a miliziani di Hezbollah.
In particolare alcuni fonti hanno riferito a Sky News Arabia il Mossad avrebbe collocato una certa quantità di un potente esplosivo, il tetranitrato di pentaeritrite (petn), all'interno dei cercapersone che sarebbero esplosi a causa dell'aumento delle temperature delle batterie.
I cercapersone esplosi oggi erano stati distribuiti di recente agli operativi di Hezbollah, spiegano fonti della sicurezza citate dal canale saudita Al Hadath. Secondo quanto si legge su Ynet i 'pager' esplosi erano l'ultimo modello acquistato da Hezbollah negli ultimi mesi.
Un esponente di Hezbollah ha precisato che questi dispositivi erano in dotazione a centinaia di operativi del gruppo, ipotizzando che un malware potrebbe aver causato il surriscaldamento e la loro esplosione. La stessa fonte di Hezbollah ha affermato che alcune persone hanno sentito i cercapersone riscaldarsi e se ne sono liberati prima che esplodessero.
Dove è successo
Le esplosioni dei 'pager' si sono registrate non solo in diverse zone del Libano, in particolare a Dahieh, roccaforte di Hezbollah, nella zona meridionale di Beirut, ma anche in Siria. Secondo un media legato all'opposizione siriana, ripreso dal sito israeliano Ynet, anche a Damasco si è infatti registrata l'esplosione in un'auto di un pager simile a quello usato da Hezbollah in Libano.
"Questa penetrazione nei nostri sistemi di comunicazione rappresenta la più grande violazione dei dati di intelligence nella storia dell'organizzazione", ha commentato una fonte di Hezbollah, citata dai media in lingua araba.
NEW: Hundreds of Hezbollah members in Lebanon wounded after their pagers exploded according to Reuters.
— Collin Rugg (@CollinRugg) September 17, 2024
Fighters and medics were seriously injured.
One Hezbollah official who spoke with Reuters said this was the "biggest security breach" in the past year.
According to local… pic.twitter.com/wbNNleSRla
Secondo quanto riferito dall'agenzia libanese Nna, le autorità hanno disposto l'allerta nella maggior parte degli ospedali del sud e della Bekaa a causa dell'elevato numero di feriti in arrivo. Inoltre sono stati lanciati appelli affinché i cittadini donino il sangue.
Il primo ministro, Najib Mikati, e gli altri ministri libanesi sono stati informati durante una riunione di governo degli "incidenti di sicurezza" avvenuti in diverse aree del Paese. Secondo i media locali, il primo ministro ha chiesto al ministro della Sanità, Firas Abiad, di lasciare la riunione e di mobilitare tutte le risorse del ministero per curare i feriti negli ospedali.
Israele, sventato attentato Hezbollah a ex alto funzionario sicurezza
La notizia dell'attacco arriva poche ore dopo che lo Shin Bet ha rivelato che Hezbollah ha recentemente tentato di assassinare un ex alto funzionario della difesa israeliana. Lo ha reso noto l'agenzia, secondo cui l'attentato era previsto per i prossimi giorni e per portarlo a termine sarebbe stata usata una mina antiuomo 'Claymore' dotata di un sistema di detonazione da remoto, che comprende anche una telecamera e una connessione cellulare. L'ex alto funzionario, la cui identità non è stata resa nota, è stato avvertito dei piani, riferiscono i media israeliani.
Usa: "Noi né coinvolti né avvisati in anticipo"
Washington non è stata coinvolta e non è stata avvisata in anticipo dell'operazione attribuita a Israele in Libano. Lo ha sottolineato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. "Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti. Gli Stati Uniti non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, in questo momento, stiamo raccogliendo informazioni", ha affermato Miller durante una conferenza stampa.
Esteri
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Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.
Esteri
Nasrallah: “Da Israele una dichiarazione di guerra...
Alta tensione dopo le esplosioni dei cercapersone e dei walkie talkie in Libano. I morti sono stati almeno 37. Raid dell'Idf nel Paese. Aerei israeliani sorvolano Beirut a bassa quota durante il suo discorso
"Questa potrebbe essere definita una dichiarazione di guerra", ma si può parlare anche di ''crimini di guerra'' oltre che di ''massacri e genocidio''. E' quanto ha detto il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah a due giorni dalle prime esplosioni di cercapersone e walkie talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. Israele è ritenuto responsabile degli attacchi coordinati.
''E' una grave aggressione contro il Libano'', ha detto Nasrallah durante discorso pubblico trasmesso in tv. ''Qualsiasi possibile ingresso dell'esercito'' di Israele ''in Libano sarà un'opportunità storica che avrà grandi effetti sulla guerra''.''Israele ha superato tutte le linee rosse e ha violato tutte le leggi. Le esplosioni sono avvenute in luoghi in cui c'erano anche civili feriti''. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. "Parlo oggi a causa degli eventi degli ultimi due giorni, che richiedono riflessione, una valutazione e una risposta" spiega.
''Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E, quindi, questo significa che aveva l'intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto''. ''Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? E' una grande operazione? E' un genocidio? E' un massacro?'', si è chiesto il leader di Hezbollah.
''Gli ospedali sono sotto pressione'' e ''molte persone sono state ferite agli occhi'', ha aggiunto Nasrallah, ringraziando i donatori di sangue. In ogni caso, ha aggiunto, "gli obiettivi del nemico sono stati ampiamente sventati" grazie all'intervento divino, agli sforzi delle persone e alla loro determinazione.
"Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti, ma questo è lo stato di guerra. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti''.
I walkie talkie, conclude, sono esplosi ''negli ospedali, nelle farmacie, nei nosocomi, nei mercati, nei negozi, nelle case, nelle auto e nelle strade dove si trovavano molti civili insieme a donne e bambini".
Aerei israeliani sorvolano Beirut durante discorso Nasrallah
Aerei militari israeliani hanno sorvolato Beirut, a bassa quota e a velocità superiori di quella del suono, mentre il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah teneva il suo discorso. Gli aerei hanno anche sparato razzi, come si vede dai video pubblicati sui social media dai residenti. Scene di panico sono state registrate fra i residenti, spaventati per una eventuale ulteriore escalation dello scontro, dopo le esplosioni dei dispositivi in dotazione a membri di Hezbollah dei giorni scorsi.
Raid di Israele in Libano
L'esercito israeliano ha annunciato che sta conducendo una serie di raid contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, secondo quanto si legge su The Times of Israel. "L'organizzazione terroristica di Hezbollah ha trasformato il sud del Libano in una zona di guerra e per decenni armato le case dei cittadini con armi, scavato sotto di queste tunnel e usato i residenti come scudi umani", recita il comunicato dell'Idf che afferma che sta lavorando "per creare sicurezza nel nord per permettere ai suoi abitanti alle loro case e raggiungere gli altri obiettivi bellici".