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Cercapersone esplosivi, il retroscena: le ragioni del piano contro Hezbollah

Israele non rivendica né commenta, nella notte morti altri tre esponenti di Hezbollah. Segnale acustico poco prima dell'esplosione

Ambulanza a Beirut dopo l'esplosione dei cercapersone - Afp

Israele, che ancora non rivendica l'azione, avrebbe attivato il piano messo a punto per far esplodere i cercapersone di cui erano in possesso i membri di Hezbollah "nel timore che il complotto stesse per essere scoperto dal gruppo terroristico". A riferirne sono tre funzionari statunitensi citati da Axios.

"Era una situazione in cui si rischiava di perdere le capacità non utilizzate", ha dichiarato un funzionario statunitense illustrando le ragioni che hanno spinto Israele a compiere l'attacco ieri.

Un ex funzionario israeliano citato da Axios ha poi spiegato che Israele aveva pianificato di ricorrere all'uso dei cercapersone esplosivi in apertura di un'eventuale guerra totale con il gruppo. Negli ultimi giorni tuttavia era emerso il timore che le trappole esplosive potessero essere scoperte.

Due esponenti di Hezbollah, riferisce infatti il sito Al Monitor, citato da Axios, avrebbero recentemente espresso dubbi e si sarebbero insospettiti in merito ai dispositivi.

Il segnale acustico poco prima dell'esplosione

I cercapersone di cui erano in possesso gli esponenti di Hezbollah hanno emesso un segnale acustico di alcuni secondi prima di esplodere. Lo riferisce al New York Times un membro del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione, secondo il quale i dispositivi hanno emesso un segnale di circa 10 secondi, durante i quali i possessori li hanno avvicinati al volto per cercare di leggere il messaggio.

In particolare, secondo la stessa fonte, il cercapersone dell'ambasciatore iraniano in Libano ha emesso un segnale acustico di alcuni secondi prima che il diplomatico lo prendesse e venisse investito dall'esplosione.

Mojtaba Amani, ambasciatore iraniano in Libano, ha perso un occhio ed è rimasto gravemente ferito, spiegano ancora i Guardiani della Rivoluzione, secondo cui le ferite riportate dal diplomatico sono più gravi di quanto inizialmente riferito. Amani verrà trasferito a Teheran per le cure. Il quotidiano - citato dal Times of Israel - riporta anche la notizia di video circolati sui social che ritraggono Amani dopo la deflagrazione in una strada libanese.

Cercapersone prodotti da ungheresi partner di società di Taiwan

I cercapersone - secondo le ricostruzioni - erano stati fabbricati da una società partner ungherese della taiwanese 'Gold Apollo'. Ad annunciarlo è stata oggi la società di Taipei, spiegando in un comunicato - dopo che il New York Times ha riportato che i cercapersone Gold Apollo erano coinvolti nelle esplosioni - di essere legata da una "partnership a lungo termine" con la BAC Consulting KFT per l'utilizzo del suo marchio, e sottolineando che il modello citato dai media "è prodotto e venduto da BAC". Lo riporta il 'Times of Israel'.

Cosa è successo

L'azione coordinata contro Hezbollah ha avuto effetti dirompenti: almeno 12 morti e circa 4000 feriti in un attacco hi-tech che assesta un colpo durissimo ai miliziani.

A sferrare il colpo sarebbe stato Israele, che non ha rivendicato l'azione e non ha commentato le accuse. Le news che trapelano chiamano in causa il Mossad: gli uomini dell'intelligence avrebbero collocato una quantità di un potente esplosivo - la pentrite - all'interno dei 'pager', che sarebbero esplosi a causa dell'aumento delle temperature delle batterie.

Il piano rappresenta un unicum. Mai, fino ad ora, si era assistito ad un'offensiva di tale portata e con simili caratteristiche. Funzionari della sicurezza libanesi hanno rivelato che i dispositivi di comunicazione erano arrivati in Libano cinque mesi fa ed erano stati distribuiti di recente agli operativi di Hezbollah.

L'ipotesi più concreta prevede che prima della distribuzione siano stati intercettati proprio dai servizi segreti dello Stato ebraico: all'interno di ogni apparecchio sarebbero stati inseriti meno di 20 grammi di pentrite, una quantità sufficiente a innescare l'esplosione di strumenti che, generalmente, vengono tenuti in tasca.

"Duro colpo", l'ammissione. Nasrallah annuncia discorso

L'operazione è stata un duro colpo per il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran. Questa l'ammissione di un portavoce del Partito di Dio al quotidiano Al Akhbar, affiliato al gruppo islamista. "Nel giro di un minuto, il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall'inizio del conflitto", ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che "il nemico ha spinto la resistenza fuori dai confini delle tradizionali regole di ingaggio. Stiamo affrontando una nuova situazione". Il capo dell'Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah terrà quindi un discorso domani sul caso, ha annunciato il Partito di Dio in una dichiarazione.

Israele schiera altri soldati al nord

La 98a Divisione delle Idf è stata schierata nel nord di Israele a causa delle crescenti tensioni con Hezbollah. I paracadutisti e la divisione commando si uniranno alla 36ª Divisione sotto il Comando Settentrionale dell'esercito israeliano. La 98a Divisione, composta da circa 10.000-20.000 soldati, è stata ritirata da Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, alla fine di agosto.

Iran: "Atto di genocidio"

L'attacco di Israele alle apparecchiature di comunicazione in Libano è una prova di genocidio, sostiene intanto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani, ripreso da Ynet. "Israele mette di nuovo a rischio la pace e la sicurezza della regione e ciò richiede un'azione internazionale urgente", aggiunge Kanaani.

Altri tre morti nella notte

Hezbollah ha intanto annunciato in nottata la morte di altri tre esponenti del gruppo. Sale così bilancio totale dei morti di ieri, riporta oggi il Times of Israel. Da ottobre, Hezbollah ha denunciato l'uccisione da parte israeliana di 453 esponenti del gruppo. Sono 12 le vittime, tra cui due bambini, ha riferito il ministro della Salute libanese Firass Abiad.

Giordania: "Su orlo conflitto regionale per colpa Israele"

"Israele sta spingendo l'intero Medio Oriente sull'orlo del conflitto regionale mantenendo una pericolosa escalation su più fronti". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, riferendosi all'attacco di ieri.

Intervenendo al termine dell'incontro del Gruppo di contatto ministeriale islamico e arabo ad Amman per fare pressioni per un cessate il fuoco a Gaza, Safadi - citato dai media giordani - ha aggiunto che la pace non prevarrà in assenza di una soluzione a due Stati.

Stop voli Lufthansa e Air France verso Israele e Iran

E' intanto stop ai voli verso Israele e Iran delle compagnie aeree del gruppo Lufthansa e Air France per motivi di sicurezza dopo le esplosioni coordinate dei cercapersone in Libano.

Lufthansa e le compagnie del gruppo (Swiss, Austrian, Brussels Airlines ed Eurowings) hanno sospeso tutti i collegamenti da e per Tel Aviv e Teheran, capitale dell'Iran, almeno fino a giovedì.

I voli per la capitale libanese Beirut restano sospesi a causa del conflitto in corso nella regione almeno fino al 30 settembre. Air France ha annunciato che anche i suoi voli da Parigi a Tel Aviv e alla capitale libanese Beirut sono stati sospesi, come riporta il quotidiano Le Parisien.

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Esteri

Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...

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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di munizioni russo - Ascolta
La più imponente esplosione dall’inizio del conflitto: un’enorme palla di fuoco dell’intensità di 1,3-1,8 kilotoni di TNT, tritolo.
E’ quanto accaduto alle prime ore del mattino di mercoledì quando un attacco ha colpito un deposito di munizioni a Toropets nella
regione russa di Tver, a circa 240 km da Mosca, a oltre 500 km dal confine ucraino.
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Esteri

Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...

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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario

Parlamento europeo (Afp)

Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.

Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.

Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.

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Esteri

Nasrallah: “Da Israele una dichiarazione di guerra...

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Alta tensione dopo le esplosioni dei cercapersone e dei walkie talkie in Libano. I morti sono stati almeno 37. Raid dell'Idf nel Paese. Aerei israeliani sorvolano Beirut a bassa quota durante il suo discorso

il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah (Fotogramma)

"Questa potrebbe essere definita una dichiarazione di guerra", ma si può parlare anche di ''crimini di guerra'' oltre che di ''massacri e genocidio''. E' quanto ha detto il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah a due giorni dalle prime esplosioni di cercapersone e walkie talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. Israele è ritenuto responsabile degli attacchi coordinati.

''E' una grave aggressione contro il Libano'', ha detto Nasrallah durante discorso pubblico trasmesso in tv. ''Qualsiasi possibile ingresso dell'esercito'' di Israele ''in Libano sarà un'opportunità storica che avrà grandi effetti sulla guerra''.''Israele ha superato tutte le linee rosse e ha violato tutte le leggi. Le esplosioni sono avvenute in luoghi in cui c'erano anche civili feriti''. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. "Parlo oggi a causa degli eventi degli ultimi due giorni, che richiedono riflessione, una valutazione e una risposta" spiega.

''Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E, quindi, questo significa che aveva l'intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto''. ''Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? E' una grande operazione? E' un genocidio? E' un massacro?'', si è chiesto il leader di Hezbollah.

''Gli ospedali sono sotto pressione'' e ''molte persone sono state ferite agli occhi'', ha aggiunto Nasrallah, ringraziando i donatori di sangue. In ogni caso, ha aggiunto, "gli obiettivi del nemico sono stati ampiamente sventati" grazie all'intervento divino, agli sforzi delle persone e alla loro determinazione.

"Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti, ma questo è lo stato di guerra. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti''.

I walkie talkie, conclude, sono esplosi ''negli ospedali, nelle farmacie, nei nosocomi, nei mercati, nei negozi, nelle case, nelle auto e nelle strade dove si trovavano molti civili insieme a donne e bambini".

Aerei israeliani sorvolano Beirut durante discorso Nasrallah

Aerei militari israeliani hanno sorvolato Beirut, a bassa quota e a velocità superiori di quella del suono, mentre il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah teneva il suo discorso. Gli aerei hanno anche sparato razzi, come si vede dai video pubblicati sui social media dai residenti. Scene di panico sono state registrate fra i residenti, spaventati per una eventuale ulteriore escalation dello scontro, dopo le esplosioni dei dispositivi in dotazione a membri di Hezbollah dei giorni scorsi.

Raid di Israele in Libano

Caccia israeliani hanno colpito stasera circa 30 lanciarazzi di Hezbollah e altre infrastrutture nel Libano meridionale. Lo riferiscono le Idf, spiegando che c'erano 150 postazioni di lancio, pronte per un attacco immediato contro Israele. Colpiti anche diversi edifici e depositi di armi di Hezbollah nel sud del Libano, ha riferito l'Idf.

Pasdaran: "Israele subirà risposta schiacciante per attacco a Hezbollah"

Israele, afferma il comandante delle Guardie Rivoluzionarie dell'Iran Hossein Salami, dovrà subire una "risposta schiacciante da parte dell'asse della resistenza" per il colpo sferrato a Hezbollah con le molteplici esplosioni tramite i walkie talkie.

Mikati: "Onu fermi la guerra tecnologica di Israele contro il Libano"

Le Nazioni Unite ''adottino una posizione ferma nei confronti di Israele'' e ''fermino la guerra tecnologica israeliana contro il Libano''. E' quanto ha dichiarato il primo ministro libanese Najib Mikati che, dopo l'esplosione dei walkie talkie usati dai miliziani di Hezbollah, ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

''Da undici mesi il nostro popolo sta soffrendo per la guerra'' tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, ha aggiunto Mikati. ''Il Consiglio di sicurezza dell'Onu deve adottare una posizione ferma contro l'aggressione israeliana nei confronti del Libano'' conclude.

Austin rinvia il viaggio in Israele

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha rinviato la visita in Israele, fissata per l'inizio della prossima settimana, di fronte all'escalation in Libano e al confine nord. Lo riporta il sito Walla precisando che Austin ha comunicato la sua decisione di rinviare la visita in una telefonata la notte scorsa con il ministro della Difesa israeliano, Yoar Gallant, durante la quale hanno discusso della situazione in Libano e a Gaza.

Gb ai connazionali: "Lasciate il Libano"

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha chiesto ai suoi connazionali di lasciare il Libano ''finché restano le opportunità commerciali'' per farlo. ''La tensione è alta e la situazione potrebbe peggiorare rapidamente", ha aggiunto.

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