Manovra, Psb atteso in Cdm mercoledì: Istat verso rialzo pil
Mercoledì convocazione sindacati a Palazzo Chigi con Giorgetti e Mantovano sul Piano strutturale di Bilancio
Il Piano strutturale di Bilancio aggiornato tornerà in Consiglio dei ministri, probabilmente mercoledì, per poi essere trasmesso al Parlamento dopo il via libera del governo. La revisione lunedì prossimo delle serie storiche delle stime annuali Istat dal 1995 al 2023 potrebbe intanto regalare qualche decimale al pil aumentando le risorse per la quadratura della manovra che dovrebbe aggirarsi intorno a 25 miliardi. Proprio per mercoledì i principali sindacati sono stati convocati a Palazzo Chigi alle 15.30 per un incontro sul Psb con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Giorgetti ha portato il Piano strutturale di bilancio in Cdm martedì scorso per un primo esame senza stime programmartiche in attesa di recepire l'aggiornamento dell'Istituto di statistica. Stime cruciali per la griglia entro la quale costruire la prossima legge di Bilancio perché dalla revisione di Pil e deficit che sarà possibile evincere le risorse destinate alle coperture per le misure del 2024 e quelle per la correzione dei conti chiesta da Bruxelles ai paesi sotto procedura d'infrazione come l'Italia. Nell'attesa di vedere i dati Istat il prodotto interno lordo del 2021, anno di benchmark delle nuove stime, calcolato in termini nominali, verrà rialzato di un livello compreso tra 0,9 e 1,2% rispetto a marzo scorso, con un possibile effetto trascinamento sugli anni a seguire.
Il governo, in base agli impegni Ue, dovrà procedere ad un taglio minimo del disa vanzo strutturale dello 0,5% annuo (circa 10 miliardi) fino al rientro sotto la soglia del 3%, dopodiché la riduzione sarà dello 0,4% o 0,25%, fino al nuovo obiettivo di deficit intorno all'1,5% del pil, in base all'arco temporale dell'aggiustamento se in quattro o sette anni, in presenza di riforme e investimenti. Roma punta a ottenere l'attenuante, che quasi sicuramente verrà accordata dalla Commissione Ue , di spalmare l'aggiustamento nell'arco temporale massimo possibile (7 anni appunto).
Nel Psb il governo ha annunciato un anticipo del rientro sotto il 3% già nel 2026, mentre nel Def indicava per quell'anno un disavanzo al 3%. Che sia una mini-limatura o una revisione più corposa sarà noto con le previsioni aggiornate che verranno poi trasmesse al Parlamento e, dopo il via libera alla risoluzione parlamentare, a Bruxelles. Il tutto entro fine mese, contro la scadenza indicativa del 20 settembre prevista dal nuovo Patto di stabilità e crescita. Scadenza alla quale per la verità non si stanno attenendo parecchi paesi dell'euro alle prese con la prima edizione delle regole di Maastricht riattivate dopo la moratoria del Convid e riformate rispetto alle norme pre-pandemia. Dunque non solo un ritorno al rigore dopo quasi tre anni di stop (marzo 2020-dicembre 2023), ma un ritorno con regole nuove.
Nel Psb il governo si è impegnato ad una crescita della spesa netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione Ue) dell'1,5%. Una traiettoria per il Mef in linea con le aspettative delle autorità europee.
Economia
Banca Popolare di Sondrio, Giorgetti ospite il 28/9....
Il ministro dell'Economia all'evento 'La banca non è un algoritmo'
La banca non è un algoritmo e non lo deve diventare. E soprattutto non può esserlo il banchiere. Dietro i numeri ci sono persone e le banche sono e continueranno ad essere il braccio operativo dell’economia italiana, fatte di uomini e donne in carne ed ossa, che ogni giorno rischiano e lavorano per tenere in piedi il sistema. "Metteteci l'intelligenza e il cuore", aveva detto Giancarlo Giorgetti all'assemblea dell'Abi. E sabato 28 settembre, alle 16, nella Sala Fabio Besta della Banca Popolare di Sondrio, il ministro dell'Economia tornerà probabilmente sul tema in occasione dell'evento 'La banca non è un algoritmo'. Un messaggio chiaro: dietro i numeri ci sono persone. Perché, secondo Giorgetti, senza questi elementi anche i migliori risultati finanziari non valgono molto. Un messaggio chiaro e diretto a un settore che, in tempi dominati da algoritmi e automazione, deve ancora ricordarsi che sono le persone a fare la differenza.
Cosa attendersi dal discorso del ministro? "Secondo la mia personale interpretazione - dice all'Adnkronos Lino Stoppani, vicepresidente di Banca popolare di Sondrio - Giorgetti, che siamo onorati di ospitare, ci parlerà del ruolo strategico del sistema bancario italiano nella crescita del Paese anche alla luce del rapporto di Mario Draghi che evidenzia la necessità di un mercato unico di capitali per rilanciare la competitività europea". In che senso le banche non sono un algoritmo? "Nel senso che non hanno solo una funzione economica ma sociale - dice Stoppani - sono a servizio delle persone e dell'economia reale: questo è particolarmente rilevante in un momento in cui si parla di intelligenza artificiale".
La scelta della Banca popolare di Sondrio non è casuale, continua Stoppani: "E' un gioiello, da sempre in prima linea nell'ascolto e nel sostegno dei bisogni del territorio. Fin dalle sue origini, questa banca ha posto al centro della sua missione lo sviluppo delle comunità locali". Un approccio attento ai bisogni delle persone, dice Stoppani, che ha creato un forte legame con soci e clienti, rendendo l’istituto un punto di riferimento per piccole e medie imprese, agricoltori, artigiani e famiglie. E i dati recenti lo dimostrano: il sostegno della Banca Popolare di Sondrio all'economia reale si conferma forte e concreto con nuove erogazioni per 2,7 miliardi di euro destinate a famiglie e imprese, mentre i finanziamenti netti alla clientela sono aumentati del +3,9%.
Una strategia, quella della Banca popolare, che dà anche un eccellente ritorno economico, basta soffermarsi su un primo semestre da record, con utili netti pari a 263,6 milioni di euro: il miglior risultato semestrale nella storia della banca. Un incremento del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, un dato che, insieme a un margine di intermediazione cresciuto del 18,5%, ha superato le aspettative degli analisti. I ricavi? 403,7 milioni di euro, ben al di sopra dei 390,5 previsti. Il margine di interesse è salito del 25,9%, raggiungendo i 538,1 milioni, e le commissioni nette sono aumentate del 9,3%, fino a toccare i 212,7 milioni. Sul fronte dei costi operativi, sebbene siano cresciuti del 14,1%, raggiungendo i 317,8 milioni, non hanno impedito al cost/income ratio di scendere al 39,1%, segno di grande efficienza. Questi numeri raccontano che la Banca Popolare di Sondrio, nonostante le sfide globali, continua a crescere.
Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, in occasione della presentati del risultati del primo semestre si è fiducioso sul futuro prossimo: "Puntiamo a proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024".
La sfida del futuro passa anche attraverso le nuove generazioni: da qui la nascita di Liquid Factory, una nuova fabbrica di startup: l’obiettivo è attrarre i migliori talenti italiani ed europei. L’iniziativa, promossa da un gruppo di imprenditori con un solido track record in Silicon Valley, punta a creare nuovi “unicorni” partendo dalla Valtellina, unendo la passione per la montagna con una visione innovativa e globale. In partnership con Banca Popolare di Sondrio, il progetto mira a supportare startup promettenti attraverso investimenti iniziali di 200mila euro e l’accompagnamento di esperti che faciliteranno il percorso di crescita e scalabilità internazionale. Una banca che vuole unire passato e futuro.
Economia
“Italiani sul web preoccupati per salari e...
È quanto emerge da uno studio condotto da Vis Factor
Salari, tasse e investimenti. Gli italiani on line mostrano una notevole preoccupazione per la situazione economica italiana. È quanto emerge da uno studio condotto da Vis Factor, presentato nell'ambito della seconda edizione di Capri d'Autore.
Dalle conversazioni, intercettate sui social, emerge una prevalenza del sentiment negativo nei confronti delle condizioni economiche e sociali in Italia, con particolare focus sui bassi salari e la mancanza di investimenti pubblici in settori chiave come sanità, istruzione e infrastrutture. Emerge anche 'un parlato' positivo, legato maggiormente al miglioramento di alcuni indicatori macroeconomici. Le emozioni, associate alle discussioni sull'economia riflettono principalmente frustrazione e sfiducia, ma c'è anche ci si mostra fiducioso per le prospettive future del Paese, supportata dagli ultimi dati, quali il miglioramento dell'occupazione.
E se il sentiment del web nelle regioni del Nord si divide in maniera più o meno uguale tra ottimisti e pessimisti, va segnalato che il Sud spicca per un sentiment negativo del 67,88 %. Al centro il sentiment negativo è del 58,91 %. Tra i 5 temi più dibattuti il primo riguarda gli stipendi e salari, al secondo posto gli investimenti seguiti da tasse e pensioni.
Economia
Zambito Marsala (Intesa Sp): “Creare azioni e modelli...
La responsabile valorizzazione del sociale e relazioni con le università Intesa Sanpaolo al XXI Convegno Codau a Firenze.
"Intesa Sanpaolo sostiene da tempo la strategia di sviluppo di ecosistemi collaborativi tra imprese, università e istituzioni. L’obiettivo è creare azioni e modelli di intervento di innovazione e sostenibilità che generino al contempo valore per il business e nuove opportunità per il nostro Paese". Così Elisa Zambito Marsala, responsabile valorizzazione del sociale e relazioni con le università Intesa Sanpaolo al XXI Convegno Codau a Firenze.
"La nostra capacità di rimanere competitivi a livello internazionale dipenderà da quanto riusciremo a valorizzare le nuove generazioni e a formare i nuovi leader del futuro sulle nuove sfide globali e sui fabbisogni di competenze delle aziende in un mercato del lavoro in continua trasformazione", conclude.