In collaborazione con Italiaambiente.it
Dei due piccoli panda giganti dello zoo di Berlino, gli unici nati in Europa, conosciamo molti dettagli. Sono due femmine, hanno appena compiuto un mese e già la loro colorazione è quella bianca e nera, tipica di questa specie. Meno conosciuta è l’importanza che rivestono queste due neonate per i rapporti diplomatici intercontinentali della Cina. Basti pensare che nel 2017, quando i loro genitori sbarcarono all’aeroporto di Berlino con un volo proveniente dal Centro di Riproduzione e Ricerca di Chengdu, a dare loro il benvenuto fu l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Xi Jinping. Le gemelline sono protagoniste di una vera e propria “diplomazia dei panda”, grazie alla quale il Dragone può stringere o rafforzare le relazioni internazionali con i Paesi amici.
Le due sorelline sono venute alla luce lo scorso 22 agosto. Hanno superato il chilo di peso, raddoppiandolo negli ultimi 14 giorni, e ancora trascorrono alcune ore i incubatrice. L’allattamento è sempre stato affidato alla madre, alla quale vengono portate quando è il momento di nutrirsi. In questa fase allattano ormai solo tre o quattro volte al giorno, mentre mamma Meng Meng sfrutta il resto del tempo per accudirli tra proprie braccia. Tutto si svolge sotto il controllo attento dello staff, che mette in atto tutte le precauzioni necessarie per una specie così preziosa, classificata come “vulnerabile” di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Oltrechè tutte quelle opportune, considerando che la loro permanenza nel parco zoologico della capitale tedesca non è definitiva ma a termine. Così come quella di Meng Meng e Jiao, i loro genitori, per i quali alcuni organi di stampa riportano che Berlino corrisponda a Pechino un cachet di 900mila euro l’anno. Un “prestito” già onorato nel 2019 quando, dalla capitale tedesca, fecero ritorno a casa Paul e Piet, i due primogeniti della coppia, al termine del loro periodo di permanenza contrattuale.
Non appena le due sorelline saranno abbastanza grandi da farsi ammirare dal pubblico, sarà senz’altro una gioia per visitatori. E per la riuscita delle relazioni internazionali di Pechino, al quale comunque si deve riconoscere il merito di aver contribuito ad invertire il destino segnato di una specie che alla fine degli anni ’80, contava circa 1200 individui in natura. Mentre oggi, si stimano vivere in Cina un totale di circa 1900 esemplari.
Esteri
Ucraina, von der Leyen: “Prestito Ue da 35 miliardi...
"Sarà garantito dagli extraprofitti degli asset russi"
La Commissione Europea "ha adottato una proposta volta a prestare all'Ucraina 35 miliardi di euro" nell'ambito dei prestiti concordati dai leader del G7. "E' un passo avanti enorme" dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Kiev insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Sono fiduciosa che potremo erogare il prestito all'Ucraina molto velocemente", un prestito che sarà "garantito dagli extraprofitti derivanti dagli asset russi congelati".
Esteri
Spunta un topo dal pasto di una passeggera di un volo...
Il velivolo ha dovuto fare una 'tappa imprevista' a Copenaghen
Sarebbe sbucato un topo vivo dal pasto di una passeggera di un aereo di linea Sas, costringendo l'equipaggio all'atterraggio. A raccontare quanto accaduto mercoledì sul volo Oslo-Malaga della Scandinavian Airlines è il Guardian. "Abbiamo dovuto fare una sosta non prevista a Copenaghen" spiega la compagnia aerea. "I roditori sono vietati sui nostri voli perché possono rosicchiare i cavi elettrici dell'aereo. Stiamo facendo delle verifiche per capire come possa essere accaduto. I passeggeri sono stati trasferiti in un altro velivolo" spiega un portavoce della Sas, Ystein Schmidt.
"Che ci crediate o no. E' successo" ha scritto uno dei passeggeri Jarle Børrestad su Fb. "Una signora accanto a me ha aperto il cibo ed è saltato fuori un topo", racconta.
Esteri
La minaccia di Mosca, missili russi possono colpire...
L’approvazione da parte del Parlamento europeo del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”, non ha mancato di provocare una a pronta reazione di Mosca per bocca del presidente del Parlamento russo, Viaceslav Volodin.