Venezia, difende donna da rapina: ragazzo ucciso a coltellate
Il 26enne Giacomo Gobbato ha cercato di fermare il rapinatore, un uomo moldavo di 40 anni
Un giovane di 26 anni, Giacomo Gobbato, è morto e il suo amico, S.B., è rimasto ferito alle gambe nel tentativo di sventare una rapina a una donna, ieri notte verso le 23, in Corso del Popolo a Mestre (Venezia). Ad accoltellarli un moldavo di 40 anni che è stato arrestato subito dopo. I due ragazzi, frequentatori del centro sociale Rivolta di Marghera, hanno cercato di fermare il rapinatore che ha però estratto un coltello colpendo entrambi.
Gobbato è morto poco dopo il suo ricovero al Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre, mentre l’amico è stato dimesso stamane. Stamattina si è tenuta una riunione di coordinamento convocata d’urgenza in Prefettura assieme a tutte le forze dell’ordine alla quale ha partecipato anche il sindaco Brugnaro. "A nome mio e di tutta la città, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Giacomo Gobbato. Questo è il momento del cordoglio e del dolore. Non ci sono parole", le parole di Luigi Brugnaro, al termine dell’incontro.
Centro sociale Rivolta: "Giacomo morto perché non si è girato dall'altra parte"
"Giacomo è morto perché non si è girato dall’altra parte, non ha fatto finta che tutto andasse bene perché era un fratello generoso che quotidianamente lottava contro le ingiustizie, per un mondo più giusto e senza discriminazioni", scrive su Fb il centro sociale Rivolta. Il centro sociale ha indetto una manifestazione per ricordare il ragazzo, oggi pomeriggio alle 17 in Corso del Popolo 80, all’altezza del liceo Guggenheim.
Cronaca
Salute, paziente con Cmio: “Ho ricevuto diagnosi un...
Alla campagna dedicata alla cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, sull’importanza del centro specializzato ‘ho trovato la speranza di avere una qualità di vita migliore'
“Mi è stata diagnosticata la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva a gennaio 2021, ma è stata una diagnosi un po’ tardiva in quanto era già da molto tempo che avvertivo alcuni sintomi. Successivamente, nell’ultimo anno, questi sintomi si sono presentati in modo più severo. Ho convissuto con la cardiomiopatia sin dall’adolescenza. Dopo aver ricevuto questa diagnosi in ospedale mi è stato detto tutto ciò che non avrei più potuto fare, con una prospettiva di vita un po’ grigia, una vita un po’ a metà. Ma non ho voluto rassegnarmi a questa sentenza”. Così, Rossella Repaci, paziente con Cmio, oggi a Milano, alla presentazione della campagna ‘Fai posto al cuore’, racconta: “ho iniziato, quindi, a fare delle ricerche che mi hanno portato all’ospedale Careggi di Firenze, in quanto è il centro Italiano specifico per il trattamento della cardiomiopatia. In quell’ospedale c’è stato un approccio al paziente nettamente differente: mi è stata data la speranza che, con la terapia giusta, avrei avuto una qualità di vita migliore”.
Riferendosi alla campagna nazionale, Repaci osserva che “iniziative come queste sono importanti specialmente per le persone che sono a casa e si sentono sole, che magari hanno ricevuto una diagnosi e la vivono come una ‘sentenza’ o come un qualcosa pronto a travolgere. A loro dico di non fermarsi, di non scoraggiarsi e di andare fino in fondo, recandosi in centri specifici dove poter trovare delle soluzioni migliorative e di non fermarsi a una prima diagnosi - conclude - ma di approfondire maggiormente”.
Cronaca
Cecchi (Aicarm), ‘importante avviare corretto iter...
“La cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva è una patologia determinata dall’ispessimento delle pareti del cuore. La cavità cardiaca diviene quindi più piccola e, se si crea un’ostruzione, il sangue fatica ad uscire. Solo quando l’ostruzione comincia ad essere frequente il paziente asintomatico diventa sintomatico e prende il via l’iter diagnostico che, se portato avanti nelle sedi giuste e nei centri con esperienza, porterà alla soluzione dei propri problemi, sia sul piano farmacologico che chirurgico. Aicarm aiuta il paziente anche in questo”. Lo ha detto Franco Cecchi, presidente di Aicarm Aps, Associazione italiana cardiomiopatie, partecipando, oggi a Milano alla presentazione della campagna nazionale ‘Fai posto al cuore’, alla vigilia della terza ‘Run for inclusion’.
La campagna, promossa da Bms e realizzata con il patrocinio di Aicarm Aps, di Sic, Società italiana cardiologia e Anmco, Associazione nazionale medici cardiologi, “mira a far conoscere questa malattia ospitando pazienti che hanno già avuto la possibilità di avere una diagnosi corretta e, soprattutto, di trovare la soluzione. L’associazione - conclude Cecchi - ha un servizio che si chiama ‘Cuore in ascolto’. Funziona grazie a dei volontari che rispondono alle domande dei pazienti. Solo l’anno scorso abbiamo avuto oltre 300 richieste, è un servizio veramente di aiuto per le persone”.
Cronaca
Perquisita casa di Maria Rosaria Boccia, sequestrato...
Tra il materiale trovato e sequestrato dai carabinieri ci sarebbero anche gli occhiali smart che Boccia aveva utilizzato all'interno di Montecitorio
I carabinieri del nucleo investigativo hanno perquisito l’abitazione a Pompei di Maria Rosaria Boccia in relazione all’indagine aperta in seguito alla denuncia presentata dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Nel corso dell’attività istruttoria è stato sequestrato materiale informatico tra cui il telefonino dell’imprenditrice, che è iscritta nel registro degli indagati.
Tra il materiale trovato e sequestrato dai carabinieri, delegati dai pm capitolini, ci sarebbero anche gli occhiali smart che Boccia aveva utilizzato all'interno di Montecitorio.