Iran, “Raisi aveva con sé cercapersone su elicottero precipitato”
Deputato iraniano: "Uno scenario probabile riguardo l'incidente in elicottero in cui è morto il presidente iraniano è l'esplosione del suo cercapersone"
Un deputato iraniano e membro della Commissione per la Sicurezza nazionale e la Politica estera del Majlis, Ahmad Bakhshayesh Ardestani, ha lasciato intendere che un cercapersone, simile a quelli usati per colpire Hezbollah in Libano, potrebbe essere esploso all'interno dell'elicottero sul quale viaggiava a maggio l'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi, facendolo schiantare.
Lo scenario
"Uno scenario probabile riguardo l'incidente in elicottero in cui è morto il presidente iraniano Ebrahim Raisi è l'esplosione del suo cercapersone", ha detto Ardestani, citato dai media iraniani. "Raisi utilizzava un cercapersone, sebbene il suo modello potrebbe essere diverso da quelli in possesso dei militanti di Hezbollah", ha precisato il deputato, sottolineando come la Repubblica islamica potrebbe aver un ruolo nell'acquisto dei cercapersone. "(Le forze iraniane, ndr) hanno sicuramente avuto un ruolo nell'acquisto dei cercapersone di Hezbollah e, pertanto, anche le nostre agenzie di intelligence devono indagare su questa questione", ha spiegato.
La teoria dell'esplosione del 'pager' ha iniziato a circolare la scorsa settimana dopo che è diventata virale una foto che mostrava Raisi con vicino un cercapersone appoggiato su un tavolino. Secondo, tuttavia, l'indagine conclusa dal governo iraniano, a causare l'incidente dell'elicottero sono state le condizioni meteorologiche avverse e la fitta nebbia. Il rapporto ha anche escluso deviazioni dalla rotta di volo, informazioni errate sulla rotta e interferenze esterne come fattori dello schianto avvenuto in una zona montuosa nella provincia dell'Azerbaigian orientale il 19 maggio. Ha anche osservato che il pilota non ha segnalato alcuna situazione di emergenza.
Esteri
Meloni all’Onu: “Riforma Consiglio sicurezza...
L'intervento della premier al Palazzo delle Nazioni Unite per il 'Vertice del Futuro'
Intervento della premier Giorgia Meloni, oggi, al Palazzo delle Nazioni Unite per il 'Vertice del Futuro'.
"Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo, per questo l'Italia - ha detto la presidente del Consiglio - è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che sono le Nazioni Unite, il luogo dove ogni voce viene ascoltata, dove siamo chiamati a imparare a capirci e rispettarci. Ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono giuste e condivise, per questo siamo convinti che qualsiasi revisione della governance, particolamente per quel che riguarda il Consiglio di sicurezza, non può prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. La riforma ha un senso se viene fatta per tutti e non solamente per alcuni, non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e serie B: esistano le nazioni, con i cittadini che hanno tutti gli stessi diritti", il monito della premier.
Il multilateralismo, ha detto ancora Meloni, non deve tradursi "in un club nel quale incontrarsi per scrivere inutili documenti pieni di buoni propositi, ma il luogo nel luogo si devono fare i conti con l'urgenza delle decisioni".
Esteri
Israele-Libano, Unifil: “Escalation potrebbe avere...
"Grave preoccupazione" per attacchi contro civili: "Non solo costituiscono violazioni del diritto internazionale, ma potrebbero costituire crimini di guerra"
"Grave preoccupazione per la sicurezza dei civili nel Libano meridionale nel mezzo della più intensa campagna di bombardamenti israeliana dallo scorso ottobre". A sottolinearlo all'Adnkronos sono fonti Unifil, che spiegano come "il tenente generale Aroldo Lazaro, capo missione e comandante Unifil è in contatto sia con le parti libanesi che con quelle israeliane al fine di sottolineare l'urgente necessità di allentare la tensione. Sono in corso sforzi per ridurre le tensioni e fermare i bombardamenti".
"Attacchi contro civili potrebbero costituire crimini di guerra"
"Qualsiasi ulteriore escalation di questa pericolosa situazione potrebbe avere conseguenze di vasta portata e devastanti - avvertono da Unifil - non solo per coloro che vivono su entrambi i lati della Blue Line, ma anche per l'intera regione. Secondo quanto riferito dalle autorità libanesi, centinaia sono stati uccisi o feriti. Gli attacchi contro i civili non solo costituiscono violazioni del diritto internazionale, ma potrebbero costituire crimini di guerra".
L'appello per una soluzione diplomatica
Unifil "ribadisce il suo forte appello per una soluzione diplomatica ed esorta tutte le parti a dare priorità alle vite dei civili e a garantire che non siano messe in pericolo. È essenziale impegnarsi nuovamente per l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ora è più importante che mai per affrontare le cause alla base del conflitto e garantire una stabilità duratura".
Esteri
Eccezionale nevicata in Sudafrica, persone bloccate in auto...
Molti disagi nel Paese per l'evento quasi senza precedenti
Un'inaspettata nevicata in Sudafrica ha causato gravi disagi sulle strade del Paese. Come riporta Afp diverse persone sono rimaste bloccate in auto a causa della neve molto abbondante e sono stati costretti a trascorrere la notte bloccati nei loro veicoli.
In #SouthAfrica, hundreds of cars were trapped in snow on the Durban-Johannesburg highway due to snowfall in the Free State and KwaZulu-Natal provinces.
— Alex Terry (@AlexTerry17482) September 21, 2024
For more info about what is going on with our #planet🌍 watch the forum Global Crisis. The Responsibility. pic.twitter.com/ETLpZFH9AZ
L’autostrada N3 che collega Johannesburg e la città di Durban sulla costa orientale è stata una delle più colpite e diversi tratti sono stati chiusi, rendendo impraticabili anche le deviazioni. Le zone più colpite sono state, secondo i media locali, quelle di Eastern Cape, KwaZulu Natal, Free State e Gauteng.
SNOW ⛄️ in South Africa. Our guys say 1996 was the last heavy snowfall here. Wow.. the lions looked beyond stunning in this Winter Wonderland landscape. What a privilege to witness this highly unusual occurrence in Africa. ❤️ pic.twitter.com/iRarBijQpv
— @ggconservation (@gglionsNPC) September 21, 2024
In alcune zone del Sudafrica la neve è rarissima. Glen Garriff Conservation, che si occupa della tutela dei leoni, dichiara che nella zona di Harrismith, dove si trovano, non è stata registrata un'abbondante nevicata dal 1996. In generale poi la neve in questo periodo è un evento eccezionale perché in Sudafrica l'inverno è finito e il Paese vive la primavera: il clima normalmente a fine settembre è mite e soleggiato.