Randazzo: “vigilantes sparò per sbaglio e uccise mio fratello, rivivo tragedia”
Sei anni fa, in uno studio medico di viale Palmiro Togliatti a Roma, un 68enne venne colpito e ucciso dal proiettile che, partito accidentalmente dalla pistola di una guardia giurata, trapassò il muro di cartongesso per conficcarsi nella schiena di Gaetano Randazzo, in attesa di ritirare una ricetta per sua moglie. Oggi, al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette ad Ancona, un proiettile esploso per sbaglio da un'altra guardia giurata ha prima perforato una parete del gabbiotto, trapassando una parete di cartongesso le cui schegge hanno solo ferito una 25enne in attesa di essere visitata. "Non è possibile - commenta all'Adnkronos Nino Randazzo, fratello del 68enne morto a Roma - Mentre noi ancora aspettiamo giustizia, con un processo da celebrare a distanza di sei anni, mi tocca risentire una storia identica".
Stavolta la sorte è stata sicuramente più clemente con la ragazza nel bersaglio del proiettile frenato, ma quel giorno di inizio giugno 2018 l'operaio in pensione, padre di una ragazza, morì sul colpo sotto agli occhi degli altri pazienti e del medico. "Ad oggi noi familiari non facciamo che chiedere all'avvocato novità su un processo in stallo, la guardia giurata è stata licenziata ma se è in carcere o meno non ci è stato mai detto. Mio fratello venne preso dal proiettile da dietro, aspettava di ritirare una ricetta per mia cognata e il colpo gli è arrivato al cuore ammazzandolo sul colpo. Una guardia giurata o chiunque altro non può entrare in uno studio medico, o in ospedale con la pistola addosso. Men che mai tirarla fuori". (di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Donna suicida con la capsula per morire, arresti in Svizzera
Si tratta del primo utilizzo della controversa Sarco, la capsula che provoca la morte saturando l'aria di azoto
Arresti in Svizzera nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura di Sciaffusa dopo la morte di una donna con la controversa 'capsula suicida' Sarco (nome derivato da sarcofago). Si tratta del primo utilizzo della capsula, che provoca la morte saturando l'aria di azoto, e si sarebbe verificato in un capanno situato in una foresta del canton Sciaffusa.
Proprio ieri la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato, durante il question time al Consiglio nazionale, che la capsula suicida Sarco non è conforme alla legge. In estate, i ministeri pubblici di diversi cantoni, tra cui quello di Sciaffusa, hanno annunciato che avrebbero avviato procedimenti penali se la capsula fosse stata utilizzata nel loro cantone.
Cronaca
A Milano iniziativa ‘di cuore’: raccolti 1,5...
Quando si dice 'avere un grande cuore'. E' ciò che sta accadendo nell'hinterland di Milano, a Busto Garolfo, dove è stata lanciata una singolare iniziativa per poter acquistare un defibrillatore da destinare alla comunità, che ha riscosso talmente tanto successo che l’obiettivo ora è raddoppiato. L'idea è nata dal Milan Club Busto Garolfo e dall'Associazione Combattenti e Reduci di Busto Garolfo ed è stata realizzata in collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e il patrocinio del Comune di Busto Garolfo.
Gli organizzatori hanno lanciato un appello alla cittadinanza, chiedendo di portare quelle monetine che oggi non vuole più nessuno, i cosiddetti 'ramini'. La raccolta è stata organizzata attraverso una capillare attività di distribuzione di volantini e contenitori nei negozi della zona, con il coinvolgimento dei commercianti e del pubblico: "Abbiamo distribuito i volantini nei negozi -spiega Gianni Raimondi, presidente del Milan Club Busto Garolfo e organizzatore dell'evento-. Poi in settimana siamo ritornati nei vari punti vendita e abbiamo recuperato i contenitori".
Nel pomeriggio di domenica scorsa, poi, i volontari si sono riuniti presso la sede di Busto Garolfo della Bcc per pesare le monetine raccolte: "Quando siamo arrivati, alle 15 -racconta Raimondi- abbiamo scaricato tutti i raccoglitori e con le monetine abbiamo creato una composizione, che abbiamo esposto. Intanto che scaricavamo i contenitori, pesavamo le monetine raccolte e siamo arrivati a quasi un quintale e mezzo. Dai conti fatti e dal peso delle monetine, il costo del fibrillatore sembrerebbe già coperto".
Per questo motivo si è deciso di prorogare la raccolta fino a sabato prossimo, 28 settembre, quando sarà allestito un ulteriore punto di raccolta davanti al Circolo Combattenti e Reduci di Busto Garolfo, per provare a raddoppiare l'obiettivo: "Vorremmo consentire a chi non ha ancora contribuito di partecipare all'iniziativa -dice Raimondi-. Sabato pomeriggio, dalle 15 a oltranza, raccoglieremo le ultime monetine. Il sogno è quello di riuscire ad acquistare due defibrillatori. Vediamo se, tra uno sconto e qualcos'altro, riusciremo a prendere anche il secondo".
"Siamo orgogliosi di essere parte di un'iniziativa così significativa e solidale come la raccolta fondi per l'acquisto di un defibrillatore per la nostra comunità di Busto Garolfo -commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Questo progetto rappresenta un esempio tangibile di come l'unione e la partecipazione di tutti possano fare la differenza, anche attraverso un piccolo gesto come donare le monetine che restano in tasca. Ogni singolo centesimo raccolto diventerà un investimento prezioso per la sicurezza e la salute dei nostri concittadini".
Cronaca
Myrta Merlino difende la confessione in diretta tv:...
"Da giornalisti abbiamo fatto il nostro dovere raccogliendo la notizia in tempo reale, avvertendo le forze dell'ordine e consegnando il girato alle forze dell'ordine"
"Da giornalisti abbiamo fatto il nostro dovere raccogliendo la notizia in tempo reale, avvertendo le forze dell'ordine e consegnando il girato alle forze dell'ordine". Myrta Merlino, con un breve passaggio nella puntata di oggi di Pomeriggio Cinque, torna sulla decisione di trasmettere ieri l'intervista a Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano.
Nel corso della puntata odierna sono state riproposte le dichiarazioni rilasciate ieri da Carbone all'inviato della trasmissione di Canale 5. Nella puntata del 24 settembre è stata trasmessa anche la telefonata dell'inviato ai carabinieri.