Sanità, medici Roma: “Analisi nelle farmacie? Sì purché autorizzate”
Il presidente dell'Ordine Magi alla manifestazione nazionale di Uap: "Croce verdi fondamentali durante il Covid ma per esami e prestazioni sanitarie occorre vigilare"
"Il medico fa la diagnosi, prescrive la cura e il farmacista eroga il farmaco". Dal palco del Brancaccio, teatro questa mattina della manifestazione promossa da Uap - Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, gli organizzatori lo ribadiscono a gran voce: "Il farmacista non può sostituire il medico".
"Fra le due categorie non deve esserci nessuna commistione, così impone il Regio decreto del 1934 - spiega all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, presente alla protesta fortemente voluta da Mariastella Giorlandino, presidente di Uap - Questo non significa che io sia contrario alla possibilità di fare esami e analisi nelle farmacie, purché abbiano tutte le autorizzazioni e rispettino le norme vigenti". Le croci verdi "sono state fondamentali per il Servizio sanitario nazionale durante la pandemia, ma per esami e prestazioni occorre vigilare", avverte Magi.
Il "farmacista fa il farmacista, il medico fa il medico - ribadisce il presidente dell'Onmceo capitolino - Insieme possono collaborare, ma quando si parla di dare alle farmacie la possibilità di erogare prestazioni professionali mediche specialistiche, dobbiamo essere molto attenti. L'obiettivo principale, come Ordine dei medici di Roma, è la tutela del cittadino. Il cittadino deve sapere che per le sue analisi sono stati utilizzati da professionisti strumenti in regola con le norme. Oltretutto, analisi ed esami devono essere controfirmati da chi poi li ha eseguiti, perché c'è un grosso problema di responsabilità professionale. E' infatti molto grave che si possano dare referti senza firma, e noi come Ordine dobbiamo vigilare a tutela dei cittadini", conclude.
Cronaca
Caso Matacena a ‘Chi l’ha visto’, parla...
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Per quanto riguarda il matrimonio, Maria Pia Tropepi conferma di aver sposato Matacena con rito islamico negli Emirati Arabi. "State facendo un casino mediatico su delle falsità e delle bugie dette da chiunque che non mi tangono e non mi toccano, - dichiara riguardo alle indagini - hanno detto di tutto e di più sulla mia persona, è più un attacco personale che una inchiesta giudiziaria".
Cronaca
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A Roma, oggi intorno alle 16.30, i vigili del fuoco sono intervenuti in Largo Pietro Tacchi Venturi, davanti al parco della Caffarella, dove un autobus è finito con le ruote posteriori in una voragine stradale. Non risultano persone ferite. L'area è stata interdetta al traffico in attesa della rimozione del mezzo e della messa in sicurezza della strada. Sul posto gli agenti della Polizia Locale.
Cronaca
Challenge ‘Sex Roulette’, da Codacons esposto a...
L'associazione dei consumatori chiede di "bloccare la diffusione di video e contenuti pericolosi, da sfide sessuali possibili reati a danno dei minori"
'Sex roulette' e sfide sessuali tra minori potrebbero costituire veri e propri reati. Lo afferma il Codacons, che in merito al nuovo allarme sociale scoppiato in Italia presenta oggi un esposto all’Autorità per le Comunicazioni, alla Polizia postale e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia.
"Nell’era della digitalizzazione e del mondo social sembrerebbe essersi manifestata, specie tra la 'Generazione Z', una nuova moda: la cosiddetta 'challenge online', ossia il lancio di sfide diventate virali in rete nelle quali una o più persone si mettono alla prova in una particolare attività, invitando spesso altri utenti a fare lo stesso – scrive il Codacons nell’esposto - Con la diffusione dei social media, la natura di queste sfide è caratterizzata da nuove dinamiche: il pubblico è potenzialmente enorme e coloro che partecipano cercano una visibilità (e accettazione) tramite like e commenti. Ogni sfida online viene “registrata”, produce contenuti e video (a volte di natura violenta) che viaggiano tra i social e il rischio emulazione è molto forte".
Tra queste sfide quelle a sfondo sessuali sono per il Codacons "le più pericolose, generando allarme sociale sotto il profilo della tutela dei minorenni, prevenzione da malattie infettive, tutela della salute, rischio pedopornografia, possibili ricadute in termini di violenza minorile, diseducazione rispetto a tematiche come violenza sessuale, sfruttamento dei corpi, aborto". Condotte che, secondo l'associazione dei consumatori, potrebbero configurare il reato di 'adescamento di minorennia previsto dall’art. 609 undecies del Codice Penale – che si estende a "qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione", nonché "il fenomeno meglio noto come sex tortion, ossia ricatti sessuali in cambio di denaro".
Per tali motivi il Codacons ha chiesto all’Agcom e alla Polizia Postale "l’adozione di azioni di contenimento, blocco e limitazione idonee ad impedire il caricamento e la diffusione dei video realizzati, e ciò al fine di assicurare il superamento di una situazione di potenziale e certamente grave pericolo e allarme sociale", e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia "di aprire indagini penali su tali nuovi fenomeni".