Sanità, Marino (Unindustria): “A Governo chiediamo tavolo permanente di confronto”
"Esecutivo sta puntando molto sul settore ma provvedimento su farmacie dei servizi è inspiegabile"
"Il governo Meloni sta puntando molto sulla sanità e ci sta mettendo la faccia, ma se si portano avanti provvedimenti inspiegabili come quello sulle farmacie dei servizi, con cui si permette a professionisti stimatissimi come i farmacisti di fare altro rispetto a quello che è il loro ruolo sul territorio, c'è rischio di perdere la faccia. Chiediamo al Governo un tavolo permanente di confronto per avere risposte concrete su questo e su altri temi che mettono a rischio la sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale". Così Luca Marino, vicepresidente della Sezione Sanità di Unindustria, in occasione della manifestazione promossa da Uap - Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata a Roma.
"Il nostro sistema sanitario nazionale, fondato su un equilibrio tra strutture pubbliche e private, è da sempre riconosciuto come uno dei più efficienti a livello internazionale, con un impiego ottimale delle risorse", spiega Marino. "Tuttavia - aggiunge - oggi assistiamo a una rimessa in discussione di questo equilibrio, proprio mentre il Parlamento esamina il disegno di legge sulle liste d'attesa e sulle farmacie dei servizi: due provvedimenti che impattano profondamente sul nostro settore e che possono decidere le sorti del futuro della sanità".
"Sempre più persone - osserva Marino - rinunciano a curarsi per difficoltà di accesso ai servizi e si registra una profonda disomogeneità fra le Regioni nell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), a discapito della prevenzione. Secondo i dati che emergono dalla quarta edizione dell'Outlook Salute Italia pubblicato da Deloitte, la sanità privata ha performance giudicate positive dai cittadini, ottenendo un voto pari a 7, contro il 6,3 dato alla sanità pubblica. Tuttavia, le strutture private accreditate e non, pur essendo state fondamentali nel ridurre le liste d'attesa, rimangono sotto-utilizzate a causa di budget bloccati da oltre 10 anni. Con un minimo sforzo economico da parte del Governo, si potrebbe aumentare immediatamente l'offerta di prestazioni e servizi, senza bisogno di nuovi interventi normativi, anche perché le norme esistenti permettono già l'apertura di nuovi centri privati accreditati che rispettino i requisiti di qualità e professionalità".
"Lo spettro dell'entrata in vigore del nuovo nomenclatore dal 1° gennaio 2025, che lo scorso anno prevedeva riduzioni fino all'80% per alcune prestazioni, è ancora vivo - sottolinea il vicepresidente della Sezione Sanità di Unindustria - Nonostante le rassicurazioni del Governo, non c'è ancora stato un vero confronto sul tema e si rischia una situazione di stallo con un nuovo tariffario impraticabile per le strutture costrette a non erogare prestazioni essenziali. Chiediamo, quindi, che si corregga il progetto delle farmacie dei servizi e che si sospenda l'introduzione del nuovo nomenclatore, concentrando invece energie e risorse per aggiornare l'attuale tariffario in modo coerente con l'evoluzione tecnologica e l'aumento delle richieste, al fine di rispondere adeguatamente ai bisogni di salute dei cittadini", conclude.
Cronaca
Feltri e i ciclisti: “Li voglio morti? Una battuta ma...
"Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino"
"Per scherzare ho detto che mi diverto solo quando i ciclisti vengono travolti da un'auto. Spero che così si smetta di fare le piste ciclabili che sono una rovina". Vittorio Feltri, a La Zanzara, torna sulle dichiarazioni che hanno scatenato un putiferio. "Non amo i ciclisti? Non li voglio mica ammazzare. Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino. Non chiedo scusa a nessuno perché non ho offeso nessuno. Le piste ciclabili sono una rovina. Io credo che" i ciclisti "rompano i coglioni. Abito a Milano e parlo di Milano", dice Feltri. "I ciclisti stapperanno una bottiglia quando morirò? Potrebbero stapparla anche se sono vivo, a me non me ne frega un caz.. delle polemiche...".
Feltri ha mai avuto una bicicletta? "Da ragazzino, ma c'era meno traffico e non c'erano tutti questi rischi. Oggi è un casino, se fai Corso Buenos Aires a Milano e svolti a destra rischi che questi ti vengano addosso e si facciano male...". C'è chi ha chiesto le dimissioni di Feltri dal Consiglio regionale della Lombardia. "Quando sono andato l'ultima volta? Fatti miei", dice replicando alla domanda di David Parenzo. "Quanto guadagno? Ma quali 15mila euro.... Sono 8mila euro al mese... Guadagno 96mila euro l'anno come consigliere? Per me sono una briciola. Quante volte sono andato in Consiglio regionale? Fai il giornalista, controlla. Perché dovrei dirtelo? Divertitevi... Ah, posso aggiungere una cosa? Un vaffa a Parenzo...".
Cronaca
Caso Matacena a ‘Chi l’ha visto’, parla...
Stasera l'intervista alla donna, indagata per la morte del marito e di sua madre Raffaella de Carolis
A 'Chi l’ha visto', questa sera alle 21.20, Maria Pia Tropepi, indagata per la morte del marito Amedeo Matacena e di sua madre Raffaella de Carolis. "Ho appreso la notizia con molto stupore, - ha detto Maria Pia Tropepi all’inviata Chiara Cazzaniga - c’è stata una autopsia negli Emirati Arabi dove dichiarano la morte naturale: mia suocera era malata da anni di aneurisma addominale ed è morta di un intervento in ospedale. Mio marito, purtroppo, ha avuto un infarto, ma anche lui era reduce da una cardiopatia da anni”.
Per quanto riguarda il matrimonio, Maria Pia Tropepi conferma di aver sposato Matacena con rito islamico negli Emirati Arabi. "State facendo un casino mediatico su delle falsità e delle bugie dette da chiunque che non mi tangono e non mi toccano, - dichiara riguardo alle indagini - hanno detto di tutto e di più sulla mia persona, è più un attacco personale che una inchiesta giudiziaria".
Cronaca
Roma, bus finisce in voragine davanti al parco della...
Non risultano persone ferite. L'area è stata interdetta alla circolazione
A Roma, oggi intorno alle 16.30, i vigili del fuoco sono intervenuti in Largo Pietro Tacchi Venturi, davanti al parco della Caffarella, dove un autobus è finito con le ruote posteriori in una voragine stradale. Non risultano persone ferite. L'area è stata interdetta al traffico in attesa della rimozione del mezzo e della messa in sicurezza della strada. Sul posto gli agenti della Polizia Locale.