Garzeno, ex consigliere Candido Montini ucciso a coltellate in casa: è giallo sul movente
L'uomo di 76 anni, titolare di un negozio di alimentari della cittadina, è stato trovato morto ieri mattina dal fornaio del paese
Candido Montini, ex consigliere comunale di Garzeno, è stato ucciso nella sua casa di Catasco, in provincia di Como. L'uomo di 76 anni, titolare di un negozio di alimentari della cittadina, è stato trovato morto ieri mattina dal fornaio del paese che, avendo visto la sua bottega chiusa, era andato a cercarlo a casa. L'uomo ha suonato al campanello più volte senza ricevere risposta. A quel punto ha scavalcato la recinzione della casa e ha trovato il corpo. Poi ha chiamato i carabinieri. Sul corpo dell'ex consigliere comunale diverse ferite da arma da taglio al collo e all'addome. Dai rilievi effettuati nell'abitazione non sembrerebbe mancare nulla.
Candido Montini era una persona nota e attiva a Catasco: vedovo, con due figli, viveva da solo e gestiva il suo negozio di alimentari. Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista, anche se sembra remota l'ipotesi di una rapina cruenta. L'uomo inoltre non avrebbe avuto nemici ma comunque si continua a scavare fra le sue frequentazioni e conoscenze: sarà fondamentale l'analisi delle telecamere di sorveglianza della zona. Sul corpo dell'uomo è stata disposta l'autopsia.
Cronaca
Infarto, per le donne più raro ma più grave
Il cardiologo Rebuzzi: "Dopo la menopausa rischio 'sindrome del crepacuore' per lutti o forti stress psichici"
Il cuore delle donne, rispetto a quello degli uomini, "è più protetto dal rischio di cardiopatie ischemiche. Almeno fino alla menopausa". Poi le cose cambiano. "Perché se in età fertile il rischio di patologie cardiovascolari è inferiore rispetto agli uomini (per l'infarto il rapporto è di 1 a 4), quando termina il periodo di fertilità il rischio cardiovascolare si allinea a quello degli uomini. Il motivo? Le donne non fanno prevenzione, nonostante fumino di più e siano meno attente all'alimentazione e ai corretti stili di vita". Così all'Adnkronos Salute Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all'università Cattolica di Roma, in vista della Giornata mondiale del Cuore che si celebra ogni anno il 29 settembre.
"Le donne sono attente alla prevenzione in ginecologia, ma quando si parla di cuore ignorano i sintomi e i segnali 'spia' - sottolinea Rebuzzi - Ad esempio, non sanno di essere più a rischio per le patologie del microcircolo, cioè di quelle piccole arterie che portano il sangue dalle coronarie alle singole cellule miocardiche".
Dopo la menopausa, poi, a causa della vedovanza o "comunque a seguito di un lutto o un forte stress psichico, la donna - evidenzia l'esperto - ha molte più probabilità di soffrire della sindrome di Tako-Tsubo, una patologia rara anche nota come 'sindrome del crepacuore', indicata così proprio perché a provocarla può essere un particolare stress emotivo".
"Presenta gli stessi sintomi dell'infarto (affaticamento, dolore al torace e respiro corto) e all'esame delle coronarie non si evidenzia nessuna ostruzione - illustra Rebuzzi - Colpisce in circa il 90% dei casi donne nell'età post-menopausa. Si stima che interessi 1-2 casi su 100 pazienti che si recano in pronto soccorso per sospetto infarto. La patologia sembra correlarsi a stress psichici intensi: forti emozioni, paura, panico, spaventi, lutti e da questo nasce il suggestivo soprannome" di sindrome da crepacuore.
Da qui l'importanza della Giornata mondiale del Cuore, "fondamentale - conclude il cardiologo - per far leva su informazione e prevenzione. Si potranno fare in modo gratuito elettrocardiogrammi, controlli della pressione arteriosa e conoscere il proprio indice di rischio cardiovascolare (basso, moderato, elevato)".
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 27...
Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81.8 milioni di euro
Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi, venerdì 27 settembre 2024. Realizzati invece trecentodieci '4' che vincono ciascuno 558,69 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81.8 milioni di euro. Si torna a giocare domani, sabato 28 settembre, con l'ultimo concorso settimanale e del mese di settembre.
I punteggi vincenti del SuperEnalotto
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 4, 14, 42, 46, 53, 60. Numero Jolly: 31. Numero SuperStar: 85.
Cronaca
Staminali, trapianto in 25enne ‘azzera’ diabete...
E' la prima volta al mondo. La donna cinese: "Ora posso mangiare lo zucchero"
Per la prima volta al mondo un trapianto di cellule staminali riprogrammate ha 'azzerato' il diabete di tipo 1 in una donna di 25 anni di Tianjing che ha iniziato a produrre autonomamente l'insulina meno di 3 mesi dopo l'intervento. Sono i risultati dello studio cinese del Research Institute of Transplant Medicine, Organ Transplant Center del Tianjin First Central Hospital pubblicato su 'Cell'. Finalmente "ora posso mangiare lo zucchero", ha raccontato la donna in una intervista a 'Nature'. Lo studio clinico ha riportato i risultati preliminari a un anno dal trapianto autologo di staminali, prelevate dall'addome. Le cellule sono state riprogrammate chimicamente e sono state fatte crescere come delle cellule 'Beta' del pancreas. Una volta mature sono state inserite nel fegato della ragazza e hanno iniziato a rispondere ai segnali fisiologici, come la glicemia.
James Shapiro, chirurgo specializzato in trapianti e ricercatore all'Università di Alberta a Edmonton, ha spiegato a 'Nature' che i "risultati dell'intervento sono sorprendenti" e i ricercatori "hanno completamente invertito il diabete nel paziente, che prima necessitava di notevoli quantità di insulina". Lo studio, pubblicato oggi su 'Cell', segue i risultati di un altro gruppo di ricercatori, che a Shanghai - in aprile - ha riferito di aver trapiantato con successo isole produttrici di insulina nel fegato di un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2. Grande fermento quindi su questa frontiera delle cellule staminali.
"Nel diabete di tipo 1, il sistema immunitario attacca le cellule delle isole pancreatiche - evidenzia lo studio -. I trapianti di isole pancreatiche possono curare la malattia, ma non ci sono abbastanza donatori per soddisfare la crescente domanda e i riceventi devono usare farmaci immunosoppressori per impedire al corpo di rigettare il tessuto del donatore. Come noto, invece, le cellule staminali possono essere utilizzate per far crescere qualsiasi tessuto nel corpo e possono essere coltivate indefinitamente in laboratorio, il che significa che potenzialmente offrono una fonte illimitata di tessuto pancreatico. Utilizzando tessuto ricavato dalle cellule di una persona, i ricercatori sperano anche di evitare la necessità di immunosoppressori".
Nello studio pubblicato su 'Cell', "la paziente ha raggiunto un'indipendenza prolungata dall'insulina a partire da 75 giorni dopo il trapianto", evidenziano i ricercatori del Tianjin First Central Hospital. L'intervallo glicemico target del paziente "è aumentato da un valore basale del 43,18% al 96,21% entro il quarto mese dal trapianto, accompagnato da una diminuzione dell'emoglobina glicata".