Connect with us

Published

on

Farmaci, sclerosi multipla: nuovi dati su efficacia a lungo termine per modulatore S1P

All’Ectrims studio Daybreak, in forme recidivanti ozanimod riduce e mantiene perdita volume cerebrale fino a 5 anni

Farmaci, sclerosi multipla: nuovi dati su efficacia a lungo termine per modulatore S1P

Nei pazienti trattati con ozanimod, modulatore orale del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1P), per le forme recidivanti di sclerosi multipla, i nuovi dati dello studio di Fase 3 Daybreak dimostrano che la diminuzione dei tassi di perdita di volume cerebrale si è mantenuta nell’estensione in aperto (Ole). I pazienti che hanno ricevuto in modo continuativo il trattamento con ozanimod fino a 5 anni hanno infatti riportato tassi bassi e stabili di perdita del volume totale del cervello (Wbv) nei 60 mesi (variazione % media annualizzata dei minimi quadrati [LSM] rispetto al basale dello studio principale: Radiace, −0,27; Sunbeam, −0,35).

Inoltre - si legge da una nota diffusa da Bristol Myers Squibb (Bms) - i risultati di un’analisi separata di sicurezza di Daybreak Ole dimostrano la diminuzione o la stabilità dei tassi di incidenza degli eventi avversi derivanti dal trattamento (Teaes), con tassi relativamente bassi di infezioni, infezioni gravi e opportunistiche in più di otto anni di trattamento con ozanimod. Questi dati e altri 12 abstract sono stati presentati al 40.esimo congresso dell’European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (Ectrims) che si è tenuto in queste settimane a Copenhagen, Danimarca. “Se non viene trattata precocemente al momento della diagnosi, la sclerosi multipla può causare una significativa e irreversibile perdita di volume cerebrale e il declino cognitivo - afferma Jeffrey Cohen, MD, Mellen Center for Multiple Sclerosis, Cleveland Clinic, Cleveland, Ohio e consulente di Bms - Questa nuova analisi rafforza il profilo di sicurezza ed efficacia ben consolidato di ozanimod come terapia orale efficace, specialmente nei pazienti con recente diagnosi di forme recidivanti di sclerosi multipla”.

Nel dettaglio, lo studio Daybreak Ole ha incluso 2.257 pazienti degli studi di Fase 3 Sunbeam e Radiace e ha valutato i tassi di perdita di volume cerebrale. Il passaggio dall’interferone beta-1a (Ifn-β) al trattamento con ozanimod ha ridotto in modo consistente i tassi di perdita di Wbv (variazione % di Lsm annualizzata dal basale fino al mese 24 di Radiace e di Daybreak pari a −0,48 e −0,19, rispettivamente, con uno schema simile osservato in Sunbeam). Inoltre, riduzioni simili sono state osservate nella variazione del volume del talamo. Sono state osservate elevate riduzioni annualizzate % di Lsm del volume della sostanza grigia corticale (Cgmv) con Ifn-β (variazione annualizzata al Mese 12 rispetto al basale di Sunbeam, −1,02; Radiance, −0,59), ma la tendenza è cambiata 12 mesi dopo il passaggio a ozanimod nel Daybreak (aumento % annualizzato di Lsm rispetto al basale di Daybreak: pazienti dello studio Sunbeam, 0,10; in Radiance, 0,20), con una perdita % Lsm annualizzata bassa di Cgmv osservata in tempi successivi.

L’analisi finale di sicurezza di Daybreak Ole ha incluso 762 pazienti trattati in modo continuativo con ozanimod con una esposizione media di 83,9 mesi. I tassi di incidenza per 1.000 persone-anno sono diminuiti nel tempo dagli studi di Fase 3 al Mese 60 o anche di più nello studio Daybreak Ole. Sono state osservate riduzioni dei Teaes globali (896,1 versus 101,7), delle infezioni (300,5 versus 142,6), delle infezioni opportunistiche (12,0 versus 4,9), dei disturbi cardiaci (22,8 versus 9,5), epatici (77,0 versus 15,7) e polmonari (11,3 versus 4,7), rispettivamente.

“I dati presentati a Ectrims - commenta Alyssa Johnsen, MD, PhD, Vicepresidente senior e Direttore clinical development, Immunology, Cardiovascular and Neuroscience, Bms - confermano ulteriormente la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di ozanimod e si aggiungono al robusto insieme di prove che dimostrano il suo potenziale impatto sulla diminuzione della progressione della malattia nel tempo. Sulla base della nostra esperienza con ozanimod, stiamo ampliando la nostra pipeline mentre continuiamo a ricercare nuovi modi per far progredire il settore delle neuroscienze. Nuove modalità e nuovi target di malattia alimentano il nostro obiettivo di fornire farmaci che elevino gli standard di cura delle malattie neurologiche, compresa la sclerosi multipla”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Mattarella a oncologi Aiom: “Preziosa riflessione su...

Published

on

Il videomessaggio agli specialisti riuniti a Venezia per le Giornate dell’etica dedicate ad assistenza migranti

“È fuor di dubbio che ovunque nel mondo si registri frequentemente una condizione di disparità nella prevenzione, nella tempestività degli interventi terapeutici, nell’adeguato accesso alle cure. La scelta di sviluppare una riflessione volta a valutare con rigore scientifico l’incidenza delle malattie oncologiche sulle persone immigrate e a rendere migliore la loro possibilità di accesso alle cure esprime una preziosa, e in realtà naturale, volontà di porre la persona, qualunque persona, al centro della riflessione e dell’azione sanitaria. A questo primario dovere di alto valore morale si affianca la ricaduta positiva per l’intera popolazione del nostro Paese in conseguenza delle conoscenze acquisite sulla condizione di questa parte delle persone che vivono in Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio inviato oggi agli oncologi riuniti a San Servolo, Venezia, per Le Giornate dell’etica sull’assistenza oncologica dei migranti, organizzate da Aiom e Fondazione Aiom, Associazione italiana oncologia medica.

Continue Reading

Cronaca

Aids, al via campagna Vhivian per migliorare qualità e...

Published

on

Solo metà dei pazienti italiani è soddisfatto della propria terapia

Aids, al via campagna Vhivian per migliorare qualità e tempo del dialogo col medico

A più di quarant'anni dall'identificazione, il virus dell'immunodeficienza umana (Hiv) rimane un problema di salute pubblica. In Italia, ad oggi, solo il 51% dei pazienti si dice soddisfatto della propria terapia anti-Hiv. Per rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti delle persone che vivono con Hiv e per dedicare più tempo al dialogo medico-paziente nasce Vhivian, campagna di comunicazione promossa da ViiV Healthcare, azienda farmaceutica dedicata al 100% alla ricerca di trattamenti contro l'Hiv e focalizzata sulle persone che vivono con Hiv e Aids, con la collaborazione di Edra Spa. Il progetto è stato presentato oggi a Milano durante la giornata di apertura della 38esima edizione del MiX Festival internazionale di cinema Lgbtq+ e Cultura Queer che ha ospitato, oltre alla conferenza stampa di lancio, anche un workshop interattivo in collaborazione con Le Georgiche.

Nel 2022 - spiega una nota - le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono state 1.888, pari a 3,2 nuovi casi per 100mila residenti. Un'incidenza che pone l'Italia al di sotto della media osservata tra i Paesi dell'Europa occidentale e dell'Unione europea (5,1 nuove diagnosi per 100mila residenti). Inoltre, nel 2022 sono stati diagnosticati 403 nuovi casi di Aids, pari a un'incidenza di 0,7 nuovi casi per 100mila residenti. A livello globale, nel 2023 circa 630mila persone sono decedute per malattie Aids-correlate, rispetto ai 2,1 milioni di persone nel 2004 e a 1,3 milioni nel 2010. Secondo le principali linee guida di gestione della patologia, gli inibitori dell'integrasi di seconda generazione rappresentano la classe farmacologica maggiormente raccomandata, sovente presente nelle co-formulazioni di farmaci antiretrovirali, al fine di facilitare l'adesione del paziente alle cure. Tuttavia, in Italia solo il 58,2% delle persone con Hiv sono in trattamento con un inibitore dell'integrasi di seconda generazione in una formulazione tale da permettere l'assunzione una volta al giorno, e solo il 51% dei pazienti si dichiara soddisfatto dell'attuale regime terapeutico; il 38% vorrebbe essere maggiormente informato dal proprio medico sui nuovi farmaci disponibili; il 30% desidererebbe un dialogo più approfondito con il proprio medico curante.

Nella campagna Vhivian, la protagonista è una Aglaonema Pink, una pianta non facile da trattare, ma nemmeno troppo difficile come si penserebbe. Necessita infatti di attenzioni appropriate e specifiche, così come deve avvenire nel consulto tra lo specialista e la singola persona con Hiv. Le piante sono poi universalmente riconosciute come simboli di crescita e rigenerazione, rappresentano il ciclo della vita, l'adattabilità e la capacità di fiorire anche in condizioni difficili. Vhivian vuole ricordare che le persone che vivono con Hiv, nonostante le sfide associate alla convivenza con il virus, non solo possono avere un'aspettativa di vita paragonabile a chi vive senza il virus, ma hanno anche la possibilità di migliorare la propria qualità di vita grazie a un approccio 'paziente-centrico' e personalizzato.

Sul tema è intervenuta, durante la conferenza stampa, Antonella Castagna, direttrice dell'Unità di Malattie infettive dell'Irccs Ospedale San Raffaele e della Scuola di specializzazione in Malattie infettive e tropicali dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Ogni visita con il paziente - spiega - rappresenta l'occasione per definire se il regime terapeutico che la persona con Hiv sta assumendo è - per lui o lei - adeguato, con uno sguardo attento al suo stile di vita. Su questo, oggi la maggior parte delle persone con Hiv, proprio grazie all'ampia gamma di opzioni terapeutiche disponibili, possono assieme al medico riflettere su ciò che è più adatto per loro".

In merito alla necessità di disegnare un percorso personalizzato per migliorare l'aderenza terapeutica e la gestione delle necessità della singola persona, è intervenuto anche Andrea Gori, professore ordinario di Malattie infettive dell'Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Asst Fatebenefratelli Ospedale L. Sacco. "Grazie alla più ampia disponibilità di farmaci antiretrovirali e opzioni terapeutiche altamente efficaci - ha ricordato - oggi in Italia l'Hiv può essere considerata una malattia cronica. Nel trattamento delle cronicità, il colloquio medico-paziente risulta centrale nella definizione della cura tramite l'ascolto e la comprensione dei bisogni. Nelle visite di controllo, e in particolare nella gestione della salute a lungo termine, questo aspetto deve essere un punto cruciale dell'alleanza tra medico e paziente". Fulcro della campagna Vhivian saranno i contenuti relativi alla conversazione con il clinico: le persone con Hiv avranno degli spunti per intraprendere un dialogo più efficace con il proprio medico, per una maggiore condivisione delle proprie esigenze e per iniziare un percorso di gestione della terapia più personalizzato. La campagna potrà contare anche su una serie di contenuti informativi come video, articoli, infografiche, banner, post, poster e opuscoli all'interno degli studi medici.

Il progetto segna l'inizio di una narrativa più ampia, configurandosi come la prima tappa di Rhivolution, iniziativa di ViiV Healthcare che mira a creare nuove opportunità e risorse per le persone che vivono con Hiv, in un percorso di supporto e affiancamento il cui fil rouge, evidenzia Vincenzo Palermo, vice-presidente e general manager, Hub Italia e Paesi Bassi di ViiV Healthcare, è poter fruire dell'innovazione. "Con il lancio di questa nuova iniziativa - commenta Palermo - tentiamo auspicabilmente di nutrire il colloquio medico-paziente di più tempo, ponendo l'accento sull'importanza di un dialogo aperto, empatico e basato sulla condivisione continuativa delle esperienze e dei bisogno del paziente. Un progetto per far sì che l'innovazione possa essere goduta appieno dalle persone con Hiv, ingrediente imprescindibile del loro benessere a lungo termine".

Continue Reading

Cronaca

Oncologi Aiom: “Pochi screening e diagnosi in fase...

Published

on

Le giornate dell’etica su assistenza ai migranti, per 86% specialisti troppe disparità accesso cure

Oncologi Aiom:

Ai problemi burocratici si aggiungono le barriere linguistiche ad ostacolare l’accesso alla prevenzione oncologica degli immigrati, così, troppe diagnosi avvengono in fase avanzata. Il 39% delle donne immigrate non esegue la mammografia (rispetto al 27% delle italiane), con la conseguenza che, in questa popolazione, il carcinoma mammario è diagnosticato in stadio precoce (I-II) in circa l’80% dei casi, rispetto a quasi il 90% nelle italiane. Sono problemi avvertiti anche dagli oncologi: 6 su 10 ritengono che la gestione dei pazienti extracomunitari sia complessa e il 91% è preoccupato di non poter comunicare adeguatamente con questi malati. Solo 4 su 10, infatti, hanno il supporto di un mediatore culturale durante la prima visita. Per l’81% la prognosi oncologica nei migranti è diversa (peggiore) rispetto ai risultati raggiunti nella popolazione residente e per l’86% questo è dovuto alle disparità di accesso alle cure in modo tempestivo. Sono questi, in sintesi, i principali risultati del sondaggio promosso dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) - si legge in una nota - per analizzare il livello di conoscenza degli specialisti sull’assistenza degli stranieri nel nostro Paese, presentati nel convegno nazionale ‘Oncologia e immigrazione’, al centro delle ‘Giornate dell’etica’, organizzate dalla società scientifica e da Fondazione Aiom, che si aprono oggi all’Isola di San Servolo (Venezia).

“Già nel 2020, l’allora presidente Aiom, Giordano Beretta, decise di organizzare questo evento che, però, venne posticipato a causa della pandemia – spiega Francesco Perrone, presidente Aiom - Il Convegno è stato fortemente voluto dal direttivo e rappresenta un’attività necessaria e naturale. Come evidenziato dal presidente Mattarella, il tema delle cure oncologiche agli immigrati pone in evidenza l’intensa e irrinunciabile connessione tra medicina, profili etici e risvolti sociali. Vogliamo portare alla luce un fenomeno che riguarda tutti, ma ci trova impreparati. L’80% degli oncologi, infatti, ritiene di avere solo parzialmente o di essere del tutto privo di strumenti adeguati per la gestione del paziente immigrato colpito dal cancro. Al termine delle ‘Giornate dell’etica’ pubblicheremo un documento, uno statement, con proposte operative da proporre alle Istituzioni”.

Come osserva Antonella Brunello, membro del direttivo nazionale Aiom, “le difficoltà comunicative ostacolano l’accesso alle cure e agli strumenti di prevenzione e hanno un peso rilevante nella gestione della malattia negli stranieri. Basta pensare che solo il 40% degli oncologi, in occasione della prima visita oncologica di un paziente con barriera linguistica, ha la possibilità di avere un mediatore culturale: il 27% in presenza e il 13% al telefono. Gli ostacoli principali nella presa in carico di un paziente extracomunitario - aggiunge - sono costituiti dalla difficoltà nella comprensione del percorso oncologico e nella comunicazione della diagnosi, dalla mancanza di un caregiver perché spesso si tratta di persone sole e da problemi nella prescrivibilità di farmaci”.

La popolazione residente di cittadinanza straniera (al 1° gennaio 2024) è di 5 milioni e 308mila unità, in aumento di 166mila individui (+3,2%) sull’anno precedente. L’incidenza sulla popolazione totale tocca il 9%. Il 58,6% degli stranieri, pari a 3 milioni 109mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11,3%.

“Oltre che nella società è sempre più rilevante la loro presenza anche nei reparti di oncologia medica – sottolinea Tiziana Latiano, membro del direttivo nazionale Aiom - Siamo di fronte a un problema etico e non bisogna distinguere fra immigrati regolari e irregolari. Spesso curiamo immigrati regolari, che però non parlano italiano, per cui la barriera linguistica resta insuperabile. In questi casi, se non si riesce a comunicare, l’assistenza diventa qualitativamente diversa, anche se possiamo offrire le stesse terapie garantite ai pazienti italiani. Senza un mediatore culturale, molte fasi della malattia oncologica non possono essere gestite nello stesso modo in cui avviene per i pazienti privi di barriere linguistiche”.

Gli immigrati “presenti, anche temporaneamente, sul nostro territorio hanno il diritto di accedere alle strutture sanitarie – spiega Filippo Pietrantonio, membro del direttivo nazionale Aiom - Il riconoscimento formale però non sempre corrisponde ad una vera presa in carico per le difficoltà culturali, burocratiche, amministrative, di informazione, che rendono particolarmente difficile per gli immigrati l’accesso alle cure. Queste persone troppo spesso arrivano alla diagnosi quando il cancro è già in uno stadio avanzato, a causa di scarsa prevenzione ed informazione. Va poi considerato il dramma dell’immigrazione irregolare, che non riesce ad accedere ad alcun tipo di controllo preventivo”. Alle ‘Giornate dell’etica’ vengono presentati, da Manuel Zorzi, direttore del servizio Epidemiologico Regionale di Azienda Zero, Registro Tumori del Veneto, i risultati di uno studio sull’incidenza dei tumori nella popolazione immigrata nella regione che ha coinvolto circa 4 milioni di persone dai 20 anni in su nel quinquennio 2015-2019, di cui 470mila provenienti da Paesi a forte pressione migratoria come Europa Orientale, Asia, Africa, America centro-meridionale. Gli stranieri provenienti da questi Paesi sono molto più giovani degli italiani e hanno un’età media di 40 anni (gli over 60 sono solo il 10%). L’incidenza dei tumori nei migranti è risultata significativamente inferiore (-26% nei maschi e -20% nelle femmine) rispetto a quanto osservato negli italiani. In particolare, il rischio di sviluppare la neoplasia della mammella è inferiore del 37% e il cancro della prostata del 29%.

“Nelle donne immigrate sono molto più diffusi i fattori protettivi nei confronti del carcinoma mammario, come la prima gravidanza in giovane età, un numero elevato di figli e l’allattamento al seno – chiarisce Alessandra Fabi, membro del direttivo nazionale Aiom - Per quanto riguarda il tumore della prostata, la maggior incidenza negli uomini italiani deriva da un eccessivo ricorso al test del Psa, che porta a un numero consistente di sovradiagnosi, cioè all’identificazione di tumori molto piccoli, in prospettiva indolenti, che non avrebbero dato segno di sé in assenza di diagnosi”.

Il tumore della cervice uterina, che fra le italiane sta diventando un tumore raro grazie alla diffusione dello screening con il Pap Test e l’Hpv test, presenta invece un’incidenza doppia fra le straniere. Negli ultimi 3-5 anni, il 78% delle donne italiane ha eseguito lo screening cervicale (all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale), questo valore si ferma al 67% nelle straniere. “Nei migranti il tasso di partecipazione agli screening è significativamente più basso – rimarca il presidente Perrone - Non dobbiamo dimenticare la resistenza rappresentata dall’imbarazzo, dalla scarsa informazione, dal pregiudizio di gran parte della popolazione immigrata, che considera una violazione l’esplorazione del proprio corpo. Il Piano oncologico nazionale 2023-2027 riconosce al migrante lo status di fragile e identifica, tra gli obiettivi strategici, l’aumento della copertura vaccinale e l’adesione consapevole alle campagne di screening. Serve un Piano della Prevenzione che consideri le diversità dei migranti”.

Aggiunge Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom: “Nel 2023, Aiom ha costruito un ponte della ricerca con il Perù e il Sud America, condividendo le linee guida sui principali big killer. L’obiettivo è stato promuovere anche in questi Paesi l’oncologia di precisione. Nel 2025, una delegazione di Fondazione andrà in Tanzania, all’Ospedale Bugando Medical Center di Mwanza. L’oncologia medica in questa città è operativa dal 1999, grazie a un’iniziativa del professor Dino Amadori, past president Aiom. In questi anni la nostra società scientifica ha svolto un ruolo importante nella crescita culturale dei professionisti in Tanzania, attraverso il contatto diretto con oncologi italiani al Bugando Medical Center e grazie alla loro frequenza periodica in centri del nostro Paese. Una collaborazione che ha portato, nel 2022, all’inaugurazione del Mwanza Cancer Center. Vogliamo continuare a sostenere l’attività clinica e promuovere la ricerca scientifica - conclude - intensificando i rapporti con i professionisti tanzaniani”.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca55 minuti ago

Mattarella a oncologi Aiom: “Preziosa riflessione su...

Il videomessaggio agli specialisti riuniti a Venezia per le Giornate dell’etica dedicate ad assistenza migranti “È fuor di dubbio che...

Immediapress57 minuti ago

Università Roma Tre. Pro Vita Famiglia: Domani al Rettorato...

27 settembre 2024. Domani mattina, sabato 28 settembre, alle ore 9, saremo davanti al Rettorato dell’Università di Roma Tre, in...

Immediapress58 minuti ago

Lo Studio Odontoiatrico Puzzilli cresce del 40% e apre un...

Roma, 27 settembre 2024 – Lo Studio Odontoiatrico Puzzilli – guidato dal 2002 dal Dottor Emanuele Puzzilli, affermato professionista nel...

Immediapress58 minuti ago

Steriline conclude un anno di successi con un fitto...

Como 27/09/204. Steriline, azienda leader nella produzione di soluzioni asettiche per il settore farmaceutico, si avvia a concludere un intenso...

Immediapress59 minuti ago

Perché il CBD non è uno stupefacente: dal produttore...

Latina, 27/09/2024 - Il braccio di ferro tra il TAR del Lazio e il Governo Meloni in merito al divieto...

Esteri1 ora ago

Netanyahu: “La verità è che Israele vuole la...

Il premier israeliano all'Assemblea generale dell'Onu: "All'Iran dico che se ci attaccate noi risponderemo". Molte delle delegazioni presenti hanno lasciato...

Economia1 ora ago

Montepulciano Abruzzo e pecorino per il Commissario Ue

Un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzzo, formaggio tipico abruzzese e diversi tipi di Salame. Sono soltanto alcune delle specialità offerte dallo...

Cronaca1 ora ago

Aids, al via campagna Vhivian per migliorare qualità e...

Solo metà dei pazienti italiani è soddisfatto della propria terapia A più di quarant'anni dall'identificazione, il virus dell'immunodeficienza umana (Hiv)...

Sport1 ora ago

Supercoppa volley femminile, big match tra Milano e...

Le due squadre si sfideranno domani alle ore 18:00 a Roma per il primo trofeo della stagione Mancano circa 24...

Salute e Benessere1 ora ago

Farmaci, approvazione in Ue di 2 nuove terapie per...

Autorizzazione per ‘first in Class’ elafibranor in Pbc e di odevixiba per prurito colestatico in bimbi con Sindrome di Alagille...

Economia1 ora ago

Candidato col tatuaggio? Il posto di lavoro potrebbe sfumare

La parola a sindacalisti, direttori del personale e giuristi e i consigli del tatuatore professionista "Vuoi un tatuaggio? Occhio al...

Salute e Benessere1 ora ago

Cardiologi ospedalieri, ‘ridurre consumo bevande...

Le nuove linee guida sulla gestione della pressione arteriosa elevata e dell’ipertensione dell'Anmco, "puntano molto sugli interventi mirati a modificare...

Tecnologia1 ora ago

Migliori Siti per Comprare Like Instagram del 2024...

In collaborazione con: followerius.com Oggi Instagram è uno dei social media più utilizzati. Il fatto che abbia una immediatezza di...

Immediapress1 ora ago

Bonus animali domestici: come funziona? Te lo spiega...

Roma, 27/09/2024. Contenuti verificati, consigli, informazioni utili. Questo è Petz, portale interamente dedicato agli animali, domestici e non. Dalle blatte...

Cronaca2 ore ago

Oncologi Aiom: “Pochi screening e diagnosi in fase...

Le giornate dell’etica su assistenza ai migranti, per 86% specialisti troppe disparità accesso cure Ai problemi burocratici si aggiungono le...

Esteri2 ore ago

Trump incontra Zelensky, tra insofferenze per aiuti e...

Un annuncio arrivato a sorpresa dopo che fonti della campagna repubblicana l'avevano escluso Poco dopo gli incontri alla Casa Bianca...

Spettacolo2 ore ago

“Tradii Berlusconi come Giuda con Gesù”, la...

"Mi aiutò e sistemò tutto quando mi condannarono a pagare 2 miliardi e 250 milioni" "Ero molto legato a Silvio...

Spettacolo2 ore ago

Skin, performance a sorpresa al party di Nars

Il brand francese di make up lancia Explicit Lipstick, 10 nuove tonalità e per la serata a Milano chiama sul...

Spettacolo2 ore ago

Addio a Maggie Smith, McGranitt di ‘Harry...

Avea 89 anni, aveva vinto due Oscar e dalla regina Elisabetta aveva ricevuto il titolo di 'Dame' È morta a...

Sport2 ore ago

Ciclismo, dramma ai Mondiali di Zurigo: Muriel Furrer muore...

La ciclista elvetica era caduta ieri durante la gara su strada femminile juniores Muriel Furrer non ce l'ha fatta. La...