Cybersicurezza, illegalità nel dark web: ecco i consigli degli esperti contro i rischi online
Ognuno di noi può tutelarsi navigando in sicurezza contro furti di dati, credenziali o carte di credito
Davanti alla crescita delle attività illegali nel dark web, fotografate anche dal nuovo report di Tinexta Cyber in esclusiva per Adnkronos, una serie di misure possono essere messe in campo dagli Stati, ma anche dai singoli cittadini chiamati a una maggiore consapevolezza dei rischi online legati ai furti di credenziali, dati e carte. Parola degli esperti che mettono in guardia dai pericoli legati al mercato illegale online.
"La crescita del mercato criminale nel web non si deve al periodo pandemico, che è stato solo un modesto catalizzatore. La crescita in realtà, come dimostrano i dati, è iniziata da almeno 15 anni per un'esigenza fondamentale delle mafie, della criminalità organizzata e del terrorismo, ossia quella di risparmiare sui costi di posizionamento e di allargare la presenza sui territori", afferma all'Adnkronos Ranieri Razzante, esperto di cybersicurezza e criminalità organizzata. "Il territorio web è il nuovo spazio in cui vive ciascuno di noi, il nuovo spazio di dominio di governi, di Stati, di terre, ed è il nuovo territorio in cui si può garantire la presenza a coloro che vogliono investire, alle imprese sane ma anche alle imprese criminali - aggiunge. Questa, più del profitto, è la vera ragione scatenante della infiltrazione nel web e della crescita del mercato del web". "E' molto più facile, con un click, spostare somme che spostarle con un vettore o un bonifico - osserva Razzante. E' molto più facile nel dark web mettere in vendita dosi di droga che mandare gli spacciatori per strada. Allo spaccio per strada, prima o poi, si sostituirà interamente lo spaccio via web".
"I meccanismi di prevenzione - osserva Razzante - si devono fondare innanzitutto su regole chiare di ingaggio: l'intelligence deve poter agire per annientare le postazioni e le piattaforme che vengono rintracciate, con codici e regole di ingaggio ben precisi. Ad esempio, le operazioni sotto copertura devono garantire la protezione e la manleva da reato alle forze dell'ordine , perché ancora si discute erroneamente del fatto che non si può fare una guerra ai cyber terroristi o che distruggere un sito web è un atto di guerra". "Se non smarcheremo questo argomento la prevenzione e la repressione dei comportamenti delittuosi sul web saranno sempre un grande problema", sottolinea Razzante, che è anche docente di cybersecurity nell'Università Suor Orsola Benincasa.
Secondo l'esperto serve anche "un uso responsabile degli accessi nel web da parte di tutti gli utenti con regole chiare, univoche e gli Stati che non collaborano devono essere sanzionati. Gli Stati che consentono alle piattaforme illegali di prosperare devono essere 'bannati' dal sistema". Secondo Razzante sarà esponenziale la crescita dei reati sul web "perché possono essere perpetrati gli stessi reati che avvengono nello spazio fisico. Anzi alcuni reati avvengono meglio: penso al reclutamento di hacker e criminali, penso al proselitismo terroristico, al traffico di beni, servizi e merci illegali come evidenziato dal report di Tinexta Cyber". Secondo Razzante, che è anche componente del Comitato strategico per l'Ai presso la presidenza del consiglio, nuove sfide vengono pure dall'Intelligenza artificiale che, "se usata a fini malevoli, triplica la capacità di attacco nel web perché con i sistemi automatizzati è più facile realizzare attacchi ddos o malware. L'Ia - conclude - va inoltre usata invece per contrastare i reati sul web".
Secondo Marco Gabriele Proietti, fondatore e presidente Cyber Security Italy Foundation, "il dark web è diventato un ambiente sempre più attraente per attività illegali come la vendita di droga, sim illegali e dati rubati e questa tendenza è confermata da dati che mostrano un aumento di queste attività criminali". "Da evidenziare che il dark web fornisce ai criminali un ambiente di movimento maggiormente agevole per via dell’anonimato e una visibilità potenzialmente internazionale, consentendo in questo modo di incrementare significativamente i ricavi criminali - prosegue Proietti - Contrastare questo fenomeno richiede una combinazione di azioni governative, legali, tecnologiche e educative, ma anche misure preventive che ognuno di noi può adottare per proteggersi da eventuali furti di credenziali e dati personali".
Secondo il fondatore e presidente di Cyber Security Italy Foundation, prima fondazione no profit in Italia sul mondo cibernetico, si dovrebbe intervenire su più fronti. Con un'"evoluzione delle leggi e della cooperazione internazionale - spiega - le leggi che regolano i crimini informatici devono essere rafforzate e armonizzate a livello globale. Poiché il dark web è accessibile da qualsiasi parte del mondo, è fondamentale che le leggi identifichino i medesimi scenari di reato e che le forze dell'ordine possano collaborare tra i paesi, condividendo informazioni e risorse per perseguire i criminali che operano online". Servono inoltre "strumenti tecnologici avanzati: le tecnologie di tracciamento supportante dall'intelligenza artificiale e il machine learning possono aiutare le autorità a monitorare attività sospette, identificare pattern di comportamento illegale e tracciare/ricostruire i trasferimenti illeciti di denaro sia in Bitcoin che denaro - aggiunge Proietti - Inoltre, strumenti avanzati di crittografia e anonimizzazione, utilizzati per finalità lecite, devono essere bilanciati con strumenti di indagine".
Altro fronte sono poi le "operazioni sotto copertura: le forze dell'ordine spesso operano nel dark web in modo anonimo, infiltrandosi in reti criminali per smantellare marketplace illegali e identificare chi gestisce queste attività. Queste operazioni sono cruciali per colpire le infrastrutture criminali", osserva Proietti secondo il quale servono anche "educazione e sensibilizzazione; molte persone non sono consapevoli dei rischi connessi al dark web, è pertanto essenziale diffondere una maggiore cultura della sicurezza informatica, con campagne di sensibilizzazione su larga scala. Come nel mondo fisico esistono dei luoghi e delle zone in cui non è sicuro recarsi in determinati contenti e riferimenti, allo stesso modo questo paradigma si applica al nostro navigare digitale".
Per evitare di rimanere vittima di furti di credenziali e compromissione di dati, avverte il fondatore e presidente Cyber Security Italy Foundation, "ciascuno può adottare misure preventive e di monitoraggio per ridurre il rischio di essere vittima di furti di dati". Come ad esempio "utilizzare password forti e diverse per ogni account", "attivare l’autenticazione a due fattori (2Fa), "monitorare gli account bancari e le carte di credito", "aggiornare costantemente software e dispositivi", "prestare attenzione a phishing e e-mail sospette" e "navigare in modo sicuro e utilizzare Vpn".
Cronaca
Infarto, per le donne più raro ma più grave
Il cardiologo Rebuzzi: "Dopo la menopausa rischio 'sindrome del crepacuore' per lutti o forti stress psichici"
Il cuore delle donne, rispetto a quello degli uomini, "è più protetto dal rischio di cardiopatie ischemiche. Almeno fino alla menopausa". Poi le cose cambiano. "Perché se in età fertile il rischio di patologie cardiovascolari è inferiore rispetto agli uomini (per l'infarto il rapporto è di 1 a 4), quando termina il periodo di fertilità il rischio cardiovascolare si allinea a quello degli uomini. Il motivo? Le donne non fanno prevenzione, nonostante fumino di più e siano meno attente all'alimentazione e ai corretti stili di vita". Così all'Adnkronos Salute Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all'università Cattolica di Roma, in vista della Giornata mondiale del Cuore che si celebra ogni anno il 29 settembre.
"Le donne sono attente alla prevenzione in ginecologia, ma quando si parla di cuore ignorano i sintomi e i segnali 'spia' - sottolinea Rebuzzi - Ad esempio, non sanno di essere più a rischio per le patologie del microcircolo, cioè di quelle piccole arterie che portano il sangue dalle coronarie alle singole cellule miocardiche".
Dopo la menopausa, poi, a causa della vedovanza o "comunque a seguito di un lutto o un forte stress psichico, la donna - evidenzia l'esperto - ha molte più probabilità di soffrire della sindrome di Tako-Tsubo, una patologia rara anche nota come 'sindrome del crepacuore', indicata così proprio perché a provocarla può essere un particolare stress emotivo".
"Presenta gli stessi sintomi dell'infarto (affaticamento, dolore al torace e respiro corto) e all'esame delle coronarie non si evidenzia nessuna ostruzione - illustra Rebuzzi - Colpisce in circa il 90% dei casi donne nell'età post-menopausa. Si stima che interessi 1-2 casi su 100 pazienti che si recano in pronto soccorso per sospetto infarto. La patologia sembra correlarsi a stress psichici intensi: forti emozioni, paura, panico, spaventi, lutti e da questo nasce il suggestivo soprannome" di sindrome da crepacuore.
Da qui l'importanza della Giornata mondiale del Cuore, "fondamentale - conclude il cardiologo - per far leva su informazione e prevenzione. Si potranno fare in modo gratuito elettrocardiogrammi, controlli della pressione arteriosa e conoscere il proprio indice di rischio cardiovascolare (basso, moderato, elevato)".
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 27...
Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81.8 milioni di euro
Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi, venerdì 27 settembre 2024. Realizzati invece trecentodieci '4' che vincono ciascuno 558,69 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81.8 milioni di euro. Si torna a giocare domani, sabato 28 settembre, con l'ultimo concorso settimanale e del mese di settembre.
I punteggi vincenti del SuperEnalotto
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 4, 14, 42, 46, 53, 60. Numero Jolly: 31. Numero SuperStar: 85.
Cronaca
Staminali, trapianto in 25enne ‘azzera’ diabete...
E' la prima volta al mondo. La donna cinese: "Ora posso mangiare lo zucchero"
Per la prima volta al mondo un trapianto di cellule staminali riprogrammate ha 'azzerato' il diabete di tipo 1 in una donna di 25 anni di Tianjing che ha iniziato a produrre autonomamente l'insulina meno di 3 mesi dopo l'intervento. Sono i risultati dello studio cinese del Research Institute of Transplant Medicine, Organ Transplant Center del Tianjin First Central Hospital pubblicato su 'Cell'. Finalmente "ora posso mangiare lo zucchero", ha raccontato la donna in una intervista a 'Nature'. Lo studio clinico ha riportato i risultati preliminari a un anno dal trapianto autologo di staminali, prelevate dall'addome. Le cellule sono state riprogrammate chimicamente e sono state fatte crescere come delle cellule 'Beta' del pancreas. Una volta mature sono state inserite nel fegato della ragazza e hanno iniziato a rispondere ai segnali fisiologici, come la glicemia.
James Shapiro, chirurgo specializzato in trapianti e ricercatore all'Università di Alberta a Edmonton, ha spiegato a 'Nature' che i "risultati dell'intervento sono sorprendenti" e i ricercatori "hanno completamente invertito il diabete nel paziente, che prima necessitava di notevoli quantità di insulina". Lo studio, pubblicato oggi su 'Cell', segue i risultati di un altro gruppo di ricercatori, che a Shanghai - in aprile - ha riferito di aver trapiantato con successo isole produttrici di insulina nel fegato di un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2. Grande fermento quindi su questa frontiera delle cellule staminali.
"Nel diabete di tipo 1, il sistema immunitario attacca le cellule delle isole pancreatiche - evidenzia lo studio -. I trapianti di isole pancreatiche possono curare la malattia, ma non ci sono abbastanza donatori per soddisfare la crescente domanda e i riceventi devono usare farmaci immunosoppressori per impedire al corpo di rigettare il tessuto del donatore. Come noto, invece, le cellule staminali possono essere utilizzate per far crescere qualsiasi tessuto nel corpo e possono essere coltivate indefinitamente in laboratorio, il che significa che potenzialmente offrono una fonte illimitata di tessuto pancreatico. Utilizzando tessuto ricavato dalle cellule di una persona, i ricercatori sperano anche di evitare la necessità di immunosoppressori".
Nello studio pubblicato su 'Cell', "la paziente ha raggiunto un'indipendenza prolungata dall'insulina a partire da 75 giorni dopo il trapianto", evidenziano i ricercatori del Tianjin First Central Hospital. L'intervallo glicemico target del paziente "è aumentato da un valore basale del 43,18% al 96,21% entro il quarto mese dal trapianto, accompagnato da una diminuzione dell'emoglobina glicata".