Roma-Venezia 2-1, rimonta giallorossa con Cristante e Pisilli
La squadra capitolina ottava in classifica con 9 punti insieme all'Empoli
La Roma batte 2-1 il Venezia in un match della sesta giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico. Al vantaggio degli ospiti con Pohjanpalo al 44', rispondono Cristante al 75' e Pisilli all'83'. In classifica i giallorossi sono ottavi con 9 punti insieme all'Empoli, i lagunari restano fermi a quota 4 in 18esima posizione.
La partita
La prima occasione della partita è per gli ospiti al 3', conclusione dal limite di Svoboda, Svilar si allunga e devia in angolo. Al 6' rispondono i padroni di casa con Soulé che si libera di un avversario e calcia da fuori area, conclusione troppo centrale e parata da Joronen. Al 10' buonissima azione di Oristanio che riceve sull'out di destra, controlla, si accentra e calcia, ancora una volta Svilar si distende e blocca. Al 12' si vede per la prima volta Dovbyk che fa tutto da solo ma schiaccia troppo la conclusione che finisce fuori. Al 17' tentativo di Pellegrini dai 30 metri direttamente su calcio di punizione, Joronen respinge. Chance per la Roma, al 20', dagli sviluppi di un angolo calciato da Soulé, Pellegrini di testa sul secondo palo, palla fuori di poco.
Al 24' cross dalla destra, Oristanio salta di testa e palla che finisce di poco fuori. Dopo due minuti contropiede pericolosissimo del Venezia sempre con Oristanio che cede la palla a Pohjanpalo, conclusione dell'attaccante e palla deviata in angolo. La squadra lagunare trova sempre la giocata giusta in transizione, alla mezz'ora Pohjanpalo riceve un pallone a rimorchio, calcia dal limite ma la palla finisce fuori. Al 44' gli arancioneroverdi passano in vantaggio con una bell'azione tutta in velocità, la prima conclusione è di Busio, la palla finisce sul palo, raccoglie il pallone Pohjanpalo che batte Svilar da distanza ravvicinata. Nel recupero la squadra di Di Francesco sfiora il raddoppio prima con Ellertsson e poi ancora Pohjanpalo, Mancini salva nei pressi della linea di porta.
In avvio di ripresa la Roma si riversa nella trequarti del Venezia ma non riesce a pungere, la conclusione di Koné si ferma sui guantoni di Joronen. Al 9' giallorossi vicini al pareggio con una bella conclusione a giro di Pellegrini, palla fuori di pochissimo. All'11' gol del raddoppio di Haps annullato per fuorigioco di Zampano. Al 13' doppio cambio per Juric con Baldanzi e Pisilli al posto di Koné e Mancini. Un minuto dopo Svilar salva la Roma con una grandissima uscita su Oristanio. Al 25' cross teso e basso di Angelino, la palla attraversa tutta l'area di rigore, non ci arrivano giocatori della Roma e il Venezia si salva.
Al 28' altra occasione per i capitolini con con Dovbyk che controlla, sposta e calcia, palla fuori di poco. Due minuti dopo arriva il pari di Cristante con un tiro da fuori area leggermente deviato da Busio e sul quale Joronen non può arrivare. Poco dopo triplo cambio per Di Francesco: escono Ellertsson, Nicolussi Caviglia e Oristanio, entrano Doumbia, Andersen e Crnigoj, nella Roma esce Pellegrini ed entra Paredes. Al 38' la Roma completa la rimonta. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo, Pisilli salta più in alto di tutti e trova la rete del 2-1. Juric toglie Soulé e inserisce Hermoso scegliendo un atteggiamento più prudente che viene premiato. I capitolini non rischiano nulla in difesa e portano a casa i tre punti.
Esteri
Libano, Hashem Safieddine scelto come successore di...
Secondo quanto riferiscono i media il Consiglio della Shura di Hezbollah ha indicato il nuovo leader del Partito di Dio
Il Consiglio della Shura di Hezbollah ha scelto Hashem Safieddine come segretario generale del movimento libanese, dopo l'uccisione venerdì a Beirut di Hassan Nasrallah. Lo hanno riferito fonti ad al-Arabiya, mentre per il momento l'emittente del 'Partito di Dio' al-Manar non riporta la notizia.
Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il "braccio destro" di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell'amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica.
L'influenza di Safieddine non si limita al Libano, ma si estende anche all'Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita. I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense.
Cronaca
Vibo Valentia, scooter contro furgone: muore 50enne, grave...
Il ragazzo trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Catanzaro è in prognosi riservata
Grave incidente stradale nel pomeriggio a Vibo Valentia: un 50enne che si trovava a bordo di uno scooter è morto nell’impatto contro un furgone. Ferito in maniera grave il figlio 13enne, trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Pugliese di Catanzaro, dove si trova ricoverato in prognosi riservata.
Cronaca
Chiara Petrolini, il padre dei neonati morti: “Miai...
"Non abbiamo mai parlato di bambini, mi diceva che prendeva la pillola"
Chiara Petrolini "era una maschera. Non ho mai notato nessun cambiamento. Non abbiamo mai parlato di bambini, mi diceva che prendeva la pillola". E' il racconto del padre dei due neonati seppelliti nel giardino della villetta di Traversetolo dall'ex fidanzata Chiara Petrolini, in un'intervista che sarà trasmessa questa sera a 'Le Iene' su ItaliaUno.
"Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. Il primo bacio (con Chiara, ndr.) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L'anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione era lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me", dice.
"Proprio l'esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all'altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto", aggiunge.
"Tra il primo e il secondo bambino c'è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un'altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino. La domanda che si fanno tutti è: 'ma come fai a non accorgertene?', lei era normale, non cambiava mai", racconta ancora.
"Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all'ultimo non l'ho mai vista cambiata, non l'ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all'ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d'umore? Era una maschera".
Ha provato a riavvolgere il nastro? "Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola - aggiunge il ragazzo - lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me".
Il giovane racconta a 'Le Iene' il giorno del primo ritrovamento: "Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: 'Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati'. Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c'entri, in qualche modo c'entri. Io all'inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tuttora fatico a realizzare".
Infine, dice: "Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l'ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c'era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto".