Elon Musk e la profezia sulle elezioni Usa: “Se Trump perde, addio democrazia”
Lo scenario prospettato dal magnate, che sostiene il candidato repubblicano
"Se Trump non diventa presidente, queste saranno le ultime elezioni". E' la convinzione di Elon Musk che lancia il suo personalissimo allarme con un lungo post su X. Il magnate, convinto sostenitore del candidato repubblicano in vista delle elezioni del 5 novembre, elabora il suo pensiero con un messaggio. "Pochissimi americani si rendono conto del fatto che, se Trump non verrà eletto, queste saranno le ultime elezioni. Trump non è per niente una minaccia per la democrazia, è l'unico modo per salvarla", dice il magnate.
"Lasciatemi spiegare: se anche solo 1 immigrato illegale su 20 diventasse un cittadino ogni anno, cosa che i Democratici stanno accelerando il più velocemente possibile, ci sarebbero circa 2 milioni di nuovi elettori legali in 4 anni. Il margine che decide il voto negli stati in bilico spesso è inferiore a 20 mila voti. Ciò significa che se il partito democratico riuscisse nell'intento, non ci sarebbero più stati in blico", la tesi di Musk.
"Inoltre, l'amministrazione Biden/Harris ha fatto aumentare in maniera vertiginosa il numero dei 'richiedenti asilo' che hanno ottenuto la cittadinanza tramite procedura accelerata, direttamente negli stati in bilico come Pennsylvania, Ohio, Wisconsin e Arizona. È un modo sicuro per vincere ogni elezione", prosegue.
"L'America diventerebbe quindi una nazione monopartito e la democrazia sarebbe finita. Le uniche 'elezioni' sarebbero le primarie dei democratici. Una cosa del genere è già accaduta in California molti anni fa, dopo l'amnistia del 1986. L'unica cosa che separa la California dal socialismo estremo e dalle soffocanti politiche governative è che le persone possono lasciare la California e rimanere comunque in America. Una volta che l'intero paese sarà controllato da un partito, non ci sarà via di fuga. Ogni luogo in America diventerà come il centro di San Francisco, un incubo", conclude.
Esteri
Libano, Hashem Safieddine scelto come successore di...
Secondo quanto riferiscono i media il Consiglio della Shura di Hezbollah ha indicato il nuovo leader del Partito di Dio
Il Consiglio della Shura di Hezbollah ha scelto Hashem Safieddine come segretario generale del movimento libanese, dopo l'uccisione venerdì a Beirut di Hassan Nasrallah. Lo hanno riferito fonti ad al-Arabiya, mentre per il momento l'emittente del 'Partito di Dio' al-Manar non riporta la notizia.
Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il "braccio destro" di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell'amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica.
L'influenza di Safieddine non si limita al Libano, ma si estende anche all'Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita. I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense.
Esteri
Austria, proiezioni: estrema destra Fpo primo partito al...
No dei Popolari del cancelliere Karl Nehammer: "Mai con la destra". Le proiezioni danno l'Fpo primo partito al 29,1%. Partito Popolare (OeVP) al 26,2%
L'Austria svolta a destra. Il Partito della Libertà (FPOe, formazione di estrema destra) è in testa con il 29,1% nelle proiezioni delle elezioni per rinnovare i 183 seggi del Nationalrat, la Camera bassa del parlamento di Vienna.
Al secondo posto il Partito Popolare Austriaco (OeVP) del cancelliere Karl Nehammer con il 26,2%, mentre il Partito Socialdemocratico (SPOe) ha il 20,4%. I Verdi sono fermi all'8,6% e poco più sopra, all'8,8%, i liberali di Neos.
Stando alle proiezioni, l'Fpo conquisterebbe 57 seggi (+26), l'Ovp 52 (-19), l'Spo 40, il Neos 17 (+2) e lo stesso numero i Verdi (-9).
Leader Fpo: "Pronti a governare" e apre agli altri partiti
Il leader del Partito della Libertà d'Austria (Fpo), Herbert Kickl, si è detto "pronto a guidare il nuovo governo" dopo la storica affermazione dell'estrema destra alle elezioni parlamentari e ha aperto al dialogo con le altre forze politiche.
Ritenendo che l'esito delle elezioni odierne segnerà un cambiamento per l'Austria, Kickl ha interpretato la vittoria del suo partito come una "chiara dichiarazione" da parte dell'elettorato austriaco "che le cose non possono andare avanti così in questo Paese".
"Stiamo tendendo una mano in tutte le direzioni", ha aggiunto il leader del partito euro-scettico, anti-migranti e filo-russo, sottolineando di voler costruire una "fortezza austriaca". Per il momento, tuttavia, nessun altro partito austriaco si è mostrato disposto a formare un governo con l'Fpo e Kickl ha detto che ora si deve chiedere agli altri partiti "cosa pensano della democrazia".
Chiusura dei Popolari: "Mai con la destra"
Il Partito popolare austriaco (Ovp) del cancelliere in carica, Karl Nehammer, ha confermato di non voler formare una coalizione con Fpo. "Era così ieri, è così oggi e sarà così anche domani", ha affermato il segretario generale dell'Ovp, Christian Stocker, mentre il segretario generale dell'Fpo, Michael Schnedlitz, ha dichiarato che "gli austriaci hanno fatto la storia oggi", sostenendo che il risultato delle elezioni ha mostrato una "richiesta di cambiamento nel Paese".
Esteri
Trump insulta Harris: “Disabile mentale, è nata...
Il tycoon in Wisconsin: "Joe Biden è diventato seminfermo di mente"
Il candidato repubblica alla presidenza degli Stati Uniti d'America Donald Trump ha insultato ieri la sua avversaria democratica Kamala Harris, durante una visita nel Wisconsin sudoccidentale, definendola "mentalmente disabile" durante un discorso focalizzato sull'immigrazione. Lo riferisce la Wisconsin Public Radio. L’ex presidente ha parlato all’interno dell’auditorium di una scuola superiore a Prairie du Chien, una città di meno di 6mila abitanti vicino al confine del Wisconsin con l’Iowa.
Trump ha accusato l’amministrazione Joe Biden e Kamala Harris di favorire l’immigrazione clandestina e ha collegato la questione alla criminalità. Ha fatto riferimento alla visita di Harris al confine meridionale, avvenuta ieri, la prima dal 2021. "Ho visto questo spettacolo che ha allestito - ha detto Trump - dopo quattro anni del confine più incompetente della storia al mondo, Kamala Harris è arrivata sulla scena". Ha poi provocato risate e applausi dalla folla quando ha detto: “Joe Biden è diventato seminfermo di mente. Kamala è nata così. Se ci pensate - ha aggiunto - solo una persona con disabilità mentale avrebbe potuto permettere che ciò accadesse nel nostro Paese”.