Il numero 1 del mondo si impone per 6-2, 7-5
Jannik Sinner in semifinale nel torneo Atp di Pechino 2024. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, nei quarti di finale oggi batte il ceco Jiri Lehecka per 6-2, 7-6 (8-6) in 1h44'. Il 23enne altoatesino si prepara ad affrontare il vincente della sfida tra il russo Andrei Rublev, testa di serie numero 4, e il cinese Yunchaokete Bu.
Il match
Sinner non sembra condizionato dal caso doping che lo coinvolge e domina il primo set. Il numero 1 del mondo rompe il ghiaccio con il break che lo lancia sul 3-1 e archivia la frazione con un netto 6-2 dopo aver strappato di nuovo il servizio all'avversario.
Il secondo set è più equilibrato, complici gli errori gratuiti che condizionano il cammino dell'azzurro: Sinner, che viaggia con il 60% di prime palle, sul 4-3 a proprio favore spreca una chance per il break che gli consentirebbe di ipotecare la vittoria.
Lehecka si salva e allunga il match e sul 5-5 ha addirittura due chance per strappare il servizio all'azzurro. Il numero 1 del mondo si complica la vita con un paio di doppi falli prima di salire 6-5. L'epilogo del secondo set è rinviato al tie-break: l'equilibrio resiste (3-3) fino a quando gli errori di Sinner non diventano decisivi. Lehecka scappa sul 6-4 e ha due opportunità per aggiudicarsi il parziale. Il braccino tradisce il ceco, che si fa agganciare (6-6) e superare (7-6). Il primo match point è sufficiente per Sinner: 8-6 e game over.
Medvedev batte Cobolli, semifinale con Alcaraz
Nella parte bassa del tabellone, in semifinale si sfideranno Carlos Alcaraz e il russo Daniil Medvedev. Alcaraz, numero 2 del tabellone, ha avuto la meglio sul russo Karen Kachanov per 7-5, 6-2. Medvedev, testa di serie numero 3, nei quarti ha piegato l'azzurro Flavio Cobolli per 6-2, 6-4.
Paolini out nel torneo Wta
Nel torneo femminile, stop per Jasmine Paolini. L'azzurra, numero 5 del mondo, nei sedicesimi di finale è stata sconfitta dalla polacca Magda Linette che si è imposta per 6-4, 6-0.
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Sinner e il caso doping: “Io a testa alta, non ho...
L'azzurro: "Ovviamente deluso di ritrovarmi di nuovo in questa posizione, ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro"
Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la vittoria su Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino, torna a parlare dopo il ricorso della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, per la positività al clostebol riscontrata a marzo. "Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa. Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po' a tenere la testa alta", ha spiegato l'azzurro.
"Di certo ho passato notti insonni in questo periodo e adesso ancora una volta non sarà facile - sottolinea il 23enne altoatesino -. E' un qualcosa che potenzialmente può accadere e sono ovviamente deluso di ritrovarmi di nuovo in questa posizione, ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro facendo tutto quel che potrò per farmi trovare pronto per ogni partita che dovrò affrontare. Sì, è un momento difficile per me e per il mio team. Tendo a tenermi vicine le persone che mi conoscono come persona e loro sanno chi sono, ma di sicuro non è facile".
Sinner parla poi della partita. "Con Lehecks ci conosciamo, l'ho affrontato anche a Indian Wells. Sono soddisfatto di averla chiusa in due set. Nel prossimo match dovrò alzare ancora il livello. Cerchiamo sempre di migliorare giorno dopo giorno. I successi sono il risultato del livello di gioco che esprimi, di quanto riesci ad essere continuo anche mentalmente. Cerchiamo di stare nel presente, ogni match ci fa capire che posso migliorare. Ho cambiato fisioterapista e preparatore e anche dal punto di vista fisico c'è tanto da fare".
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Sinner e il caso doping, Medvedev: “Vicenda dura da...
Il russo sostiene il campione altoatesino in merito al ricorso della Wada contro l'assoluzione dell'Itia per la positività al clostebol
Daniil Medvedev sostiene Jannik Sinner, dopo il ricorso della Wada contro l'assoluzione dell'Itia per la positività al clostebol. "A dir la verità non ne ho discusso molto negli spogliatoi se non con alcuni colleghi russi con cui di solito chiacchiero di più" ha detto. "Come per ogni tipo di situazione, anche in questa vicenda c'è chi pensa che debba essere sospeso e chi no. Questioni come queste io cerco sempre di guardarle da una giusta distanza, pensando a quanto sia dura per lui gestire ora questa faccenda".
"Come ho già detto durante la conferenza stampa durante gli US Open, nessuno vorrebbe trovarsi in questa situazione - aggiunge l'ex numero uno del mondo in conferenza stampa dopo la sua vittoria nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino -. Lo dico per me: se dovessi immaginare di ricevere una mail in cui mi si accusa di aver fallito un test antidoping e avessero trovato per qualsiasi motivo della cocaina o altro di cui non so nemmeno il nome, io resterei sorpreso perché non saprei dire come possa esser finita nella mia pipì o nel mio sangue. E' una situazione davvero complicata. Dico che lui ha ragione a fare ciò che sente di dover fare così come la Wada sta facendo forse quel che deve fare".
"Vedremo come andrà a finire, pensavamo che la storia fosse conclusa e invece no. Io la penso un po' come Carlos Alcaraz, Jannik mi sta simpatico. Non penso che sia una vicenda che getti una cattiva reputazione sul tennis, se la stessa cosa fossa accaduta a dieci top-10 tutta la vicenda sarebbe diversa. Invece è una situazione che riguarda solo lui e adesso non resta che vedere come andrà a finire", conclude Medvedev.
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Cassioli: “Di Pisilli mi ha colpito umiltà e...
Il pluricampione paralimpico dello sci nautico, cieco dalla nascita, ha seguito all'Olimpico il successo della Roma sul Venezia e abbracciato il giovane giocatore giallorosso a fine gara
"L’incontro con Niccolò Pisilli non è stato affatto fortuito, devo ringraziare la società che mi ha coinvolto per vivere un’esperienza immersiva e inclusiva allo stadio Olimpico. Questo perché l’As Roma sta rivolgendo sempre maggior attenzione all’accessibilità delle partite e già lo scorso anno avevamo raccontato insieme il meraviglioso servizio della radiocronaca allo stadio in tempo reale, utilissima a chi non vede per godersi contemporaneamente le fasi di gioco e l’energia pazzesca degli spalti. Ieri però siamo andati oltre e, grazie al supporto della comunicazione, abbiamo deciso di raccontare davvero cosa significa una partita di calcio in casa della Roma per chi non vede". Lo ha spiegato Daniele Cassioli, pluricampione paralimpico dello sci nautico e Presidente onorario Piramis Onlus, cieco dalla nascita, all'Adnkronos dopo l'abbraccio con il giocatore della Roma Nicolò Pisilli dopo la gara vinta dai giallorossi con il Venezia.
"Visto l’esito della partita e la sensibilità del personale di Trigoria è stato possibile incontrare e toccare da vicino alcuni dei protagonisti, qualcosa di unico per me! Quando ci siamo abbracciati mi è venuto spontaneo ringraziarlo perché ci ha regalato la vittoria e una domenica sicuramente più leggera...Poi gli ho chiesto quale parte della testa avesse colpito quel pallone ed è stato bello toccare qualcosa che in più di sessantamila avevano appena visto", ha raccontato il tifoso della Roma Cassioli. "Lo sport nostrano ci sta regalando tanti giovani volenterosi che dopo anni di sacrifici si trovano quasi all’improvviso a calcare i palchi principali tra i professionisti. Niccolò è sicuramente tra questi, frutto di un vivaio che, a onor del vero, da decenni sforna giovani prospetti che diventano autentici campioni".
"Di lui mi ha colpito l’umiltà e la semplicità e credo che questo sia un messaggio importante, a partire dai campetti di periferia dello sport di base: genitori, allenatori e dirigenti devono prima di tutto preoccuparsi di crescere giovani umili e semplici. Se poi diventano campioni e segnano con la maglia della Roma o fanno grande il nostro paese con quella azzurra la gioia è doppia!", ha concluso Cassioli.