Premio Archivio Disarmo Colombe d’Oro per la Pace il 12 ottobre la 40esima edizione
La Colomba d’oro per la pace, disegnata dallo “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a giornalisti e a una personalità internazionale che si sono impegnati per la pace
Giunge alla 40° edizione il Premio Colombe d'oro per la Pace, organizzato da Archivio Disarmo con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop. La Colomba d’oro per la pace, disegnata dallo “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a giornalisti e a una personalità internazionale che si sono impegnati per la pace. La Giuria è composta da Fabrizio Battistelli presidente di Archivio Disarmo, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta. Il prossimo 12 ottobre, nella luminosa Sala della Protomoteca in Campidoglio concessa da Roma Capitale, verranno premiati a Roma quattro giornalisti. Osserva Veronica Fernandes, giornalista della redazione Esteri di Rainews24: “Ci sono due cose che secondo me sono importanti nel giornalismo di guerra: la prima è rendersi conto che fotografare l'orrore è in qualche modo semplice. Invece dobbiamo sempre intrecciare il racconto dell'istante al contesto e alla Storia, mostrare le persone che intervistiamo come persone intere, non solo nel ruolo che hanno in quel momento, ad esempio vittima o carnefice. La seconda è che non è sufficiente esserci, ma serve interrogarsi costantemente su quello che vediamo e sull'effetto che chiedere ad una persona di condividere con noi il suo inferno provoca in lei quando noi ce ne saremo andati”.
Matteo Pucciarelli, giornalista della redazione politica de la Repubblica dichiara “Così come una nuova generazione di storici sta cominciando a raccontare gli avvenimenti non solo come un susseguirsi di guerre, come se la guerra fosse insita nella natura umana e motore della Storia, anche il giornalismo ha bisogno di rivolgere lo sguardo laddove si imparano teorie e pratiche nonviolente, basate sulla decostruzione dell’immagine del nemico, sull'internazionalismo, sulla giustizia sociale e ambientale”.
Safwat Al Kahlout, corrispondente di Al Jazeera a Gaza, per sei mesi, dal 7 ottobre 2023, ha raccontato l‘ultimo capitolo della guerra israelo–palestinese e le sue devastazioni. Ricorda Safwat “Fin dai primi momenti dell’attacco israeliano ho capito che l’avvenimento avrebbe cambiato il destino di Gaza e di tutti noi. Per questo ho lavorato per raccontare al mondo la verità del conflitto. Il giornalismo a Gaza ha pagato un tributo enorme in termini di vite umane, di giornalisti e operatori rimasti vittime della guerra. Il lavoro del giornalista è prezioso e per questo sono onorato di ricevere questo premio che dedico a tutti i colleghi che hanno perso la vita sotto i bombardamenti”.
Meron Rapoport, giornalista nato e cresciuto in Israele, è editorialista di +972 Magazine, rivista online israelo-palestinese e direttore del sito gemello in lingua ebraica, Local Call. Afferma Rapoport: "In questi tempi bui in Israele, in Palestina e in tutta la regione, quando la libertà di stampa è minacciata e i giornalisti vengono uccisi mentre compiono il loro mestiere, è un grande onore per me ricevere da Archivio Disarmo il premio Colombe d’oro. Il giornalismo è sempre stato per me, più che un semplice lavoro, uno strumento per promuovere la giustizia, dare voce a chi non è ascoltato e combattere la falsificazione. Questo riconoscimento mi incoraggerà a continuare questa missione”.
Da tempo un network di 250 associazioni in tutto il mondo formate da cittadini, ricercatori, esponenti della società civile è impegnato a sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici sul tema dell'Intelligenza Artificiale applicata alle armi. Come già nel 2017, quando la Colomba d'oro internazionale fu assegnata alla Campagna per la messa al bando delle armi nucleari (ICAN), anche questa 40° edizione premia una Campagna internazionale, quella denominata Stop Killer Robots. L’obiettivo è prevenire il rischio che, con il pretesto della difesa, l'Intelligenza Artificiale sia sottratta al controllo umano. Ritira il premio Peter Asaro, Professore di filosofia della scienza e della tecnologia presso la School of Media Studies della New School di New York e vice presidente della Campagna.
Dichiara Asaro: “La Campagna Stop Killer Robots è onorata di ricevere il premio Colombe d’oro per la pace. L'Intelligenza Artificiale svolgerà un ruolo chiave nel modo in cui viviamo come individui, come società e come comunità globale, quindi è fondamentale stabilire una legge internazionale per regolare l'autonomia applicata ai sistemi d’arma. Sono inaccettabili la disumanizzazione, il bersaglio e l'uccisione di persone nei contesti militari tramite la IA, così come è da regolare il suo impiego nei compiti di polizia, nel controllo delle frontiere e nella società in generale. Le decisioni sulla vita o sulla morte non possono essere delegate alle macchine”. A proposito della 79a Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso in questi giorni a New York, Asaro sottolinea l'opportunità che viene offerta agli Stati di “agire con urgenza e mostrare una leadership politica continuativa sul tema delle armi autonome”.
Cronaca
Cartello contro Segre in corteo pro Pal di Milano, procura...
Indagato Chef Rubio dopo le parole pronunciate contro Israele
Prime denunce in procura a Milano dopo i cartelli comparsi sabato scorso nel corteo pro Palestina che è sfilato in centro a Milano e che mostrava l'immagine della senatrice a vita Liliana Segre, del ministro Guido Crosetto e di altri noti esponenti definiti "agenti sionisti". La procura si appresta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa".
I nomi inseriti nell'informativa della Digos - due al momento, da quanto si apprende - saranno a breve iscritti nel registro degli indagati. Tra loro risulta 'Chef Rubio' che sabato, alla manifestazione a cui hanno preso parte i Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), ha incitato a segnare con lo spray le case di chi sostiene Israele.
Cronaca
Caffè Borbone, special edition de Il Caffè del Birbantello
L’iniziativa sociale ha permesso a circa 700 bambini in tutta Italia di riscoprire il valore della collaborazione e della socialità immaginando i propri modelli di vita positivi
Caffè Borbone presenta la special edition de Il Caffè del Birbantello: cinque nuove scatole di caffè in cialda disegnate dai bambini che hanno partecipato all’edizione 2024 del progetto Il Caffè del Birbantello. L’iniziativa sociale, nata a Napoli su iniziativa di Caffè Borbone ed estesa da questa edizione a tutto il territorio nazionale, ha coinvolto circa 700 ragazzi e bambini in un progetto inclusivo di espressione artistica che ha portato le loro creazioni sulle scatole di cialde. Cinque Onlus in diverse città italiane hanno chiamato bambini e ragazzi ad esprimere la loro creatività attraverso un disegno ispirato al tema degli Eroi quotidiani, persone che nella vita di tutti i giorni rappresentano un riferimento nell’immaginario dei bambini, modelli di vita positivi e autentici che possano essere d’ispirazione e di supporto. Grazie a dei laboratori ludico-formativi, il progetto ha promosso la socializzazione dei più piccoli con i loro coetanei stimolando la creatività e valorizzando l’importanza della collaborazione.
Nel corso dei laboratori, i bambini sono stati incoraggiati a riflettere su chi fossero per loro gli Eroi di tutti i giorni, riportandoli poi in una personale interpretazione artistica ricca di colore e immaginazione. Maya ha disegnato la sua ‘superfamiglia’ che nel suo racconto aveva proprio il super potere di sostenerla e proteggerla. Anche Dafne ha pensato alla famiglia, raffigurando la sua super mamma mentre l’aiuta in un momento di difficoltà, mentre Malak ha disegnato sua sorella e l’ha chiamata l’eroina della pace. Senza considerare i moltissimi papà, i capitani col numero 10. Qualcuno ha pensato anche ai familiari pelosi, come Nora, che ha disegnato il suo cane Taco, mentre qualcun altro ha rappresentato il proprio amico del cuore come parte degli eroi della famiglia.
I disegni sono stati valutati da una giuria che comprendeva anche due ambassador di Caffè Borbone: Filippo Della Vite, talento dello sci alpino italiano che della creatività ha fatto il suo stile di sci, e Nicolò Canova, artista e illustratore che ha saputo riconoscere la vera impronta artistica delle mini-opere. Dopo una prima selezione di 25 proposte creative sono stati scelti 5 disegni che oggi rappresentano una special edition disponibile nei negozi specializzati di caffè e sull’eCommerce caffeborbone.com. Tutti i bambini e i ragazzi sono stati premiati a Milano presso il Teatro alla Scala e a Napoli presso le Officine del Teatro San Carlo nella cornice di due eventi speciali in cui Caffè Borbone ha consegnato alle associazioni un'ulteriore donazione a sostegno delle attività formative del prossimo anno volte a contrastare l'abbandono scolastico.
All’interno del filone narrativo di Caffè Borbone che da 25 anni si affianca alle persone autentiche e soprattutto alla semplicità del gesto del bere il caffè, l’iniziativa sottolinea l’importanza di riconoscere e celebrare gli Eroi di tutti i giorni, figure che con il loro impegno e la loro generosità sono da esempio per chi gli sta intorno.
“Ho sempre creduto - commenta Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone - nel progetto del Caffè del Birbantello e quest’anno l’ispirazione degli eroi quotidiani ha contribuito a generare nei ragazzi quel senso di appartenenza, alla famiglia, alla città, ai propri amici, che sappiamo essere di fondamentale importanza nel loro percorso di crescita. Il lavoro delle cinque Onlus coinvolte è stato prezioso e abbiamo visto da vicino quanto associazioni del genere possano concretamente fare per i bambini e le loro famiglie, migliorandone le condizioni di vita giorno dopo giorno. Si parte dal semplice supporto ai compiti pomeridiani fino all’ideazione di laboratori formativi in grado di cambiare davvero il destino dei più piccoli. È per questo che abbiamo deciso di prevedere un’ulteriore donazione a sostegno dello svolgimento dei laboratori 2025 volti a contrastare l’abbandono scolastico”.
Il progetto ha ricevuto la Menzione Speciale Green Economy Award 2024, il riconoscimento che premia le aziende eccellenti nella sostenibilità ambientale e sociale.
Le Onlus coinvolte, che operano tutte in aree marginalizzate delle rispettive città e, con le loro attività quotidiane, supportano i bambini e le loro famiglie, sono cinque. 1) Fondazione Rione Sanità che, con l’Istituto Federico Ozanam, opera nel cuore del Rione Sanità a Napoli e segue con attività didattiche i bambini del quartiere dall’asilo nido fino alle scuole elementari. 2) Gammazita, associazione culturale e di promozione sociale impegnata nella riqualificazione urbana e nella promozione di processi di aggregazione sociale del quartiere San Cristoforo a Catania.
3) Sermig, progetto che si sviluppa all’Arsenale della Pace, e lavora su attività educative e sociali su minori a rischio emarginazione a Torino.
4) Mission Bambini, una fondazione che da oltre 20 anni si occupa di infanzia a 360 gradi con particolare focus sul contrasto alla povertà educativa nella città di Milano. 5) L’impronta, cooperativa sociale che si occupa di minori, famiglie e di disabilità nella città di Bergamo.
Cronaca
Lla, Foà (Sapienza): “Blinatumomab primo farmaco per...
Anche in leucemia linfoblastica acuta ‘monitorare correttamente la malattia minima residua è fondamentale per la sopravvivenza del paziente’
“L’anticorpo bispecifico blinatumomab è il primo farmaco approvato per trattare la malattia minima residua (Mrd) in un tumore del sangue. Per chi si occupa di oncoematologia negli anni questo parametro è diventato di primaria importanza nella pratica clinica, in particolare per il suo valore nel determinare la prognosi e nelle scelte terapeutiche”. Lo ha detto Robin Foà, professore emerito di Ematologia all’università Sapienza di Roma, oggi a Milano, nel corso dell’evento in cui Amgen ha illustrato i risultati dello studio clinico di Fase III E1910 che dimostrano come l'introduzione dell’anticorpo monoclonale bispecifico blinatumomab nella prima linea di trattamento aumenti significativamente la sopravvivenza globale dei pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta (Lla) da linfociti B Ph- di nuova diagnosi.
“In una patologia come la leucemia linfoblastica acuta, monitorare la Mrd è importantissimo, perché è l’unico modo attraverso il quale poter impostare la migliore strategia terapeutica mirata per il singolo paziente - prosegue il professore - Tuttavia, per ottenere dati precisi e attendibili è importante che le indagini siano eseguite in laboratori certificati, con controlli di qualità, utilizzando le medesime tecniche standardizzate e seguendo rigide tempistiche. Per questo, in Italia dal 1996 si è deciso di centralizzare” lo studio dei “campioni dei pazienti con Lla arruolati nei protocolli clinici del Gimema, il gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto a Roma, alla Sapienza. Il monitoraggio della Mrd viene poi effettuato, oltre che a Roma, in altri 2 laboratori: uno a Bergamo e uno a Palermo. È importante sottolineare che tutti e 3 i laboratori utilizzano le stesse tecniche di biologia molecolare (Pcr quantitativa), seguendo uno standard europeo. Commettere anche un minimo errore nel monitoraggio della Mrd - conclude Foà - può realmente costituire una discriminante per la sopravvivenza del paziente”.