Israele entra in Libano: “Attacchi limitati e mirati. Non sarà occupazione”. Raid anche in Siria
Idf: "Intensi scontri nel sud". Raid anche in Siria: 3 morti a Damasco, tra cui un giornalista. Austin: "Gravi conseguenze per Iran se interviene contro Israele". Raid su campo profughi Gaza, 13 morti
E' iniziata l’incursione di terra del Libano meridionale da parte di Israele. Incursione descritta dalle Forze di difesa israeliane (Idf) come "limitata, localizzata e mirata” contro obiettivi di Hezbollah. Due funzionari israeliani hanno inoltre dichiarato che questa incursione è limitata nel tempo e nella portata e non è destinata a occupare il Libano meridionale.
Idf: "Intensi scontri nel sud, Hezbollah usa civili come scudi umani"
Il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, parla di "intensi scontri in corso a sud del fiume Litani nel Libano meridionale'' tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah. Secondo Adraee, che avverte i civili libanesi di stare lontani dalla zona, ''Hezbollah sta usando i civili come scudi umani''.
Diversi obiettivi di Hezbollah, tra cui siti per la produzione di armi e altre infrastrutture militari, sono stati presi di mira nei raid aerei condotti nella notte dalle Idf sul quartiere Dahiyeh a sud di Beirut afferma l'Idf in una nota spiegando che ''l'organizzazione terroristica di Hezbollah costruisce intenzionalmente i suoi siti di produzione di armi e militari sotto il cuore di Beirut e li inserisce nei centri abitati della città". L'Idf ha aggiunto che continuerà a operare "per garantire il ripristino della sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini".
Raid Idf su casa nel sud del Libano, 10 morti
L'agenzia di stampa libanese Nna ha riferito dal canto suo di un raid contro un'abitazione nella città di Daoudiya, nel Libano meridionale, da parte dell'Idf in cui sono morte almeno 10 persone e altre 5 sono rimaste ferite.
Idf: "Truppe si spostano nel Libano orientale"
Nel frattempo le truppe di terra dell'Idf si sono spostate anche in diversi villaggi nel settore orientale del Libano sotto la copertura dell'aeronautica militare. Qui, secondo informazioni di intelligence, ci sono infrastrutture terroristiche di Hezbollah, come ha dichiarato l'Idf in una nota rilanciata dal Jerusalem Post. La zona, spiega la nota, è stata anche colpita dal fuoco di artiglieria ''con l'obiettivo di distruggere l'infrastruttura terroristica, uccidere i terroristi di Hezbollah e interrompere le attività terroristiche del sud''.
Raid contro leader al-Aqsa in Libano, 6 morti tra cui 3 bambini
Le Idf hanno inoltre condotto un raid aereo mirato contro la casa di Munir Maqdah, leader delle Brigate dei Martiri di al Aqsa in Libano. Il raid con droni è stato diretto contro il più grande campo profughi palestinese in Libano, quello di Ain el Hilweh a Sidone.
Come riporta l'Orient Le Jour, nel raid hanno perso la vita sei persone, tra cui tre bambini. Citando una fonte interna al campo profughi, il giornale spiega che a morire sono stati Hassan Maqdah, figlio di Mounir Maqdah, e sua moglie, mentre altri due figli sono stati ritrovati vivi sotto le macerie. Tra le vittime anche il palestinese Israa Abbas e suo figlio Abderrahim Sayah. Morte altre due bambine, Abir e Fatima Chehadé.
Ministero Sanità Libano: oltre mille morti da inizio raid Idf, 95 ieri
Sono più di mille le persone che sono state uccise in Libano da quando Israele ha deciso di lanciare attacchi contro obiettivi di Hezbollah, riferisce il ministero della Sanità di Beirut che, nel suo ultimo bilancio, parla di circa 95 persone che sono state uccise e 172 ferite negli attacchi aerei israeliani in Libano di ieri. Potrebbero essere fino a un milione le persone sfollate, scrive la Bbc.
Raid anche in Siria
Inoltre tre civili sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti in raid aerei israeliani condotti alle prime ore di oggi su Damasco, in Siria. Lo sostiene l'agenzia di stampa Sana citando una fonte militare. "Il nemico israeliano ha lanciato un'aggressione aerea con aerei da guerra e droni dal Golan siriano occupato, prendendo di mira diversi punti di Damasco", afferma l'agenzia la Sana aggiungendo che "tre civili sono stati uccisi e altri nove feriti".
Tra le vittime del raid c'è la giornalista siriana Safaa Ahmed, conduttrice della tv statale, riferisce l'Autorità generale per la radio e la televisione siriana esprimendo condoglianze per quella che ha definito una ''martire della perfida aggressione israeliana a cui è stata sottoposta la capitale Damasco''.
Esplosioni erano state già avvertite nella notte a Damasco, mentre Israele annunciava l'avvio dell'operazione di terra in Libano. Secondo quanto riferito dall'agenzia Sana, "i sistemi della nostra difesa aerea hanno intercettato obiettivi ostili nella regione di Damasco".
Raid Idf su campo profughi Gaza, 13 morti
Almeno 13 persone sono invece morte e altre sono rimaste ferite a causa di un raid aereo delle Idf sul campo profughi di Nuseirat nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando funzionari sanitari dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa e dell'ospedale di Al-Awda.
Idf: colpito centro comando Hamas in scuola Unrwa a Gaza
Le Idf hanno inoltre riferito di aver condotto un raid aereo di precisione nella notte contro un centro di comando di Hamas creato all'interno di una struttura scuola dell'Unrwa a sud di Gaza City. Da questa scuola, si legge in una nota dell'Idf, ''i terroristi pianificavano ed eseguivano attacchi contro le truppe israeliane e lo Stato di Israele''.
I militari spiegano che, prima di condurre il raid, sono stati avvertiti i civili perché lasciassero la zona. ''Questo è un ulteriore esempio di come l'organizzazione terroristica di Hamas abusa in modo sistematico delle infrastrutture civili violando il diritto internazionale'', recita la nota.
Austin: "Gravi conseguenze per Iran se interviene contro Israele"
Ci saranno ''gravi conseguenze per l'Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele" in difesa di Hezbollah, ha affermato il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, al quale ha detto che Washington sostiene Israele nella "necessità di smantellare l'infrastruttura di attacco'' di Hezbollah ''lungo il confine" con il Libano al fine di prevenire "attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele".
Esteri
Iniziata l’incursione di terra di Israele in Libano –...
L’incursione di terra del Libano meridionale da parte delle forze militari israeliane chiamata "Frecce del Nord" è iniziata, accompagnata da bombardamenti su villaggi della regione. Intensi scontri sono in corso a sud del fiume Litani nel Libano meridionale tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah come comunica il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, avvertendo i civili libanesi di stare lontani dalla zona e rivelando che Hezbollah sta usando i civili come scudi umani.
Esteri
Atp Pechino, Alcaraz in finale: Medvedev battuto in 2 set
Lo spagnolo supera il russo e ora aspetta il vincente di Sinner-Bu
Carlos Alcaraz è il primo finalista del torneo Atp 500 di Pechino (cemento, montepremi 3.720.165 dollari). Lo spagnolo, numero 3 del mondo e seconda testa di serie, sconfigge il russo Daniil Medvedev, numero 5 Atp e 3 del tabellone, con il punteggio di 7-5, 6-3 in un'ora e 26 minuti. Alcaraz aspetta il vincente tra l'azzurro Jannik Sinner, numero 1 del mondo e del seeding, e il cinese Yunchaokete Bu, numero 96 del ranking.
Esteri
Israele invade il Libano, l’ultima volta fu nel 2006
A innescare la 'Pioggia d'Estate', nota anche come la guerra dei 33 giorni, fu un attacco nello Stato ebraico di miliziani di Hezbollah
Per la quarta volta in meno di 50 anni Israele ha messo i 'boots on the ground' in territorio libanese, sempre con lo stesso obiettivo: creare uno spazio di sicurezza tra i propri nemici e il confine. La prima, nel 1978, aveva lo scopo di respingere i combattenti palestinesi e di impadronirsi di una stretta striscia di terra lungo la frontiera con il Libano, che a quel tempo era diventato rifugio per circa 100mila palestinesi. Nel 1982 Israele invase il sud del Paese dei cedri, un evento che contribuì alla nascita di Hezbollah, fondata con l'obiettivo dichiarato di espellere le forze israeliane.
Nel 2006 poi scattò l'operazione israeliana 'Pioggia d'Estate', nota anche come la guerra dei 33 giorni. A innescarla fu un attacco nello Stato ebraico di miliziani di Hezbollah, che rapirono due soldati e ne uccisero altri otto. Tsahal reagì bombardando dal 12 luglio obiettivi militari di Hezbollah come lanciatori di razzi, ma anche strade, porti e l'aeroporto di Beirut. Dieci giorni dopo scattò l'offensiva di terra, con l'obiettivo dichiarato - lo stesso della nuova operazione - di spingere Hezbollah a nord del fiume Litani. Le ostilità cessarono il 14 agosto, quando Israele, Hezbollah e il governo libanese accettarono la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.
Nei combattimenti morirono 1.100 libanesi tra civili e militanti di Hezbollah, 120 soldati delle Idf e oltre 40 civili israeliani. Nel luglio 2008, in seguito a negoziati mediati dall'Onu, i corpi dei soldati rapiti furono restituiti a Israele in cambio di cinque prigionieri libanesi e dei corpi di circa altri 200.