Mese prevenzione orale, Ghirlanda (Andi): “In 44 anni ottenuti grandi risultati”
"Nel 1980 bambini di 12 anni avevano 12 denti malati poi trattati, oggi hanno meno di 1 dente che va incontro a patologie"
"Sono 44 anni che Andi e Mentadent promuovono il Mese della prevenzione, un'iniziativa molto importante che quest'anno si è arricchita della collaborazione con i pediatri di Fimp. Un'alleanza fondamentale perché significa che ora siamo in grado di raggiungere tutte le famiglie italiane dalla più tenera età dei bambini e di insegnare loro metodiche di prevenzione odontoiatrica". Lo ha detto il presidente nazionale dell'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani), Carlo Ghirlanda, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Montecitorio che ha dato il via al 44esimo Mese della prevenzione dentale, che visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell’Andi, di Mentadent e della Federazione italiana medici pediatri.
"I risultati raggiunti nel corso dei 44 anni con il Mese della prevenzione orale sono molto importanti e ci hanno fornito una serie di dati - aggiunge Ghirlanda - Il primo è che nel 1980 i bambini italiani di 12 anni avevano circa 12 denti malati, poi trattati. Oggi, invece, hanno meno di un dente che va incontro alle patologie". Non solo. "Contemporaneamente abbiamo un dato che evidenzia che nel corso del tempo l'attenzione alla prevenzione viene meno e questo anche in relazione alla possibilità di spesa del cittadino paziente. Un dato che ha creato attenzione anche fra i nostri parlamentari con cui siamo alla ricerca di una soluzione", conclude.
Salute e Benessere
Dieta di pesce in gravidanza, studio Tor Vergata su...
"Includere pesce e frutti di mare come parte di un regime alimentare equilibrato e limitare il consumo di specie con alte concentrazioni di inquinanti ambientali"
Sono molti gli studi che hanno esplorato l'associazione tra il consumo di pesce durante la gravidanza e gli esiti neonatali favorevoli, anche se alcuni hanno dato risultati contrastanti. Una ricerca che ha affrontato approfonditamente la questione e che vede capofila l'Università di Roma Tor Vergata ha ricevuto la copertina della rivista internazionale 'Nutrients', grazie a un recente articolo dal titolo 'Fish Consumption and DHA Supplementation during Pregnancy: Study of Gestational and Neonatal Outcomes'.
Come sottolineato nell'abstract dello studio - riporta una nota - l'American College of Obstetricians and Gynecologists già raccomanda 2 o 3 porzioni di pesce a basso contenuto di mercurio alla settimana per le donne in gravidanza o che allattano. Tuttavia, il pesce può essere una fonte di sostanze inquinanti, come il metilmercurio, che influiscono negativamente sullo sviluppo neurologico. Studi contrastanti sull'integrazione di acido docosaesaenoico (Dha) esistono in letteratura, probabilmente a causa dei diversi dosaggi degli integratori.
Questa indagine, che ha coinvolto 501 donne - dettaglia la nota - ha esaminato il consumo di pesce e l'assunzione di tali integratori in capsule di Dha, in relazione alla fase gestazionale e neonatale. In particolare, il 92,1% delle partecipanti consumava pesce a cadenza settimanale, con differenze significative nell'aumento di peso gestazionale, nel peso alla nascita e nella lunghezza dei neonati rispetto a coloro che consumavano pesce più di 3, o 3 volte alla settimana, rispetto a non consumatrici. Questo studio supporta la raccomandazione per le donne in gravidanza di includere il pesce nella loro dieta limitando l'esposizione agli inquinanti ambientali. Gli integratori di acidi grassi Omega-3 sono consigliati per ottenere benefici nutrizionali senza rischi di mercurio.
"Abbiamo studiato il consumo di pesce e l'assunzione di integratori di Dha per quanto riguarda gli esiti gestazionali e neonatali in 501 donne - commenta Laura Di Renzo, ordinaria di Scienze e tecniche dietetiche applicate del Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell'Università di Roma Tor Vergata e coordinatrice della ricerca - I nostri risultati supportano l'attuale raccomandazione alle donne incinte di includere pesce e frutti di mare come parte di una dieta equilibrata, limitando al contempo l'assunzione di specie con elevate concentrazioni di inquinanti ambientali".
L'uso "di integratori di n-3 o olio di pesce sembra essere sicuro - aggiunge - e offre i benefici di Dha ed Epa senza il rischio di esposizione a mercurio e tossine; questa esposizione può altrimenti portare a una perdita di nutrienti cruciali nel pesce che sono essenziali per la salute umana generale. Le raccomandazioni future - conclude Di Renzo - dovrebbero evidenziare l'importanza di aumentare l'assunzione di Dha durante la gravidanza, attraverso una combinazione di consumo di pesce e integratori contenenti Dha".
Salute e Benessere
Migranti, La Russa: “Offrire nuove opportunità per...
Presidente Senato a presentazione progetto Generali-The Human Safety Net: "Segna una volontà di legalità"
Il progetto di formazione e inserimento nel lavoro nell'ambito della sanità di Generali e The Human Safety Net "mira a offrire nuove possibilità di aiuto in campo sanitario, contemporaneamente alla capacità di offrire una mano importante ai rifugiati, che magari arrivano in Italia con competenze superiori a quelle che noi immaginiamo e che però, se non hanno il luogo dove poterle esercitare o migliorare, finiscono poi nella migliore delle ipotesi a fare 'lavoretti' e nella peggiore nel campo della criminalità". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del progetto dedicato ai rifugiati e migranti, promosso dalla Fondazione del gruppo Generali.
Il progetto "segna una volontà di legalità anche nell'aiuto di coloro che arrivano in Italia bisognosi effettivamente di scappare dalle loro terre per motivi che sono quelli noti, come le guerre o le epidemie", sottolinea La Russa.
Salute e Benessere
Sanità, Zuppi: “Da Generali grande contributo per...
Il presidente della Cei sul progetto della Fondazione del gruppo Generali: "Quest'anno sono 300, mi auguro che tra 1 anno o 2 ci metteremo uno zero in più"
Dare "la possibilità a 300 rifugiati di qualificarsi in qualcosa di cui abbiamo un bisogno, cure e assistenza per i fragili, è straordinario". Lo ha detto l'arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), Matteo Zuppi, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del progetto dedicato ai rifugiati e migranti, promosso dalla Fondazione del gruppo Generali, The Human Safety Net. "Questa opportunità apre una qualificazione molto attesa per i rifugiati, perché qualche volta li lasciamo in un limbo, quando invece hanno un grande desiderio di futuro", sottolinea. "Saranno 300 i rifugiati" coinvolti "e io mi auguro che tra 1 anno o 2 ci metteremo uno zero in più, perché ne abbiamo un bisogno straordinario", aggiunge.
L'arcivescovo Zuppi ha inoltre evidenziato il valore dell'iniziativa di Generali e della sua Fondazione per il sistema sanitario italiano. "Il tema della cura della fragilità è ovviamente uno dei problemi più grandi a cui l'umanesimo dell'Europa e dell'Italia deve garantire una risposta", rimarca. "E mi auguro che l'esperienza possa essere potenziata perché è proprio nella dimensione giusta, quella di curare la fragilità dando opportunità a chi non cerca altro che questo", conclude.