Anche azionista del gruppo fondato e guidato da Federico Vione nel 2021
W-Group continua il proprio percorso di crescita e rafforza la propria squadra manageriale: Andrea Malacrida diventa, infatti, Ceo di Ali Lavoro, società di W-Group, e anche azionista del gruppo fondato e guidato da Federico Vione nel 2021 che, in soli tre anni, ha superato il miliardo di ricavi e le 1.600 persone in organico. Insieme ad altre società di Magister Group, Ali Lavoro è entrata in W-Group nel marzo del 2024, attraverso la più grande operazione mai realizzata in Italia nella consulenza delle risorse umane. Al momento dell’ingresso, Ali Lavoro contava 250 professionisti e 50 filiali. L’obiettivo condiviso è raddoppiare questi risultati nell’arco di due anni, arrivando a 500 persone e 100 filiali. La famiglia Lombardi, fondatrice di Magister Group, è oggi tra gli azionisti di riferimento di W-Group.
Andrea Malacrida vanta un’esperienza di venticinque anni nel mondo della consulenza e dei servizi per il lavoro, con responsabilità via via crescenti fino a guidare le più grandi società del settore in Italia, oltre a fondare start-up di grande successo. Filo conduttore di tutta la sua carriera è stata la valorizzazione costante e continuativa del 'capitale umano'. Nell’assumere questi nuovi incarichi ha dichiarato: "Ringrazio Federico Vione e la famiglia Lombardi per la fiducia che mi hanno dimostrato. Il doppio ruolo di azionista di W-Group e Ceo di Ali Lavoro mi riempie di entusiasmo. Sento di far parte di un progetto unico, sicuramente il più innovativo sul mercato, e voglio mettere tutte le mie energie per farlo diventare ancora più un punto di riferimento. In un mercato che vive una fase di contrazione, siamo in assoluta controtendenza perché per noi mettere le persone al centro non è solo uno slogan, ma la stella polare che orienta tutte le nostre scelte per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati: raddoppiare le filiali e le persone di Ali in due anni, aprendo nuovi uffici e diversificando con investimenti in nuove aziende".
Federico Vione, Ceo di W-Group, ha commentato: "W-Group è nato proprio per diventare la 'casa' dei migliori talenti, a tutti i livelli. Sono davvero onorato che, in tre anni, il gruppo sia diventato attrattivo per uno dei manager italiani più importanti del nostro settore come Andrea Malacrida. Si tratta del coronamento di un anno formidabile, che ci ha visto crescere a ritmi molto più elevati del mercato, rafforzarci in Italia con acquisizioni di qualità come Ali Lavoro, registrare risultati eccellenti di W-Executive e WeHunt, ormai tra le prime nel nostro Paese, e intraprendere la nostra espansione internazionale con Camo in Francia. Conosco Andrea da molti anni e nutro per lui una stima personale, oltre che professionale. Sono certo che guiderà Ali verso nuovi traguardi mettendo sempre le persone al centro, valore che condividiamo da sempre".
Andrea Lombardi ha commentato: "Siamo felici che un professionista come Andrea Malacrida si unisca a noi per guidare Ali Lavoro in questa nuova fase di crescita e sviluppo. Con la sua esperienza e il suo spirito imprenditoriale, siamo certi che saprà valorizzare ulteriormente il patrimonio di competenze costruito negli anni dalla nostra famiglia e dare continuità ai valori fondanti che ci contraddistinguono. Sono orgoglioso di affidargli questa responsabilità e sono sicuro che insieme riusciremo a realizzare obiettivi ambiziosi, creando nuove opportunità per tutte le nostre persone e aziende clienti".
W-Group è nato nel 2021 con il supporto di primari fondi d’investimento internazionali e l’obiettivo di valorizzare i talenti grazie a un approccio consulenziale orientato al benessere delle persone, alla creazione di relazioni di valore e alla capillarità della presenza territoriale. Grazie agli eccellenti risultati di tutte le società del Gruppo, che segnano una redditività ben superiore ai rispettivi mercati, e le operazioni concluse nel 2024 che hanno portato agli ingressi di quattro società di Magister Group - Ali Lavoro (ricerca e somministrazione), Labor-B (consulenza strategica e audit HR), Repas (welfare e buoni pasto) e Yous (formazione) - e della società francese Camo Groupe che ha costituito la prima operazione realizzata fuori dai confini italiani, il Gruppo ha raggiunto con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto dal proprio piano strategico un miliardo di ricavi e 1.600 persone in organico.
Oltre alle società già citate, di W-Group fanno parte Maw e InJob (servizi di ricerca e selezione), W Executive (che è presente in Francia, Spagna, Svizzera e Regno Unito oltre che in Italia) e WeHunt, realtà leader nell’executive e middle management search, W Advisory (servizi di consulenza) insieme ad altre società. Il gruppo vuole essere un ecosistema di realtà indipendenti per brand e attività, ma complementari nei valori e nell’approccio di business, per dare vita a un’offerta integrata di servizi HR unica nel panorama europeo. Una piattaforma di competenze del mondo del lavoro che riconosce il valore e la centralità delle persone che ne fanno parte.
Lavoro
Imprese, digitalizzazione ed efficienza logistica i segreti...
L’obiettivo è coinvolgere, informare, formare le industrie associate e incoraggiare l’adozione di soluzioni concrete per ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e rafforzare la competitività sul mercato interno ed internazionale del tessuto industriale italiano
Si è tenuta oggi la prima tappa del ciclo di seminari promossi da Ibc, l’associazione industrie beni di consumo, sulla digitalizzazione al servizio delle piccole-medio imprese. L’obiettivo di è “coinvolgere, informare, formare le industrie associate” ha affermato il presidente dell’associazione, Flavio Ferretti, così da incoraggiare l’adozione di soluzioni concrete per ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e rafforzare la competitività sul mercato interno ed internazionale del tessuto industriale italiano. A Ibc fanno riferimento oltre 35mila industrie che producono beni di consumo. Realtà italiane ed estere, operanti nei settori alimentare e non alimentare, che generano complessivamente un giro d’affari di 500 miliardi e occupano in Italia oltre 1,1 milioni di persone. L’industria del largo consumo è la terza più grande nell’Unione Europea, rappresentando l’11,6% di tutti i beni manifatturieri e con investimenti annui che raggiungono gli 81 miliardi di euro.
Il tessuto imprenditoriale italiano, per restare competitivo, ha bisogno di aggiornarsi, adottando processi di digitalizzazione ed efficienza logistica. Con i recenti dati dell’inflazione che la danno in calo, la competitività delle industrie di beni di consumo è un fattore di particolare rilevanza dal punto di vista economico. “Stiamo cercando di trovare delle modalità che possano, all'interno delle nostre aziende, riuscire a ridare competitività” ha affermato durante il suo intervento iniziale il presidente Ferretti. Per crescere “abbiamo bisogno di produttività, parola che si sposa con maggiore efficacia ed efficienza dei processi aziendali. E a capo di questo c’è la digitalizzazione – ha spiegato il numero uno di Ibc -. In Europa, a riguardo, dobbiamo coprire un gap strutturale consistente e dobbiamo farlo velocemente o rimarremo indietro". Delle 35mila aziende associate, 20mila fatturano meno di un milione di euro l’anno e “con dimensioni di questa natura, l'efficienza diventa assolutamente indispensabile".
È necessario quindi fornire degli strumenti adeguati al tessuto imprenditoriale, ma alla volontà devono seguire i fatti. L’intenzione delle aziende di investire su queste tematiche esiste, ma essendo realtà composte da poco personale, mancano tempi e competenze. La trasformazione digitale va affrontata, è urgente per tutte quelle piccole e medio imprese che hanno l’obiettivo di recuperare competitività. Le pmi imprese rappresentano circa il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, l'ossatura cardine in tutti i settori dell’economia italiana. "Questa sfida che passa da competenze, che passa da investimenti, che passa da piani a medio lungo termine, è fondamentale per garantire competitività e apertura verso nuovi mercati" ha sottolineato il presidente di Piccola Industria Assolombarda, Mattia Macellari. Per le piccole medie imprese italiane "c'è bisogno di colmare gap ultradecennali" perché le inefficienze e gli alti costi in filiera determinano "un mercato fatto di alti prezzi e alti margini, ma bassi profitti" ha fatto eco Andrea Ausili, Cio di Gs1 Italy. “Una trasformazione digitale, l'adozione di regole e linguaggi comuni non è più rimandabile nel contesto odierno - ha sottolineato Ausili -. Le sfide e le opportunità che la tecnologia ci mette a disposizione possono essere colte solo se sono stati assolti compiti e processi di base che necessariamente devono essere consolidati prima di sviluppare nuove tecnologie".
Come riuscirci? Uno dei problemi che affligge il tessuto delle pmi italiane è la mancanza di comunicazione tra le aree aziendali, per questo "serve un sistema integrato che affronti le necessità delle varie aree di business e una strategia it di lungo termine" secondo Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader di Deloitte. Secondo Mamone, il tema da affrontare è quello dei dati che devono essere accessibili, accurati e completi. “Il petrolio del futuro” li definisce l’esperto di Deloitte, in quanto “hanno attributi fondamentali dai quali non si può prescindere e che richiedono investimenti”.
Le prossime conferenze si svolgeranno a Bologna, Verona e in altri capoluoghi italiani, sempre con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie con le associazioni e le imprese presenti sul territorio e creare un contesto più favorevole alla competitività e agli investimenti, necessari per restare competitivi a livello globale.
Lavoro
Pna-Rete di imprese pietra naturale autentica, 34mila...
Il presidente Stefano Ghirardi fa il punto del comparto
"Pna-Rete di imprese pietra naturale autentica nasce nel 2018 per promuovere e difendere i valori fondamentali della pietra naturale autentica. La Rete affonda le sue radici in una solida tradizione artigianale e industriale: Pna riunisce infatti 40 fra aziende, enti e organizzazioni (fra i più importanti a livello nazionale) tutti accumunati dall’obiettivo di dimostrare che il valore della pietra naturale è eterno e rappresenta in modo eccellente nel mondo le qualità migliori del 'made in Italy'". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Stefano Ghirardi, presidente di Pna. "Il comparto - ricorda - da cui trae origine Pna è uno tra i più dinamici dell’economia nazionale, tanto che l’industria lapidea e tecno-marmifera italiana muove annualmente oltre 4,5 miliardi di euro, con un valore delle esportazioni di 3,2 miliardi e un saldo commerciale annuo attivo di 2,7 miliardi. Con oltre 3.200 aziende (soprattutto piccole e medio-piccole), il settore impiega un totale di circa 34.000 addetti, dimostrando anche nei periodi di crisi una tenuta economica e occupazionale solida".
"La mission principale di Pna - spiega - è promuovere e difendere la competitività della pietra naturale autentica, valorizzandone tradizione, eccellenza e versatilità. In tal senso, Pna organizza e promuove annualmente campagne di comunicazione e partecipa ad eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Tra gli obiettivi fondamentali della mission di Pna riveste poi particolare importanza il tema della sostenibilità. Pna trasforma infatti la risorsa rappresentata dalla pietra naturale in impegno costante verso la sostenibilità ambientale, tramite codici di comportamento condivisi e studi tecnici di settore all’avanguardia, come il recente studio sulla Lca mondo (Life cycle assessment), di fatto il primo studio settoriale che valuta l'impatto ambientale delle pietre naturali lavorate in Italia, prendendo in considerazione l'intero ciclo di vita del prodotto, a prescindere dalla provenienza geografica delle materie prime. Lo studio è stato presentato in anteprima a Marmo+Mac, la più importante fiera del settore lapideo in Italia e fra le prima nel mondo".
"L’anno prossimo - afferma Stefano Ghirardi - per la prima volta, Pna darà vita ad un Forum internazionale che riunirà a Venezia architetti, designer, artisti e appassionati del mondo della pietra naturale. Il Forum, unico nel suo genere, si svolgerà a Venezia il 12 e 13 giugno in contemporanea alla Biennale di Architettura 2025 e nell’arco di due giornate dedicate, proporrà incontri, convegni, dibattiti, laboratori, workshop e approfondimenti sul tema della sostenibilità della pietra naturale. Gli incontri vedranno la presenza di relatori di fama nazionale e internazionale, e saranno un'opportunità per riflettere su tematiche d’attualità e fornire casi di studio ed esperienze specifiche".
"Il Forum - chiarisce - sarà dedicato al mondo degli architetti, degli studi di progettazione, degli organismi istituzionali di settore, delle realtà economiche coinvolte (aziende, artigiani, professionisti), del mondo accademico (docenti e studenti) e delle istituzioni culturali, nonché dell’informazione e di tutti gli appassionati e di coloro che desiderano approfondire attraverso incontri tecnici l’aspetto della sostenibilità della pietra naturale, le qualità di questo materiale unico, che alle doti di resistenza, unicità, resa estetica e non deperibilità, unisce anche le potenzialità legate alle innovazioni tecnologiche e al rispetto ambientale".
"Il Forum comprenderà diverse tipologie di eventi (conference, laboratori, workshop e speech dedicati) su tematiche di forte attualità che toccheranno i 4 focus principali individuati dal comitato scientifico coordinato dall’architetta Raffaella Laezza: la sostenibilità ambientale nel settore della pietra, pietra e architettura contemporanea, l'evoluzione dell'utilizzo della pietra naturale autentica nel design di oggi, pietra e arte contemporanea. La macchina organizzativa del Forum è già in piena attività e sta siglando partnership importanti con realtà del mondo imprenditoriale e accademico", aggiunge.
"In futuro - conclude Stefano Ghirardi - Pna intende continuare ad allargare la base dei retisti, coinvolgendoli anche sulle questioni legate ai nostri progetti sulla sostenibilità. In particolare, intendiamo avviare il dialogo con le Aziende sul progetto fondamentale del prossimo anno in quest’ambito: la realizzazione del primo Epd Italia Settoriale, per poi verificare in futuro se questo potrà essere di stimolo per il raggiungimento di un Epd Mondiale, coinvolgendo tutte le associazioni estere del settore pietre naturali".
Lavoro
Imprese, Macellari (Assolombarda): “Trasformazione...
Affrontare la trasformazione digitale è "urgente per le piccole e medie imprese con l'obiettivo di recuperare competitività, di aprirsi a nuovi mercati e di costruire una strategia di medio-lungo periodo per il proprio sviluppo". Lo ha affermato oggi Mattia Macellari, vicepresidente Piccola Industria Assolombarda, a margine del convegno "La digitalizzazione al servizio delle PMI: dalla trasformazione aziendale alla logistica. Problemi, proposte, soluzioni", in corso a Milano.
Le piccole e medie imprese rappresentano circa il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, "l'ossatura cardine in tutti i settori della nostra economia". "Questa sfida che passa da competenze, che passa da investimenti, che passa da piani a medio lungo termine, è fondamentale per garantire competitività e apertura verso nuovi mercati" ha poi concluso Macellari.