Connect with us

Published

on

Il difensore out per problema al ginocchio

Bremer

La Juve vince a Lipsia 3-2 nella seconda giornata di Champions League ma trema per l'infortunio di Bremer, uscito dopo 4 minuti per un problema al ginocchio, e rischia di perdere Nico Gonzalez per un guaio muscolare. "Dobbiamo aspettare gli esami per capire le condizioni. Speriamo di non perderli o in caso di stop speriamo sia per poco tempo", dice l'allenatore bianconero Thiago Motta a Prima Video dopo la vittoria in rimonta. Anche Motta è uscito malconcio dal campo: dopo il terzo gol realizzato da Conceicao, nei festeggiamenti Motta ha rimediato una testata e ha chiuso la serata con un bernoccolo.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Ultima ora

Migranti, ecco cosa cambia con il via libera del governo al...

Published

on

Tra le norme l'ipotesi di un permesso di soggiorno speciale per le vittime di caporalato che denunciano, vincoli più stretti per il soccorso in mare e la revoca della protezione internazionale

Migranti - Fotogramma

Potenziamento dell'uso delle tecnologie più moderne per i procedimenti relativi alle domande di ingresso per lavoro; introduzione della precompilazione delle domande, anticipata rispetto al click day; obbligo per il migrante di cooperare per facilitare la sua identificazione, consentendo l'accesso ai dati del proprio cellulare. Sono solo alcune delle norme previste dal decreto flussi approvato dal Consiglio dei ministri.

Nella prima parte del provvedimento, che prevede "modifiche alla disciplina dell'ingresso in Italia di lavoratori stranieri", viene autorizzato il ricorso ai parametri biometrici per l'identificazione del migrante e all'uso della sottoscrizione elettronica e della trasmissione telematica dei documenti. Si stabilisce inoltre un tetto massimo di domande per datore di lavoro, in base alle dimensioni dell'azienda, con sanzioni per il datore che nei tre anni precedenti non ha sottoscritto il contratto di soggiorno dopo aver avviato la relativa procedura.

Per i lavoratori stagionali presenti sul territorio nazionale viene introdotta la possibilità che la nuova opportunità di lavoro intervenga nel termine di 30 giorni dalla scadenza del precedente contratto di lavoro. Il decreto aggiunge poi uno 'stock' di circa 10mila permessi, al di fuori del meccanismo delle quote, per lavoratori da impiegare nel settore dell'assistenza sociosanitaria e familiare da reclutare attraverso le Agenzie per il Lavoro.

Nel secondo capo del dl flussi sono previste misure a tutela delle vittime del caporalato, come l'introduzione di una nuova ipotesi di permesso di soggiorno per le vittime di intermediazione illecita che cooperano con le autorità: queste persone, se esposte a rischi per la loro incolumità, potranno beneficiare delle norme riguardanti la vigilanza e tutela e accedere al sistema di protezione già previsto per i testimoni di giustizia, se le condizioni lo prevedono.

Nella terza parte viene modificato il decreto Lamorgese del 2020 per conferire maggior rigore alla disciplina del soccorso navale: in particolare, si interviene sui requisiti che le operazioni di salvataggio devono rispettare, richiedendo che le stesse non pongano a repentaglio l'incolumità dei migranti. Con il decreto flussi viene introdotto anche l'obbligo di cooperare per finalità di identificazione (già previsto dalla normativa europea): si tratta dell'accesso ai dispositivi e supporti elettronici o digitali che i migranti portano con sé. Tale accesso può essere disposto dal questore, effettuato da ufficiali e agenti di pubblica sicurezza ed è soggetto alla convalida dell'autorità giudiziaria. Sono escluse dall'accesso la corrispondenza e qualsiasi altra forma di comunicazione, come ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nel corso della conferenza stampa post Cdm.

Infine, il dl interviene sulle disposizioni in materia di procedure di frontiera e respingimenti; amplia le ipotesi in cui la domanda di protezione internazionale può considerarsi ritirata implicitamente, quindi senza un'espressa rinuncia da parte del cittadino straniero; e stabilisce la revoca della protezione internazionale, qualora esistano fondati motivi di pericolosità per la sicurezza dello Stato.

Continue Reading

Salute e Benessere

Influenza, raffreddore, Covid o altro? Vademecum per...

Published

on

Lo schema di Pregliasco, dai segnali che indicano virus stagionali al mondo variegato delle forme 'cugine'

Bimbo col termometro (Fotogramma)

Sarà semplice raffreddore, influenza, Covid o altro? Cerchiamo di orientarci tra i sintomi quando c'è il vicino di posto in metropolitana o in autobus che tossisce, il collega col fazzoletto di carta costantemente al naso, l'amico a casa sotto le lenzuola con la febbre alta, i bimbi con la gastroenterite.

E' un ritratto della normalità invernale, ma in questi giorni sta già diventando realtà, con il debutto di ottobre, l'estate che diventa un ricordo e la stagione fredda che si fa largo. Ma come capire - leggendo nei sintomi - con quale nemico si ha a che fare? Come orientarsi in un 'parterre' sempre più affollato di virus che entrano in azione con i primi sbalzi di temperature e poi con i crolli prolungati sulla colonnina di mercurio? "C'è uno schema 'ideale', diciamo così, che - salvo il Covid che è trasversale - parte dall'alto con influenza, metapneumovirus, virus respiratorio sinciziale. Poi ci sono 262 virus" e alla base di tutto il rhinovirus, "che è quello che determina solo il naso chiuso, il raffreddore comune", spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco.

C'è un piccolo problema: che il più delle volte è "indistinguibile" un patogeno dall'altro, "dal punto di vista clinico. Per quello c'è chi dice 'mi sono fatto l'influenza', generalizzando". Ma poi sotto questo cappello rientrano una folla di microrganismi, compresi "gli enterovirus, che portano deviazioni verso i sintomi gastrointestinali".

Il vademecum

L'esperto offre qualche indicazione per muoversi in maniera più consapevole in questo mare magnum di insidie respiratorie e, prima di tutto, stringe il cerchio sugli 'indiziati' della settimana: "Al momento - premette il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università degli Studi di Milano - complici gli sbalzi termini che caratterizzano questi giorni, stanno girando in particolare le forme simil-influenzali. C'è stato qualche isolamento sporadico di influenza, ma è tipico del pre-stagione avere un mix di virus con queste proporzioni, che comprende anche gastroenteriti. L'influenza vera arriva quando la temperatura è bassa in maniera prolungata nel tempo. L'attività dei patogeni per ora non è a livello basale, ma un po' sopra la media del periodo e viaggiamo intorno a circa 150-200mila casi settimanali, secondo stime a spanne. Oggi infatti un dato ufficiale ancora non c'è, perché la rete di sorveglianza" sui virus respiratori "non è ancora partita".

I sintomi dell'influenza

Questo lo scenario attuale. Presto però si porrà il problema di capire se è influenza o altro e qui ci si imbatte in una delle poche certezze. "La vera influenza anche quest'anno si riconosce sempre con la solita triade: febbre alta", in genere da 38 gradi in su, "con inizio brusco; almeno un sintomo generale (dolori articolari o muscolari, spossatezza); almeno un sintomo respiratorio (naso che cola, tosse, occhi arrossati)", elenca Pregliasco. "Tutto il resto invece sono gli altri virus. E il Covid complica lo scenario, ci ha un po' fregato perché è trasversale: può provocare sintomi molto simili, meno o più pesanti. Può essere di tutto, anche quella cosa banale che poi magari si evolve male nei soggetti più fragili. Rompe gli schemi del passato".

I sintomi del Covid

Le ultime varianti di Sars-CoV-2 hanno dei sintomi particolari? "No - risponde Pregliasco - non si può capire, è molto variegata anche la risposta" della persona al virus. "Con le versioni più recenti si hanno forme più blande in genere, anche se possono determinare alternativamente effetti pesanti. Ho visto anche giovani con ancora la perdita del gusto e dell'olfatto e invece anziani con niente di niente. E' tutto estremamente variabile ed è proprio ancora la forza di questo virus che continua così a diffondersi. E questa incertezza determina la necessità del tampone, almeno negli anziani e fragili". Può esserci il Covid senza febbre? "Sì - dice il virologo - ormai abbiamo un'immunità ibrida che, a seconda della capacità di risposta residua rispetto all'immunoevasività delle nuove varianti, e a seconda di come si sta in termini di salute, può portare il virus a manifestarsi in vari modi".

Diversi esperti provano di volta in volta, con il debutto di una nuova variante, a fare un po' di ordine in questa varietà di forme. Proprio in questi giorni, in un focus pubblicato sul sito web di 'Yale Medicine', si approfondiscono per esempio le caratteristiche della variante XEC, che si è distinta per una rapida crescita in alcune zone dell'Europa ed è già fra le 5 varianti più diffuse negli Usa (dove è al 6% secondo le ultime stime). Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie Cdc, i sintomi includono ancora (ma non sono limitati a) tosse, congestione o naso che cola, diarrea, febbre o brividi, mancanza di respiro e perdita di gusto o olfatto, si legge nel focus. E secondo lo specialista in malattie infettive di Yale Medicine Scott Roberts, non sembra esserci al momento alcun cambiamento nel comportamento del virus al di fuori della maggiore trasmissibilità.

Le cinque regole d'oro

Come muoversi dunque? Ancora una volta, suggerisce Pregliasco, basta tenere a mente le 5 regole d'oro: "La prima è il buonsenso, inteso come attenzione agli sbalzi termici, uso della mascherina in situazioni particolari, lavarsi le mani e tutto quello che abbiamo imparato in tempo di pandemia - elenca - Il secondo punto è: vaccinazione anti-Covid e anti-influenza per i fragili e gli anziani. Terzo: automedicazione responsabile per tutte le forme, quali che siano, per attenuare i sintomi senza azzerarli, e seguire l'andamento per 2 o 3 giorni, consultando il medico se le cose non migliorano. Il quarto principio: eseguire il tampone Covid per le persone anziane e fragili. Per loro è importante ancora eseguirlo, in quanto oltre all'automedicazione, quindi all'antinfiammatorio e ai farmaci da banco, c'è la possibilità di usare in questa fascia l'antivirale Paxlovid*. Il Covid è ancora cattivo per queste persone. Quinta regola: no all'antibiotico subito nelle prime fasi, no autoprescrizione".

Continue Reading

Esteri

L’Iran e l’Asse della Resistenza contro Israele...

Published

on

Le diverse forze in campo nel conflitto in Medio Oriente: quello che sappiamo sull'escalation e i suoi protagonisti

A Teheran bruciano la bandiera israeliana (Afp)

Da un lato l'Iran, che come unico Stato alleato ha la Siria di Bashar al-Assad, ma che può contare sul sostegno delle milizie di Hezbollah, in Libano, degli Houthi, in Yemen, e di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. Dall'altra parte Israele, che sempre più sembra poter contare sugli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e la Giordania che con l'inasprirsi del conflitto si sono detti pronti a creare un cordone difensivo attorno allo Stato ebraico. Schierandosi quindi al fianco di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia nel caso di uno scontro diretto tra Iran e Israele.

In ogni caso, nel corso degli anni, sono numerosi i Paesi della Lega araba che hanno firmato trattati di pace e normalizzazione con Israele, a partire dal trattato di pace Egitto-Israele nel 1979. Del 1983 il trattato di pace israelo-libanese, sostenuto dagli Stati Uniti e nel 1994 il trattato di pace Israele-Giordania. Quattro anni fa, nel 2020, sono stati firmati gli Accordi di Abramo che hanno normalizzato le relazioni tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, l'accordo di normalizzazione Israele-Sudan e l'accordo di normalizzazione Israele-Marocco.

Gli alleati di Israele

Più di recente, quando l'Iran ha lanciato il suo primo attacco diretto della storia contro Israele lo scorso aprile, i sistemi di difesa aerea di Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Giordania si sono mobilitati per proteggere lo Stato ebraico. Dall'inizio del conflitto, inoltre, Amman ha sempre chiesto un cessate il fuoco a Gaza e ha inviato aiuti all'enclave palestinese, ha condannato nei giorni scorsi all'Assemblea generale dell'Onu gli attacchi israeliani contro il Libano, ma ha anche sempre mantenuto relazioni diplomatiche con Tel Aviv. E ad aprile, appunto, la contraerea giordana ha abbattuto sul suo territorio missili lanciati dall'Iran verso Israele.

Da tempo, l'Arabia Saudita e Israele collaborano scambiandosi informazioni di intelligence in particolare sull'Iran. Secondo Il Times Riad avrebbe anche testato la capacità di abbassare le proprie difese aree per permettere a Israele di attaccare l'Iran passando attraverso lo spazio aereo saudita. Tutti negano, ma secondo il Times of Israel nel 2015 Israele avrebbe offerto all'Arabia Saudita la tecnologia Iron Dome per proteggersi dai razzi provenienti dallo Yemen. Davanti agli occhi del mondo, nel 2018 il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva difeso il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman dalle accuse sull'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, definendo ''l'Arabia Saudita molto importante per la stabilità della regione''. Israele e Arabia Saudita erano vicini a un accordo storico per normalizzare le loro relazioni diplomatiche prima dell'assalto di Hamas a Israele che ha portato alla sospensione dei negoziati.

Gli Emirati Arabi Uniti, che già da quattro anni hanno normalizzato i rapporti con Israele, hanno più volte condiviso con l'alleato americano informazioni di sicurezza riguardanti presunti piani di guerra dell'Iran. Dopo lo scoppio della guerra a Gaza, la leadership degli Emirati Arabi Uniti non ha pensato di rivedere i rapporti con Israele, ritenendo che i benefici strategici dell'accordo superino i costi in termini di immagine in Medioriente. L'insistenza nel mantenere i rapporti con Israele, al contrario del Bahrein che ha interrotto i rapporti commerciali con lo Stato ebraico dopo il 7 ottobre, e il silenzio su Gaza sta infatti facendo crescere il malcontento interno e sta facendo svanire la percezione del ruolo degli Emirati come stabilizzatore regionale. La domanda che l'International Crisis Group si pone è se questo calcolo reggerà alla guerra che continua e alla pressione che cresce.

L'Iran e l'Asse della resistenza

Dalla parte dell'Iran, invece, c'è il cosiddetto 'Asse della Resistenza' o 'Asse del Male' come lo definisce Israele, una rete di milizie e gruppi politici sostenuti da Teheran in Medio Oriente. Gli Stati Uniti designano la maggior parte di questi gruppi come organizzazioni terroristiche. L'obiettivo dell'Asse della resistenza è quello di unire e coordinare un conflitto contro Israele con l'obiettivo di distruggere lo stato ebraico. Nel corso degli anni, tramite le Forze al-Quds, unità speciale dei Pasdaran, l'Iran ha stanziato fondi per rafforzare le capacità militari di ciascun gruppo e per aumentare la connessione tra loro. C'è quindi Hamas, che il 7 ottobre dalla Striscia di Gaza ha sferrato quello che per gli israeliani è considerato il peggior attacco subito dall'Olocausto. Ma prima e dopo di questo, Hamas conduce con regolarità attacchi con droni contro Israele, droni che vengono forniti dall'Iran. Nella Striscia di Gaza ricevono sostegno dall'Iran anche la Jihad islamica palestinese, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) e il Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp).

Grande ruolo nell'Asse è riconosciuto a Hezbollah, emerso in Libano con il sostegno diretto dell'Iran nei primi anni '80 e concentrato nel sud del Paese dei Cedri. Il suo fondatore, Hassan Nasrallah, è stato ucciso lo scorso 27 settembre in un raid aereo condotto da Israele. Che, oltre a lui, nei giorni precedenti ha decapitato la leadership del 'Partito di Dio'.

L'unico Stato che, insieme all'Iran, fa parte dell'Asse è la Siria di Bashar al-Assad. Da tempo, dal punto di vista strategico, l'Iran sostiene l'esercito di Assad e diversi gruppi di milizie filo-governative a sostegno del regime. Tra queste milizie paramilitari ci sono la Brigata Fatemiyoun, la Brigata Baqir, la Brigata Zainebiyoun e Quwat al Ridha.

Poi c'è lo Yemen dove i miliziani sciiti Houthi operano come una "forza per procura" contro il governo riconosciuto dalla comunità internazionale e per fare pressione sui due principali rivali dell'Iran nella regione, Israele e Arabia Saudita. Secondo l'analista militare britannico Michael Clarke, fondatore del Centre for Defence Studies e dell'International Policy Institute, gli Houthi sono "pronti a fare la guerra praticamente a chiunque" e "agli iraniani conviene mantenere in vita gli Houthi".

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora7 ore ago

Migranti, ecco cosa cambia con il via libera del governo al...

Tra le norme l'ipotesi di un permesso di soggiorno speciale per le vittime di caporalato che denunciano, vincoli più stretti...

Salute e Benessere7 ore ago

Influenza, raffreddore, Covid o altro? Vademecum per...

Lo schema di Pregliasco, dai segnali che indicano virus stagionali al mondo variegato delle forme 'cugine' Sarà semplice raffreddore, influenza,...

Esteri7 ore ago

L’Iran e l’Asse della Resistenza contro Israele...

Le diverse forze in campo nel conflitto in Medio Oriente: quello che sappiamo sull'escalation e i suoi protagonisti Da un...

Esteri7 ore ago

Russia, Putin e la guerra in Ucraina: soldi solo per altri...

Il comparto della Difesa sta operando al massimo delle sue capacità per sostenere le necessità del conflitto ma ha raggiunto...

Salute e Benessere7 ore ago

Prima mappa del cervello adulto, svelata la rete di neuroni...

Con maxi studio sul moscerino della frutta tracciate 50 milioni di connessioni: "Pietra miliare che potrebbe portare a nuove cure"...

Esteri7 ore ago

Israele pronto a colpire Iran, Usa frenano su siti...

Il primo ministro israeliano Netanyahu avverte: "L'Asse del male cerca di distruggerci, ma non accadrà''. La replica del presidente iraniano...

Ultima ora7 ore ago

Lipsia-Juve, infortunio Bremer fa tremare i bianconeri

Il difensore out per problema al ginocchio La Juve vince a Lipsia 3-2 nella seconda giornata di Champions League ma...

Ultima ora7 ore ago

Champions, Liverpool-Bologna 2-0: gol di Mac Allister e...

Gli emiliani se la giocano a viso aperto con una delle favorite per la vittoria finale Sconfitta a testa alta...

Ultima ora7 ore ago

Champions League, Lipsia-Juventus 2-3: impresa bianconera

In 10 uomini, la squadra di Motta rimonta e vince La Juventus batte 3-2 il Lipsia oggi 2 ottobre in...

Esteri8 ore ago

Ucraina accusa Russia: “Uccisi 16 soldati...

Un video registrato da un drone documenta il crimine di guerra L'Ucraina accusa la Russia di crimini di guerra per...

Ultima ora9 ore ago

Nuovo album dei Coldpay, Chris Martin: “In...

Il decimo disco della band britannica sarà disponibile dal 4 ottobre A tre anni dal successo di 'Music of the...

Ultima ora9 ore ago

Foggia, morta carbonizzata in incidente. Indagato marito,...

La ricostruzione della dinamica degli eventi non avrebbe convinto gli investigatori che ipotizzano una messinscena Svolta nelle indagini della morte...

Ultima ora10 ore ago

Omicidio Viadana, autopsia contraddice 17enne: Maria Campai...

Sul corpo della vittima, uccisa con una mossa di Mma, anche lesioni e traumi Maria Campai, la 42enne ritrovata morta...

Ultima ora10 ore ago

Inter, rispunta Steven Zhang: la foto su Instagram con...

L'ex presidente a Shanghai per il Masters 1000 Atp Che fine ha fatto Steven Zhang? L'ex presidente dell'Inter, sparito da...

Salute e Benessere11 ore ago

Dengue a Fano, l’esperta di zanzare:...

Epis (Statale di Milano): "L'attività riproduttiva dell'Aedes albopictus crolla a fine ottobre, ma potrebbe proseguire se il clima resta mite"...

Ultima ora11 ore ago

Milano-Cortina, Poste è premium logistics partner giochi...

Il gruppo e Fondazione Milano Cortina 2026 hanno firmato un accordo di partnership Poste è premium logistics partner dei giochi...

Salute e Benessere11 ore ago

Allergie respiratorie, un Manifesto sui diritti e i doveri...

Sottoscritto da 15 organizzazioni del mondo medico-scientifico, dei pazienti e delle istituzioni e presentato alla Camera Le allergie respiratorie rappresentano...

Ultima ora11 ore ago

Sinner e Alcaraz, prima avversari e poi compagni di viaggio

Dopo la finale di Pechino, in aereo verso Shanghai Jannik Sinner e Carlos Alcaraz prima avversari e poi compagni di...

Ultima ora11 ore ago

Milano-Cortina, Varnier: “Partner logistico come...

Così l'ad della Fondazione Milano-Cortina 2026 alla presentazione dell’accordo di partnership tra Poste Italiane e Fondazione Milano-Cortina 2026 “22mila chilometri...

Ultima ora11 ore ago

Milano-Cortina, Malagò: “Poste sono capillari come lo...

Il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, nel corso della presentazione dell’accordo di partnership tra Poste Italiane e Fondazione...