Maltempo sull’Italia anche la prossima settimana, ecco fino a quando: le previsioni meteo
Una nuova e pesante perturbazione atlantica porterà ancora tante precipitazioni su molte delle nostre regioni
Maltempo sull'Italia anche la prossima settimana, la seconda di ottobre, quando dovremo fare i conti con una nuova e pesante perturbazione atlantica che porterà ancora tanta pioggia su molte delle nostre regioni, secondo le ultime previsioni meteo. Intanto per oggi venerdì 4 ottobre è stata valutata allerta rossa per rischio idraulico su settori dell’Emilia-Romagna.
L'allerta
L'allerta sarà arancione su parte di Veneto, Emilia-Romagna e Puglia. Allerta gialla in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
"La causa di questo maltempo quasi continuo - spiegano i meteorologi del sito www.iLMeteo.it - va ricercata nel particolare assetto attualmente presente sull'Europa centro-occidentale. Stiamo parlando di una sorta di canale al cui interno fluiscono come immensi fiumi atmosferici delle masse d'aria molto instabili che dal Nord Atlantico raggiungono il bacino del Mediterraneo".
Temperature in calo
"Sarà così anche la prossima settimana quando, già da Martedì 8 Ottobre, è previsto il transito di un fronte perturbato che innescherà una nuova fase di maltempo - avvertono gli esperti - Attenzione perché si verrebbe a creare una configurazione piuttosto pericolosa per il nostro territorio a causa della tanta energia in gioco (mari ancora molto caldi per la stagione, specie il basso Tirreno) e dalla persistenza delle precipitazioni: non sono da escludere fenomeni alluvionali o comunque molto abbondanti, a carico in particolare delle regioni del Nord e di quelle tirreniche. Il flusso atlantico sarà accompagnato da un fronte freddo che farà calare le temperature che si manterranno su valori piuttosto bassi per il periodo, addirittura sotto le medie climatiche dove insisteranno maggiormente le precipitazioni. Sulle Alpi inoltre tornerà quindi anche la neve con fiocchi dai 1800/2000 metri di quota".
Maltempo fino a quando? "In realtà - spiega il sito www.iLMeteo.it - già nei giorni successivi è attesa una svolta: da Mercoledì 9 Ottobre l'anticiclone potrebbe riuscire a riguadagnare lo spazio perduto regalando una maggiore stabilità atmosferica e tanto sole". Ma su questo si attendono aggiornamenti.
Esteri
Dazi sulle auto elettriche cinesi: arriva l’ok dalla...
I Paesi dell'Unione si spaccano: dieci hanno votato a favore, tra cui l'Italia, 12 astenuti e 5 contrari
L'Unione Europea ha deciso di imporre dei dazi sui veicoli elettrici (Bev) provenienti dalla Cina. La proposta della Commissione Europea ha ottenuto il "sostegno necessario" da parte degli Stati membri dell'Ue per l'adozione. Lo comunica l'esecutivo Ue, dopo il voto di oggi nel comitato Tdi (Trade Defence Instruments), nel quale non si è registrata né una maggioranza qualificata a favore della proposta, né una maggioranza qualificata contraria. In questo caso, secondo la procedura della comitatologia (l'insieme delle procedure che la Commissione usa per attuare il diritto Ue), la Commissione può procedere autonomamente, dato che l'atto di fatto è approvato (per bloccarlo occorre una maggioranza qualificata contraria, in caso contrario passa).
Il voto, secondo l'esecutivo Ue, "rappresenta un altro passo verso la conclusione dell'indagine antisovvenzioni della Commissione". Parallelamente, l'Ue e la Cina "continuano a lavorare duramente per esplorare una soluzione alternativa che dovrebbe essere pienamente compatibile con l'Organizzazione Mondiale del Commercio, adeguata ad affrontare le sovvenzioni dannose accertate dall'indagine della Commissione, monitorabile e applicabile". Un regolamento di esecuzione della Commissione, comprensivo delle conclusioni definitive dell'indagine, deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue entro fine mese. Hanno votato a favore dei dazi 10 Stati membri, tra cui l'Italia, 12 si sono astenuti e 5 hanno votato contro, tra cui la Germania.
Lavoro
Birra: ricerca Future Concept Lab, è importante nella...
Con consumi sempre più green e veg
“Il futuro che ci aspetta è un futuro in cui i valori sono molto chiari, anche se non è facile praticarli – ha spiegato Francesco Morace sociologo e saggista, fondatore di Future Concept Lab intervenuto all'incontro per i 50 anni di Heineken in Italia che si è svolto a Milano. “C'è un grande afflato nei confronti di quello che noi chiamiamo il crucial and sustainable – ha spiegato Morace -. Una sostenibilità diffusa in cui la birra diventa protagonista perché può intervenire sia in termini di responsabilità - e quindi del bere responsabile - ma anche in termini di qualità, di qualità della vita. Le persone vogliono in qualche modo birre che abbiano un gusto che sia riconoscibile e che può funzionare sia come grande elemento di convivialità perché tutti vorremmo in futuro riappropriarci dei luoghi della città insieme ai nostri amici, rincontrarci. E allo stesso tempo però avere un momento e un'esperienza che sia di qualità in cui la birra rappresenta un compagno quotidiano”.
Una socialità con consumi sempre più green e veg privilegerà il gusto naturale della birra e le “ricariche naturali risonanti”: esperienze di consumo che rimandano alla natura, in ambiti outdoor e alimenti e bevande a base vegetale. Una tendenza, questa, che incrocia la birra per la sua essenza di bevanda naturale e poco (o per nulla) alcolica, esaltata da una produzione sempre più sostenibile.
“C'è voglia di convivialità ma nello stesso tempo, anche di riappropriarsi di luoghi e di tempi. Quindi un momento in cui la birra diventa davvero facilitatore attraverso questa capacità anche di scambiare esperienze che non siano solo digitali ma in presenza. Questa è una richiesta che i giovani stanno cominciando a proporre" ha concluso Morace.
Lavoro
Professioni, Gaudini (Siena): “Ingegneria...
Intelligenza artificiale, robotica e nuove ingegnerie emergenti in forte ascesa. Ma in un Paese fragile' come l’Italia e dall’ampio patrimonio edilizio storico, ci sarà sempre un grande bisogno dell’ingegneria civile. Anche in provincia di Siena. E’ in sintesi quanto emerge da un primo bilancio del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, Francesco Gaudini, nella terza e ultima giornata del 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli ingegneri d’Italia a Siena - che ha visto la partecipazione di circa 1.500 delegati da tutta Italia - organizzato, oltre che dal Consiglio nazionale degli ingegneri, dagli ordini degli ingegneri di Siena e di Grosseto.
'Svolte-Ingegneria per governare il cambiamento' era il titolo congressuale: svolte che vanno di pari passo con la società civile e interessano la sostenibilità, l’Intelligenza Artificiale e Transizione industriale, ma anche l’evoluzione del sistema ordinistico. Un cambiamento che vede al centro, proprio la professione dell’ingegnere. L’Ordine degli ingegneri di Siena, conta 830 iscritti, molti dei quali sono liberi professionisti. "Siamo un ordine medio piccolo - evidenzia Gaudini -ma se rapportato con il territorio e con gli abitanti, gli iscritti sono in un numero abbastanza elevato: questa è una realtà che ha sempre favorito la libera professione, ma l’Ordine raccoglie anche i dipendenti pubblici della pubblica amministrazione e dipendenti privati".
Dove sta andando la categoria in questa provincia? "La categoria si sta interrogando perché le ingegnerie stanno cambiando - spiega il presidente dell’Ordine di Siena - è in forte ribasso la scelta dell’ingegneria civile da parte degli studenti che optano per altre soluzioni, ma in realtà di ingegneria civile-ambientale c’è sempre bisogno, soprattutto per quelle che sono le nostre fragilità, patrimonio edilizio ed il nostro territorio. Ci dobbiamo interrogare sul perché l’ingegneria civile non sia più così attrattiva come lo era in passato, e cosa dobbiamo fare per recuperare numero iscritti alle Università che producono ingegneri civili".
"Il nostro territorio - continua Gaudini - ha delle eccellenze in tutti i settori. Mi piace evidenziare il paesaggio che va tutelato ed è strettamente collegato con tutto quello che è ingegneria; eccetto alcune zone, non abbiamo grandi dissesti idrogeologici e grandi rischi di eventi calamitosi perché grandi esondazioni nel nostro territorio non ci sono, ma siamo comunque un territorio fragile che va tutelato anche per quello che riguarda il patrimonio edilizio, che è un patrimonio storico di interesse culturale e sul quale gli interventi necessitano di accuratezza ancora maggiore".
Congresso nazionale a Siena, un successo di organizzazione e contenuti "Il bilancio del congresso - commenta - è estremamente positivo: intanto è il congresso più affollato e frequentato degli ultimi dieci anni e questo ce lo dicono in maniera oggettiva i numeri, ma soprattutto è stato un congresso innovativo dal punto di vista dei contenuti scientifici. Per la prima volta abbiamo messo in evidenza i temi dell’ingegneria del secondo e terzo settore (gestionale, biomedica); questo grazie al contributo di illustri relatori provenienti dal mondo accademico, dell’industria, della politica, con cui abbiamo sviluppato temi di attualità, quindi non solo ingegneria civile ma anche delle ingegnerie emergenti, l’ingegneria robotica, biomedica, informatica e tutto quello che è legato all’avvento dell’intelligenza artificiale".
Un congresso che ha fatto conoscere Siena e le sue eccellenze, dall’enogastronomia alle bellezze storico-architettoniche, al mondo delle Contrade: "Abbiamo potuto far conoscere quella che è la nostra realtà, la città, nonostante le condizioni meteorologiche non troppo favorevoli, e l’organizzazione è andata secondo programma, siamo molto soddisfatti" conclude Gaudini.