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Dazi sulle auto elettriche cinesi: arriva l’ok dalla Commissione Ue

Dieci hanno votato a favore, tra cui l'Italia, 12 astenuti e 5 contrari: la palla è passata alla Commissione

Auto elettriche nella città cinese di  Lianyungang  - Agenzia Fotogramma

L'Unione Europea si è spaccata sull'introduzione di dazi compensativi definitivi nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina e ora la Commissione Europea può procedere autonomamente con il regolamento in merito.

Il voto di oggi

Nel comitato Tdi (Trade Defence Instruments) riunitosi stamani, a quanto si apprende a Bruxelles, non è stata raggiunta una maggioranza qualificata né a favore né contro la proposta della Commissione: 10 Stati membri, tra cui l'Italia, hanno votato a favore, 5 hanno votato contro, Germania compresa, e ben 12 si sono astenuti.

In questo caso, la palla passa alla Commissione che, secondo la procedura della comitatologia (l'insieme di procedure che la Commissione segue per attuare il diritto Ue), può comunque procedere e applicare il regolamento, che di fatto è approvato. L'ex presidente della Bce Mario Draghi ha notato lunedì scorso come l'Ue non abbia una strategia industriale comune, che invece è necessaria, se si vuole attuare la transizione verde. Oggi, su un tema sensibilissimo come i dazi alle auto elettriche importate dalla Cina, i 27 si sono spaccati in tre. Draghi ha ammonito che, in mancanza di una strategia industriale comune, l'alternativa è 27 strategie industriali diverse e scoordinate. L'esito del voto di oggi appare confermare l'esattezza dell'analisi dell'ex premier.

Lucas Guttenberg, senior advisor della Bertelsmann Stiftung di Guetersloh, in Vestfalia, critica la decisione della Germania via social: "Quando ci si trova dalla stessa parte dell'Ungheria su una questione di politica commerciale, ma i Paesi Bassi, la Danimarca e l'Irlanda hanno votato in maniera opposta, bisognerebbe porsi delle domande, in qualità di autoproclamati difensori del libero scambio".

Anche l'Ungheria, come la Germania, ha votato contro i dazi. Il voto non stupisce, visti gli ottimi rapporti che Budapest intrattiene con Pechino: il Paese danubiano riceve quasi la metà degli investimenti diretti esteri cinesi in Europa, più degli investimenti cinesi nel Regno Unito, Francia e Germania messi insieme, come hanno notato su The Hill Elaine Dezenski e Niko Stavropoulos della Foundation for Defense of Democracies. A Debrecen, in Ungheria, il colosso cinese delle batterie Catl ha realizzato l'investimento estero più grande della sua storia, per 9,7 mld di dollari.

Il ministro Urso: "Auspichiamo che il negoziato riprenda"

"L'Italia si è espressa in linea con le analisi tecniche della Commissione tese a ripristinare condizioni di equità commerciale. Auspichiamo che il negoziato riprenda sia in bilaterale sia in sede di Wto per giungere, come sempre sostenuto, ad una soluzione condivisa nel pieno rispetto delle regole internazionali", così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dopo il voto dei Paesi Ue sulla proposta della Commissione europea di imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina.

"Noi siamo contrari a ogni ipotesi di 'guerra commerciale' - continua Urso - e lavoreremo insieme per evitarla. Occorre preservare la partnership industriale e commerciale con la Cina con cui vogliamo continuare a lavorare in una logica win-win basata sul principio della reciprocità anche ai fini della stabilità economica globale".

Ora cosa succede

La portavoce della Commissione Europea al Commercio, Olof Gill, ha dichiarato che la Commissione "resta aperta a trovare una soluzione" con la Repubblica Popolare Cinese in merito ai dazi sui veicoli elettrici importati nell'Ue. Il voto nel comitato Tdi, ha detto Gill durante il briefing con la stampa a Bruxelles, "si è tenuto e noi lavoriamo duramente per trovare una soluzione".

Con il voto di oggi, la Commissione può procedere autonomamente con il regolamento relativo ai dazi, che deve essere pubblicato entro il 30 ottobre (resta qualche settimana per eventuali negoziati). Le misure proposte "sono pienamente in regola con le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio", osserva il portavoce capo Eric Mamer, pertanto "non c'è alcuna rappresaglia giustificata per qualcosa che è perfettamente in linea con le regole della Wto".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Sganciata su Vovchansk la più potente bomba non nucleare...

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(Fotogramma)

 

Vovchansk, Kharkiv nordorientale: la città ucraina al confine con la regione russa di Belgorod, epicentro dell’offensiva di Mosca cominciata a maggio, sarebbe stata bersaglio nelle scorse ore di un potente ordigno definito dai russi una delle armi ‘non nucleari’ più potenti al mondo.

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Esteri

Statistica, al via la decima edizione di StatisticAll

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Per le future generazioni ci sarà StatisticAllYoung

Statistica, al via la decima edizione di StatisticAll

Ai nastri di partenza, con il patrocinio della Commissione Europea e in collaborazione con il Parlamento Europeo, la decima edizione di StatisticAll, il Festival della Statistica e della Demografia, con quattro giorni di eventi dedicati alle “Statistiche senza frontiere. Fiducia, etica, sistema: il futuro dei dati in Europa”. Saranno due i luoghi principali del Festival dove si alterneranno diversi format e proposte pensate per i pubblici interessati ai dati e alle statistiche: Piazza dei Signori che ospiterà le attività di StatisticAll Pop e Piazza Borsa con StatisticAll Speech. Per le future generazioni ci sarà StatisticAllYoung che si svolgerà in Piazza dei Signori e presso gli altri luoghi centrali del Festival come la Biblioteca BRaT e il Campus Treviso.

Nelle quattro giornate del Festival, dalle 10 alle 19, sarà possibile partecipare a “Il giro d’Europa in 80 statistiche”, un gioco organizzato come una gara ciclistica che prevede di raggiungere il traguardo in 10 tappe rispondendo a domande statistiche sull’Europa.

L’inaugurazione sarà il 17 ottobre, alle 20.30, al Teatro Mario del Monaco, con la presenza di: Francesco Maria Chelli, presidente Istat, Marcello Chiodi, presidente della Società Italiana di Statistica, Giacomo Masucci, Società Statistica Corrado Gini, Eugenio Brentari coordinatore StatisticAll. Dopo un intervento di Piera Levi Montalcini sul tema “L’Elogio dell’imperfezione nella scienza”, è previsto il concerto “Italiani d’Europa. Il Veneto diffuso nella musica strumentale del ‘700” eseguito da Ensemble cameristico delle Orchestre Giovanili “La Réjouissance” e Filarmonia Veneta.

In Piazza Borsa nell’ambito StatisticaAll Speech, i Confronti e i Dialoghi si affronteranno, nella prima giornata, temi come le migrazioni europee, coesione ed autonomie, uguaglianze, discriminazioni e cybersecurity. Il secondo giorno si parlerà invece di economia, intelligenza artificiale, convergenza tecnologica, comunicazione statistica e le sfide europee. Tra i momenti salienti, un talk sull'Industrial Act europeo, una discussione sulle questioni della disabilità e dell’accessibilità in Europa e sul ruolo dell’IA nella statistica ufficiale. Il terzo giorno si parlerà, tra l’altro, di inclusione sociale, divari, sport e sostenibilità. Un focus speciale è dedicato alla memoria di Giacomo Matteotti a 100 anni dalla morte: si parlerà dello statista con un’attenzione particolare al suo impegno civile dedicato alla diffusione della cultura economica.

Spazio anche alle Letture, un format dedicato alla presentazione dei libri, che vedrà la presenza, il 17 ottobre, di Pier Virgilio Dastoli ed Emma Bonino autori di "A che ci serve l'Europa" e di Elena Granaglia e Gloria Riva, autrici di “Quale Europa. Capire, discutere, scegliere”. Il 19 ottobre il coautore Paolo Guerrieri parla del libro “Europa sovrana. Le tre sfide di un mondo nuovo” mentre la mattina del 20 ottobre spazio a “Unite Unite Europe. Come l’Eurovision Song Contest racconta l’Europa” scritto da Emanuele Lombardini

Tra i protagonisti delle Conversazioni troviamo Claudia Colla, Capo della Rappresentanza della Commissione europea, Tito Boeri, economista, Alessandra Poggiani, direttore generale del Consorzio Interuniversitario Cineca, Brando Benifei, relatore dell’AI Act, Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e presidente del Jacques Delors Institute di Parigi; Francesco Billari, Rettore Università Bocconi e Gian Carlo Blangiardo, ex presidente Istat e professore emerito dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

In Piazza Borsa dal giovedì al sabato alle 18 e la domenica alle 10.30 appuntamento con lo “Spritz Statistico” dove Francesco Saraceno, OFCE Sciences Po, parlerà de “Il futuro della governance europea”; Diletta Huyskes, Privacy Network, interverrà su “Tecnologie della rivoluzione: intelligenza artificiale, algoritmi e le sfide per l’Europa”; Clara Poletti, ACER, affronterà “Dati, misure e cambiamenti sull'energia in Europa” e Alessandro Sorrentino, Sicitalian, Arianna Montefiori, Divulgatrice economica e Anna Rizzi, Commissione Europea, moderati da Massimo Taddei, racconteranno “Come cambia il racconto dell’Europa con i divulgatori in rete:”.

In Piazza dei Signori il giovedì alle 12.30 e alle 17.00 ci sarà il “Caffè demografico” con Cecilia Tomassini; venerdì alle 11.00 e alle 17.00 sarà la volta de il “Caffè statistico” con Alessandro Cascavilla e sabato alle 11.00 e alle 17.00 appuntamento con il “Caffè economico” con Luciano Canova. Sono previsti anche due eventi nell’ambito di StatisticAll Show: il primo venerdì 18 ottobre dal titolo “Nulla è per caso. Date e numeri raccontano l'Europa", con Mattia Casarin. Il secondo, sabato 19 ottobre, vede in cartellone il "Monologo Quantistico" di Gabriella Greison.

Piazza dei Signori, Campus Treviso e BrAT ospiteranno, nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, negli spazi dedicati, attività laboratoriali per bambini, ragazzi, studenti, adulti, insegnanti e bibliotecari. Digital Ambassador del Festival è SicItalian, CEO dei piccoli economisti. Grazie alla mediapartnership con Rai Pubblica Utilità alcuni eventi saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook di Rai Accessibilità con LIS. Media Partner di StatisticAll 2024 sono AdnKronos, Pillole di Economia, Digitale Popolare e le Radio Company, Radio Wow e Radio Padova. Al link https://www.festivalstatistica.it/programma/ è disponibile il programma (in corso di aggiornamento)i.

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Esteri

Razzi dal Libano, nuovi raid Israele su Beirut e...

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Raid Israele su Beirut: "Colpita intelligence Hezbollah". Atterrato a Fiumicino dal Libano il primo volo charter organizzato dal governo italiano

Immagine di Nasrallah a Teheran (Afp)

I Paesi islamici hanno "un nemico comune". Lo ha detto la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel suo intervento alla cerimonia a Teheran in ricordo di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah ucciso una settimana fa in un raid israeliano a Beirut. "Il nemico dell'Iran è il nemico dell'Iraq, lo stesso nemico del Libano - ha affermato Khamenei - Il nemico di tutti noi è lo stesso". Parole arrivate dopo che all'inizio del suo sermone ha insistito sull'"unità" dei musulmani.

"Ogni Nazione ha diritto all'autodifesa contro gli aggressori" ha sottolineato Khamenei guidando la preghiera del venerdì a Teheran, preceduta dalla "cerimonia di commemorazione" in ricordo di Nasrallah che ha definito un "fratello, il mio orgoglio, il volto amato del mondo islamico".

L'attacco missilistico dell'Iran contro Israele è stato "del tutto legittimo" ed è "la punizione minore", ha detto la Guida Suprema dell'Iran. "L'operazione delle nostre forze armate poche notti fa è stata del tutto legale e legittima", ha ribadito, rivendicando un'operazione "brillante" e "se necessario colpiremo ancora". Khamenei ha anche definito un "atto legittimo" l'attacco di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno in Israele.

E, ancora, Israele ''è un vampiro'', ha scandito, e ''il risultato del comportamento del nemico è un aumento della rabbia e della motivazione del popolo, rende più forti gli uomini, i generali e i leader''. Alla fine, ha aggiunto il leader iraniano, si arriverà alla ''rimozione della vergognosa esistenza'' di Israele.

Hezbollah ha smentito le notizie circolate stamani secondo Nasrallah sarebbe stato sepolto “temporaneamente in un luogo segreto”. Lo riferisce il sito del quotidiano Asharq Al-Awsat, citando una fonte del movimento sciita libanese, che afferma “non è stata ancora presa alcuna decisione riguardo la data e il luogo della sepoltura”.

Raid Israele su Beirut: "Colpita intelligence Hezbollah"

Il pesante raid aereo della notte scorsa nella periferia sud della capitale libanese Beirut ha colpito il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah. E' quanto rendono noto le forze israeliane (Idf), secondo le notizie riportate dal Times of Israel. Stando al New York Times, l'obiettivo era Hashem Safieddine, possibile successore di Hassan Nasrallah alla guida del Partito di Dio.

Safieddine era riunito con altri dirigenti di Hezbollah in un bunker sotterraneo quando c'è stato il bombardamento, verso la mezzanotte. Una serie di esplosioni ha colpito il quartiere residenziale a Dahyia.

Hezbollah fa sapere di "non avere ancora informazioni" sulle sorti di Safieddine. Queste le parole consegnate al giornale libanese L'Orient Le Jour.

Sono circa 100 i miliziani di Hezbollah uccisi nel corso delle operazioni israeliane - aeree e di terra - condotte nelle ultime 24 ore nel Libano meridionale. A riferirlo è oggi il Times of Israel citando le Forze di Difesa israeliane. Idf ha annunciato di aver ucciso a Beirut il comandante responsabile delle comunicazioni di Hezbollah, Muhammad Rashid Sakafi.

Stamani le Idf hanno chiesto ai civili di abbandonare immediatamente 36 località del Libano meridionale e di dirigersi verso nord. "Le attività di Hezbollah costringono le Idf ad agire con forza contro l'organizzazione", ha ripetuto ancora una volta il portavoce, Avichay Adraee, nel messaggio di "avvertimento". "Chiunque si trovi vicino a elementi, strutture ed equipaggiamento da combattimento di Hezbollah mette a rischio la propria vita", ha insistito dopo che solo ieri era stato ordinato lo sgombero di 25 località, Nabatiye compresa.

Un altro bombardamento delle forze militari di Israele ha colpito il valico di Masnaa fra Libano e Siria, bloccando così la strada usata da centinaia di migliaia di profughi negli ultimi giorni per fuggire dai raid dell'Idf in Libano, ha reso noto il ministro dei trasporti libanese, Ali Hamieh. Il raid ha creato un cratere largo quattro metri.

Mentre una ventina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la baia di Haifa e la Galilea. Lo ha reso noto l'Idf precisando che alcuni sono stati intercettati.

Raid in Cisgiordania, vittime

Un altro raid delle forze israeliane su Tulkarem, in Cisgiordania, ha provocato la morte di almeno 18 palestinesi, secondo quanto hanno denunciato fonti palestinesi. Il raid ha colpito un campo profughi, ha precisato il ministero della salute palestinese. L'intero edificio di quattro piani in cui si trovava il locale colpito è crollato. Sempre secondo fonti palestinesi, oltre ai 18 morti ci sono anche molti feriti. Tra le vittime anche civili, fra cui una madre e i suoi due figli, secondo quanto ha reso noto al Jazeera.

L'Idf ha comunicato l'uccisione di un dirigente locale di Hamas, Zahi Yaser Abd al-Razeq Oufi e di altri esponenti dell'organizzazione. Oufi, l'obiettivo dell'Idf e dello Shin Bet, avrebbe preso parte a numerosi attacchi in Cisgiordania e sarebbe stato impegnato a pianificarne altri, precisano gli israeliani.

Atterrato a Fiumicino dal Libano il primo volo charter organizzato dal governo italiano

È intanto atterrato la scorsa notte, all’Aeroporto Internazionale 'Leonardo Da Vinci' di Roma Fiumicino, il primo volo charter organizzato dal governo italiano per favorire il rientro dei connazionali dal Libano. “Abbiamo invitato tutti gli italiani a lasciare il Libano con voli commerciali, e ci siamo impegnati per incrementarne il numero attraverso voli charter”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, spiegando come il governo abbia lavorato con le compagnie aeree per risolvere il problema della saturazione dei voli di linea. “Continuiamo a monitorare la situazione degli italiani in Libano tramite la nostra Ambasciata a Beirut e l’Unità di Crisi”, ha aggiunto il vicepremier, sottolineando che “siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali, ma per il momento escludiamo l’ipotesi di un’evacuazione”.

Con il volo di questa notte sono rientrati in Italia 178 connazionali. Nei prossimi giorni saranno organizzati ulteriori voli charter. I cittadini italiani che hanno difficoltà a prenotare un posto su un volo commerciale da Beirut possono contattare l’Ambasciata italiana a Beirut (+9613489966) o l’Unità di Crisi della Farnesina (+390636225).

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