Da esoscheletri a robot, la riabilitazione 2.0 aiuta recupero e motiva pazienti
Dal 6 ottobre a Padova congresso medici-fisiatri, Bernetti (Simfer): "C'è necessità di incrementare l'accessibilità a queste tecnologie"
Il salto in avanti tecnologico nel campo della riabilitazione ha portato oggi all'uso di esoscheletri robotizzati o di tapis roultant avveniristici. La crescente importanza della riabilitazione robotica è uno dei temi centrali del 52esimo congresso della Simfer, la Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, dal 6 al 9 ottobre a Padova: 'La scienza riabilitativa e l'impegno nel territorio per una nuova etica della riabilitazione'. "Questo evento rappresenta un'importante opportunità per i professionisti del settore di esplorare le innovazioni tecnologiche che stanno trasformando il panorama della medicina riabilitativa - spiega all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, vicepresidente della Simfer - La riabilitazione robotica sta rivoluzionando il trattamento dei pazienti affetti da patologie affetti da patologie disabilitanti di origine neurologica e non solo. Le tecnologie robotiche offrono infatti la possibilità di svolgere esercizi ripetitivi e personalizzati con un alto grado di precisione, permettendo un miglioramento significativo degli outcome riabilitativi".
"La riabilitazione robotica inoltre ha la capacità di fornire un feedback in tempo reale sia ai pazienti che ai medici. Questo consente di monitorare il progresso con maggiore accuratezza e di apportare modifiche immediate ai programmi terapeutici - sottolinea Bernetti - Al congresso si discuterà dell’integrazione di tecnologie robotiche avanzate, come gli esoscheletri e i tapis roulant robotici, che aiutano nella riapprendimento di schemi motori e nella stimolazione neuromuscolare. Verranno presentati studi e casi clinici che dimostrano come queste soluzioni abbiano facilitato non solo il recupero funzionale, ma anche l'incremento della motivazione del paziente, fattore cruciale nel successo terapeutico".
"Sarà fondamentale anche analizzare le sfide attuali e future, come la necessità di incrementare l'accessibilità a queste tecnologie e garantire una formazione adeguata al personale medico e sanitari. Verranno esaminate, inoltre, le implicazioni etiche e logistiche nella diffusione delle terapie robotiche in contesti diversi, dalle cliniche urbane a quelle più remote", evidenzia il vicepresidente.
In un documento Simfer dedicato proprio alla riabilitazione assistita con robot e dispositivi elettromeccanici, gli esperti sottolineano che vi "è un generale accordo tra le linee guida internazionali per la riabilitazione del paziente con esiti di ictus cerebrale che la terapia robotica dell’arto superiore possa essere utile, all’interno del programma riabilitativo individuale del paziente, nel favorire il recupero delle attività correlate all’arto superiore".
Salute e Benessere
Guardiamoci negli occhi – Trailer
Il vodcast dell’Oculista Italiano dedicato al benessere della vista
Gli occhi sono fondamentali per la percezione del mondo che ci circonda e per la comunicazione con gli altri. Prendersi cura degli occhi è importante per preservare a lungo la vista e vivere una vita più sana e attiva.
"Guardiamoci negli occhi" è il vodcast dell’Oculista Italiano che offre approfondimenti sulle principali problematiche della vista e suggerisce accorgimenti che possono aiutare a mantenere gli occhi in buona salute, grazie al contributo di esperti, medici oculisti, ricercatori e professionisti del settore farmaceutico.
Tra i temi di questa stagione: le patologie retiniche e le degenerazioni vitreali; la cheratite da Acanthamoeba e i farmaci orfani; la cataratta e la chirurgia riabilitativa della vista; la sindrome dell'occhio secco; il glaucoma e le problematiche di una patologia cronica progressiva. Ospiti, alcuni tra gli esperti italiani più autorevoli nel campo dell'oculistica: il Dott. Scipione Rossi, il Dott. Tommaso Candian, il Dott. Antonio Di Zazzo, la Prof.ssa Antonella Franch, il Dott. Vincenzo Orfeo, il Dott. Antonio Randazzo, il Prof. Stefano Barabino, la Dott.ssa Emanuela Aragona, il Prof. Michele Figus e il Dott. Niccolò Castellino.
Host di "Guardiamoci negli occhi", Maddalena Guiotto, giornalista Adnkronos. Con la partecipazione del Dott. Vittorio Picardo, specialista in oftalmologia, e del Dott. Carmelo Chines, direttore della testata L’Oculista Italiano.
L’Oculista Italiano è il punto di riferimento online per i medici oculisti, i farmacisti e per tutti coloro che sono affascinati dalla magia della visione. Online: www.oculistaitaliano.it.
Credits: “Guardiamoci negli occhi” è una serie dell’Oculista Italiano realizzata da Adnkronos. Consulenza scientifica: Ada Puglisi, Vittorio Picardo, Carmelo Chines. Redazione contenuti tecnico-scientifici: Maddalena Guiotto. Direzione tecnica: Eugenio Maria Lauro. Allestimento e supervisione tecnica: Federico Trappolini. Riprese, produzione ed editing video: Leonardo Angelucci. Tecnici audio video: Alessio Cervelli, Giorgio Onorati. Graphic designer: Laura Pellegrino. Cura editoriale e supervisione alla produzione: Alberto Di Stefano. Musiche su licenza Machiavelli Music.
Salute e Benessere
Malattia Congo, Oms: “891 casi mix virus, malaria e...
L'Organizzazione mondiale della Sanità avanza alcune ipotesi sull'origine della malattia, precisando che "altri test sono ancora in corso"
La malattia misteriosa che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo ha fatto registrare al 16 dicembre 891 casi segnalati, con 48 morti. Questo il bilancio, aggiornato oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità che - sulla base dei test condotti su 430 campioni, risultati positivi a malaria e virus respiratori comuni (influenza A/H1N1 - pdm09, rinovirus, Sars-CoV-2, coronavirus umani, virus parainfluenzali e adenovirus umano) - avanza questa ipotesi sulle cause all'origine della patologia: "Una combinazione di infezioni respiratorie virali comuni e stagionali e malaria falciparum, aggravata da malnutrizione acuta, ha portato a un aumento di infezioni gravi e decessi, colpendo in modo sproporzionato i bambini di età inferiore ai 5 anni".
Il 'fattore povertà' e il rischio globale
"Ulteriori test di laboratorio sono in corso", aggiunge l'Oms che dall'8 dicembre, data del precedente bollettino, conta altri 485 casi sospetti e 17 nuove morti. Relativamente a queste ultime, l'agenzia ginevrina precisa che "il numero settimanale di decessi segnalati è rimasto relativamente stabile". Per l'Oms l'epidemia "evidenzia il grave onere delle comuni malattie infettive (infezioni respiratorie acute e malaria) in un contesto di popolazioni vulnerabili che affrontano un'insicurezza alimentare, e sottolinea la necessità di rafforzare l'accesso all'assistenza sanitaria e di affrontare le cause della vulnerabilità, in particolare la malnutrizione, dato il peggioramento dell'insicurezza alimentare".
"Il livello di rischio complessivo per la salute pubblica per le comunità colpite è valutato come elevato", rimarca l'Oms, mentre "a livello nazionale il rischio è considerato basso a causa della natura localizzata dell'evento", anche se "molte altre aree della Rdc stanno assistendo a livelli crescenti di malnutrizione e ciò che è stato osservato a Panzi", la zona sanitaria interessata dalla malattia, "potrebbe accadere anche altrove nel Paese". L'agenzia delle Nazioni Unite per la sanità conferma, infine, che "a livello regionale e globale il rischio rimane basso in questo momento".
Salute e Benessere
Capodanno, Rebuzzi: “Cardiopatici a rischio...
Il cardiologo: "Evitare cotechino e dolci, prediligere pesce e minestre con verdure e cereali, concessi al massimo 2 bicchieri di vino al giorno"
Dopo il tour de force gastronomico di Natale, "ora è tempo di tornare alla normalità. Le abbuffate sono un rischio per i cardiopatici, basti pensare ai dolci natalizi: se assunti in grandi quantità bisogna sapere che gli zuccheri si trasformano in grassi, un danno non solo per diabetici e obesi, ma anche per chi ha problemi di cuore e ipertensione. Stiamo attenti al cenone di Capodanno, il cotechino non è un'iniezione di salute". Così all'Adnkronos Salute Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all'Università Cattolica di Roma.
Per il cenone di San Silvestro, chi ha problemi cardiovascolari, oltre a evitare cotechino, zampone e dolci, "deve prediligere pesce, minestre con verdure e cereali, questi ultimi molto proteici e poco calorici, e legumi. Ma attenzione, nella pasta con i fagioli non devono esserci le cotiche", avverte il cardiologo.
Per i pazienti con "aritmie cardiache niente superalcolici, ovviamente, concessi al massimo 2 bicchieri di vino al giorno, ma non di più - sottolinea Rebuzzi - Per chi è affetto da cardiopatia coronarica, invece, sono consigliati pasti molto leggeri, mentre gli ipertesi devono ridurre il consumo di sale e dolci".
Infine, il consiglio per tutti: "Fare una buona e abbondante prima colazione, mangiare poco a pranzo e pochissimo la sera a cena, il contrario di quanto facciamo noi italiani a causa di lavoro e vita frenetica. Tutto questo accompagnato da un'attività sportiva aerobica moderata, ma costante nel tempo", conclude.