Bassetti multato, musica troppo alta in casa e arrivano i vigili
"Sono stato ammonito dalla polizia municipale che è venuta a suonare alla porta"
L'infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti, simbolo della lotta al covid e della campagna vaccinale, è stato multato dalla polizia locale di Genova per la musica troppo alta proveniente dal suo appartamento. È stato lo stesso Bassetti a renderlo noto con un reel pubblicato su Instagram. "Mi è stato fatto un ammonimento perché alle 23:30 festeggiavo il compleanno di mio figlio a casa. Questa è Genova, questa è l'Italia", ha commentato.
Poi ha aggiunto: "Sono stato ammonito dalla polizia municipale che è venuta a suonare alla porta, dicendomi che la musica era troppo elevata, musica leggerissima, da cittadino, lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto fosse avvenuto nei vicoli della città, in via del Campo o via Prè? La sensazione è che si sa essere deboli coi forti, ma molto forti con i deboli, e questa non è la città in cui vorrei vivere".
"Voglio rassicurare il prof Bassetti e tutti i cittadini che la Polizia Locale opera con equità e professionalità in ogni quartiere, senza distinzioni. L’intervento è avvenuto a seguito di un esposto in cui si lamentava l’impossibilità di riposo a causa del volume elevato della musica", ha dichiarato l'assessore comunale alla polizia locale Sergio Gambino.
Cronaca
Celiachia, procreazione assistita, endometriosi: ecco tutte...
Aggiornate le prestazioni sanitarie disponibili per i cittadini a carico del Ssn
Dall'endometriosi alla celiachia, dalla procreazione assistita alle cure innovative. Sul fronte della sanità, il 2024 si chiude con l'entrata in vigore di un aggiornamento atteso da anni: nuove prestazioni saranno disponibili per i cittadini a carico del Ssn.
Cosa cambia
Il provvedimento che lo rende possibile (il decreto 26 novembre del ministero della Salute, di concerto col Mef) è in vigore da oggi. E a essere aggiornate sono in tutto 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Ci sono novità per le malattie rare e per patologie che vanno dalla celiachia all'endometriosi. Ma anche per chi ha bisogno di sottoporsi a cure innovative e per le coppie che hanno difficoltà ad avere figli. Si tratta di prestazioni per le quali c'erano ad oggi disomogeneità assistenziali e per le quali ora viene assicurata la piena erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) su tutto il territorio nazionale.
Succede per esempio per le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma) incluse nei Lea; per le prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; per prestazioni necessarie ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell'ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili, elenca il ministero della Salute. E, ancora, vengono citati l'enteroscopia con microcamera ingeribile e gli screening neonatali.
Viene introdotta la consulenza genetica per chi si sottopone a un'indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia, assicurando a tutti gli assistiti l'erogazione di prestazioni innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico. Per quanto riguarda l'assistenza protesica, tra le novità: gli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
L'adozione del nuovo nomenclatore tariffario, oltre a garantire l'accesso ai nuovi Lea, permette di procedere con l'aggiornamento dei Lea contenuto in due decreti (un Dm e un Dpcm) predisposti dal ministero della Salute. Questi provvedimenti portano un ulteriore ampliamento, inserendo nuove prestazioni all'interno dei Livelli essenziali di assistenza, tra cui l'estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la Sma (atrofia muscolare spinale).
Cronaca
Capodanno, il veterinario Coccìa: “State con i vostri...
Particolare attenzione ai cani e al loro udito, ma anche ai pappagalli. "I gatti sono più indipendenti, teneteli in casa, mentre i coniglietti vanno nelle gabbiette"
"Con il Capodanno arrivano anche i famosi botti e, a farne le spese maggiori, sono gli animali domestici: cani, gatti ma anche i pappagalli, piuttosto che i coniglietti. Hanno paura di queste bombe, di queste deflagrazioni, di questi rumori assordanti. Il cane in primis, perché ha un udito molto più accentuato di quello dell'uomo. Un petardo per loro è paragonabile, per un essere umano, allo scoppio di una bomba a mano a un metro di distanza. Il rumore che ti toglie l'udito. In più, loro non capiscono perché ci sono all'improvviso questi rumori assordanti. Questo è quello che gli fa paura". Così all'Adnkronos il veterinario Federico Coccìa in vista del capodanno, che passerà la notte di San Silvestro con i suoi animali: "Un cane me lo tengo in braccio, il gattino accanto, il pappagallo sulla spalla. Gli do io la sicurezza, la protezione, gli faccio capire che, magari, sì è vero che ci sono questi rumori assordanti ma ci sono io che li proteggo da queste bombe. Quindi stare quanto più possibile con loro".
"Il rischio è che i cani, spaventati, possano fare dei danni a loro stessi ma anche alla casa, perché iniziano a correre nervosi alla ricerca di una via d'uscita. Allo stesso modo anche i pappagalli, a mezzanotte, teneteli sulla spalla, parlateci e dategli qualche semino: altrimenti possono anche loro spaventarsi e volare per tutta la casa. Quindi, per evitare tutto questo, quello che consiglio io, come faccio io: a mezzanotte state con i vostri cani e i pappagalli". Discorso diverso invece per i gatti: "Non è che non hanno paura - spiega Coccìa -perché anche il gatto ha paura, solamente che il gatto si comporta in modo più dignitoso. Perché il gatto che vive sempre dentro casa la considera una protezione: quindi in qualche modo avendo i suoi posti, le sue tane, si rintana nei posti soliti, dove cerca protezione durante tutto l'anno: una volta trovato quel posto, si protegge e sa che la casa è come uno schermo tra lui e la guerra che c'è fuori. Quindi, i cani devono stare col padrone, i gatti devono stare dentro casa". Infine i conigli: "Anche se vivono liberi e felici dentro le case, di solito hanno una gabbietta dove mangiano, fanno i bisogni e si fanno le unghie. Ecco, nella gabbia troveranno protezione".
"Sconsiglierei - conclude Coccìa - di dare agli animali medicinali o farmaci: non esistono pozioni magiche per togliere la paura dei botti di capodanno. Inoltre non fidatevi di tutte queste persone che, anche sui social, insegnano come non far avere paura dei botti agli animali o addirittura abituarli agli scoppi e ai rumori improvvisi, cioè far abituare, addirittura c'è qualcuno che dice che bisogna far abituare i cani ai botti, cioè farlo fare tutto l'anno, farlo il 30, abituare a rumori improvvisi. Sono tutte leggende metropolitane".
Cronaca
Nuova campagna di Emergency e Ogilvy, un augurio per un...
Il film racconta la vita di diverse persone in varie parti del mondo
Ogni giorno è dedicato a una giornata mondiale: degli innamorati, degli animali, della famiglia, del viaggio. Ma per milioni persone, in molte di parti del mondo, la guerra cancella il significato di ogni giornata. È questo il punto di partenza della nuova campagna di Emergency e Ogilvy, dal titolo '365 Giorni' (365 Days), un appuntamento che si rinnova ogni anno per dare voce ogni volta in modo diverso sulle conseguenze e le vittime di guerre e conflitti. Il film, distribuito sui canali social del brand a livello internazionale e in tv su La7 a partire dal giorno 30 dicembre, racconta la vita di diverse persone in varie parti del mondo, apparentemente intenti a vivere giornate da dedicare alle proprie passioni, alle proprie famiglie, ai propri ideali.
Ad esempio, vediamo una ragazza in viaggio, delle bambine che giocano a nascondino, due innamorati che si baciano. Poi, con un colpo di scena, la guerra cambia completamente il significato di quei momenti. La ragazza, che sembrava in viaggio, si rivela in realtà in fuga; le bambine non si stavano nascondendo per giocare, ma da un soldato; gli innamorati si stavano scambiando un ultimo bacio. “La guerra non si abolisce coi trattati, ma stimolando la riflessione e la cultura di tutti” sosteneva Gino Strada. L’augurio e l’obiettivo di Emergency è proprio quello di raggiungere 365 giorni di pace per tutti. "La collaborazione tra Ogilvy ed Emergency è un legame che si è consolidato nel tempo – commenta Giuseppe Mastromatteo, President & Chief Creative Officer di Ogilvy Italia – e siamo orgogliosi di affiancarli ancora una volta per un nuovo episodio di una saga che si rinnova ogni anno. Il nostro impegno al fianco di Emergency è un impegno al fianco prima di tutto dei loro ideali, un impegno che supportiamo con professionalità ma soprattutto con passione ed emozione".
"Nel 2024 abbiamo avuto oltre 50 conflitti attivi nel mondo, con milioni di persone per le quali ogni giorno è soltanto un altro giorno di guerra. Davanti a un nuovo anno che inizia il pensiero non può che andare a loro - commenta Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency - Grazie a Ogilvy per la profonda condivisione e per l’entusiasmo con cui da più di 10 anni immagina e realizza i nostri auguri di pace".