Da Zapata a Bremer, sempre più infortuni al ginocchio nel calcio: la causa
Tanti 'crack' a solo un mese dall'inizio dei campionati: cosa dice l'ortopedico
Solo un mese dall'inizio dei campionati di calcio nazionali e già tanti infortuni. Da Zapata del Torino a Bremer (Juve), da Rodri (Manchester City) a Carvajal (Real Madrid). Passando anche per Ter Stegen, il portiere del Barcellona. Senza dimenticare anche Florenzi del Milan e Scamacca dell'Atalanta infortunatisi nella fase di pre-campionato. Saltano legamenti del crociato, associati anche a lesioni del menisco, e molti osservatori - e anche gli stessi calciatori - lamentano che così gli atleti pagano il prezzo di un calendario di partire già fitto. "Le troppe partire sono una falsa pista, è vero che statisticamente più match si disputano e più ci sono i rischi di farsi male ma ci sono altri fattori. Il calcio è cambiato e oggi si arrivati ad un 'mix' di velocità e potenza che sollecita in modo intenso le articolazioni, soprattutto il ginocchio". A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Alberto Momoli, chirurgo e presidente della Siot, la Società italiana Ortopedia e Traumatologia.
Ogni anno in Italia si registrano più di 80mila ricoveri per le lesioni del legamento crociato del ginocchio, due terzi dei quali in pazienti di sesso maschile (Dati Siot 2018). "Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento degli interventi di chirurgia del crociato nella popolazione generale che gioca a calcio a sei o calciotto su campo sintetici - continua Momoli - Spesso però sono persone che giocano senza un allenamento continuo. Per i calciatori professionisti il discorso è molto diverso. La lesione del crociato ha più cause e non solo le tante partite tra campionato, coppe e nazionali. Se nel gesto del tiro la struttura più sollecitata è la caviglia, nelle cadute dopo un colpo di testa è il ginocchio come è sempre questa struttura a essere molto sollecitata quando si corre e si devia dall'asse in questo caso gli elementi stabilizzatori (il crociato, il menisco e il collaterale) sono molto sollecitati e le masse muscolari molto sviluppate - prosegue - che hanno oggi i calciatori producono una tensione elevata. Se uno corre, frena e cerca di girarsi, ecco che può accadere che il crociato sottoposto a questo eccesso di tensione si rompa".
Dopo l'infortunio quanto ci vuole per il recupero? "Tecnicamente un crociato non torna in campo prima di 6-7 mesi - risponde Momoli - Un professionista di alto livello fa i suoi conti su questo indipendentemente dal chirurgo. C'è un tempo biologico dovuto al trapianto del tendine che ha necessità di 6-7 mesi per stabilizzarsi. E poi - conclude - c'è la riabilitazione che va fatta bene".
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Di nuovo un Maldini in nazionale, prima convocazione...
Sessantuno anni dopo nonno Cesare e a oltre 22 anni di distanza dall’ultima delle 126 presenze in azzurro di papà Paolo, in nazionale arriva Daniel Maldini
Per la terza generazione la nazionale italiana avrà in squadra un Maldini. Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare, è alla sua prima convocazione con la maglia azzurra, in occasione della partita di Nations League contro il Belgio."Questa chiamata è arrivata nel momento perfetto, mi sento bene in campo e con la squadra. L'Italia è una squadra con una qualità incredibile, spero di dare una mano in ogni modo: voglio portare la mia qualità ma voglio anche sacrificarmi per questa squadra", ha aggiunto il giocatore ventitreenne. "Sono molto orgoglioso in passato sono stato contattato dal Venezuela, - ha continuato Maldini, che è figlio dell'ex modella venuezelana Adriana Fossa - ma ho preferito aspettare il momento giusto per essere qui. Credo ne sia valsa la pena".
Sessantuno anni dopo nonno Cesare e a oltre 22 anni di distanza dall’ultima delle 126 presenze in azzurro di papà Paolo, Daniel è chiamato a portare avanti la dinastia Maldini in Nazionale. Un’eredità pesante, una saga familiare che si intreccia sempre più con la storia calcistica dell’Italia unendo tre diverse generazioni: "La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato però poco di questa convocazione. Mi fa un bell'effetto vedere qui le foto di mio padre e mio nonno, ma penso al ritiro e vivo giornata dopo giornata". Non è facile portare un cognome così ingombrante: “Con il tempo capisci che devi continuare per la tua strada a prescindere dal parere degli altri, positivo o negativo che sia”.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, e non sarebbe potuto essere altrimenti, Maldini ha poi fatto la gavetta a La Spezia ed Empoli per sbocciare a Monza, ritagliandosi in questo avvio di stagione un ruolo sempre più centrale nella squadra di Nesta. "Ha la giocata incantevole, a volte però si assenta dalla partita", ha detto ieri di lui Spalletti, aggiungendo che mancava nel gruppo un calciatore con le sue caratteristiche: "Le parole del mister nei miei confronti mi fanno molto piacere. Ha assolutamente ragione, devo cercare di restare in partita il più possibile. Spero di far vedere buone cose in allenamento".
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Milan, stangata Theo: due giornate di squalifica
Arrivata la decisione del Giudice Sportivo
Due giornate di squalifica per Theo Hernandez. Questa è la decisione del Giudice Sportivo dopo il rosso rimediato dal terzino francese nel finale di Fiorentina-Milan.
Theo Hernandez quindi salterà le partite contro Udinese e Bologna. Al suo posto agiranno uno tra Terracciano e Calabria, con Emerson Royal che prenderebbe il posto del capitano sulla destra.
Una giornata di squalifica con multa di 2mila euro, invece, per Francisco Conceicao dopo l'espulsione per somma di ammonizioni rimediata contro il Cagliari.
Di seguito vediamo i calciatori che salteranno l'8ª giornata di campionato causa squalifica.
Theo Hernandez, Coulibaly, Conceicao e Maripan.
Questo il comunicato su Theo: "Squalifica per due giornate effettive di gara a HERNANDEZ Theo Bernard F. (Milan): per avere, al termine della gara, più volte ed in maniera scomposta rivolto una critica gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara".
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Roma, come sta Dybala? Le ultime
L'argentino vuole recuperare per la prossima giornata
Paulo Dybala non ha giocato l'ultima partita contro il Monza per un problema accusato nell'allenamento della vigilia. Un problema fisico che l'ha costretto anche a saltare gli impegni della Nazionale argentina con Venezuela e Bolivia.
Le ultimissime notizie in casa Roma sono decisamente positive. Il giocatore del club capitolino si è sottoposto ad accertamenti clinici approfonditi che hanno escluso lesioni. Il problema al flessore, dunque, è meno grave del previsto.
Vista l'esclusione di lesioni, per Paulo Dybala il rientro in campo è più vicino. La Joya continuerà a lavorare durante la sosta per le Nazionali al fine di tornare a disposizione di Juric già per il prossimo turno di campionato, in calendario domenica 20 ottobre alle ore 20:45 contro l'Inter.
Fantacalcio.it per Adnkronos