Neurologo Bassetti: “Promozione della salute del cervello concetto nuovo”
"In Svizzera stiamo definendo roadmap e identificando i target delle attività"
"L'idea di promuovere la salute cerebrale è relativamente nuova. In Europa stiamo lavorando a diversi livelli per promuovere la salute del cervello come una priorità di salute pubblica. Noi sappiamo oggi che il cervello, da un lato, è importantissimo per le nostre vite, sia come individui, sia come società, ma al tempo stesso sappiamo che le patologie cerebrali sono molto frequenti, molto importanti, e sono in aumento. Dobbiamo quindi promuovere, da un lato, la prevenzione delle malattie cerebrali e, dall'altro, la salute del cervello come lo strumento che permetterà alle nuove generazioni di affrontare un futuro sempre più legato alle capacità cognitive e cerebrali". Lo ha detto Claudio Bassetti, decano alla Facoltà di Medicina dell'Università di Berna, past president della Società europea di neurologia, vice presidente dell'European Brain Council e coordinatore del piano sulla salute cerebrale in Svizzera, all'Adnkronos Salute questa mattina ad Ancona in occasione dell'Extra G7 Salute organizzato da Ean (European Academy of Neurology), in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello.
"Il primo Paese in Europa che ha lanciato una campagna nazionale per la salute del cervello - ricorda Bassetti - è stata la Norvegia nel 2018. La Svizzera e la Germania sono gli altri 2 Paesi che, nel 2022, hanno lanciato un'iniziativa e un Manifesto. In Svizzera stiamo adesso definendo la roadmap. Stiamo dunque identificando target specifici e attività mirate per promuovere la prevenzione delle malattie cerebrali, sia neurologiche che mentali, psichiatriche. Al tempo stesso, intendiamo promuovere la salute cerebrale già dalla giovane età, perché l'approccio deve coprire tutto l'arco della vita".
In particolare, "abbiamo individuato 5 priorità. La prima - elenca Bassetti - è aumentare la conoscenza sull'importanza non solo del cervello, ma anche della salute cerebrale. La seconda è promuovere la formazione delle nuove generazioni, che dovranno affrontare l'ondata di problemi e di pazienti che avremo in cura negli anni futuri, dato che le patologie cerebrali, mentali e neurologiche sono in aumento. La terza priorità è la ricerca, su cui l'investimento è molto inferiore alle necessità. Il quarto punto riguarda il lavoro con gli stakeholder nazionali sulla prevenzione. Il quinto, e forse più importante - conclude - è quello di collaborare con i pazienti e le organizzazioni dei pazienti, per garantire che le loro esigenze siano al centro della nostra azione".
Salute e Benessere
Ancona capitale salute cervello, l’assessore Caucci:...
"Progetti mirati alla longevità e alla promozione delle start-up che migliorano la vita degli anziani"
"E' un grandissimo onore essere stati scelti per ospitare questo bellissimo evento, nell'ambito di questo Extra G7 che abbiamo fortemente voluto. E' un grande privilegio ricevere anche questo riconoscimento, perché Ancona si sta impegnando molto su tutto ciò che riguarda la salute mentale, la neurologia e le neuroscienze. Questi temi sono assolutamente fondamentali, soprattutto considerando l'invecchiamento della popolazione. Ci sarà, quindi, necessità di investire e fare molto in questi ambiti". Così Emanuela Caucci, assessore alle Politiche sociali del Comune di Ancona, commenta all'Adnkronos Salute il riconoscimento del capoluogo marchigiano come capitale della salute del cervello, conferito questa mattina in occasione di un evento Extra G7 Salute organizzato da Ean (European Academy of Neurology), in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello.
"Abbiamo un progetto che si chiama 'Ancona Longeva' - continua Caucci - che abbiamo sperimentato e i cui risultati abbiamo presentato proprio all'interno di questo Extra G7. Abbiamo anche avviato un acceleratore di start-up, che ha selezionato alcune aziende innovative con lo scopo di migliorare la vita degli anziani".
Salute e Benessere
Ancona capitale salute cervello, Baiocchi (Regione Marche):...
Il presidente della Commissione Sanità: "Salute cerebrale tema centrale nella seconda regione più longeva"
"Un grande riconoscimento, importantissimo, che dà un grande lustro a questa città e alla nostra regione". Così Nicola Baiocchi, presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali della Regione Marche, all'Adnkronos Salute oggi ad Ancona in occasione del riconoscimento del capoluogo marchigiano come Capitale europea della salute del cervello, nel corso di un evento Extra G7 Salute organizzato da Ean (European Academy of Neurology), in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello.
"Ci siamo adoperati, insieme alla Regione e al Comune di Ancona - continua Baiocchi - per creare questo evento di rilevanza non solo nazionale, ma anche internazionale e mondiale, con relatori di altissimo livello. La Regione Marche sarà sempre vicina a questo tema. Lavoreremo con determinazione e in collaborazione con l'assessore alla Sanità, Filippo Santamartini, per affrontare e promuovere questo tema, soprattutto in una regione come la nostra che è tra le più longeve d'Italia, la seconda in assoluto. E' un argomento che dobbiamo approfondire e analizzare con molta attenzione".
In particolare, "nel Piano sanitario regionale - conclude Baiocchi - abbiamo elaborato i dati sulla longevità della popolazione e sulle patologie connesse a questa grande risorsa, che sono i nostri anziani. Dobbiamo prenderci cura di loro e tutelarli nel miglior modo possibile".
Salute e Benessere
Neurologa Leonardi: “Italia tra Paesi europei che...
L'esperta del Besta di Milano: "Il 40% delle demenze può essere prevenuto grazie allo stile di vita"
"L'Italia, insieme a Svizzera, Norvegia, Finlandia e altri tre Paesi europei, ha deciso di adottare una strategia nazionale per promuovere la salute del cervello". Così Matilde Leonardi, direttrice Neurologia all'Istituto Besta di Milano e membro del Consiglio della Società italiana di neurologia (Sin) e della European Academy of Neurology (Ean), questa mattina ad Ancona, nominata capitale europea della salute del cervello, spiega all'Adnkronos Salute il perché di una giornata nell'ambito del G7 per i ministri della Salute "per parlare di salute del cervello, tema fondamentale per la salute di un Paese". Un evento promosso da Ean, Sin e con la Strategia italiana per la salute del cervello.
"Possiamo parlare di salute del cervello perché la ricerca ha dimostrato che siamo in grado di prevenire ciò che una volta era considerato inevitabile, come l'invecchiamento e il declino cognitivo - afferma Leonardi - La ricerca ci dice che il 40% delle demenze può essere prevenuto grazie ad attività come lo sport, mantenere relazioni sociali, seguire una buona dieta, camminare ogni giorno, tenere sotto controllo la pressione e il diabete, e avere relazioni positive con gli altri. Come Sin, i 5mila neurologi italiani sono al fianco dei cittadini per dire che è possibile fare prevenzione e, nel caso in cui si sviluppi una malattia del cervello, cercare di mantenere un buon funzionamento il più a lungo possibile. La neurologia italiana è presente e oggi ad Ancona, insieme alla European Academy of Neurology, premiamo la città come capitale europea della salute del cervello perché l'Italia può e deve, grazie al suo background basato sul concetto di 'One health' - che include alimentazione, relazioni sociali e cultura - diventare non solo capitale europea, ma mondiale della salute del cervello".
Serve però un coinvolgimento delle istituzioni, serve un intero sistema. "Come ricercatrice e neuroscienziata - aggiunge Leonardi - spero che si possa partire dalla ricerca, che è la base per sviluppare nuove terapie e diagnosi. L'Italia non è indietro, ma ha bisogno di più fondi. Speriamo che le istituzioni finanzino la ricerca, individuando alcune priorità, soprattutto in un Paese anziano come il nostro, che necessita di maggior ricerca sulle malattie neurodegenerative e su quelle che impattano sull'invecchiamento. Siamo impegnati su molti fronti e abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni - rimarca la neurologa - Non possiamo lasciare solo il ministero della Salute, perché la salute non è solo una questione di sanità. Abbiamo bisogno di buoni trasporti per raggiungere i luoghi di cura, di integrazione sociale per sostenere chi non è autosufficiente, e di cittadini - conclude - che si sentano responsabilizzati a prendersi cura di se stessi".