Connect with us

Published

on

Consulta, ancora una fumata nera: maggioranza fallisce, esulta opposizione

Il centrodestra vota scheda 'bianca' ed evita la conta, Marini in bilico?

Camera dei deputati - Fotogramma

Ennesima fumata nera, l'ottava, del Parlamento riunito in seduta comune alla Camera per la scelta del giudice della Consulta. Fallisce il tentativo della maggioranza, definito dall'opposizione come un "blitz della Meloni", di far eleggere (363 i voti richiesti, vale a dire i 3/5 dei 605 parlamentari) il giurista Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi voluto dalla premier e considerato il padre del ddl di riforma costituzionale del premierato. Numeri alla mano, i presenti e votanti sono stati 342 con 323 schede bianche, 10 nulle, e 9 'preferenze disperse'.

Oltre 20 gli assenti nel centrodestra. Ma questo dato va valutato con le pinze visto che l'ordine di scuderia partito ieri mattina dai vertici della coalizione di puntare sulla 'bianca' aveva depotenziato lo scrutinio (per sostituire Silvana Sciarra, che ha concluso il suo mandato l'11 novembre del 2023), destinandolo a un nulla di fatto.

"Ci siamo sentiti e coordinati, compatti li abbiamo fermati, ora serve il dialogo", esulta la segretaria del Pd Elly Schlein, rivendicando l'unità dei partiti di minoranza che senza ricorrere all'Aventino non hanno partecipato al voto, entrando in Aula ma senza ritirare la scheda. La scelta di optare per la scheda bianca nel centrodestra sarebbe maturata ieri prima delle 11. Infruttuose le interlocuzioni del giorno prima, proseguite fino a notte fonda.

Ira maggioranza: "Fanno male alle istituzioni, qualcuno se ne assumerà responsabilità"

In tarda mattinata la coalizione di governo preferisce evitare la conta, dopo aver constatato che nella tornata sarebbero mancati i voti necessari per l'upgrade di Marini.

In una nota i capigruppo di maggioranza avvertono: "I nostri parlamentari voteranno, per l'ultima volta, scheda bianca, auspicando che anche nell'opposizione prevalga il rispetto delle istituzioni piuttosto che le logiche di parte". Al termine della nuova fumata nera però i meloniani non ci stanno e lasciano intendere, almeno in pubblico, che Marini sarà riproposto la prossima volta, perché "non c'è nessun conflitto di interessi", assicurano da Fdi: basti pensare al caso del consigliere giuridico del presidente del Consiglio Mario Draghi Marco D'Alberti, diventato giudice costituzionale pur avendo avuto in precedenza un incarico a Palazzo Chigi.

"Non possiamo tenere bloccata l'Italia perché le opposizioni sono divise tra loro", tuona Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito di via della Scrofa. Che aggiunge: "Se le opposizioni pensano di bloccare le istituzioni a vita fino a quando la maggioranza non fa quello che dicono loro sbagliano, fanno male alle istituzioni e a se stessi. Il tema è molto semplice: il loro gioco è 'blocchiamo la democrazia e l'Italia perché Meloni ha vinto le elezioni', ma non funziona così. Sono passati due anni, accettino la realtà: hanno perso le elezioni".

Gli fa eco il presidente dei deputati, Tommaso Foti: "Se vogliono bloccare la Corte Costituzionale, qualcuno se ne assumerà la responsabilità". Per il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida la scelta delle opposizioni di non votare "non la capisco, l'Aventino è una cosa incomprensibile. L'Aventino - spiega - è stato scelto in un periodo nefasto della nostra storia, nella quale era conculcata la libertà dei parlamentari, non è questa la situazione attuale". Tuttavia nelle file di Fdi non manca chi vorrebbe evitare le barricate su Marini e opta per una soluzione condivisa. "Non c'è nulla da fare, servono i voti anche dall'altra parte...", dice a mezza bocca un deputato. E una vecchia volpe della politica come Bruno Tabacci, esponente di Centro democratico, canta il de profundis di Marini: "Non credo che il suo nome sarà riproposto".

Opposizioni esultano, linea unitaria ha premiato

Soddisfatte le opposizioni, stavolta unite, per essere riuscite a fare muro. Un successo, senza dubbio. Ma ognuno lo 'festeggia' da sé. Le tensioni che attraversano il centrosinistra hanno una rappresentazione plastica in Transatlantico: i leader ciascuno con i propri parlamentari. Come stamattina al convegno Gimbe, dove sulla sedia accanto a Schlein c'è il segnaposto di Giuseppe Conte che però resta in fondo alla sala, in piedi. Una distanza, anche fisica, che viene notata dai cronisti.

Comunque, al netto del momento difficile nei rapporti tra le opposizioni, la linea unitaria ha premiato. "La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura della maggioranza", sottolinea Schlein. E poi Conte: "Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte Costituzionale. Li abbiamo lasciati da soli in Aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d'Italia". Quindi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "Presidente Meloni, fare le prove muscolari su organismi di garanzia come la Corte Costituzionale è un pessimo segnale". Caustico Riccardo Magi: "Meloni ha tentato il blitz sulla Consulta ed è stata una débâcle nel metodo e nel merito".

Ora le opposizioni chiedono che si riporti il dossier Consulta nei binari della "corretta dinamica parlamentare e costituzionale". "Se esiste una maggioranza qualificata per questo voto - rimarca Schlein - è proprio perché la Costituzione prevede un dialogo tra maggioranza e opposizione. E quando dico dialogo intendo non chiamate spicciole a parlamentari dell'opposizione, ma dialogo con le opposizioni sulla composizione della Corte Costituzionale". Al Pd non sarebbe arrivata nemmeno "mezza chiamata".

"Siamo la prima forza dell'opposizione ma non ci hanno cercati. Altri invece sono stati contattati..." sostengono fonti parlamentari dem. Il clima resta denso di sospetti. Tanto che in Transatlantico più di uno scommette che se non si fosse riusciti a tenere il fronte compatto sulla non partecipazione al voto, le cose sarebbero potute finire diversamente. "O Meloni pensava di chiudere il blitz su Marini col sostegno di qualcuno tra le opposizioni o non si spiega il suo tentativo di forzare", il refrain nel 'corridoio dei passi perduti'.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Politica

Ucraina, in agenda Zelensky visita da Meloni giovedì: tappa...

Published

on

A quanto apprende l'Adnkronos il presidente ucraino dovrebbe essere in visita a Palazzo Chigi ma la visita sarebbe legata al vertice nella base Nato in Germania

Volodymyr Zelensky - Fotogramma

A quanto apprende l'Adnkronos, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe essere a Roma giovedì, in visita a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L'uso del condizionale è d'obbligo, perché la visita sarebbe legata a doppio filo al vertice di Ramstein, in programma sabato nella base Nato in Germania, dove numerosi capi di stato e di governo, compresa la premier italiana, dovrebbero ritrovarsi per fare il punto sul sostegno all'Ucraina.

Ma l'uragano che sta puntando sulla Florida ha fatto saltare la presenza di Joe Biden in Germania, dove avrebbe dovuto partecipare al prevertice di Berlino con Emmanuel Macron, Keir Starmer e il 'padrone di casa' Olaf Scholz, prevertice che avrebbe dovuto tenersi in mattinata in cancelleria prima che i quattro leader raggiungessero la base Nato. Ponendo interrogativi anche sul summit di Ramstein, ovvero se verrà posticipato, confermato o se cambierà 'formato' vista l'assenza di Biden. Da qui deriverebbero le incertezze sul viaggio di Zelensky a Roma e in altre capitali europee, per ora formalmente in stand-by.

Kiev e il summit di pace dopo le elezioni Usa

Intanto l'Ucraina non si aspetta più un secondo summit per la pace prima delle elezioni presidenziali Usa di novembre. E' quanto dichiara l'ufficio del presidente Zelensky, ufficio, guidato da Andriy Yermak, che è responsabile dell'organizzazione del vertice per riunire rappresentanti di governi e organizzazioni per discutere il piano di Zelensky teso a mettere fine, dopo oltre due anni e mezzo, alla guerra con la Russia.

Inizialmente, l'Ucraina aveva sperato che la conferenza - la seconda dopo quella che si è svolta a giugno in Svizzera senza la Russia - potesse svolgersi prima del 5 novembre, giorno delle elezioni che potrebbero segnare il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Ma ora, ha spiegato una consigliera di Yermak, Daria Zarivina a Telegraf, questa possibilità non viene considerata praticabile.

I preparativi per la conferenza comunque continuano e "la questione della data del secondo summit per la pace verrà decisa dopo che le conferenze tematiche saranno svolte", ha scritto su Telegram Zaeivina, riferendosi alle conferenze su singoli aspetti del piano, come lo scambio dei prigionieri, che si svolgeranno il 30 e 31 ottobre.

Continue Reading

Politica

Sondaggi politici, Fdi al 30% e Pd al 23%

Published

on

Sondaggio dell'Istituto Noto per 'Porta a Porta': Lega guadagna lo 0,5% dopo Pontida

Giorgia Meloni ed Elly Schlein (Fotogramma)

Fdi al 30%, perde mezzo punto negli ultimi 7 giorni. Stabile Forza Italia al 9,5% mentre la Lega, dopo Pontida, guadagna lo 0,5% e arriva all'8%. Noi Moderati, invece, resta all'1,5%. E' quanto emerge dal sondaggio eseguito dall'Istituto Noto per 'Porta a Porta', relativo alle intenzioni di voto.

Tra i partiti dell'opposizione, invece, il Pd è stabile al 23%, così anche il M5S al 12%, anche AVS resta al 7% mentre +Europa all'1,5% perde mezzo punto percentuale. Azione al 3% sale dello 0,5%, Italia Viva ferma al 2,5%.

Sondaggio in Liguria

Marco Bucci, candidato del centrodestra, supera di un soffio Andrea Orlando, candidato del centrosinistra, nel sondaggio eseguito dall’Istituto Noto per 'Porta a Porta'. Secondo la rilevazione, Bucci si attesta al 47,5% e Orlando appena sotto al 47%. Dal sondaggio emerge inoltre come il voto si stia polarizzando sui due maggiori contendenti. Infatti il candidato del centrodestra in 7 giorni è aumentato dell'1,5% mentre quello del centrosinistra guadagna l'1%. Calano, invece i partiti minori che in sette totalizzano il 5,5% perdendo il 2,5% rispetto alla scorsa settimana.

Continue Reading

Politica

Consulta, opposizioni non partecipano al voto. Schlein:...

Published

on

La segretaria del Pd Schlein: "Meloni non si è confrontata con noi, un atteggiamento proprietario delle massime istituzioni repubblicane". Conte: "Non possiamo assecondare blitz maggioranza"

Elly Schlein - Fotogramma

Nulla di fatto all'ottavo scrutinio del Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale: le schede bianche sono state 323, i voti dispersi 9, le schede nulle 10. Sarà quindi necessario convocare un nono scrutinio. Le opposizioni hanno scelto infatti di non partecipare al voto e così il centrodestra ha annunciato che avrebbe votato 'scheda bianca', non avendo modo - senza il voto dei partiti di opposizione - di raggiungere il quorum richiesto.

"È istituzionalmente imbarazzante - si legge nella nota dei capigruppo del centrodestra - l'atteggiamento delle forze di opposizione, che hanno trasformato in un ring di spartizione partitica un dovere così importante del Parlamento". E Schlein ribatte: "Trovo molto ipocrita dire 'ci aspettiamo rispetto delle istituzioni' perché non ci saremmo trovati in questa situazione oggi se avessero rispettato la Costituzione e il proprio ruolo e avessero intavolato un dialogo con le opposizioni prima".

Schlein: "La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura della maggioranza"

"La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura della maggioranza. Ora accettino il dialogo con le opposizioni che si sono rifiutati di avere fino a qui", aveva dichiarato Elly Schlein ai cronisti in Transatlantico. "E quando dico dialogo - ha aggiunto - intendo non chiamate spicciole a parlamentari dell'opposizione per cercare voti per andare avanti nelle loro forzature. Ma intendo dialogo con le opposizioni sulla composizione della Corte Costituzionale: se esiste una maggioranza qualificata per questo voto è proprio perché la Costituzione prevede un dialogo tra maggioranza e opposizione. Noi non siamo stati nemmeno cercati, siamo stati noi a cercare il dialogo e la risposta fin qui è stata sempre un muro. Il fatto che ora si sono fermati, sia la premessa al fatto che ora inizi un dialogo su un passaggio così importante che storicamente ha visto sempre un dialogo tra maggioranza e opposizione".

La ragione per cui Pd, M5s, +Europa, Azione e Italia Viva hanno deciso di astenersi dal voto per il giudice della corte Costituzionale è stata la mancanza di dialogo con il governo. "Sulla composizione della Corte costituzionale - aveva detto la segretaria del Pd in mattinata a SkyTg24 - è prevista una maggioranza rafforzata per favorire l'individuazione di profili alti e il dialogo tra maggioranza e opposizione, che c'è sempre stato. Abbiamo appreso dal giornale che la maggioranza andava dritta senza coinvolgerci. Non può esserci da parte di questo governo, della Meloni e della maggioranza un atteggiamento proprietario delle massime istituzioni repubblicane". Schlein aveva ribadito che è "assurdo" apprendere le decisioni dell maggioranza "dalla stampa, senza una telefonata".

“Non possiamo assecondare il blitz delle forze di maggioranza per eleggersi il proprio giudice costituzionale. Quando si tratta di istituzioni di garanzia, tra l’altro la magistratura più elevata è la Corte costituzionale, non sono ammissibili logiche spartitorie e blitz del genere”, il commento di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle. "Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte Costituzionale. Li abbiamo lasciati da soli in Aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d'Italia", ha poi scritto sui social dopo il fallimento dell'ottavo scrutinio.

"La Meloni ha fatto campagna acquisti e ha provato ad avere la maggioranza qualificata, prevista dalla Costituzione, senza accordo. Io denuncio la scorrettezza istituzionale di Giorgia Meloni" che "ha fatto campagna acquisti sui parlamentari di opposizione e poi ha pensato di poter eleggere il giudice di Corte Costituzionale da sola. Non si fa così", le parole di Matteo Renzi a Sky Tg 24 Live In. "In un caos internazionale il presidente del Consiglio è alla ricerca di una talpa su whatsapp, di chi ha dato il suo messaggino ai giornalisti... Il presidente del Consiglio dovrebbe mantenere una postura di un certo tipo, non cercare la talpa", ha detto.

Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi si era espresso in merito: "Aver reso l'elezione di un giudice costituzionale una questione di governo, sia per il metodo che per la scelta del candidato, danneggia le istituzioni in uno dei passaggi più importanti e delicati della dinamica istituzionale. Ecco perché oggi +Europa non parteciperà al voto: Meloni si fermi e consenta l’apertura di un confronto vero tra i gruppi parlamentari". Mentre in una nota, Azione sottolineava che "lo schema di rapporti tra maggioranza e opposizione così non regge, non c'è mai uno spazio di dialogo. Il fatto che anche su un nome di valore non ci sia alcun lavoro che porti alla condivisione di una proposta, dimostra che così non si può andare avanti".

"Non parteciperemo alla votazione per Marini, una scelta che riteniamo assolutamente incompatibile con il ruolo di Giudice della Corte Costituzionale", aveva dichiarato Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, durante la trasmissione 'Specchio dei tempi' a Rainews24.

La risposta del governo

"Le opposizioni decidono di trasformare perfino l'elezione dei giudici costituzionali in terreno di propaganda politica. Hanno deciso di disertare l'Aula nonostante l'esigenza di sostituire dopo 10 mesi un giudice della Consulta. La maggioranza decide nonostante loro di continuare a rispettare le istituzioni e oggi vota scheda bianca", hanno dichiarato i capigruppo di Camera e Senato del centrodestra.

Poi, pochi minuti prima dell'inizio della votazione per l'elezione del giudice costituzionale, i capigruppo del centrodestra di Camera e Senato hanno così commentato: "A fronte della esigenza di eleggere il giudice vacante della Corte costituzionale, che a norma di legge dovrebbe essere individuato entro un mese dalla cessazione dalla carica e non dopo 10 mesi, come ogni volta, le forze di maggioranza hanno convocato i propri gruppi per procedere alla nomina. Come noto, l'elezione richiede un quorum più ampio dei numeri su cui può contare la maggioranza parlamentare, e quindi nessuna forzatura o blitz possono essere attuati, come qualcuno prova a raccontare in queste ore". "È istituzionalmente imbarazzante - si legge ancora nella nota - l'atteggiamento delle forze di opposizione, che hanno trasformato in un ring di spartizione partitica un dovere così importante del Parlamento. La sinistra è arrivata addirittura a imporre ai propri parlamentari di non ritirare la scheda, temendo che, di fronte all'emersione in sede parlamentare di un nome autorevole, potessero saltare i propri diktat".

Per il centrodestra "è molto grave precludere la libertà di giudizio e di espressione a deputati e senatori, che sono stati di fatto limitati nell'esercizio delle proprie funzioni. E ben poca solidità hanno le preclusioni della sinistra verso eventuali candidati che hanno in qualche modo hanno collaborato con l'attuale governo, visto che in passato, e senza polemica alcuna, sono state elette alla Corte personalità che avevano avuto significativi ruoli non solo in politica ma anche nei partiti che le proponevano. Solo per quel senso dello Stato e di responsabilità che è proprio del centrodestra i nostri parlamentari voteranno, per l'ultima volta, scheda bianca, auspicando che anche nell'opposizione prevalga il rispetto delle istituzioni piuttosto che le logiche di parte".

"Se le opposizioni pensano di bloccare le istituzioni a vita fino a quando la maggioranza non fa quello che dicono loro sbagliano, fanno male alle istituzioni e a se stessi. Il tema è molto semplice: il loro gioco è 'blocchiamo la democrazia e l'Italia perché Meloni ha vinto le elezioni', ma non funziona così. Sono passati due anni, accettino la realtà: hanno perso le elezioni", le parole di Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, mentre alla Camera è in corso la seduta comune del Parlamento.

"Noi governiamo, loro fanno opposizione e riconosciamo alle opposizioni i loro spazi. Ma loro devono accettare che qualcun altro ha vinto e non possono pensare di bloccare la democrazia e le istituzioni", ha rimarcato l'esponente di Fratelli d'Italia.

Il tema del conflitto di interessi di Marini

Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, durante la trasmissione 'Specchio dei tempi' a Rainews24, ha parlato di conflitto di interessi citando Francesco Saverio Marini come possibile nome da eleggere alla Corte costuzionale. "Marini - aveva spiegato - è il consigliere giuridico della Premier e ha scritto la riforma del premierato, e sarebbe chiamato a giudicare su questioni cruciali come l’autonomia differenziata e i referendum correlati, che lui stesso ha contribuito a disegnare. Non solo: Marini è anche presidente della Commissione Paritetica della Valle d’Aosta, e ha redatto ricorsi contro il governo, ricorsi che, da membro della Consulta, dovrebbe poi valutare. Siamo di fronte a un conflitto di interessi inaccettabile. La Corte Costituzionale è un'istituzione di garanzia per tutto il Paese, non è ‘proprietà’ di Meloni".

Un tema a cui fonti di Fratelli d'Italia ribattono così: "In concreto, il preteso conflitto di interessi del consigliere giuridico del presidente del Consiglio, è un bluff! Nel settembre 2022, ad esempio, venne nominato alla Consulta Marco d'Alberti, consigliere giuridico del presidente Draghi"

Continue Reading

Ultime notizie

Esteri6 ore ago

Ue, la ricetta di Orban: “Ve lo dico io come deve...

Il premier ungherese alla vigilia del Consiglio europeo di oggi illustra il suo piano tra guerra in Ucraina e immigrazione....

Ultima ora6 ore ago

Riscaldamento in condominio, orari accensione e temperature...

Regole, fasce orarie e temperatura massima: cosa c'è da sapere In condominio può succedere che si verifichino delle dispute tra...

Esteri6 ore ago

Ucraina-Russia, aiuti a Kiev nel limbo: Ramstein ultima...

Il Paese resta fortemente dipendente dagli Usa dal punto di vista degli armamenti militari, ma questo sostegno - a meno...

Salute e Benessere6 ore ago

Depressione e disturbi mentali in aumento, numeri da...

Per l'Oms, prima del 2030 sorpasseranno le malattie cardiovascolari. Gli esperti: "Costano il 4% del Pil e fanno diminuire di...

Politica6 ore ago

Consulta, ancora una fumata nera: maggioranza fallisce,...

Il centrodestra vota scheda 'bianca' ed evita la conta, Marini in bilico? Ennesima fumata nera, l'ottava, del Parlamento riunito in...

Cronaca6 ore ago

Maltempo, oggi tregua meteo: domani arriva uragano Kirk

In Veneto allerta rossa per rischio idrogeologico Il maltempo concede una tregua oggi all'Italia, il quadro meteo migliora ma l'allerta...

Sport6 ore ago

Sinner contro Shelton, oggi gli ottavi a Shanghai: orario e...

L'azzurro cerca la qualificazione ai quarti di finale Jannik Sinner in campo oggi per gli ottavi di finale dell'Atp Masters...

Esteri6 ore ago

Uragano Milton si rafforza ancora: raffiche a 320...

Salito alla categoria 5 è tra i più potenti mai visti nell'Atlantico. Il National Hurricane Center avverte: "Prepararsi a evacuare...

Politica8 ore ago

Ucraina, in agenda Zelensky visita da Meloni giovedì: tappa...

A quanto apprende l'Adnkronos il presidente ucraino dovrebbe essere in visita a Palazzo Chigi ma la visita sarebbe legata al...

Ultima ora9 ore ago

Superenalotto, numeri combinazione vincente 8 ottobre

Nessun '6' né '5+', jackpot sale 86,8 milioni Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi 8 ottobre. Centrati...

Spettacolo9 ore ago

Flow Made in Rome Trap Festival, il 12 ottobre al Meraki...

Sul palco alcuni dei più grandi nomi della scena trap nazionale e spazio ai talenti emergenti E' tutto pronto per...

Esteri9 ore ago

Uragano Milton verso Florida, allarme totale: “Andate...

L'uragano di categoria 4 toccherà terra nella serata americana di mercoledì L'uragano Milton sta arrivando e la Florida si prepara...

Spettacolo10 ore ago

Sanremo 2025, l’annuncio di Conti: “Alessandro...

Su Rai2 per cinque serate il trampolino di lancio per le nuove proposte Doppia conduzione per Alessandro Cattelan: a lui...

Esteri10 ore ago

“Netanyahu? Per Biden è un bugiardo”, le...

Cosa ha scritto Bob Woodward nel suo nuovo libro "War", anticipato in parte dal Washington Post. Intanto Trump smentisce le...

Economia10 ore ago

Giorgetti: “Accise? Probabile allineamento, giù per...

Le parole del ministro durante l'audizione sul Psb Sulle accise dei carburanti "abbiamo scritto allineamento, significa che probabilmente ci sarà...

Sport11 ore ago

Bremer: intervento riuscito. Il comunicato della Juventus

Stagione finita per il difensore bianconero È perfettamente riuscito l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto questa mattina Gleison Bremer . Il...

Cronaca11 ore ago

Corteo pro Palestina a Roma, operatore tv ferito alla testa...

Aggressione all'interno della stazione della metropolitana Eur Fermi Ancora un corteo a Roma per la Palestina. Un operatore tv è...

Tecnologia11 ore ago

TikTok danneggia la salute mentale dei bambini: nuove cause...

Il Distretto di Columbia definisce l'algoritmo del social "induttore di dopamina", creato intenzionalmente per intrappolare i giovani utenti in un...

Economia11 ore ago

Podcast, l’Identità digitale al centro della nuova puntata...

La serie promossa da InfoCamere, la società delle Camere di Commercio per l’innovazione digitale, e realizzata in collaborazione con Adnkronos...

Cronaca12 ore ago

Morto don Guido Todeschini, addio al fondatore di Telepace

Ordinato sacerdote il 2 luglio 1961, fondò l’emittente televisiva di ispirazione cattolica nel 1977 È morto il fondatore di Telepace,...