In arrivo l’uragano Kirk, nuovo maltempo sull’Italia: ma nel weekend cambia tutto
Il Centro-Nord sarà nuovamente coinvolto da una violenta perturbazione con vento e forti temporali. Da sabato il tempo migliorerà decisamente ed avremo un bel sole quasi ovunque
Tregua meteorologica oggi prima dell’arrivo dell’ex-Uragano Kirk. Secondo le previsioni meteo, domani, giovedì 10 ottobre, il Centro-Nord sarà nuovamente coinvolto da una violenta perturbazione con vento e forti temporali. Ma nel weekend torna il caldo con l’Anticiclone Africano.
Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma l’arrivo di una brevissima fase più asciutta, dopo il forte maltempo registrato nella giornata di ieri. L’uragano Kirk è partito dall’arcipelago di Capo Verde il 27 settembre, più di 10 giorni fa, ha sfiorato le Bermuda e poi ha virato in modo estremo verso est; dopo aver raggiunto la categoria 4, con venti ad oltre 210 km/h, il vortice è transitato a nord delle Azzorre come tempesta tropicale e ha puntato il continente europeo.
Nelle ultime ore, in modo raro ed anomalo, Kirk si è avvicinato alla terraferma, esattamente tra Portogallo e nord della Spagna: da quella posizione sta inviando qualche rovescio e un vento sostenuto verso l’Italia, ma il grosso arriverà domani. Tra la penisola iberica e la Francia già nel pomeriggio si avranno, invece, raffiche oltre i 140 km/h, in particolare sul Golfo di Biscaglia, ma anche da Bordeaux fino a Parigi.
Giovedì l’ex-Uragano Kirk transiterà poi dalla Francia verso la Germania e da questa posizione invierà marcato maltempo sull’Italia: sono previste al mattino piogge intense su Liguria e Lombardia, un po’ come successo nella giornata di martedì 8. Dal pomeriggio le spire di Kirk spingeranno piogge copiose verso il Triveneto e tutto il versante tirrenico, dalla Toscana alla Campania.
Protagonista della giornata, insieme alla pioggia, sarà il vento: sul settore occidentale soffierà una burrasca di Libeccio, sul versante adriatico avremo una forte Sciroccata con mari molto mossi o agitati quasi ovunque. I forti venti meridionali causeranno anche un repentino aumento delle massime all’estremo Sud: in Sicilia arriveremo a 34°C, in Puglia supereremo i 30°C, saranno anomali anche i 28°C delle Marche e dell’Abruzzo.
Vivremo una situazione meteorologica storica, con il passaggio dell’ex-Uragano Kirk nel cuore del Continente. A sorpresa nel weekend, dopo l’ex-Uragano Kirk, tornerà invece l’Anticiclone Africano: venerdì avremo ancora un cielo nuvoloso al Nord-Est, in Toscana e su parte del Sud, ma da sabato il tempo migliorerà decisamente ed avremo un bel sole quasi ovunque.
Le temperature torneranno a salire anche al Centro-Nord e il passaggio di Kirk sarà solo un lontano ricordo, ma prima di arrivare al weekend prestiamo massima attenzione a questa figura tropicale che dopo più di 10 giorni ha deciso di entrare prepotente nel cuore dell’Europa.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 9. Al Nord: nubi irregolari, piogge su Liguria di Levante ed Alpi. Al Centro: tra sole e nubi sparse. Al Sud: cielo parzialmente nuvoloso.
Giovedì 10. Al Nord: spire dell’uragano Kirk con maltempo. Al Centro: ventoso, piogge diffuse in Toscana, caldo per il periodo altrove. Al Sud: molto caldo per il periodo (fino a 34°C) e ventoso.
Venerdì 11. Al Nord: nuvoloso al Nord-Est. Al Centro: nuvoloso sul versante tirrenico. Al Sud: nubi residue con locali piovaschi sulle tirreniche.
Tendenza: tempo via via più stabile con prevalenza di sole.
Cronaca
Medicina, Rolando D’Angelillo nuovo presidente...
Eletto all'ultimo congresso nazionale della Siuro che si è tenuto a Bologna
Rolando M. D'Angelillo è il nuovo presidente incoming della Società italiana di uro-oncologia (Siuro). L'elezione è avvenuta durante il 34esimo congresso nazionale della società scientifica, che si è chiuso sabato scorso a Bologna e che ha visto la partecipazione di oltre 400 specialisti da tutto il Paese. Nato a Napoli, D'Angelillo è professore di Radioterapia all'Università di Roma Tor Vergata. Dal 2022 è stato vicepresidente della Siuro e tra un anno subentrerà a Sergio Bracarda.
"Sono onorato di poter presiedere una società scientifica così prestigiosa e che nel corso degli anni si è guadagnata la fiducia dell'intera comunità uro-oncologica italiana - dichiara D'Angelillo - Durante la mia presidenza intendo portare avanti i numerosi progetti già avviati e porteremo avanti nuove iniziative. Lo faremo sempre seguendo la nostra filosofia che è multidisciplinarietà. Siuro deve diventare sempre più un luogo di confronto e dibattito scientifico tra i diversi specialisti che si occupano di tumori urologici. E' mia intenzione anche coinvolgere maggiormente i tanti giovani colleghi che sono già attivi all'intero della società scientifica, cercando di creare percorsi che investano non solo le conoscenze, ma anche le soft skill. Particolare attenzione sarà riservata alla formazione dei professionisti che da sempre è una della peculiarità di Siuro".
"Saranno avviati nuovi corsi e scuole di specializzazione - anticipa D'Angelillo - che vedranno la partecipazione, come relatori e docenti, di clinici non solo di ambito uro-oncologico e che oggi stanno assumendo sempre più importanza in una presa in carico olistica dei pazienti. Le nostre conoscenze sui tumori genti-urinari sono maggiori rispetto a pochi anni fa grazie alle recenti ricerche medico-scientifiche. Se vogliamo un'assistenza ai pazienti che sia davvero multidisciplinare, abbiamo bisogno del supporto anche di specialisti di altre branche della medicina".
Cronaca
Maltempo Italia, attesi temporali e piogge intense sul...
Clima più mite al Centro, quasi estivo al Sud
Continua l'ondata di maltempo sull'Italia, attesi ancora temporali e piogge intense soprattutto sul Centro-Nord. Clima più mite al Centro, quasi estivo al Sud
Cronaca
Farmaci, Heffler (Humanitas): “Anti Il-5 efficace...
L'allergologo in occasione del congresso Siaaic, 'terapia preziosa perché le 2 patologie hanno stesso percorso infiammatorio'.
"Le terapie biologiche che bloccano l'interleuchina 5 (Il-5) si sono dimostrate molto efficaci sia nella gestione dell'asma grave che della poliposi nasale. Le due malattie, infatti, condividono lo stesso percorso infiammatorio e spesso coesistono. Nei pazienti con asma grave, si stima che il 45-50% abbia anche poliposi nasale, un dato elevato rispetto alla prevalenza della poliposi nella popolazione generale, che è del 2-3%. D'altro canto, il 70-80% dei pazienti con la poliposi nasale ha anche asma, sebbene non sempre grave. Poter trattare entrambe le patologie con un unico farmaco che agisce su un meccanismo centrale come l'interleuchina 5 è un'opportunità terapeutica preziosa". Lo ha detto Enrico Heffler, direttore della Scuola di specializzazione in Allergologia e immunologia clinica di Humanitas University Milano, all'Adnkronos Salute in occasione congresso Siaaic, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, che si è svolto a Roma.
"Asma grave e poliposi nasale - spiega Heffler - sono due malattie infiammatorie croniche delle vie respiratorie. In entrambe, nella stragrande maggioranza dei casi, l'infiammazione è di tipo 2. Questa infiammazione è caratterizzata da un importante infiltrato di eosinofili, cellule che normalmente abbiamo nel nostro sistema immunitario, ma che quando sono iperespresse nei tessuti, soprattutto nelle vie aeree respiratorie e nel tessuto naso-sinusale, per quanto riguarda la poliposi, causano una serie di danni locali con manifestazioni cliniche caratteristiche".
Fulcro del problema è l'infiammazione. "Nell'asma - continua lo specialista - causa iperreattività bronchiale, ovvero i bronchi diventano più reattivi a stimoli esterni e tendono a chiudersi più facilmente, causando il broncospasmo con mancanza di respiro a cui seguono gli altri sintomi. Nella poliposi nasale, invece, dove non ci sono muscoli, come nei bronchi, l'infiltrato di eosinofili e di altre cellule forma escrescenze chiamate polipi che occupano la cavità nasale e i seni paranasali, determinando un'ostruzione importante, perdita dell'olfatto e conseguenze come il peggioramento della qualità del sonno, a causa della difficoltà respiratoria".
In questo contesto infiammatorio, è fondamentale il ruolo dell'interleuchina 5. "Si tratta di una citochina, una proteina prodotta da diversi tipi cellulari, in particolare dai linfociti T e da cellule chiamate Innate Lymphoid Cells 2 - illustra Heffler - Questa citochina è centrale per la nascita, crescita, maturazione e attivazione degli eosinofili. Grazie all'interleuchina 5, gli eosinofili maturano nel midollo osseo, entrano nel circolo sanguigno e poi nei tessuti target, come i bronchi e i seni paranasali. Sempre grazie all'interleuchina 5, gli eosinofili non solo migrano nei tessuti, ma si attivano, liberando sostanze tossiche che danneggiano l'ambiente circostante. Poiché entrambe le malattie condividono lo stesso percorso infiammatorio, è possibile trattarle con un unico farmaco biologico".
A livello internazionale "ci sono già linee guida e raccomandazioni sia per l'asma grave che per la poliposi nasale, che ci aiutano a considerare la terapia biologica per i pazienti elegibili - precisa Heffler - La scelta del farmaco dipende dalla fenotipizzazione del paziente, ovvero dallo studio delle sue componenti infiammatorie, e da quanto l'interleuchina 5 è il target principale o se è necessario un altro approccio. Esistono poi anche registri di malattia per monitorare l'andamento delle patologie e la risposta ai diversi trattamenti. In Italia abbiamo il registro Sani (Severe Asthma Network Italy) per l'asma grave e il registro Rinet (Rhinosinusitis Italian Network) per la poliposi nasale".