Case ristrutturate con superbonus: in radar catasto villette di Veneto, Trentino e Lombardia
L'identikit degli immobili che finirebbero sotto la lente del Mef nel quadro della revisione degli estimi catastali annunciato ieri dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti
Ville e villette in pianura e montagna, nel Nord e Centro-Nord, di famiglie tutt'altro che indigenti: sarebbe questo - secondo un recente studio della Cgia di Mestre - l'identikit delle case fantasma migliorate con il restyling strutturale del superbonus. Immobili che adesso finirebbero sotto la lente del Mef nel quadro della revisione degli estimi catastali in linea con il salto di qualità dell'immobile annunciato ieri dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel corso dell'audizione sul Piano strutturale di Bilancio in Parlamento.
Dal Veneto all'Emilia Romagna, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige, la gran parte della misura infatti - lungi dall'efficientare i vetusti condomini italiani come negli obiettivi originari - è stata fruita per lo più dalle unità monofamiliari, anche per la facilità di accesso per questa categoria di immobili. Al top per finanziamenti troviamo la Val d'Aosta, con una media di 400mila euro per abitazione.
Secondo un recente report dell'Ufficio studi della Cgia, il superbonus con un onere di circa 123 miliardi per le casse dell'Erario dal suo avvento nel luglio 2020 al 31 agosto scorso ha interessato meno di 500mila immobili (precisamente 496.315), pari al 4% del totale dei 12,2 milioni di edifici residenziali italiani.
A livello regionale è il Veneto ad aver registrato - in proporzione rispetto agli edifici totali - il ricorso più numeroso al bonus edilizio al 110% con 59.652 asseverazioni depositate ed un'incidenza sul totale degli edifici residenziali del 5,6%. Seguono l’Emilia Romagna e Trentino Alto Adige con un’incidenza del 5,4%; la Lombardia e la Toscana un’incidenza del 5,2%, tra quelle in cima alla lista. Per contro, a 'snobbare' l’incentivo sarebbero le regioni del Mezzogiorno: Molise e Puglia, ad esempio, hanno interessato solo il 2,9% degli edifici residenziali, la Calabria il 2,6% e la Sicilia solo il 2,2%.
Sempre a livello nazionale, l’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.040 euro per immobile: seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro. Chiudono la graduatoria il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 e, infine, la Toscana con 182.919 euro.
Quanto ai beneficiari, stando alle prime indiscrezioni indicate dalla Cgia, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso.
Economia
Nobel, Cicero (Tor Vergata): “Da Baker e Hassabis...
"I due premi Nobel per la Chimica del 2024, David Baker e Demis Hassabis, hanno dato una svolta nella risoluzione della struttura di proteine attraverso l’uso di metodi computazionali e intelligenza artificiale.David Baker, biochimico e professore presso l'Università di Washington, è noto per il suo lavoro pionieristico nella predizione e progettazione di proteine attraverso l’uso di metodi computazionali. Il suo laboratorio ha sviluppato il software Rosetta, un potente strumento per modellare e progettare strutture proteiche. Baker ha anche fondato l'iniziativa Foldit, un videogioco scientifico che coinvolge il pubblico nella risoluzione di problemi di folding proteico. Mentre Demis Hassabis è il co-fondatore e Ceo di DeepMind, una società leader nel campo dell'intelligenza artificiale. Con John Jumper, ricercatore senior presso DeepMind, Hassabis ha guidato il team che ha sviluppato AlphaFold, un programma di intelligenza artificiale che ha rivoluzionato la predizione delle strutture proteiche". Questa la nota di commento da parte di Daniel Oscar Cicero, professore associato di Chimica farmaceutica del dipartimento di Scienze e tecnologie chimiche, università di Roma Tor Vergata.
"Tradizionalmente, determinare la struttura tridimensionale di una proteina richiedeva tecniche sperimentali come la cristallografia a raggi X, la risonanza magnetica nucleare (Nmr) o la microscopia crioelettronica (cryo-EM), processi spesso costosi, laboriosi e limitati da difficoltà tecniche. Con l'avvento di avanzati metodi computazionali e dell'intelligenza artificiale, in particolare grazie a strumenti come AlphaFold sviluppato da DeepMind, è diventato possibile prevedere con elevata accuratezza la struttura tridimensionale delle proteine a partire dalla loro sequenza aminoacidica. La capacità di prevedere strutture proteiche rapidamente riduce la necessità di tecniche sperimentali laboriose come la cristallografia a raggi X. Predire le strutture proteiche aiuta a comprendere meglio la funzione delle proteine, le interazioni molecolari e i processi biologici fondamentali. Un campo particolarmente importante dove questa scoperta avrà un impatto è lo sviluppo di farmaci, perché le proteine sono i bersagli principali sui quali i farmaci espletano la loro funzione", conclude.
Economia
Csr, Boccia (Asilo Mariuccia): “Milano rifletta su...
"Milano deve fare una profonda riflessione sulla città che vuole essere perché è sicuramente una città turistica, piena di soggetti alto spendenti ed è sicuramente una città che dà a tante persone la possibilità di emergere e di realizzarsi dal punto di vista lavorativo, però è anche una città che non deve lasciare indietro determinate fasce di popolazione perché queste situazioni poi si ritorcono contro la città stessa". Così Valentina Boccia, direttrice generale della Fondazione Asilo Mariuccia intervenendo al panel 'Sostenibilità inclusiva: rispetto, accoglienza, sostegno' al Salone della Csr e dell’innovazione sociale, corso a Milano.
"Il ragazzo minore straniero non accompagnato che non ha avuto gli strumenti per inserirsi nel mondo del lavoro e ne rimane fuori -spiega Boccia- purtroppo non ha altre alternative che magari tornare a fare l’unica cosa che sapeva fare, cioè rubare, spacciare e delinquere. Queste situazioni, oltretutto, non possono che incancrenirsi. Occorre quindi dare la possibilità alle donne e a questi ragazzi di attenuare le diseguaglianze. Partire da uno stesso livello -conclude- è una possibilità che si dà anche a tutta la città di restare in un clima di minori diseguaglianze".
Economia
Csr, Granata (Autoguidovie): “Garantire mobilità è...
"Garantire un servizio che consente alle persone di accedere alla mobilità è una grande sfida economica, ambientale e sociale. Specie per noi, che siamo l’unico operatore privato all’interno delle grandi aziende pubbliche".
Lo ha sottolineato Silvia Granata, direttrice marketing & comunicazione di Autoguidovie, intervenendo al panel 'Sostenibilità inclusiva: rispetto, accoglienza, sostegno' al Salone della Csr e dell’innovazione sociale, corso a Milano.
"Noi -afferma Granata- ci reputiamo un po' speciali da questo punto di vista; del resto è facile dire mobilità, e quindi flotta, ambiente. La connessione più semplice con il mondo della sostenibilità è l'ambiente. Sono stati spesi milioni di euro da Autoguidovie e dallo Stato per garantire che in territori estremamente vasti come quelli che serviamo ci sia una flotta straordinaria e il prossimo anno avremo solo veicoli Euro 6, Euro 5 ed elettrici. Quindi lato ambiente mi sentirei di dire stiamo facendo tantissimo per garantire un futuro di mobilità. Ma non è tutto".
"La sfida -avverte Granata- per noi non è quella di portare un nuovo servizio ingegneristico, ma di portare inclusione. E per fare questo abbiamo ascoltato i cittadini". Il riferimento è, in particolare, al servizio sul territorio bellunese, un territorio aspro e montano, difficile da vivere: "Abbiamo ascoltato mamme, sportivi, anziani e badanti -spiega- e abbiamo capito che per loro, sentirsi inclusi c'era bisogno di un autobus che passasse quando ne avevano bisogno le persone e in orari diversi da quelli che decidevamo noi. Così abbiamo disegnato un servizio che si chiama 'Trillo', a chiamata, tutto basato sulla digitalizzazione. Abbiamo accompagnato gli anziani con delle classi digitali per aiutarli ad usare l'app, il 70% prenota da app e oggi abbiamo un servizio che funziona benissimo e ha sostituito il trasporto pubblico in alcune fasce orarie. Il risultato è il 30% di persone in più a bordo rispetto al trasporto normale, il 60% di risparmio su gasolio, la soddisfazione alle stelle, non abbiamo ancora toccato le 5 stelle ma ci stiamo arrivando, e tante tante persone che hanno chiamato il call center per chiederci soluzioni per poter viaggiare". In questo modo, conclude, "anche gli strumenti che già esistevano, come le plance per permettere l'ingresso a bordo delle persone a mobilità ridotta, hanno guadagnato un grande valore aggiunto. Esattamente come l'autista che aiuta queste persone a salire, che consente di ritrovare un rapporto con le persone, che per noi è altrettanto prezioso".