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Rinnovabili, turismo, agricoltura, industria e innovazione tecnologica Patto Kazakistan-Italia per sviluppare le relazioni tra Europa e Asia Centrale

-Firmati importanti accordi bilaterali tra i due Paesi

-Il ministro del Commercio del Kazakistan, Arman Shakkaliyev:” Lavoriamo al concetto di ‘Made in Kazakhstan with Italy'”

-Il ministro del Turismo italiano, Daniela Santanché: “L’Italia è pronta a creare una sinergia strategica che possa essere fonte di sviluppo per entrambe le Nazioni.”

Milano, 9 ottobre 2024 – Energie rinnovabili, agricoltura, turismo. Farmaceutica e innovazione tecnologica. Sono questi i settori strategici al centro degli accordi firmati oggi nell’ambito del forum “KAZAKHSTAN – ITALY: Trade Investment opportunities on the Road to Kazakhstan” in corso a Milano. Accordi che segnano un passo decisivo verso una cooperazione economica sempre più forte tra i due Paesi, consacrando il ruolo del Kazakistan come ponte tra Europa e Asia Centrale.

"L’Italia è tradizionalmente uno dei principali partner commerciali del Kazakistan tra i paesi dell'Unione Europea e si colloca tra i primi tre partner leader in termini di volume degli scambi commerciali”, ha dichiarato Arman Shakkaliyev, Ministro del Commercio della Repubblica del Kazakistan. "Per aumentare il volume degli scambi bilaterali – ha proseguito - abbiamo proposto ai nostri partner italiani di lavorare all'implementazione di un concetto unificato, “Made in Kazakhstan with Italy'. Questo concetto mira a promuovere tutti i prodotti realizzati in joint venture che coinvolgono aziende italiane”.

“Negli ultimi anni - ha dichiarato Yerbolat Sembayev, Ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan in Italia - le relazioni tra Kazakhstan e Italia sono state caratterizzate da una notevole attività, come dimostra la visita ufficiale del Presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev nel gennaio di quest'anno, nonché altre visite a livello di membri del governo, di dirigenti di aziende nazionali e di circoli imprenditoriali. Nonostante l'instabilità della situazione mondiale, l'Italia rimane uno dei partner commerciali strategici del Kazakhstan. L'anno scorso il volume totale del fatturato commerciale reciproco tra i nostri Paesi ha raggiunto i 16 miliardi di dollari, il miglior indicatore degli ultimi 9 anni”.

“Il comparto turistico - ha detto il ministro del Turismo italiano, Daniela Santanché - ha indubbiamente grandi prospettive nei rapporti tra Kazakhstan e Italia, pronta a condividere la sua esperienza e le sue competenze per creare una sinergia strategica che possa essere fonte di sviluppo per entrambe le Nazioni. I cittadini kazaki sono attratti dalla nostra offerta turistica che vede nell’arte, nella cultura, nella gastronomia e nella moda i nostri punti di forza. Lavoriamo quindi per consolidare la partnership, anche con il contributo delle attività di Enit e fornendo tutto il supporto necessario ai tour operator kazaki per promuovere al meglio il patrimonio turistico italiano.”

“Questi incontri – ha detto il viceministro Valentino Valentini – sono fondamentali per garantire che le relazioni economiche e commerciali creino le precondizioni per un insieme di relazioni pacifiche e nuove tra i popoli e i paesi che si trovano separati da spaccature dell'Europa che non abbiamo voluto. Dobbiamo creare, tra Italia e Kazakistan, relazioni chiare e rispettose dello stato di diritto e delle leggi internazionali – non siamo qui per aggirare le sanzioni, ma per dimostrare che esiste uno spazio tra le nostre economie, per le piccole e medie imprese, per il settore agrario e quello minerario, per quello farmaceutico e ingegneristico. Esiste lo spazio per un vero e proprio patto di sviluppo tra i nostri paesi, per un nuovo paradigma politico ed economico, fondato sul rispetto e non sulla minaccia, basato su relazioni che creino nuovo sviluppo e non nuove dipendenze con beneficio reciproco di entrambe le nazioni”.

“Ci sono tantissimi punti di collaborazione – ha evidenziato il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - e i primi interventi lo stanno dimostrando al di là dei rapporti storici che esistono tra il nostro Paese, l’Italia, e il Kazakistan: stiamo aprendo nuovi canali che possono essere particolarmente interessanti nei settori del turismo, della cultura, degli scambi universitari, senza escludere aree come le nuove tecnologie e l’agroalimentare. Sottolineo sempre con orgoglio che la Lombardia è anche la principale regione agricola in Italia. Possiamo certamente aprire dialoghi costruttivi. La cosa importante è che da parte del Kazakistan c’è la volontà di creare questo ponte tra l’Italia la Lombardia e il Kazakistan, elemento che ci invita ad approfondire sempre di più linee di sviluppo per attività comuni”.

Ha concluso la sessione istituzionale, a cui hanno preso parte anche il sen. Giulio Terzi di Sant’Agata e l’onorevole Marco Osnato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha dichiarato: “Questo Forum rappresenta un’importante occasione per ritornare sui rapporti tra Italia e Kazakistan che ho avuto modo di affrontare, non molto tempo fa, incontrando a Roma il Presidente del Senato kazako Maulen Ashimbayev. Il grado di attenzione che l’Italia ha nei rapporti con questa nazione che oggi può essere il ponte con l’Asia è altissimo e si manifesta in rapporti industriali e commerciali ancor prima che politici. La Lombardia è il motore economico dell’Italia e la sua giunta regionale è lungimirante. Se i rappresentanti istituzionali del Kazakistan riusciranno a stabilire un rapporto vero, stretto, con questa regione, avranno fatto un passo da gigante nel favorire i rapporti tra Italia e Kazakistan”.

La vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, ha aperto la sessione pomeridiana. L’obiettivo principale dell’evento - organizzato dall’Ambasciata del Kazakistan in Italia, dal Ministero del Commercio, con l’Associazione per il Commercio Italo Kazako (ACIK), in collaborazione con Regione Lombardia - è quello di creare una piattaforma di dialogo che faciliti il commercio e gli investimenti tra i due Paesi, rafforzando i legami economici esistenti.

Di strategie per incrementare le relazioni commerciali tra Kazakistan e Italia, si è parlato nella seconda parte del forum a cui hanno preso parte i CEO delle più rappresentative organizzazioni che operano in ambito di sviluppo economico sia lato kazako che italiano: Alessandro Bernini di Maire Group, Fabrizio Fabbri di Ansaldo Energia, Carlo Stradiotti di Neos, Pier Ezhaya di ASTOI, Luigi Scordamaglia di Filiera Italia, Ernesto Ferlenghi di Confindustria Kazakhstan, Ayan Bektybayeva di Export Insurance Company Export credit agency of Kazakhstan JSC, Matteo Scarparo di Confindustria Accessori Moda, Massimo Pignatelli di Nazarbayev University, Fabio Pinton di Seingim e Filippo Marchiorello di RossoEvolution

“Il terzo forum bilaterale tra Kazakhstan e Italia – ha dichiarato Marco Beretta, presidente di ACIK – non è un evento a sé ma una importante milestone nel progetto che, insieme ai partner istituzionali dei due paesi e alle importanti realtà di business rappresentate dai nostri associati, stiamo eseguendo usando le best practices dettate da logiche di sistema Italia. Il forum è un momento che ci prendiamo per fare il punto della situazione fra realtà che perseguono un obiettivo comune ben definito dove la qualità degli attori fa la differenza: essere il partner privilegiato del Kazakhstan in una logica win win. La porta è aperta a tutti coloro che possano creare valore aggiunto credendo in questo progetto”

Il forum prosegue domani, con gli incontri B2B organizzati da Confapi a Cinisello Balsamo e i “side event” promossi da importanti realtà industriali: sempre domani gli eventi presso Ansaldo Energia e Maire Group e il giorno 9, al TTG di Rimini, l’evento realizzato da Neos e Francorosso, part of Alpitour World.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Movi Spa è Gold Winner tra le Best Managed Companies di...

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Movi Spa è Gold Winner tra le Best Managed Companies di Deloitte: un riconoscimento alla leadership e all'innovazione nel settore medicale

Per il 4° anno consecutivo Movi ottiene il prestigioso riconoscimento per il proprio impegno nel raggiungimento di obiettivi aziendali ambiziosi, nel mantenimento di standard elevati di gestione aziendale, nello sviluppo sostenibile e nella valorizzazione dei talenti.

Milano, 9 Ottobre 2024 – Movi Spa, leader nella distribuzione di dispositivi medici in Italia, è stato premiato per il quarto anno consecutivo tra le Best Managed Companies, ricevendo per la prima volta il prestigioso titolo di Gold Winner. Un traguardo che attesta l’eccellenza nella gestione aziendale e sottolinea l'impegno costante di Movi nel garantire innovazione, qualità e sostenibilità nel settore sanitario.

Fondata oltre 110 anni fa, Movi si è affermata come punto di riferimento nel panorama italiano dei dispositivi medici grazie a una solida esperienza nel settore e ad un approccio orientato all’innovazione.

"Siamo orgogliosi di ricevere questo riconoscimento che testimonia il nostro impegno nel fornire soluzioni diagnostico-terapeutiche all'avanguardia e servizi di qualità " afferma il Presidente di Movi Spa Enrico Piero Bassani. "La nostra dedizione al miglioramento continuo ci spinge a guardare sempre avanti, cercando nuovi modi per crescere ed innovarci".

Il premio Best Managed Companies, nato in Canada nel 1993 da Deloitte, si pone l'obiettivo di identificare e premiare le imprese che, a livello nazionale, si distinguono per la loro eccellenza gestionale. Attraverso un processo di valutazione rigoroso, basato su sei criteri di successo tra cui strategia, competenze e innovazione, Deloitte seleziona ogni anno le aziende che meglio incarnano questi valori.

L'azienda si aggiudica questo prestigioso riconoscimento non solo per la sua vasta expertise, che spazia dal settore medico-chirurgico a quello dell’assistenza domiciliare e delle RSA, ma soprattutto per l'impegno costante nell'innovazione tecnologica e nella costruzione di relazioni stabili e durature con i propri partner esterni. Movi Spa funge da vero e proprio ponte tra le principali aziende internazionali di dispositivi medici e i professionisti della salute in Italia, garantendo un accesso privilegiato a prodotti e soluzioni di eccellenza. Queste collaborazioni strategiche, consolidate nel tempo, hanno permesso di sviluppare un business solido e in continua espansione.

"Il riconoscimento come Gold Winner giunge in un momento di forte crescita per Movi," afferma il Presidente. "Negli ultimi anni, abbiamo intensificato gli investimenti in HR, l’ottimizzazione dei processi aziendali e l’individuazione di mercati innovativi, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la nostra rete di distribuzione. Il nostro impegno nella creazione di una solida cultura aziendale, la formazione continua, insieme all’acquisizione di nuovi talenti, hanno contribuito alla nostra performance di crescita, che oggi supera il 20% annuo."

Guardando al futuro, Movi Spa continuerà a investire nelle tecnologie emergenti e a esplorare nuove opportunità per migliorare i propri servizi. L'obiettivo è mantenere salda la propria posizione di leadership e contribuire attivamente allo sviluppo di un settore sanitario più efficiente e sostenibile. "Questo riconoscimento è un incoraggiamento a proseguire lungo la strada dell'innovazione e della crescita sostenibile. Continueremo a investire nelle persone, nei processi e nelle tecnologie, per essere sempre pronti ad affrontare le sfide di domani" conclude il Presidente di Movi Spa.

Ufficio Stampa

Roberta Pappalardo

Mail: ufficiostampa@sprim.it

Tel: 02 45495838 – +39 3318431999

Per saperne di più su Movi Spa ed i suoi servizi scarica il company profile.

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Federpol etica e legalità: un registro nazionale per...

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Federpol etica e legalità: un registro nazionale per contrastare le truffe in rete!

Roma, 09 ottobre 2024 - “Il 20 settembre 2024 nella cornice di InfoCamere a Padova, si è svolto il Convegno Nazionale della Federpol, la Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni, - dichiara Luciano Tommaso Ponzi Presidente Nazionale Federpol - dal titolo significativo “Verità, Giustizia e Sicurezza: Parallelo delle Professioni in Continua Evoluzione”. L’evento ha riunito esperti, professionisti e rappresentanti delle istituzioni, affrontando temi fondamentali per il futuro dell’investigazione privata in Italia e la sua regolamentazione. Al centro del dibattito, una proposta chiave: la creazione di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati e altri punti qui elencati:

• 1 La Battaglia contro l’Abusivismo: Il Tesserino Ministeriale

• 2 La Richiesta di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati

• 3 Accesso alle Banche Dati: Un Altro Passo Necessario

• 4 Un Settore in Evoluzione tra Innovazione e Etica

• 5 La Sicurezza Sussidiaria: Collaborazione tra Pubblico e Privato

• 6 Conclusioni: Una Professione Proiettata nel Futuro

I lavori sono stati aperti dal Presidente Nazionale di Federpol, Luciano Tommaso Ponzi, che ha sottolineato come l’introduzione del tesserino ministeriale, consegnato ormai pressoché da tutte le Prefetture italiane, rappresenti un successo importante per la categoria. Questo strumento, fortemente voluto dalla Federpol, consente di contrastare l’abusivismo professionale e di tutelare sia gli investigatori regolarmente autorizzati sia i cittadini che richiedono i loro servizi. “Il tesserino è un passo avanti per la trasparenza e la legalità,” ha dichiarato Ponzi, “ma non basta. È necessario fare un ulteriore passo avanti con la creazione di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati, accessibile a tutti, per garantire ancora più sicurezza e fiducia nel nostro settore”.

La proposta di creare un Registro Nazionale Digitale, già avanzata in altre sedi, è stata uno dei temi centrali del convegno. Ponzi ha spiegato l’importanza di uno strumento che permetta a ogni cittadino di verificare l’effettiva licenza di chi opera nel campo delle investigazioni private. Il Registro, consultabile online, fornirebbe un’ulteriore garanzia contro l’abusivismo, permettendo un controllo diretto e trasparente sull’identità e la professionalità degli investigatori. “Un tale registro è fondamentale per combattere chi esercita illegalmente la professione e garantire al cittadino un punto di riferimento chiaro e sicuro,” ha dichiarato il Presidente. “La proposta ha trovato il consenso della platea, composta da esperti del settore, ma anche da avvocati e rappresentanti delle forze dell’ordine, i quali hanno riconosciuto l’importanza di tale strumento per migliorare l’interazione tra pubblico e privato in materia di sicurezza”.

Un altro tema cruciale affrontato durante il convegno è stato l’accesso alle banche dati minimali dell’Anagrafe Nazionale delle Persone Residenti (ANPR), attualmente riservato agli avvocati. Ponzi ha ribadito l’urgenza di estendere questo diritto anche agli investigatori privati, al fine di facilitare le indagini e garantire un lavoro più rapido e accurato. “Non possiamo più permetterci ritardi dovuti a mancanze informative,” ha aggiunto Ponzi. “Se vogliamo che la nostra professione rimanga al passo con i tempi e continui a fornire un servizio indispensabile alla giustizia, dobbiamo avere accesso a queste informazioni, sempre nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy”.

Il convegno ha inoltre affrontato questioni di ampio respiro riguardo all’evoluzione della professione dell’investigatore privato, in particolare in relazione all’intelligenza artificiale (IA) e all’uso delle nuove tecnologie. La Dott.ssa Gaja Nutini, esperta in IA, ha presentato un intervento illuminante su come queste tecnologie possano ampliare le capacità investigative, offrendo strumenti innovativi per la raccolta e l’analisi dei dati. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di una formazione continua per gli investigatori, affinché possano sfruttare appieno queste tecnologie senza compromettere la sicurezza dei dati personali. Accanto all’innovazione, la tutela della privacy rimane un argomento centrale. L’intervento dell’Avv. Marco Martorana ha esplorato il delicato equilibrio tra il diritto all’informazione e la protezione dei dati personali, un tema che si fa sempre più cruciale con l’avanzare della digitalizzazione e della raccolta di dati su larga scala.

Un altro punto importante trattato durante il convegno è stato il ruolo della sicurezza sussidiaria, dove gli investigatori privati possono operare in sinergia con le forze dell’ordine e gli enti pubblici. Il Dott. Valerio Bottino, Vicepresidente Area Nord Federpol, ha sottolineato come una collaborazione strutturata tra il settore pubblico e quello privato sia essenziale per garantire una sicurezza efficace e capillare sul territorio. “Le sinergie tra investigatori privati e forze dell’ordine sono fondamentali per gestire con successo situazioni complesse che riguardano la sicurezza urbana e aziendale,” ha affermato Bottino. Ha poi ricordato “l’importanza di una regolamentazione chiara e di linee guida precise per facilitare questa cooperazione, evitando sovrapposizioni o conflitti di competenza”.

Il Convegno Nazionale Federpol ha tracciato una rotta chiara per il futuro della professione investigativa in Italia. L’introduzione del tesserino ministeriale e la richiesta di un Registro Nazionale rappresentano due tasselli fondamentali per garantire maggiore legalità e trasparenza in un settore in evoluzione, mentre l’accesso alle banche dati e l’utilizzo delle nuove tecnologie aprono scenari inediti e sfidanti per gli investigatori privati. La figura dell’investigatore, come emerso nel corso del convegno, è chiamata a svolgere un ruolo sempre più importante nel garantire verità, giustizia e sicurezza, in sinergia con le istituzioni pubbliche e all’interno di un quadro normativo sempre più chiaro e aggiornato. “Ci troviamo di fronte a un bivio,” ha concluso Ponzi. “O accettiamo le sfide del cambiamento e facciamo evolvere la nostra professione, o rischiamo di rimanere indietro. Ma sono certo che, con l’impegno e il supporto delle istituzioni, saremo pronti ad affrontare questo futuro con successo”.

FEDERPOL | Alberto Patruno

Ufficio Stampa e Comunicazione

Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni,

per le Informazioni e per la Sicurezza

Via Milano, 51 | 00184 | Roma | 3473880579

Sito web Federpol

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Salesforce e TEHA Group: l’Intelligenza Artificiale come...

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Il Rapporto 2024 sottolinea l’importanza di ripensare i modelli organizzativi della Pubblica Amministrazione per garantire un’adozione efficace delle nuove tecnologie.

La capacità di adottare soluzioni AI in modo etico e responsabile, investendo in competenze e valorizzando il patrimonio informativo esistente, determinerà il successo della PA nel fornire servizi sempre più evoluti e trasparenti ai cittadini e alle imprese

Roma, 9 ottobre 2024 – Salesforce Italia, in collaborazione con TEHA Group, ha pubblicato i risultati di uno studio approfondito sul ruolo e l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella Pubblica Amministrazione (PA) italiana. Lo studio esamina come l’adozione dell’AI possa migliorare l’efficienza dei processi pubblici e la qualità dei servizi ai cittadini, rappresentando una leva strategica per la trasformazione digitale a lungo termine. Qui di seguito le cinque evidenze emerse dall’indagine e le proposte operative individuate:

1. Il ruolo della leadership politica per l’adozione dell’AI nella PA

Uno degli aspetti chiave emersi dallo studio è l’importanza di una leadership politica forte e visionaria nell’adozione delle tecnologie AI. In Italia, solo il 44% delle amministrazioni pubbliche ha identificato casi d’uso concreti dell’AI, mentre il 30% non ha ancora esplorato appieno le opportunità offerte da queste tecnologie. Al contrario, nei Paesi leader come gli Stati Uniti e il Regno Unito, la presenza di una chiara strategia nazionale ha accelerato l’adozione dell’AI nelle strutture pubbliche.

La ricerca sottolinea l’importanza di monitorare le soluzioni tecnologiche di IA implementate e di aggiornare la strategia nazionale orientando i nuovi obiettivi e le misure con gli sviluppi tecnologici più recenti. Sarà inoltre fondamentale adeguare la normativa e le regolamentazioni dell'IA sulla base dei risultati ottenuti dalle sperimentazioni e dalle best practice internazionali.

2. Colmare il gap delle competenze digitali attraverso le collaborazioni pubblico-privato

Un altro punto critico riguarda il divario nelle competenze digitali all’interno della PA. Attualmente, solo il 7,4% del personale pubblico ha una conoscenza di base dell’AI e il 46,2% delle amministrazioni è carente di competenze avanzate in ambito ICT. La ricerca evidenzia la necessità di sviluppare programmi di formazione continua in collaborazione con il settore privato, per fornire al personale pubblico le competenze necessarie per gestire e implementare soluzioni AI.

La creazione di partenariati pubblico-privato non solo accelererebbe l’innovazione tecnologica, ma permetterebbe anche alla PA di beneficiare delle esperienze e delle tecnologie più avanzate messe a disposizione dalle aziende italiane.

Sarà inoltre fondamentale rendere strutturale un programma nazionale di alfabetizzazione sull’IA con il coinvolgimento attivo e la partecipazione diffusa anche del pubblico impiego.

3. Valorizzare il patrimonio informativo pubblico

Il patrimonio informativo detenuto dalle amministrazioni pubbliche italiane rappresenta una risorsa strategica, ma solo il 23,1% delle amministrazioni sfrutta appieno i propri dati per migliorare l’efficienza operativa.

Lo studio suggerisce di favorire la creazione del catalogo nazionale dei dati pubblici a disposizione della PA per costruire nuovi servizi digitali, valutando anche le opportunità di condivisione con altri soggetti. Essendo i dati l’elemento fondamentale alla base di qualsiasi soluzione di IA, sarà fondamentale favorire e garantire l’interoperabilità tra le amministrazioni e la sicurezza delle informazioni. La valorizzazione del patrimonio informativo permetterebbe di creare servizi più efficaci e personalizzati per i cittadini, ottimizzando allo stesso tempo i processi interni della PA.

4. Condivisione di best practice per accelerare l’adozione dell’AI

Un fattore chiave per il successo dell’AI nella PA italiana è la condivisione delle esperienze e delle best practice tra le amministrazioni. Solo il 25,9% delle amministrazioni ha avviato programmi di formazione specifici sull’AI, e la frammentazione degli sforzi limita l’efficacia delle iniziative.

Lo studio propone la creazione di un Osservatorio Nazionale sull’AI nella PA, incaricato di raccogliere, analizzare e diffondere i casi di successo, nonché di facilitare il confronto tra le diverse amministrazioni a livello nazionale e internazionale. Questa rete di conoscenza condivisa aiuterebbe a massimizzare l’impatto positivo delle tecnologie AI e a creare modelli replicabili.

5. Nuovi modelli operativi e governance per una PA digitale

L'implementazione di soluzioni AI richiede una revisione dei modelli operativi esistenti nella PA. Lo studio invita a ridefinire la governance, puntando su un approccio etico e trasparente, capace di garantire l’inclusione e la protezione dei dati personali. Il cambiamento deve avvenire in modo strutturato, con l’introduzione di nuove procedure operative che favoriscano l’innovazione e la semplificazione.

Tra le proposte operative, il report suggerisce lo sviluppo di task force specializzate, percorsi di formazione ad hoc per i dipendenti pubblici e un quadro normativo flessibile, che incentivi l’adozione di tecnologie emergenti senza compromettere i diritti dei cittadini.

“L'Intelligenza Artificiale offre una straordinaria opportunità per ripensare la Pubblica Amministrazione italiana, rendendola non solo più efficiente, ma anche più vicina alle esigenze dei cittadini”, afferma Paolo Bonanni, Regional Vice President e Public Sector Leader per Salesforce Italia. “Grazie a questa ricerca, vogliamo fornire alle istituzioni italiane una guida concreta per accelerare la trasformazione digitale. La collaborazione tra pubblico e privato, unita a una chiara visione strategica, è essenziale per realizzare un cambiamento che impatti positivamente la vita di milioni di cittadini, migliorando la qualità dei servizi e rafforzando la fiducia nel sistema pubblico”.

“Il Rapporto 2024 è il risultato di un grande percorso di confronto e di ingaggio con oltre 60 vertici delle nostre Pubbliche Amministrazioni. Le attività di tale Gruppo di Lavoro Permanente hanno avuto l’obiettivo di gettare le basi per avviare un processo di innovazione profonda e sostenibile, ponendo le fondamenta per una trasformazione significativa della Pubblica Amministrazione”, afferma Corrado Panzeri, Partner e Responsabile Area Innovazione e Tecnologia di TEHA Group, “Nel 2024, il percorso del Gruppo di Lavoro Permanente ha compiuto un significativo passo avanti con un orientamento sempre più concreto e tangibile. Con un approccio pragmatico, ci siamo concentrati su elementi chiave che possono accelerare l'adozione dell'IA a vari livelli della Pubblica Amministrazione, individuando ambiti di applicazione, best practice e fattori determinanti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, l'efficienza delle strutture pubbliche e l'attrattività del sistema-Paese”.

Per ulteriori informazioni e per scaricare il report completo: [link].

TEHA Group

TEHA Group, controllata da The European House – Ambrosetti, è una società di circa 300 persone attiva sin dal 1965 e cresciuta negli anni in modo significativo grazie al contributo di molti Partner, con numerose attività in Italia, in Europa e nel Mondo. Il Gruppo ha una presenza diffusa in tutta Italia e diversi uffici esteri, oltre ad altre partnership nel mondo. La sua forte competenza è la capacità di supportare le aziende nella gestione integrata e sinergica delle quattro dinamiche critiche dei processi di generazione di valore: Vedere, Progettare, Realizzare e Valorizzare. Ogni anno serviamo nella Consulenza circa 1.500 clienti realizzando più di 350 Studi e Scenari strategici indirizzati a Istituzioni e aziende nazionali ed europee e circa 120 progetti per famiglie imprenditoriali. A questi numeri si aggiungono circa 3.000 esperti nazionali ed internazionali che ogni anno vengono coinvolti nei 750 eventi realizzati per gli oltre 18.000 manager accompagnati nei loro percorsi di crescita. Il Gruppo beneficia di un patrimonio inestimabile di relazioni internazionali ad altissimo livello nei vari settori di attività, compresi i responsabili delle principali istituzioni internazionali e dei singoli Paesi. Dal 2013 TEHA Group è stata nominata nella categoria "Best Private Think Tanks" - 1° Think Tank in Italia, 4° nell’Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale (fonte: “Global Go To Think Tanks Report” dell’Università della Pennsylvania). TEHA Group è stata riconosciuta da Top Employers Institute come una delle 147 realtà Top Employer 2024 in Italia. Per maggiori informazioni, visita il sito www.ambrosetti.eu

Salesforce

Salesforce consente alle aziende di ogni dimensione e settore di interagire con i propri clienti in modo completamente nuovo attraverso la potenza dell’Intelligenza Artificiale, dei dati e del CRM. Per ulteriori informazioni su Salesforce (NYSE: CRM), visitare: www.salesforce.com

Per informazioni:

salesforce@nowpr.it

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