Perché l’uragano Milton è l”October surprise’ delle presidenziali americane
Non solo perché la risposta del governo Biden-Harris diventerà un'arma politica per Trump: negli stati colpiti sarà difficile votare regolarmente, si rischiano accuse di brogli e uno spoglio contestato
L’uragano Milton, attualmente di categoria 5 con venti che superano i 280 km/h, secondo i media americani è la 'October surprise' delle elezioni americane, in un momento in cui la campagna elettorale si trova già in una fase critica. Il suo arrivo sulla costa della Florida, a meno di un mese dal giorno delle elezioni, potrebbe avere conseguenze significative non solo per la popolazione colpita, ma anche per le dinamiche politiche, in particolare nel confronto tra Kamala Harris e Donald Trump.
Il test per l’amministrazione Biden-Harris
Con l'uragano Helene che ha già causato devastazione in Florida, Georgia e North Carolina, il governo federale si trova sotto pressione per gestire al meglio la risposta all'emergenza. La leadership di Biden e Harris è stata messa alla prova, ma con Milton che minaccia un nuovo impatto devastante, il loro ruolo sarà cruciale per mantenere il controllo della situazione e, di conseguenza, la fiducia dell’elettorato. Non a caso, Biden ha fatto rimandare il cruciale vertice di Ramstein con i paesi che sostengono l’Ucraina, per potersi concentrare sulla risposta all’uragano.
La gestione di disastri naturali può rivelarsi una prova politica decisiva. Come nel caso di Obama durante l’uragano Sandy nel 2012, quando la pronta risposta del governo federale lo aiutò a consolidare il suo vantaggio elettorale, Harris potrebbe giocarsi la stessa carta. Tuttavia, deve affrontare un’agguerrita competizione: Trump e altri repubblicani sono pronti a sfruttare eventuali mancanze o ritardi nella risposta all’uragano per criticare l’amministrazione democratica.
Gli effetti sull'elettorato e la strategia di Trump
Le regioni più colpite da Milton e Helene sono tra le roccaforti repubblicane, in particolare in Florida e North Carolina, stati chiave per il voto. La storia insegna che i disastri naturali possono abbassare l’affluenza elettorale, soprattutto nelle aree colpite. Questo rappresenta un potenziale svantaggio per Trump, che nel 2020 ha vinto queste regioni grazie a un forte sostegno nelle zone rurali e conservatrici. Ci sarà poi una difficoltà nella gestione del voto, con centinaia di migliaia di persone sfollate che avranno difficoltà a recarsi alle urne nel proprio distretto. Negli Stati Uniti è molto diffuso il voto (anche anticipato) per corrispondenza, ma comporta una serie di procedure (richiedere il 'ballot', riceverlo, rispedirlo) che possono essere rese complesse dal post-calamità.
Tuttavia, l’uragano Milton potrebbe anche fornire un vantaggio inaspettato a Trump se il calo dell’affluenza colpisse in modo maggiore le aree democratiche. Tampa, ad esempio, città a maggioranza democratica che potrebbe essere gravemente colpita dal passaggio dell’uragano, rischia di vedere una diminuzione della partecipazione al voto, favorendo indirettamente il candidato repubblicano.
La disinformazione e il ruolo di FEMA
Trump ha già iniziato a diffondere accuse di inefficienza riguardo alla gestione dell'emergenza da parte di Harris e Biden, affermando che i fondi della FEMA, la protezione civile americana, sarebbero stati dirottati per altre priorità, come l’immigrazione, e che l'aiuto alle vittime degli uragani sarebbe stato insufficiente. Molte di queste affermazioni sono state smentite da figure repubblicane, come il governatore della Georgia Brian Kemp, che ha confermato il continuo dialogo con la Casa Bianca per affrontare l'emergenza.
La disinformazione può giocare un ruolo importante nelle elezioni. Comunque andrà, Trump dirà agli elettori indecisi che la risposta dell’amministrazione Biden-Harris è stata inadeguata, sfruttando l'emotività e il trauma causato dalle calamità naturali per spostare il sostegno a suo favore.
Esteri
Uragano Milton, madre di sei figli non ha i soldi per...
La storia di Amanda Moss sta commuovendo il web, mentre Milton si avvicina a colpire gli Stati Uniti
Mentre migliaia di residenti evacuano la Florida per l'arrivo dell'uragano Milton, previsto nelle prossime ore, c'è anche chi ha deciso di restare. Come raccontato dal Washington Post infatti, sono diventati virali diversi video pubblicati da Amanda Moss, una donna che ha spiegato come la sua famiglia non abbia i soldi necessari a evacuare. La sua famiglia è infatti composta, oltre a lei e al marito, da sei figli, dalla suocera e da quattro bulldog francesi, tutti residenti nell'area di Fort Myers, una di quelle che saranno colpite dall'arrivo dell'uragano.
"Verso dove dovrei evacuare?" chiede tra le lacrime la donna, che possiede una Chevrolet Suburban da sette posti, non abbastanza per l'intera famiglia, comprensiva dei cani. Guidare sovraccarichi per seminare l'uragano richiederebbe infatti oltre dieci ore, senza avere il tempo per fermarsi e con il concreto rischio di finire la benzina a metà strada e trovarsi allo scoperto quando l'uragano travolgerà la Florida.
Moss ha aggiunto inoltre di non avere nemmeno i soldi necessari per acquistare dei biglietti aerei o prenotare camere d'hotel. La speranza della donna è che il risultato sia simile a quello del 2022, quando l'uragano Ian ha inondato i terreni intorno alla sua casa, ma senza travolgerla. Il rischio però questa volta è così elevato che il sindaco di Tampa, proprio dove Moss possiede una casa, ha dichiarato che chi decide di restare "va incontro alla propria morte".
Molti hanno criticato la scelta di Moss sul web, mentre altri le hanno mostrato sostegno e ricordato come le sue ragioni siano le stesse di molti altri residenti, pronti ad affrontare quello che potrebbe essere l'uragano più forte a colpire la Florida da oltre un secolo. Diversi utenti si sono offerti di ospitare la donna e la sua famiglia, ma Moss ha rifiutato dichiarando che non si sentirebbe a suo agio a casa di estranei.
Esteri
P. Diddy, fra abusi e traffico sessuale: lo scandalo si...
Il rapper americano è stato arrestato lo scorso 16 settembre: respinte tutte le richieste di cauzione
Lo scandalo P. Diddy è ormai inarrestabile. Ogni giorno le pagine dei giornali si colorano di nuove notizie riguardanti il caso del rapper americano Sean 'Diddy' Combs, arrestato lo scorso 16 settembre con l'accusa di presunti abusi e traffico sessuale. Nelle ultime settimane diverse vittime si sono fatte avanti, denunciando il rapper e il suo impero musicale per i famigerati 'white party'.
Le novità sul caso
Il processo per Sean Combs non è ancora cominciato, ma le denunce aumentano: 21 sono quelle ufficiali al momento, a queste bisogna aggiungere più di 100 dichiarazioni di donne e uomini che hanno segnalato abusi da parte del rapper. In attesa anche una lista di possibili complici che insieme al rapper potrebbero essere accusati per crimini di violenza sessuale avvenuti durante i famosi festini a luci rosse.
Nomi che potrebbero far crollare gran parte del colosso di Hollywood. Così ha dichiarato l'avvocato delle vittime, Tony Buzbee: "I nomi vi scioccheranno", ha tuonato il legale invitando i soggetti coinvolti a farsi avanti da soli. Diddy, infatti, sarebbe solo uno dei grandi potenti coinvolti nel caso.
Al contrario, il legale di Diddy respinge ogni accusa, etichettandole come diffamatorie e false. Il rapper Diddy continua a difendersi dalle accuse che lo vedono coinvolto, affermando fermamente di essere innocente.
Le parole della mamma di Diddy
Janice Smalls Combs, mamma del rapper Puff Daddy, ha espresso il suo dolore tramite l'avvocato con una lunga lettera. Secondo l'83enne le accuse rivolte al figlio sono tutte bugie messe in scena dopo che l'ex fidanzata Ventura ha mosso la denuncia di abuso contro il rapper. "Mio figlio potrebbe non essere stato del tutto innocente su certe cose, come negare di essere mai diventato violento con un'ex ragazza, quando la stessa sorveglianza ha dimostrato il contrario", ha dichiarato Janice Combs.
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Il processo inizierà a breve e Combs potrebbe essere condannato a una pena minima di 15 anni di carcere fino all'ergastolo. Nel frattempo Diddy rimane in prigione, nonostante i legali abbiano più volte richiesto cauzioni al tribunale da oltre 50 milioni di dollari. Al momento sono tutte state rifiutate dal giudice.
Il caso P. Diddy
Diddy, all'anagrafe Sean John Love Combs, lo scorso 16 settembre è stato portato in una cella del Metropolitan Detention Center di Brooklyn a New York, dove ancora oggi attualmente si trova, prima del processo che decreterà la sua sorte. Il rapper statunitense e produttore discografico è accusato di presunte aggressioni sessuali e cattiva condotta.
Lo scorso novembre l'ex fidanzata Casandra Ventura lo aveva citato in giudizio presso una corte federale accusandolo di anni di abusi fisici e sessuali. La donna ha affermato che l'ex la picchiava spesso e che l'aveva costretta a compiere atti sessuali con prostituti, incontri favoriti dalla droga che Combs chiamava "freak off". Nel 2018, mentre Ventura stava cercando di porre fine alla loro relazione, lui si è introdotto con la forza in casa sua e l'ha violentata, si legge nella causa.
A maggio la Cnn ha diffuso un video in cui si vedeva Combs che prendeva a calci, pugni e gettava Ventura a terra in un corridoio di Los Angeles nel 2016. Dopo il video il rapper si è scusato in un video su Instagram in cui ha detto che il suo comportamento era "senza scuse" e che aveva cercato una terapia. Il video è stato poi rimosso dalla sua pagina.
Esteri
Pilota muore in volo: atterraggio d’emergenza a New...
Tragedia su un aereo della Turkish Airlines diretto a Istanbul
Tragedia in volo. Un pilota della Turkish Airlines è morto durante la tratta Seattle-Istanbul, costringendo l'aereo della compagnia di bandiera turca a compiere un atterraggio di emergenza a New York. A riferirlo è stato il portavoce della Turkish Airline, Yahya Ustun, sul social X.
L'aereo era decollato ieri sera dalla città sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ed è atterrato all'aeroporto John F. Kennedy di New York poco prima delle 6 di mercoledì 9 ottobre: "Il pilota del nostro Airbus 350, volo TK204 da Seattle a Istanbul, è collassato durante il volo", ha spiegato il portavoce, come riferisce anche il Newsweek, secondo cui "dopo un tentativo fallito di prestare i primi soccorsi, l'equipaggio di volo e il copilota hanno deciso di effettuare un atterraggio di emergenza. Come Turkish Airlines, siamo profondamente toccati dalla perdita del nostro capitano ed esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia in lutto, ai suoi colleghi e a tutti i suoi cari", ha concluso.
Il pilota 59enne, che lavorava per la Turkish Airlines dal 2007, è morto prima che l'aereo atterrasse. L'uomo aveva superato, a marzo scorso, una visita medica, da cui non erano emersi problemi di salute che gli avrebbero impedito di volare.