Domani, a Messina come unica tappa in Sicilia, torna la Giornata nazionale dell’ordine di Malta. Membri e volontari dell’antico ordine religioso-laicale e ospedaliero faranno conoscere l’impegno medico, sociale ed umanitario svolto quotidianamente al servizio delle persone e delle famiglie in stato di necessità. Una occasione per raccontare i progetti e le iniziative che l’Ordine di Malta ha avviato negli anni, a livello locale e nazionale, in favore dei più vulnerabili. Dalle mense sociali, alle docce per i senzatetto, dalle unità di strada nelle notti per assistere i più fragili, agli interventi in caso di disastri naturali (l’ultimo l’alluvione in Emilia). Dall’assistenza agli anziani e ai disabili, ai malati di Alzheimer, dai centri di assistenza sociale, alle operazioni di soccorso dei migranti nel Sud del Mediterraneo, alle oltre due milioni di prestazioni sanitarie all’anno svolte dall’Ospedale e da 13 centri medici. A Messina i membri e i volontari dell’Ordine di Malta saranno in Piazza Duomo dalle 8 alle 15.
Medici, infermieri e soccorritori volontari dell’Ordine di Malta offriranno la possibilità di sottoporsi a screening e test gratuiti. In alcune piazze sarà possibile assistere anche a simulazioni di alcuni interventi di primo soccorso sanitario. Verrà mostrato il video: 'L'Ordine di Malta e l'Italia - Secoli di comune solidarietà' che racconta il forte legame e le innumerevoli azioni di carità svolte dai membri italiani dell’Ordine nel corso dei secoli ed ancora oggi.
In Italia l’Ordine di Malta è costituito da tre Gran Priorati (Lombardia e Venezia per il Nord; Roma per il Centro e Napoli e Sicilia per il Sud) e da 29 Delegazioni operative in numerose città italiane. L’Associazione Italiana che gestisce le attività sanitarie: un ospedale a Roma specializzato in riabilitazione neurologica e 13 ambulatori. Dal Corpo Militare, dedito all'assistenza sanitaria e dal Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che presta servizi di pronto soccorso, servizi sociali, di prima emergenza e interviene in occasione di calamità, operando in stretta collaborazione con il Dipartimento Italiano della Protezione Civile. Oltre a Messina l’Ordine di Malta sarà presente nelle piazze di altre 34 città: Benevento, Brescia, Civitavecchia, Cosenza, Firenze, Frosinone, Genova, Livorno, Lucca, Massa, Milano, Napoli, Padova, Pavia, Pesaro, Piacenza, Pisa, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Roma, San Benedetto del Tronto, Siena, Teramo, Terni, Torino, Treviglio (BG), Treviso, Udine, Varese, Venezia, Vicenza, Viterbo.
Cronaca
Sanità, anestesisti: “Effetti antimicrobico...
Giarratano (Siaarti): "Problema resterà insoluto fino a quando tutte le specialità e professioni non si siederanno allo stesso tavolo per affrontarlo in maniera radicale"
"Ad oggi non solo il rischio antimicrobico resistenza c'è, ma è destinato ad aumentare sempre di più: le terapie intensive ricevono ogni giorno pazienti che sviluppano sepsi o uno shock settico, per gli effetti dell'antimicrobico resistenza. Come Siaarti pensiamo che si debba sviluppare un piano a 360 gradi, abbiamo proposto per esempio che il meccanismo del sistema del Dm70 e delle reti ospedaliere preveda anche la sepsi e lo shock settico, perché vere e proprie emergenze sanitarie che vanno affrontate con modelli organizzativi diversi. Abbiamo presentato le nostre proposte nei tavoli tecnici del ministero della Salute". Così all'Adnkronos Salute Antonino Giarratano, presidente della Siaarti - Società italiana di anestesia, rianimazione, terapia intensiva e terapia del dolore, a margine del 78esimo Congresso nazionale della società scientifica in corso a Napoli torna sull'impegno di Schillaci al G7 Salute di Ancona, durante il quale ha annunciato "nuove risorse per lotta all'antimicrobico resistenza".
Il problema dell'antimicrobico resistenza "resterà insoluto fin tanto che tutte le discipline, le specialità e anche le professioni, compresi gli infermieri, non siederanno allo stesso tavolo per affrontarlo in maniera radicale", conclude Giarratano.
Cronaca
Covid, Giarratano (Siaarti): “In terapia intensiva...
"Virus influenzale sarà più pericoloso per anziani e fragili"
"Al momento l'ondata del virus influenzale ci preoccupa più del Covid. E c'è una spiegazione: contro Sars-CoV-2 negli ultimi anni si è vaccinato con almeno 2-3 dosi il 70-80% degli anziani, pazienti fragili in generale. Invece, contro l'influenza, che quest'anno sarà particolarmente aggressiva, la popolazione a rischio è meno protetta perché non ha fatto la vaccinazione". Lo dice all'Adnkronos Salute Antonino Giarratano, presidente della Siaarti - Società italiana di anestesia, rianimazione, terapia intensiva e terapia del dolore, a margine del 78esimo Congresso nazionale della società scientifica, in corso a Napoli.
"A differenza di quello che è avvenuto storicamente nelle vaccinazioni per l'influenza - spiega Giarratano - noi oggi ci troviamo con la maggior parte degli anziani e dei fragili non vaccinati o che non fanno vaccinazioni da anni. Quindi il Covid avrà sì un impatto importante, ma a preoccupare chi lavora in terapia intensiva sarà l'ondata dell'influenza che quest'anno agirà in maniera pericolosa, e quindi molto più pesante, nei confronti dei pazienti fragili e anziani".
"Dal punto di vista di noi anestesisti rianimatori - conclude Giarratano - il Covid e tutte le malattie virali determinano un'insufficienza d'organo nei pazienti fragili e creeranno problemi alle terapie intensive. E' ovvio però che, siccome la popolazione per Covid si è vaccinata in una percentuale che è quadrupla o quintupla rispetto a chi si vaccina per l'influenza, il messaggio per gli anziani è: fate il richiamo per il Covid non appena sarà il momento, ma categoricamente fate anche il vaccino antinfluenzale".
Cronaca
Sanità, Gaia l’AI assistente debutta nel pubblico:...
Oltre 200mila contatti nel 2023, 'è ormai matura, prossimo passo triplicare capacità risposta'
Gaia, l'Ai assistente virtuale, è diventata grande. Nell'ultimo anno ha debuttato anche nel mondo della sanità pubblica. E ora a Modena 'dà una mano' al Cup (Centro unico di prenotazione) per fissare gli appuntamenti ai pazienti fuori orario o nel weekend. A Padova invece aiuta i cittadini a gestire il cambio del medico di famiglia e del pediatra. "E' un supporto per gli operatori umani", con i quali lavora fianco a fianco, "senza sostituirli", assicura all'Adnkronos Salute Corrado Tritto, esperto di tecnologie sanitarie, Tech Sales Manager Area Healthcare di Gaia di Esosphera, gruppo Covisian. Gli sviluppi più recenti del progetto sono stati presentati oggi a Milano all'Healthcare Innovation Summit 2024. Con uno sguardo ai nuovi traguardi prefissati: "Puntiamo ad arrivare fino a triplicare la capacità di risposta" di Gaia, prospetta Tritto.
Nel settore sanitario, 'Smile Cx Gaia' - questo il nome completo del sistema - ha gestito oltre 200mila contatti nel 2023. Le conversazioni dedicate a prendere appuntamenti sono state 75mila. Nelle strutture che l'hanno adottata il 65% degli appuntamenti sono stati fissati dall'Ai. Com'è stata accolta l'assistente virtuale dai colleghi in carne e ossa e da medici e operatori? Secondo i dati diffusi oggi dagli sviluppatori del progetto, camici bianchi e infermieri sembrano apprezzare: secondo una ricerca presentata al meeting milanese, il 65% di loro vede Gaia come "un valido aiuto per rispondere alle domande dei pazienti".
E' anche una questione di tempo che si è costretti a dedicare alla gestione del cosiddetto carico amministrativo, segnalato dai clinici come responsabile del loro stress e burnout per oltre il 50% dei casi. Negli ambulatori medici, ricordano oggi gli esperti, si calcola che il 73% del tempo dei professionisti sanitari è bloccato da compiti amministrativi e solo il 27% rimane per i pazienti. Gaia, nelle intenzioni dei suoi promotori, nasce dunque per alleggerire i compiti amministrativi di strutture sanitarie e professionisti. Attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, questa Ai generativa è stata progettata per comprendere il linguaggio e le sue sfumature, "interagisce in modo semplice e intuitivo al telefono, con Sms, WhatsApp, e-mail", evidenziano gli esperti, "migliorando l'esperienza degli utenti e il loro coinvolgimento, e agevolando gli anziani e chi non ha familiarità con le prenotazioni e con i servizi via web".
(segue)