Icch presenta i risultati della ricerca ‘Corporate reputation: tendenze emergenti e implicazioni strategiche’
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.L’International corporate communication hub (Icch) ha presentato a Milano i risultati della ricerca ‘Corporate reputation: tendenze emergenti e implicazioni strategiche’, dalla quale è emerso che il modo in cui si forma la reputazione aziendale, infatti, ha subìto profondi cambiamenti negli ultimi 10 anni, principalmente a causa della rapida evoluzione tecnologica, della crescente interconnessione globale e delle mutevoli aspettative della società nei confronti delle imprese.
Economia
Stellantis, sindacati contro Tavares: “Nessun piano,...
"Non ci ha presentato nessun documento, ci ha solo dato risposte generiche", spiega all'Adnkronos il leader della Uilm, Rocco Palombella. "L'audizione non ha portato a nessuna novità", sottolinea il segretario della Fim, Ferdinando Uliano che chiede un "Pnrr per l'auto".
Nessun piano industriale, nessuna risposta, nessuna assunzione di responsabilità. Il giudizio delle tute blu sulle parole dell'Ad di Stellantis, Carlos Tavares, poco dopo la fine dell'audizione a Montecitorio, è unanime, netta e tutte le ragioni dello sciopero generale del 18 ottobre - il primo del settore auto in quarant'anni - restano.
Il Ceo della casa automobilistica ha appena finito di parlare quando le reazioni dei metalmeccanici iniziano ad arrivare. Il primo è il leader della Uilm, Rocco Palombella, che si scaglia contro l'affermazione di Tavares che, di fronte a deputati e senatori, assicura di aver presentato lui stesso il piano industriale ai sindacati. "Non ci ha presentato nessun documento, ci ha solo dato risposte generiche, proponendo delle ‘missioni’ per i singoli siti, che però erano talmente avanti che non potevano essere soddisfacenti", dice invece il segretario parlando con l’AdnKronos. “La situazione è drammatica, tra cassa integrazione e fermate. Ci dovevamo ‘fidare’ ma ogni cosa detta poi si è scontrata con la realtà”, incalza.
Identico il giudizio di Ferdinando Uliano, segretario Fim: "L'audizione non ha portato a nessuna novità, nemmeno mezza. E' stata descritta una situazione che ormai conosciamo, un quadro di difficoltà enorme che tutte le case automobilistiche europee attraversano, causata da una transizione che ne mette a dura prova la competitività". Ma questo non affranca la multinazionale dalle proprie responsabilità, sottolinea Uliano: è vero che "è mancato un intervento europeo" ma "le difficoltà di Stellantis dipendono anche dalle loro responsabilità. La prova del nove sta nel fatto che c’è stato un cambio radicale nel Cda e anche le dichiarazioni fatte su Maserati in Cina mostrano errori significativi su un brand che, nel piano Dare Forward 2030, ha un aspetto centrale". Secondo il sindacalista è chiaro che "se non si affrontano in maniera strutturale" le criticità del comparto automotive, non serve "scaricare le responsabilità su altri, di mezzo ci sono posti lavoro e licenziamenti. Se non si interviene sulla cassa integrazione – avverte – nel 2025 saranno licenziate 25mila persone tra Stellantis e l’indotto. Questa è la realtà. Per questo serve un ‘Pnrr per l’Auto: non c’è un produttore europeo che non abbia rivisto le previsioni fatte sette mesi fa”.
Uno 'scaricabile' insomma, come evidenzia anche la Fiom: l'ad "ha addossato tutta la responsabilità della crisi delle vendite al quadro legislativo europeo, che pure ha le sue responsabilità, e ha chiesto ancora una volta la richiesta di ulteriori incentivi per sostenere la domanda di auto elettriche", attacca Corso d'Italia segnalando i 950 milioni di euro di incentivi "già utilizzati per gli ecobonus" che però hanno prodotto "meno di 300 mila autoveicoli" e un aumento della cig in tutti gli stabilimenti italiani. "I soli incentivi non servono a risolvere la crisi del settore automotive in Italia, è necessario un piano straordinario per rilanciare il settore. Dopo l’audizione di oggi si fa ancora più urgente la necessità di una convocazione a Palazzo Chigi con Stellantis e le organizzazioni sindacali", ribadisce la Fiom
Economia
Giorgetti: “Sarà una manovra equilibrata”
Il ministro: "Metterà a tacere le polemiche gonfiate e astruse che fanno parte del dibattito politico ma sviano il problema"
Nella legge di bilancio “faremo tagli significativi, con sacrifici a ministeri pubblici e ci saranno dei ritocchi sulle entrate ma a chi se lo merita, quindi vedrete che le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in collegamento al convegno ‘Far crescere insieme l’Italia’ organizzato da Fratelli d’Italia a Milano.
“Sarà una manovra equilibrata - ha assicurato il titolare del Mef - che metterà a tacere le polemiche gonfiate e astruse che fanno parte del dibattito politico ma sviano il problema”.
“L’obiettivo principale” della manovra “è confermare il taglio del cuneo fiscale: riusciremo a farlo e lo renderemo strutturale. Continueremo inoltre nella politica di interesse per famiglia e figli perché il tema della denatalità è un problema anche in termini economici”.
Economia
Sostenibilità, Ambrogi (Poste Italiane): “Creiamo...
“Stiamo creando spazi di lavoro flessibili e sostenibili ovunque in Italia”. Così all’Adnkronos Davide Ambrogi, di Poste Italiane, in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano, 12esima edizione dal titolo 'Sfidare le contraddizioni'.“Per fare un esempio ed entrare subito nel tema 'contraddizioni' si potrebbe, teoricamente, affermare che la possibilità di successo di un nuovo servizio sia in contrasto con l'assenza di un mercato che sia pronto ad accogliere tale servizio – osserva - Poste italiane con l'iniziativa spazi per l'Italia sfida questa contraddizione, creando spazi di lavoro flessibili e sostenibili ovunque in Italia. Portando quindi un nuovo servizio là dove non c'era neanche la consapevolezza che un'opportunità del genere potesse essere disponibile. I risultati sono già tangibili. Faccio due esempi, due case histories, una in Sicilia e una in Lombardia: rispettivamente, a Terrasini e Gavirate abbiamo i nostri spazi che sono già sold out e un anno fa sicuramente i nostri attuali clienti non avevano neanche idea che avrebbero potuto avere a disposizione queste soluzioni per le proprie attività lavorative”.
Una iniziativa con una “valenza anche sociale che si esplica nel fatto di portare dei servizi nelle aree interne, andando a contrastare lo spopolamento dei borghi legato all’assenza di infrastrutture affidabili e all’avanguardia dove poter svolgere la propria attività lavorativa”. Quindi, “in linea con la strategia di Poste di contrasto allo spopolamento e all'abbandono dei territori, evitando la chiusura degli uffici postali, stiamo portando in quegli stessi territori un nuovo servizio: spazi di lavoro flessibili e sostenibili”.
Mirata l'attività di comunicazione di Poste. Cioè: "Diffondere la conoscenza, la consapevolezza di questo nuovo tipo di servizio che finora non c'era. Realizziamo degli open day in occasione delle aperture al pubblico di questi spazi e della loro commercializzazione quasi sempre di concerto con le amministrazioni locali e le associazioni di categoria, suscitando la curiosità dei cittadini del posto che hanno la possibilità di conoscere la nostra iniziativa. Quindi un'attività di comunicazione volontariamente molto parcellizzata e mirata, ancora una volta non altisonante, con un profilo molto focalizzato su quelli che sono direttamente i clienti che vogliamo intercettare”, conclude.