Sostenibilità, Sobrero: “Grande partecipazione a Salone Csr, formula funziona”
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos."Siamo molto soddisfatti di questa dodicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che si chiude con 5000 presenze di pubblico in 3 giorni e una grande partecipazione anche da remoto attraverso lo streaming. L’affluenza del pubblico agli oltre 100 panel che si sono tenuti ci conferma che la formula funziona, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder in un confronto continuo e vivace sui temi più attuali della sostenibilità".
Così all'Adnkronos Rossella Sobrero, presidente Koinètica, fa il punto sulla tre giorni del Salone della Csr e dell'innovazione sociale che si chiude oggi a Milano.
"Fra tutti abbiamo sentito un po’ la mancanza della Pubblica Amministrazione, che ci piacerebbe rispondesse di più al nostro invito a portare il suo contributo al Salone, su tematiche per le quali il ruolo del settore pubblico è cruciale. Continueremo a stimolare e coinvolgere tutti gli attori, perché il Salone continui a essere un luogo di dibattito equilibrato e costruttivo, l’occasione per fare rete fra imprese grandi e piccole e Terzo Settore, un’occasione di protagonismo per i giovani e le loro istanze per un futuro sostenibile", aggiunge.
Economia
Boeing taglia 17mila posti di lavoro e rimanda ancora...
Il taglio equivale al 10% della forza lavoro
Boeing si prepara a tagliare il 10% della sua forza lavoro globale, ovvero circa 17.000 posti di lavoro, in uno scenario complicato in cui il colosso stima forti perdite e rimanda ancora al 2026 il lancio di un nuovo aereo, il 777X mentre si prepara allo stop della produzione del cargo 767. A riferire le intenzioni dell'amministratore delegato Kelly Ortberg, che ha assunto la direzione del gruppo ad agosto, è il Wall Street Journal che ricorda come le trattative tra Boeing e i leader sindacali si sono interrotte nei giorni scorsi allontanando le speranze di una rapida fine di uno sciopero che ha bloccato la produzione della maggior parte degli aerei.
In questo contesto le agenzie di rating potrebbero declassare a livello 'spazzatura' il giudizio su Boeing, complicando ulteriormente la ricerca di finanziamenti. "La nostra attività è in una situazione difficile", ha spiegato Ortberg in un messaggio ai dipendenti in cui sottolinea come Boeing abbia bisogno di concentrare le proprie risorse "nelle aree fondamentali, piuttosto che disperderci in troppi sforzi che possono spesso comportare prestazioni insufficienti e investimenti insufficienti".
Il 777X, progettato per essere il nuovo best seller con una capacità di circa 400 passeggeri, è stato presentato nel 2013 e le consegne per i circa 480 ordini già raccolti sarebbero dovute iniziare nel 2020.
Economia
E’ morto Marcello Mutti, patron del colosso del...
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Il ministro Urso: "Scompare un imprenditore di primo piano nel settore agroalimentare"
E' morto Marcello Mutti, 83 anni, patron della storica e omonima impresa emiliana specializzata nella lavorazione e nelle conserve di pomodoro. L'imprenditore si è spento mercoledì sera. A dare la notizia la 'Gazzetta di Parma' che ha raccolto le parole del figlio Francesco, dal 1994 amministratore delegato dell'azienda.
"Mio padre è scomparso nella casa in cui è venuto al mondo. La casa all'interno dell'azienda", sottolinea, spiegando che "l'eredita' che ci lascia è quella di vedere l'azienda come un valore, basato sull'importanza della progettualita' e della costruzione. Un'azienda in cui l'attenzione e il rispetto verso la persona devono essere prioritari". Commentando la scomparsa il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, su X osserva come con Marcello Mutti "ci lascia un modello di tenacia, innovazione e passione. Un capitano d'azienda in grado di scrivere una bella storia di imprenditoria familiare italiana che ha permesso al nostro Paese di avere un ruolo di primo piano nel settore agroalimentare".
Mutti, nato il 25 dicembre 1940, si era laureato in Economia e Commercio ed era sposato dal 1966 con Angelita Rossi. La Mutti, storica azienda di Parma, è leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro. Le sue origini risalgono al 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti danno avvio alla prima campagna di trasformazione del pomodoro. Oggi il Gruppo Mutti, con oltre 125 anni di storia, è presente in 100 Paesi al mondo con un fatturato netto nel 2023 pari a 665 milioni di euro e 525.000 tonnellate di pomodoro trasformate nello stesso anno. Per quanto riguarda le vendite, nel 2023 i volumi export hanno superato i volumi di vendita italiani a seguito di una crescita a doppia cifra ogni anno.
Economia
Stellantis, sindacati contro Tavares: “Nessun piano,...
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
"Non ci ha presentato nessun documento, ci ha solo dato risposte generiche", spiega all'Adnkronos il leader della Uilm, Rocco Palombella. "L'audizione non ha portato a nessuna novità", sottolinea il segretario della Fim, Ferdinando Uliano che chiede un "Pnrr per l'auto".
Nessun piano industriale, nessuna risposta, nessuna assunzione di responsabilità. Il giudizio delle tute blu sulle parole dell'Ad di Stellantis, Carlos Tavares, poco dopo la fine dell'audizione a Montecitorio, è unanime, netta e tutte le ragioni dello sciopero generale del 18 ottobre - il primo del settore auto in quarant'anni - restano.
Il Ceo della casa automobilistica ha appena finito di parlare quando le reazioni dei metalmeccanici iniziano ad arrivare. Il primo è il leader della Uilm, Rocco Palombella, che si scaglia contro l'affermazione di Tavares che, di fronte a deputati e senatori, assicura di aver presentato lui stesso il piano industriale ai sindacati. "Non ci ha presentato nessun documento, ci ha solo dato risposte generiche, proponendo delle ‘missioni’ per i singoli siti, che però erano talmente avanti che non potevano essere soddisfacenti", dice invece il segretario parlando con l’AdnKronos. “La situazione è drammatica, tra cassa integrazione e fermate. Ci dovevamo ‘fidare’ ma ogni cosa detta poi si è scontrata con la realtà”, incalza.
Identico il giudizio di Ferdinando Uliano, segretario Fim: "L'audizione non ha portato a nessuna novità, nemmeno mezza. E' stata descritta una situazione che ormai conosciamo, un quadro di difficoltà enorme che tutte le case automobilistiche europee attraversano, causata da una transizione che ne mette a dura prova la competitività". Ma questo non affranca la multinazionale dalle proprie responsabilità, sottolinea Uliano: è vero che "è mancato un intervento europeo" ma "le difficoltà di Stellantis dipendono anche dalle loro responsabilità. La prova del nove sta nel fatto che c’è stato un cambio radicale nel Cda e anche le dichiarazioni fatte su Maserati in Cina mostrano errori significativi su un brand che, nel piano Dare Forward 2030, ha un aspetto centrale". Secondo il sindacalista è chiaro che "se non si affrontano in maniera strutturale" le criticità del comparto automotive, non serve "scaricare le responsabilità su altri, di mezzo ci sono posti lavoro e licenziamenti. Se non si interviene sulla cassa integrazione – avverte – nel 2025 saranno licenziate 25mila persone tra Stellantis e l’indotto. Questa è la realtà. Per questo serve un ‘Pnrr per l’Auto: non c’è un produttore europeo che non abbia rivisto le previsioni fatte sette mesi fa”.
Uno 'scaricabile' insomma, come evidenzia anche la Fiom: l'ad "ha addossato tutta la responsabilità della crisi delle vendite al quadro legislativo europeo, che pure ha le sue responsabilità, e ha chiesto ancora una volta la richiesta di ulteriori incentivi per sostenere la domanda di auto elettriche", attacca Corso d'Italia segnalando i 950 milioni di euro di incentivi "già utilizzati per gli ecobonus" che però hanno prodotto "meno di 300 mila autoveicoli" e un aumento della cig in tutti gli stabilimenti italiani. "I soli incentivi non servono a risolvere la crisi del settore automotive in Italia, è necessario un piano straordinario per rilanciare il settore. Dopo l’audizione di oggi si fa ancora più urgente la necessità di una convocazione a Palazzo Chigi con Stellantis e le organizzazioni sindacali", ribadisce la Fiom