Liguria, Schlein: “Sfida molto importante, Orlando ottimo canditato”
“Noi siamo sempre stati testardamente unitari, certamente siamo sempre stati disponibili e continueremo ad esserlo. La Liguria affronta una sfida molto importante con un’ottima candidatura da parte nostra che è quella di Andrea Orlando che ha tutte le competenze sulla sanità pubblica, il lavoro, la reindustrializzazione che servono per assicurare un futuro dopo nove anni di malgoverno delle destre”. È quanto ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein a proposito delle elezioni in Liguria, partecipando a un'iniziativa del Pd a Mormanno.
"No siamo sempre stati testardamente unitari e continueremo ad esserlo. Certamente siamo sempre stati disponibili e continuiamo a essere disponibili anche noi". Così Elly Schlein sulle parole di Giuseppe Conte su una piazza unitaria in Liguria per le regionali. "La Liguria affronta una sfida molto importante - ha detto la segretaria del Pd - con un'ottima candidatura da parte nostra, quella di Andrea Orlando, che ha tutte le competenze, sulla sanità pubblica, il lavoro, la reindustrializzazione, che servono per assicurare un futuro dopo nove anni di malgoverno delle destre".
Politica
Elezioni Liguria, chi vince sui social (e quali temi...
Adnkronos ha consultato la piattaforma SocialData per capire come si orientano i liguri in vista delle regionali. Ecco come va il confronto tra Bucci e Orlando, e le questioni che stanno più a cuore agli elettori
In vista delle elezioni regionali in Liguria, che si terranno domenica 27 e lunedì 28 ottobre, il confronto tra candidati è molto serrato anche sui social media. Una recente analisi condotta da Adnkronos, attraverso la piattaforma SocialData, rivela come il dibattito online stia plasmando la percezione pubblica dei due principali sfidanti Marco Bucci e Andrea Orlando.
Bucci, attuale sindaco di Genova, risulta avere un volume di menzioni superiore rispetto al suo rivale, con oltre 9.000 citazioni rispetto alle 8.400 di Orlando. Ma la differenza più significativa emerge quando si analizzano i tassi di interazione. Bucci vanta un engagement quasi tre volte superiore rispetto a Orlando, segno di una maggiore partecipazione attiva da parte del pubblico nei suoi confronti. Il sentiment verso Bucci, inoltre, tende a essere prevalentemente positivo, mentre Orlando deve fare i conti con un’opinione pubblica più negativa.
Il contesto recente: un dibattito acceso e polemico
Il picco delle menzioni per entrambi i candidati è stato registrato in seguito a due eventi chiave. Il primo riguarda l'incontro-scontro tra Bucci e Orlando durante l'inaugurazione dell'Expo Fontanabuona. Il secondo episodio ha coinvolto l’ex senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, intervistato dal Foglio. Con la sua critica alle dinamiche politiche liguri e il suo discorso sulla malattia di Bucci ha alimentato un’accesa discussione, contribuendo all’aumento delle menzioni di entrambi i candidati.
Parallelamente, l’analisi evidenzia come la politica regionale in Liguria stia catalizzando l’attenzione online. Oltre un milione di conversazioni, tra il 10 marzo e il 9 ottobre, hanno avuto come oggetto le imminenti elezioni regionali e altri temi connessi, generando un totale di 81 milioni di interazioni. Questo fermento riflette un interesse crescente da parte dei cittadini liguri, non solo verso la politica, ma anche verso altri temi come i trasporti e l’ambiente.
Se da un lato Bucci sembra godere di un sentiment positivo, un altro protagonista del dibattito politico ligure, l’ex Presidente della Regione Giovanni Toti, con oltre 30.000 menzioni e 6,5 milioni di interazioni, deve fare i conti con un sentiment fortemente negativo. Questo dato si spiega, in parte, con le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto.
I temi principali: politica, trasporti e ambiente
Il quadro che emerge dall’analisi delle conversazioni online è chiaro: politica, trasporti e ambiente sono i tre temi principali che animano il dibattito pubblico in Liguria. La politica, in particolare, raccoglie il 32,87% delle menzioni totali, confermando come gli elettori liguri siano fortemente interessati alle dinamiche politiche locali, soprattutto in vista delle elezioni regionali. Genova è la città che guida questo dibattito, con quasi 800.000 menzioni, seguita da Savona, Imperia e La Spezia.
I trasporti rappresentano il secondo tema più discusso, con il 19,07% delle menzioni. Questo dato evidenzia quanto sia critico il tema delle infrastrutture per i liguri, specialmente in una regione caratterizzata da un territorio montuoso e da una rete di collegamenti spesso insufficiente. Anche in questo caso, il sentiment è prevalentemente negativo, riflettendo l’insoddisfazione dei cittadini verso la gestione delle infrastrutture e il trasporto pubblico locale.
L’ambiente, pur rappresentando "solo" il 10,89% delle conversazioni, ha visto un crescente interesse, soprattutto nelle province di Imperia e Savona. In queste aree, il dibattito si è focalizzato su questioni legate alla sostenibilità, alla gestione del turismo di massa e alle conseguenze ambientali di uno sviluppo poco regolamentato. Anche su questo tema, il sentiment è per lo più negativo, segno di una crescente preoccupazione per l'impatto ambientale delle politiche locali.
Le altre questioni che stanno a cuore agli utenti social sono la sanità (9,6% delle menzioni), con un focus sulla qualità dei servizi sanitari locali, e la cultura (5,4%).
Le differenze tra le province liguri
L'analisi delle conversazioni online ha rivelato che la provincia di Genova domina il dibattito, con 792.000 menzioni e oltre 5,4 milioni di interazioni. La città, essendo la più grande e capoluogo di regione, concentra la maggior parte delle discussioni su politica, trasporti, ambiente e sicurezza, con un sentiment per lo più negativo su questi temi.
Savona, pur avendo un numero inferiore di menzioni rispetto a Genova, si distingue per il più alto tasso di engagement per post (36,06%). Oltre a politica e trasporti, la cultura ha giocato un ruolo rilevante, con 16.640 menzioni e 1,14 milioni di interazioni. Il sentiment negativo è stato particolarmente forte riguardo la sicurezza (40,2%) e l’energia (37,5%).
Imperia si è concentrata soprattutto su temi ambientali, con 14.360 menzioni e il maggior engagement rispetto agli altri argomenti. La percezione negativa sull'ambiente (24,6%) è stata superata dalla politica (30,3%) e dalla sicurezza (35,2%).
A La Spezia, invece, i trasporti hanno dominato le conversazioni, rappresentando il 28,6% delle menzioni. Anche la sicurezza è stata un argomento importante, con il 30,9% di opinioni negative.
Per quanto riguarda i post delle testate regionali su Facebook, la politica è il tema più discusso con il 32,87% delle menzioni, seguita da trasporti (19,07%), economia (11,4%), sanità (9,61%) e ambiente (6,50%). I giornali di Savona hanno registrato il maggior engagement, mentre quelli di Imperia hanno dato ampio spazio al tema ambientale. Sorprende il turismo, all'ultimo posto con lo 0,69% delle menzioni, nonostante l’importanza della vocazione turistica della Liguria.
Politica
Ecco ‘patto per il Nord’, da dicembre al via il...
in campo tanti ex leghisti, da Grimoldi a Castelli, a Borghezio e Pagliarini
Accolti dal 'va pensiero' nei giardini della Ludovica, a Vimercate, due passi da Arcore, erano alcune centinaia i nostalgici del vecchio leghismo, che questa mattina ha dato vita ufficialmente al nuovo schieramento, al 'Patto per il nord'. Gruppo variegato che punta a riunire le voci autonomiste e federaliste della ex Padania, che continuano a ispirarsi alla lezione di Umberto Bossi e Gianfranco Miglio.
Nella villa-museo, ecco insieme con Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda, poi espulso da Salvini, Roberto Bernardelli, imprenditore già animatore di battaglie indipendentiste, tra cui quella con il finto Tank nel '96, Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia della Lega, Giancarlo Pagliarini, anche lui al governo da titolare del bilancio e della programmazione economica con il Berlusconi I, Giuseppe Leoni, tra i fondatori del Carroccio con Bossi 40 anni fa, l'ex eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, tra gli altri.
Un ritorno al passato, ma cambiando pure il simbolo, non più Alberto da Giussano, ma "il vero eroe della Lega lombarda nata a Pontida nel 1167", quel Pinamonte da Vimercate, che finisce al centro del cerchio blu dove è inscritta la dicitura Patto per il Nord', svelata tra gli applausi a Vimercate. Associazione di associazioni, Patto per il Nord, punta a dare voce al territorio che si sente tradito da Salvini, per la sua svolta nazionalista. Da oggi, fanno sapere Grimoldi e gli altri ideatori del 'marchio' depositato lo scorso 29 settembre presso l'ufficio brevetti, da una associazione di Lecco e in attesa di approvazione, inizia questa nuova avventura 'nordista'. "Da domani apriamo le sedi, da dicembre partiamo col tesseramento", ha assicurato Grimoldi, lasciando intendere che anche Bossi è con il Patto. "L'idea dell’associazione non è mia, è di qualcun altro…", ha detto dal palco.
Politica
Israele, Meloni sente Netanyahu: “Inaccettabile...
La presidente del Consiglio ha sottolineato "l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita". Il premier israeliano: "Diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata"
Giorgia Meloni chiama Benjamin Netanyahu per ribadire "l'inaccettabilità" degli attacchi di Israele contro i caschi blu in Libano.
La presidente del Consiglio - riferisce Palazzo Chigi in una nota - ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano in cui "ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale". La premier ha inoltre sottolineato "l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita".
Meloni, riferisce la Presidenza del Consiglio, "ha rinnovato l'impegno dell'Italia" in questo senso, "dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".
La risposta del premier israeliano
"Israele farà tutto il possibile per impedire che l'Unifil subisca vittime e farà tutto il necessario per vincere la guerra. Purtroppo diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata", ha detto il premier israeliano a Meloni.
Dopo "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano", ha sottolineato il primo ministro.
Netanyahu ha quindi informato Meloni dei "numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti", ricordando che le Idf "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano". "Il rifiuto di evacuare temporaneamente l'Unifil - ha ribadito Netanyahu - li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell'Unifil che quelli delle Idf".
Bonelli: "Netanyahu sfida il mondo, Meloni ritiri l'ambasciatore"
"Netanyahu con una richiesta intollerabile e inaccettabile chiede all’Onu di ritirare le sue truppe dal Libano. E’ una richiesta - afferma il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli - da pirati che evidenzia come Israele non riconosca il diritto internazionale, essendo la prima a violarlo".
"Torno a chiedere al governo Meloni - aggiunge Bonelli - di intervenire subito e di dare un segnale forte ritirando l'ambasciatore italiano in Israele e proponendo al consiglio europeo le sanzioni contro Israele, un governo che viola il diritto umanitario ed è responsabile di crimini di guerra".