Nobel Economia ad Acemoglu, Johnson e Robinson per studi sulla prosperità
Nelle loro ricerche la conferma dell'influenza dei modelli di colonizzazione nello sviluppo dei paesi
E' incentrato sull'importanza delle istituzioni sociali il premio Nobel 2024 per l'Economia assegnato dalla Accademia Svedese delle Scienze e sostenuto dalla Banca di Svezia: il riconoscimento è andato congiuntamente a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson "per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità". I tre ricercatori, si sottolinea nella nota della Accademia, "ci hanno aiutato a comprendere le differenze di prosperità tra le nazioni" dimostrando "l'importanza delle istituzioni sociali per la prosperità di un paese". Infatti, "le società con uno stato di diritto scadente e istituzioni che sfruttano la popolazione non generano crescita o cambiamenti in positivo".
L'economista Acemoglu, 57 anni, nato a Istanbul, lavora al Massachusetts Institute of Technology (MIT), così come il 61enne britannico Simon Johnson, di Sheffield, mentre il 64enne britannico James Alan Robinson insegna alla Harris School of Public Policy dell'università di Chicago, dopo essere stato docente ad Harvard e Berkeley.
Nella motivazione si pone l'accento sulle ricerche fatte dai tre economisti su come le differenze nella prosperità dei paesi possono essere spiegate dalle istituzioni sociali introdotte dagli europei durante il processo di colonizzazione. Le istituzioni inclusive introdotte in paesi che erano poveri quando furono colonizzati, hanno di solito portato a una società prospera mentre le ex colonie un tempo ricche ora spesso sono povere per via di un atteggiamento meramente predatorio.
Economia
Cercasi vigilantes, a Roma recruiting day per 200 guardie...
L'incontro domani dalle 9.00 alle 18.00 presso la sede Coopservice di via Marghera 32
Opportunità di lavoro per i romani: si cercano 200 guardie giurate armate nel mondo della sicurezza e vigilanza privata da assumere entro le prossime settimane in città, che opereranno in un importante ente pubblico con più sedi a Roma. Per questo scopo domani martedì 15 ottobre, Istituto di Vigilanza Coopservice Spa organizza il secondo recruiting day in città per selezionare guardie particolari giurate (Gpg), l’incontro si terrà dalle 09:00 alle 18:00 presso la sede Coopservice di via Marghera 32. Istituto di Vigilanza Coopservice (Ivc) fa parte del gruppo Coopservice, uno dei principali operatori nella fornitura di servizi di pulizia e sanificazione, vigilanza privata, logistica e traslochi, gestione immobiliare ed efficientamento energetico con un fatturato di oltre 1 mld di euro e più di 20.000 dipendenti.
Il piano industriale di Istituto di Vigilanza Coopservice (Ivc) prevede una crescita importante entro il 2026: per far fronte allo sviluppo di business, l’azienda prevede di assumere in totale 700 addetti nel mondo della sicurezza e vigilanza privata (guardie armate, addetti ausiliari alla sicurezza, installatori e tecnici manutentori) entro i prossimi mesi, tramite giornate di reclutamento in varie città italiane. I nuovi inserimenti andranno a sommarsi ai quasi 3.700 dipendenti attualmente in organico.
“I recenti rinnovi del contratto collettivo di lavoro, iniziati lo scorso anno, porteranno ad aumenti salariali per il settore della vigilanza privata – afferma Antonio Di Prima, amministratore delegato di Istituto di Vigilanza Coopservice – e all’introduzione della quattordicesima mensilità per gli addetti ausiliari alla sicurezza. Istituto di Vigilanza Coopservice intende crescere nel mondo della vigilanza e della sicurezza privata continuando ad operare con grande attenzione al benessere dei propri dipendenti, come testimoniato anche dalle numerose certificazioni ottenute in materia di salute e sicurezza, parità di genere, diversità e inclusione”. Per partecipare al recruiting day è sufficiente candidarsi tramite la sezione “Lavora con noi” del sito di Istituto di Vigilanza Coopservice al link: https://gruppocoopservice.intervieweb.it/jobs/guardia-particolare-giurata-gpg-roma-49592/it/.
Economia
Ia, Cartia d’Asero (Gruppo 24 ore): “Centrale ruolo...
Mirja Cartia d’Asero, ad del 'Gruppo 24 ore', intervenendo alla presentazione oggi a Roma del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'
“Il mondo dei media e dell’informazione è uno dei settori più impattati dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa e ha scatenato grandi dibattiti sui rischi del deep fake e della misinformation. Per questo nell’avviare progetti che prevedono l’implementazione dell’IA sui nostri contenuti di qualità abbiamo prima di tutto condiviso al nostro interno un Codice di Autodisciplina per l’applicazione etica delle intelligenze artificiali all'interno delle nostre attività editoriali, che punta in primo luogo sulla centralità del ruolo umano e professionale nel processo di sviluppo e adozione dell’IA”. Lo ha detto Mirja Cartia d’Asero, ad del 'Gruppo 24 ore', intervenendo alla presentazione oggi a Roma del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'.
Economia
Ia, Tripi (Confindustria): “Si usa molto più di...
Così Alberto Tripi, special advisor di Confindustria per l’intelligenza artificiale, intervenendo alla presentazione del l VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'
"A parere mio l'intelligenza artificiale si usa molto di più di quanto la gente se ne rende conto. Perché se tu chiedi a una piccola azienda cos'è l'intelligenza artificiale, pensa al robot che gli va in casa e gli fa il manager al posto suo. E poi pensa a qualcosa di molto avveniristico. Non è vero, la stiamo usando. Chi è che nella propria azienda manifatturiera non ordina le materie prime interrogando una vasta schiera di opportunità? Questo si chiama intelligenza artificiale. Che fa l'intelligenza artificiale? Interroga delle grandi banche dati, tira fuori, col famoso algoritmo, quello che chi interroga vuole sapere e quindi dà diverse possibilità a chi sta interrogando. Quindi parecchie aziende già fanno. Se non lo fanno, la loro concorrenza lo fa e quindi già partono svantaggiati". Lo ha detto Alberto Tripi, special advisor di Confindustria per l’intelligenza artificiale, intervenendo alla presentazione del l VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'