“Metti la Sicurezza al Volante”. Dalla Motorizzazione Civile lombarda nuovi programmi per la sicurezza stradale
Al centro del progetto formazione, neopatentati e over 65
La sicurezza stradale è una delle sfide più ardue che chi possano affrontare. Per questo motivo la Direzione Generale Territoriale del Nord-Ovest ministeriale, in collaborazione con le Associazioni nazionali delle autoscuole Unasca e Confarca, la polizia stradale, Ancma e la sezione milanese dell’associazione nazionale autieri d’Italia, hanno deciso di realizzare il progetto 'Metti la Sicurezza al Volante', per migliorare la consapevolezza e la preparazione dei conducenti over 65, formare in modo adeguato i giovani, in particolare quelli alla guida di veicoli a due ruote, educare i bambini delle scuole primarie e dell’infanzia e i loro genitori.
'Metti la Sicurezza al Volante' si articola in quattro filoni principali: 'Drive Silver – Drive Safety' e '2 Ruote Sicure', indirizzati rispettivamente a over 65 e a neopatentati; 'La buona strada della Sicurezza', a favore dei bambini delle scuole primarie e dell’infanzia ed infine una serie di eventi pubblici. A oggi le autoscuole presenti sul territorio lombardo sono 935 e hanno contribuito a rilasciare complessivamente 144.475 patenti; particolare attenzione verrà data quindi alla formazione degli istruttori di guida ed esaminatori con dei seminari sulla formazione avanzata all’istruzione nella guida di veicoli a due ruote e aspetti psicologici dei conducenti over 65. Lo scopo è creare un framework per rendere omogenea la didattica e le modalità di erogazione della formazione. Le motorizzazioni sono da sempre impegnate in attività di sicurezza stradale, ma con questa iniziativa cambierà la forma con cui verranno somministrate. “Prima -dice Antonello Persano, direttore generale della Direzione generale territoriale del Nord-Ovest del ministero delle Infrastrutture e trasporti- rivolgevamo maggiore attenzione a vigilanza e controllo, mentre ora ci occupiamo anche di iniziative atte a fornire educazione stradale e sensibilizzazione dei giovani sul corretto uso del veicolo e della strada” .
Persano ricorda che “la sicurezza stradale è composta da tre elementi connessi: l’uomo, il veicolo e la componente stradale che si percuote sulle altre due componenti. Non possiamo non tenere conto della valutazione dei candidati e di come questi si inseriscono nell’ambiente stradale”.
Francesco Greco, direttore della Motorizzazione Civile di Milano sottolinea che “per la prima volta siamo coinvolti in un’iniziativa veramente importante. Abbiamo deciso quali fossero i target da raggiungere e abbiamo selezionato due soggetti che meritano particolare attenzione: i neopatentati e gli over 65”. Nel 2022, i decessi tra i conducenti di motocicli sono aumentati a 781, rispetto ai 694 dell’anno precedente. '2 Ruote Sicure' mira a formare i giovani neopatentati e sensibilizzarli sui rischi connessi alla guida di veicoli a due ruote, contribuendo così a ridurre la mortalità e le lesioni gravi. “Parecchi ragazzi -incalza Greco- al massimo sono andati in bicicletta e poi hanno smesso. Per questo prevediamo una formazione adeguata. Poi verranno sottoposti a prove pratiche e teoriche che gli consentirà di capire quali sono i rischi e gli accorgimenti richiesti per condurre una motocicletta”. Differente l’approccio per gli anziani, dove lo scopo è permettere l’adattamento ad una nuova tipologia di veicoli, diversa da quella a cui sono tipicamente abituati: gli adas, sistemi avanzati di aiuto alla guida da luglio 2024 obbligatori su tutti i nuovi veicoli, sono sistemi invasivi per i quali serve un processo di formazione. Secondo Cesare Galbiati, componente della Segreteria Nazionale Unasca la mobilità ''ha subito una radicale trasformazione ed ora è totalmente differente. Per questo bisogna lavorare per permettere agli anziani di adattarsi a questa nuova tipologia di veicoli. Chi ha preso la patente 30 anni fa, ha bisogno di essere accompagnato verso nuovi strumenti”.
“La buona strada della Sicurezza”, è la campagna condotta in favore dei bambini appartenenti alla fascia di età compresa tra 5 e 10 anni e i genitori e vede protagonista la sezione di Milano dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia. Questa fase progettuale viene sviluppata attraverso lezioni tenute nelle aule scolastiche del territorio milanese da parte di personale fornito dall’Associazione individuato tra esperti del settore. A coronamento di tutto si svolgeranno delle iniziative pubbliche che si terranno presso le sedi delle Motorizzazioni Civili di Milano (14 ottobre), Bergamo (15 ottobre), Brescia (16 ottobre) e Varese (17 ottobre) dove sarà possibile assistere a dimostrazioni pratiche attraverso l’utilizzo del Truck Crash Test Experience dotato di un simulatore di impatto e di un simulatore di ribaltamento; un intervento di Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che tratterà il tema della sicurezza sulle due ruote e dell’importanza dei dispositivi di sicurezza obbligatori anche tramite la proiezione di video e infine, la presenza della Polizia Stradale che interverrà sul tema della incidentalità stradale.
Per Persano si deve ''riconoscere alle autoscuole l’importante ruolo di prevenzione e sicurezza che occupano. Quando emettiamo una patente, per noi è fondamentale consegnare questo documento avendo la certezza che il candidato sia idoneo e indipendente, così che possa utilizzare il veicolo in sicurezza e anche da parte nostra è necessaria una continua formazione''.
Cronaca
Milano: omicidio Rozzano, gip convalida fermo, 19enne resta...
Il giudice ha riconosciuto entrambe le esigenze cautelari, ossia la possibile reiterazione del reato e il pericolo di fuga. Rezza per un'ora e mezza ha spiegato tutto nel dettaglio, ma non ha saputo dire fino in fondo cosa abbia 'innescato' il desiderio di rapinare uno sconosciuto e, di fronte al suo rifiuto, di affondare la lama nel petto del 31enne.
Cronaca
Covid, da Nord a Sud torna obbligo mascherina per entrare...
Dal primo luglio era scaduto, in vista dell'inverno in alcune realtà è arrivata la decisione dei direttori sanitari
L'arrivo dell'inverno e l'aumento della circolazione dei virus respiratori, dall'influenza al Covid fino al virus respiratorio sinciziale, mettono in allerta i direttori di alcuni ospedali che, come previsto dall'ultima circolare Covid, possono scegliere di reintrodurre l'obbligo della mascherina per l'ingresso o per alcuni reparti sensibili. E' la scelta fatta da dall'ospedale di Brescia che - visto il rialzo dei casi Covid nella zona - ha deciso di ripristinare l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione Ffp2 per utenti, visitatori, accompagnatori e caregiver in tutti i reparti. Ma non è l'unico. "In queste settimane in molte regioni del Paese, come ad esempio in Campania, sono state diramate indicazioni per gli ospedali per l’utilizzo dei dispositivi di protezione soprattutto per i reparti a rischio. L’aspetto epidemiologico è importante ma di più lo è la consapevolezza dei cittadini nello scegliere comportamenti adeguati", afferma all'Adnkronos Salute Federsanità Anci.
Il primo luglio scorso era caduto proprio l'ultimo obbligo delle 'vecchie' misure anti-Covid, quello delle mascherine nei reparti con fragili. La circolare del ministero della Salute apriva però alla discrezionalità dei direttori sanitari che possono "valutare l'opportunità di disporre l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione". E così sta accadendo in alcune realtà che preferiscono 'prevenire' eventuali problemi.
L’appello che fa Federsanità Anci è per l'unico scudo ai virus respiratori, dal Covid all'influenza: la vaccinazione. "Serve vaccinarsi: aderire alle campagne che tutte le regioni stanno mettendo in atto per mettersi al sicuro. E questo soprattutto per gli anziani, le categorie fragili e le persone con sistemi immunitari compromessi", così il presidente di Federsanità Anci, Fabrizio d'Alba, che aggiunge: "Sappiamo, ad esempio, che in Campania in ambito territoriale, si stanno organizzando le vaccinazioni anti-Covid insieme alla campagna vaccinale antinfluenzale. Le aziende sanitarie sono vigili e attente: la prevalenza della malattia oggi è sotto controllo e non necessità di attività straordinarie. La scelta del vaccino è un atto di consapevolezza unica".
Cronaca
E-Vai e Aler Milano lanciano nuovo progetto di car sharing...
Un nuovo servizio di corporate car sharing che metterà a disposizione dei cittadini milanesi quattro auto elettriche al di fuori degli orari lavorativi
Ha preso avvio oggi a Milano un nuovo servizio di corporate car sharing che metterà a disposizione dei cittadini milanesi quattro auto elettriche al di fuori degli orari lavorativi. Realizzato da E-Vai, società di mobilità sostenibile del gruppo Fnm e Aler Milano, l'iniziativa vede i quattro veicoli entrare a far parte della flotta aziendale di Aler Milano. Le prime due automobili sono state consegnate oggi, le altre due vetture entreranno in servizio entro la fine del mese di ottobre. Dalle 8 alle 18 dei giorni feriali, le auto saranno utilizzate dai dipendenti di Aler. Negli altri orari e durante il fine settimana le auto sono a disposizione dei cittadini nella formula del car sharing.
Gli utenti, dopo essersi registrati gratuitamente attraverso il sito www.e-vai.com o l’app mobile, possono richiedere un’automobile prenotandola in qualsiasi momento della giornata tramite la stessa app, il sito web o il numero di assistenza clienti 02 40701700. Ritiro e riconsegna dell’auto avvengono in viale Romagna 26 a Milano all’esterno della sede di Aler Milano. Le vetture E-Vai possono accedere liberamente all’area B e C di Milano e alle atl dei comuni convenzionati, oltre a poter viaggiare senza limiti in tutta l’Unione Europea e la Svizzera.
Grazie all’utilizzo di automobili in condivisione, Aler Milano riduce i costi di gestione, minimizza l’impatto ambientale e offre un servizio aggiuntivo di mobilità per il territorio. Secondo Luca Pascucci, direttore generali di E-Vai, il modello di corporate car sharing proposto "si adatta perfettamente a realtà di ogni dimensione e offre vantaggi che non si limitano esclusivamente alla ottimizzazione della flotta aziendale”. Le aziende possono condividere l’utilizzo delle proprie auto al pubblico esterno "garantendo un ulteriore servizio di mobilità sostenibile e condivisa sul territorio, in un’ottica di miglioramento delle relazioni con la propria comunità di riferimento”. La collaborazione con E-vai, aggiunge il presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi, "permette ad Aler di utilizzare automobili completamente elettriche limitando l’inquinamento e promuovendo una cultura green. Allo stesso tempo, l’utilizzo di questa innovativa formula di car-sharing tra l’azienda e i privati cittadini ottimizza i costi per l’Azienda, nella prospettiva di una mobilità sempre più sostenibile."